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DPRD.M. n. 362 / 1993

Il Decreto Ministeriale esplicita in maniera più articolata le competenze della figura professionale del biologo.

Oltre i risvolti economici (come onorari, indennità e criteri per il rimborso spese, insomma tutto quello che può essere definito come "tariffario professionale") così viene riconosciuta al Biologo la competenza di elaborare:

  • Diete in piena autonomia professionale a tutti i soggetti, anche per quelli in condizioni patologiche, però preventivamente accertate da un medico
  • Diete per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, ecc.
  • Esame chimico-fisico e microscopico del latte umano

Non è competenza del Biologo la diagnosi di una malattia e la prescrizione di sostanze ad azione farmacologica.

Per ciascuna voce viene fornita la tariffa specifica.

Tornando ancora ai contenuti di tale Decreto Ministeriale riguarda anche:

  • Identificazione di agenti patogeni in uomo, animali,

piante• Controllo di merci di origine biologica

D.P.R. n. 195 / 2001

Abrogava (= annullava) l’Art.2 di n.980 /1982.

DPR per poter partecipare all’Esame di

Pertanto non era più obbligatorio eseguire un tirocinio post-laurea

Stato.

In realtà il tirocinio se correttamente interpretato, poteva costituire un importante punto di contatto con il

mondo del lavoro.

Infatti con un del 2012 verrà reintrodotto.

DPRD.P.R. n. 328 / 2001

ha consolidato le competenze nel settore ambientale.

L’Articolo le “Sezioni A e B” all’interno dell’Albo.2 di tale Decreto ha istituito

all’Albo ed in possesso del titolo accademico quinquennale (o laurea magistrale) appartengono

Gli iscrittialla Sezione A.

Gli iscritti all’Albo ed in possesso del titolo triennale appartengono alla Sezione B.

La distinzione era possibile perché rappresentava il diverso grado di capacità e competenza acquisitamediante gli anni di studio.

L’Articolo 30

specificato.

triennale e che si sono successivamente iscritti alla Sezione B dell'Albo.il numero delle prove per l'esame di stato passa da 3 →In Articolo 32 o 33 4.Saranno previste 2 prove scritte + 1 prova orale + 1 prova pratica.

Prova Scritta: argomenti delle Scienze BiologicheI

Prova Scritta: materie di Igiene, Management, Legislazione Professionale, Gestione dellaIIQualità

Prova Orale: trattazione di argomenti oggetto delle Prove Scritte + Legislazione, DeontologiaProfessionale

Prova Pratica: utilizzo di strumenti per la gestione e valutazione della qualità

Così per l'Esame di Stato ci si deve preparare anche in quelle materie che non fanno parte deltradizionale percorso di studio di Scienze Biologiche.

D.P.R n. 137 / 2012 è un Decreto che ha condotto a dei cambiamenti alla professione di Biologo.Non è un provvedimento che ha riguardato unicamente il Biologo ma anche altri professionisti.Sono riportati alcuni punti

importanti del Codice Deontologico come: - il professionista può eseguire pubblicità informativa ma deve essere veritiera e non ingannevole o diffamatoria nei confronti di un collega - il professionista deve stipulare un'Assicurazione - L'Articolo enuncia che l'abilitazione all'esercizio della professione (nel caso specifico di Biologo) può essere acquisito solo a seguito del superamento del relativo Esame di Stato. - L'Articolo reintroduce l'obbligo di eseguire un periodo di Formazione o Tirocinio per poter prendere parte all'Esame di Stato (abrogato con n.195 / 2001). - Il Tirocinio poteva avere una durata massima di 18 mesi. - Il Tirocinio diventava così un addestramento teorico e pratico finalizzato ad acquisire le capacità necessarie per la gestione della professione. - L'Articolo che l'Aggiornamento sancisce Professionale è un aspetto fondamentale se si vuole garantire una prestazione lavorativa.

efficiente e di elevata qualità ed è così necessario curare in maniera continua e costante l'aggiornamento (come già stabilito anche da Art.9 di Codice Deontologico).

D. MIUR di 2016

L'emanazione di questo Decreto, rappresenta per i biologi un momento importante perché il superamento della Scuola di Specializzazione è un requisito necessario per l'ammissione ai concorsi pubblici in ambito sanitario e non solo sanitario.

L'Articolo consente l'accesso alle Scuole di Specializzazione di Area Medica1 (ovvero i 4 anni di specializzazione dopo i 5 anni di Medicina) anche a soggetti in possesso di un titolo di studio diverso dalla Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia.

