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DEFINIZIONE ELEMENTO, MATERIALE E SEZIONI

et,1,beam188„,3et,2,link180mp,ex,1,Ecmp,ex,2,Eamp,nuxy,2,nisectype,1,beam,rectsecdata,b,asectype,2,beam,rectsecdata,s,ssectype,3,linksecdata,3.1416*(d/2)**2

CREAZIONE MESH

esize,l/20Type,1 $ mat,1 $ secnum,1Lmesh,1,2Type,1 $ mat,1 $ secnum,2Lmesh,3esize„1Type,2 $ mat,2 $ secnum,3Lmesh,4

INSERIMENTO DEI VINCOLI

ksel,r,kp„1nslk,rd,all,ux„„,rotz,rotx,roty,uz 33allsel,allksel,r,kp„4nslk,rd,all,allallsel,allksel,r,kp„5nslk,rd,all,ux„„,rotz,rotx,roty,uzallsel,allksel,r,kp„2,3nslk,rcp,next,ux,allcp,next,uy,allcp,next,uz,allcp,next,rotx,allcp,next,roty,allallsel,all

APPLICAZIONE CARICHI

lsel,r,line„1,2esll,rnsle,r,1sfbeam,all,2,pres,qallsel,all/soluSolve/post1/dscale,1,1pldisp,1 34––––––––––Si vuole visualizzare a video i diagrammi delle caratteristiche delle sollecitazioni.Per visualizzare il diagramma del momento flettente per

L'elemento siMx beam188, scrive:
––––––––––Esel, r, type„1 !si selezionano tutti gli elementi con identification number pari a 1
Etable, Mz1, smisc, 3 !si scrive 3 per ottenere il valore sul nodo i
Etable, Mz2, smisc, 16 !si scrive 16 per ottenere il valore sul nodo j
Plls, Mz1, Mz2––––––––––Figure 15: Diagramma del momento flettente.
Dalla Figura 15 si nota come i valori negativi del momento flettente siano ripor-tanti in basso, mentre i valori positivi verso l’alto. La convenzione utilizzata dal 35 software ANSYS può essere invertita.
Per estrapolare lo sforzo normale si scrive:
––––––––––Etable, N1, smisc, 1
Etable, N2, smisc, 14
Plls, N1, N2––––––––––Figure 16: Diagramma dello sforzo normale per la trave.
Per estrapolare i valori di sforzo normale

dell'asta: ------------Allsel,allEsel,r,type"2Etable,Na1,smisc,1Pletable,Na1-------------- 366 Esercitazione 5: esempio di capannone Si consideri il problema strutturale mostrato in Figura 17. Figure 17: Problema strutturale. Definito il sistema di riferimento globale come indicato le sezioni dei ritti e dei correnti superiori, con la relativa orientazione, sono evidenziate nella Figura 18. I ritti sono quindi dei profili HEA100, mentre i correnti superiori sono degli UPN100. Definizione dei parametri geometrici: ------------l=8b=5 37-------------- Figure 18: Profili dei ritti: HEA100 e UPN100 h1=4h2=2w1h=0.1w2h=0.1w3h=0.1t1h=0.01t2h=0.01t3h=0.006w1u=0.05w2u=0.05w3u=0.1t1u=0.0085t2u=0.0085t3u=0.006-------------- Per ciò che riguarda le sezioni, le indicazioni

Sulle dimensioni delle aree fanno riferimento a tabelle normate. In particolare, per il profilo HEA100, w1h e w2h costituiscono le larghezze delle due ali, mentre w3h è l'altezza della sezione; t1h, t2h e t3h sono rispettivamente gli spessori delle due ali e lo spessore dell'anima. Per quanto riguarda l'UPN100 invece, w1u e w2u costituiscono le larghezze delle due ali, w3u è l'altezza della sezione, e t1u, t2u e t3u sono ancora rispettivamente gli spessori delle due ali e lo spessore dell'anima.

Si può procedere con la definizione dei parametri del materiale e di carico.

---

E=210e+9
ni=0.3
rho=7850
fx1=5000
fx2=10000
fy1=800
fy2=400

---

Modello geometrico.

Il primo passaggio è la defininizione dei keypoint, seguita da quella delle linee, secondo la numerazione riportata nella Figura

19:
L'utilizzo del comando la cui sintassi è:
kgen,KGEN, ITIME, NP1, NP2, NINC, DX, DY, DZ, KINC, NOELEM, IMOVE
ha permesso di copiare i nodi da 1 a 5 della facciata principale ad una distanza -l
Figure 19: Numerazione dei keypoints e delle linee.
l,1,5 $ l,2,3 $ l,5,3 $ l,3,4 $ l,5,4
l,3,8 $ l,5,10 $ l,4,9
l,6,10 $ l,7,8 $ l,10,8 $ l,8,9 $ l,10,9
Si deve ora trasformare il modello geometrico in un modello di calcolo agli elementi finiti.
Si prosegue quindi con la definizione di elementi, materiali e
  1. sezioni.
  2. et,1,beam188„,3mp,ex,1,Emp,nuxy,1,nimp,dens,1,rho 40sectype,1,beam,isecdata,w1h,w2h,w3h,t1h,t2h,t3hsectype,2,beam,chansecdata,w1u,w2u,w3u,t1u,t2u,t3u
  3. Si ricordi che l’elemento per default, utilizza shape functions lineari. Per beam188, utilizzare shape functions di tipo cubico, bisogna assegnare al keyopt(3) il valore 3.
  4. Per la generazione della mesh si parte dai ritti, che secondo la numerazione data sono le linee l1, l2, l9, l10.
  5. Si richiede che venga specificato il numero di elementi desiderato per ogni ritto.
  6. Ciò viene effettuato con il comando specificando la dimensione dell’elemento, esize, in modo che esso comporti automaticamente il ricorso ad un certo numero di elementi per
ritto.

---esize,0.2---

A questo punto si deve assegnare l'elemento. Per assegnare in questo caso, la tipologia di elemento, il materiale, la tipologia di sezione, ed eventualmente il terzo nodo di orientazione, si ricorre al comando la cui sintassi è: latt,LATT, MAT, REAL, TYPE, ---, KB, KE, SECNUM.

Occorre assegnare nell'ordine: materiale, eventuali costanti reali, tipo di elemento, keypoint di orientamento (KB) per la sezione del nodo e keypoint di orientamento per la sezione del nodo (in modo che sia possibile conferire due orientamenti diversi alle sezioni estreme dell'elemento), numero identificativo della sezione.

Mesh ritti:---latt,1"1""1lmesh,all 41allsel,all---

Si suppongaquindi inizialmente di non assegnare nessun keypoint di orientazione. Come si può vedere però, il risultato dell'operazione non coincide con il risultato desiderato, a causa di una diversa orientazione delle sezioni rispetto a quella richiesta dalla traccia. Per come sono state costruite le linee di riferimento degli elementi, è necessario definire il keypoint di orientazione.
Nodi di riferimento per l'elemento 'beam188'
Figure 20: Nodi di riferimento per l'elemento "beam188".
Dal confronto tra il sistema di riferimento locale e quello globale riportati nella Figura 20, si deduce l'orientazione corretta della sezione, espressa dalle righe di codice sostitutive seguenti:

––––––––––k,100,2*b,h1/2latt,1„1„100„1lmesh,1,2k,101,2*b,h1/2,-llatt,1„1„101„1lmesh,9,10–––––––––– Ripeto il procedimento senza specificazione dei keypoints anche.

per i longheroni, ovvero i correnti superiori longitudinali.

–––––––––––latt,1"1""2lmesh,6,8,1–––––––––––

Anche in questo caso risulta necessaria la definizione dei keypoints di orienta-mento. I comandi corretti sono:

–––––––––––k,102,-b,h1,-l/2latt,1"1"102"2lmesh,6,7k,103,-b,h1+h2,-l/2latt,1"1"103"2lmesh,8–––––––––––

Si ripete infine il procedimento senza specificazione dei keypoints anche per itraversi.

–––––––––––latt,1"1""2lmesh,3,5,1–––––––––––

Anche in questo caso risulta necessario correggere l'orientazione delle

sezioni:---------------------------------
latt,1"1""2lmesh,4k,104,b/2,h1,-l/2
latt,1"1""104""2 43lmesh,3k,105,b/4,h1+h2/2,-l
latt,1"1""105""2lmesh,5
latt,1"1""2lmesh,12k,106,b/2,h1,-2*l
latt,1"1""106""2lmesh,11k,107,b/4,h1+h2/2,-2*l
latt,1"1""107""2lmesh,13---------------------------------
A questo punto si procede con la definizione di vincoli e carichi.---------------------------------
nsel,r,loc,y,0d,all,allnalllsel,r,line"6,7$esll,r$nsle,r,allsfbeam,all,2,pres,-fy2allsel,alllsel,r,line"8$esll,r$nsle,r,allsfbeam,all,2,pres,-fy1allsel,alllsel,r,line"1,9,8$esll,r$nsle,r,allsfbeam,all,1,pres,-fx1allsel,alllsel,r,line"2,10,8$esll,r$nsle,r,all 44sfbeam,all,1,pres,-fx2allsel,all---------------------------------
Ora si procede

con il calcolo della soluzione e con la visualizzazione dei risultati.

Figure 21: Struttura deformata.

Con le stringhe di codice:

Dettagli
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/14 Progettazione meccanica e costruzione di macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vincenzo.coviello.92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione agli Elementi Finiti di Strutture Meccaniche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Afferrante Luciano.