L'Articolo 5 indica che al termine del percorso di Specializzazione, lo studente consegue il diploma che è un documento che mostra l'intero percorso formativo e però deve essere obbligatoriamente associato le competenze acquisite dallo

Specializzando è così che il laureato Magistrale in Biologia può prendere parte alle seguenti scuole di Specializzazione:

  • Medicina Diagnostica e di Laboratorio - Servizi Clinici Specialistici Biomedici

MEDICINA DIAGNOSTICA e di LABORATORIO SERVIZI CLINICI SPECIALISTICI BIOMEDICI: comprende le seguenti tipologie di Scuole:

  • Genetica Medica
  • Microbiologia e Virologia
  • Farmacologia e Tossicologia Clinica
  • Patologi Clinica e Biochimica Clinica
  • Scienze dell'Alimentazione

Legge n. 3 / 2018 ha inserito il Biologo tra le professioni sanitarie. Con tale evoluzione si auspica maggiori possibilità nel mondo del lavoro. Come noto dal Decreto MIUR del 2016 è possibile prendere parte alle scuole di Specializzazione annesse alle facoltà di Medicina e Chirurgia. Con questa legge viene confermato il Decreto appena citato. Il titolo derivante dalle specializzazioni è un requisito necessario per essere ammessi ai...

concorsi pubblici in ambito sanitario ma anche a livello dirigenziale. Una più facile ammissione alle scuole di specializzazione potrebbe pertanto portare al miglioramento delle prospettive professionali soprattutto per i laureati più giovani. SICUREZZA ALIMENTARE e CORRETTA ALIMENTAZIONE - Ordinanza Ministeriale del 1978 - Direttiva CEE n. 397 / 1989 - Raccomandazione UE del 1994 - Decreto Legislativo n. 155 / 1997 - Regolamento UE n. 178 / 2002 - Regolamento UE n. 1169 / 2011 - Decreto Legge n. 231 / 2017 Prima di passare alla trattazione della "Legge Trasversale" è fondamentale introdurre questi due concetti fondamentali. Il Biologo ha un ruolo centrale nella Sicurezza Alimentare e Corretta Nutrizione. L'attività di tutela della salute dei consumatori non va individuata negli interventi terapeutici nel caso di soggetti già contaminati ma bensì nell'attuare misure protettive e preventive a monte delle materie prime. Il problema della

Sicurezza Alimentare si verifica in tutto il mondo e purtroppo continua a verificarsi. Considerando che l'industria degli alimenti e delle bevande nell'Unione Europea (UE) rappresenta uno dei principali settori, dal punto di vista economico e sociale. La figura professionale del biologo deve essere al centro di questo settore. Ordinanza Ministeriale del 1978 questo documento oltre a prendere in considerazione alcune categorie di alimenti di primaria importanza (latte e derivati, uova, ecc.) forniva indicazioni molto dettagliate e complete relative ai metodi di analisi per la determinazione di cariche microbiche e la ricerca di microrganismi indicatori di contaminazione, oltre che potenzialmente patogeni. Direttiva CEE n. 397 / 1989 In ambito europeo con questa si inizia a trattare la problematica delle Sicurezza Alimentare. Secondo tale Direttiva il controllo ufficiale degli alimenti spetta alle Autorità Competenti (es. ASL NA Secc.). Tale controllo deve estendersi a tutte

Le fasi di preparazione e produzione. Raccomandazione UE del 1994

L'UE nel 1994 ha poi emanato una serie di "Raccomandazioni" in cui (ma anche negli anni successivi) nei controlli si doveva fare attenzione a specifici microrganismi. Tra questi fattori spiccava la: Listeria Monocytogenes, Aflatossina B1, Escherichia Coli, Salmonella Sp., Staphylococcus Aureus.

I microrganismi appartenenti alla specie sono:

  • Listeria Monocytogenes possono essere introdotti attraverso molti prodotti alimentari e provocare problemi in grado di superare la barriera intestinale e raggiungere il torrente ematico. Può essere introdotta in modo accidentale, infatti uno dei primi casi mortali fu proprio una persona anziana che venne infettata da questi microrganismi presenti nella gabbia del suo canarini
  • Aflatossina B1 può provocare forme di intossicazione a carattere cronico e indurre a volte ad un'azione cancerogene a livello epatico. Le Aflatossine sono sostanze
ù precisamente nel colon umano. Tuttavia, alcune varianti di Escherichia Coli, come la E. Coli O157:H7, possono causare gravi infezioni intestinali, soprattutto in caso di contaminazione di alimenti come carne cruda o non adeguatamente cotta. Altri microrganismi dannosi presenti negli alimenti sono i virus, come ad esempio il Norovirus, responsabile di numerose epidemie di gastroenterite. Questi virus possono essere trasmessi attraverso il contatto diretto con persone infette o attraverso il consumo di alimenti contaminati. Per prevenire le intossicazioni alimentari è fondamentale adottare buone pratiche igieniche durante la preparazione e la conservazione degli alimenti. È importante lavare accuratamente frutta e verdura, cucinare gli alimenti a temperature adeguate, evitare il contatto tra alimenti crudi e cotti e conservare correttamente gli alimenti nel frigorifero. In caso di sintomi come diarrea, vomito, febbre o dolori addominali dopo il consumo di un alimento, è consigliabile consultare un medico per una corretta diagnosi e un eventuale trattamento.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
59 pagine
3 download
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fitness1992 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Onofri Enrico.