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Procedura per il posizionamento del cordino da parto

Faccio passare il cordino da parto tramite il passalaccio attorno alla testa dell'animale, lo riprendo, porto tutto esternamente, faccio i nodi e tiro fino al "blocco". Posizionato il tutto, faccio una trazione per avere una retropropulsione cercando di riallineare la testa. Dopo di che, visto che la testa è già in trazione con il cordino, mi lego agli arti posizionando il cordino da arti tra carpo e metacarpo, così vado a stressare il carpo che è più resistente. Non lo posiziono sulla pastoia perché l'articolazione che stresso mi farebbe nascere l'animale zoppo.

Esistono vari tipi di cordini: cordini da testa, cordini da arti. Esistono colori diversi tra i cordini da arto dx, da arto sx e quello della testa. Questo perché quando si è sul campo e si sta svolgendo un'operazione del genere, la situazione è confusionaria e se per esempio c'è un'altra persona che ci sta aiutando.

Nel tirare, invece di dire "tira a destra, tira a sinistra" si dice il colore del cordino da tirare, "rosso" e l'operatore tirerà quell'arto. Quando il veterinario dice "lascia" non significa che si deve lasciare il cordino, ma significa che bisogna mantenere la trazione senza tirare.

Per svolgere queste operazioni si indossano stivali, un camice di plastica, pantaloni messi fuori dagli stivali. Non è detto che si usino sempre le corde perché a volte possono rompersi per via delle forze importanti, per questo si usano le catene. Le catene hanno il vantaggio che oltre ad essere più resistenti non si impregnano, quindi è più facile disinfettarle, lo svantaggio però è che tendono ad arrugginirsi.

Cordini. Sono di 2 tipi: passalaccio ed in n° di 3.

Quando siamo chiamati ad intervenire, non è detto che comunque il puledro sia vivo, potrebbe anche essere morto nell'utero.

Dobbiamo procedere con l'estrazione del puledro, solamente che se passato del tempo non abbiamo neanche l'aiuto delle forze materne. Posizione verticale, parto asciutto non c'è più liquido e l'utero è adeso al puledro, noi dobbiamo estrarre l'animale, ma come? - Cesareo: Il limite di questa pratica è che dovremmo avere una clinica attrezzata e vicina. - Embriotomia in utero: Si va a sezionare il puledro nell'utero per poi estrarlo pezzo per pezzo. Per svolgere questa pratica si utilizza l'embriotomo, uno strumento che nasce appositamente per il cavallo. Questo strumento è formato da due canne dove all'interno scorre un filo, queste canne servono a tutelare le vie genitali della cavalla. Il filo cinge l'estremità che si vuole tagliare, ci si mantiene in posizione e dall'altra parte (all'esterno) taglio "modalità boscaiolo". Con dei ganci, dopo aver eseguito.

La sezione, bisogna estrarre per esempio la testa, mi aiuto con dei ganci ancorando il pezzo ed estraendolo. All'estremità del gancio legherò il cordino da parto o la catena per facilitare l'operazione. Bisogna estrarre il più possibile. gancioembriotomo -> "Nascere con la camicia" Il puledro nasce, la placenta/gli invogli fetali si rompono, ma non si liberano le vie aeree. Si può incorrere ad ipossia o anossia. Una volta rotto il cordone ombelicale, quindi non ci sarà più il circolo madre-feto, il puledro deve fare i primi atti respiratori, ma se ha le vie aeree ostuite questo non sarà possibile. Se il parto è eutocico non si deve intervenire, i cavalli partoriscono da soli, va visto solo quando nasce se respira e vanno liberate le vie aeree. Una volta finito il parto e rotto il cordone ombelicale inizia la fase d'espulsione degli invogli fetali. Quando il canale s'impegna determina la compressione.

sia della vescica che del retto, quindi in ogni parte possiamo avere l'emissione di urina e feci. Quando si viene chiamati, la visita inizia sempre con l'anamnesi. Si devono fare una serie di domande come per esempio:
  • La cavalla è gravida? Perché potrebbe anche trattarsi di una colica che porta ad addome acuto
  • Se è gravida, di quanto è gravida? Più è avanti la gestazione e più l'ingombro è importante, più l'ingombro è importante e più si ha un'azione del volume uterino sugli altri visceri addominali
  • Non è detto che siccome la cavalla è gravida il problema sia legato essenzialmente all'utero
Una volta nato il puledro si deve verificare l'espulsione degli invogli fetali che nella cavalla deve avvenire entro 3 ore, anche se una cosa buona è che l'espulsione avvenga subito dopo il parto (diverso dalla bovina perché la placenta).

è diversa nella cavalla è diffusa, microcodiledonale).

Dopo quanto è avvenuto il fecondamento, ovvero l’espulsione?

Tutti gli invogli sono stati espulsi (espulsione completa)?

Ci sono state emorragie esterne?

Si ha una ritenzione di placenta quando dopo 3 ore gli invogli non sono stati espulsi. Essa può essere di vari gradi; per esempio può essere completa (più grave), parziale o con un minimo di ritenzione. Nella cavalla la ritenzione di placenta può dare un addome acuto (patologia simil cornea). In una situazione dove gli invogli fetali non sono stati espulsi, come procedere?

Nella cavalla si fa una terapia puramente medica, non si deve eseguire una trazione per via delle caratteristiche proprie della placenta (diffusa).

Se abbiamo una diagnosi di ritenzione di placenta si procede nel seguente modo:

Si prepara il campo facendo una finestra a ridosso della doccia giugulare (toletto)

Eseguo uno scrub (alcool-betadine)

Il secalon, non presenta le alette ma si fissa facendo un filo di giro intorno al collo dell'animale. Il secalon inoltre presenta una valvola perché appunto deve rimanere più tempo.

L'agocanula possiede un'anima interna in metallo provvista di bietta (parte tagliente) ed una camicia in teflon.

Se dobbiamo eseguire un bolo useremo una siringa. Innastiamo il cono della siringa nel cono dell'ago ed eseguiamo la somministrazione. Dopo di che, prima di tappare, eseguiamo un flush (lavo la via) perché visto che l'ago cannula deve rimanere un tot di giorni, evito che il sangue coaguli ed ostruisca la via, faccio il lavaggio con fisiologica e dopo faccio il flush con anticoagulante (eparina).

Se dobbiamo eseguire una fluido terapia, collego la sacca del fluido all'ago cannula con un deflussore (in alcuni deflussori è presente un filtro). La fluido terapia va fatta in rapporto al peso vivo dell'animale. Come collego il tutto?

La bietta di plastica va inserita nella sacca dei fluidi tramite il tappo perforabile, riempiendo tutto il deflussore evitando bolle d'aria e collegando tutto all'ago cannula. La terapia per la ritenzione di placenta con quale sostanza viene effettuata? Siccome devo stimolare la contrazione dell'utero, per favorire l'espulsione degli invogli fetali, somministro ossitocina (che si misura in u.i. unità internazionale). Quindi, se dobbiamo somministrare 30 u.i. non la somministreremo in bolo perché i recettori sull'utero andrebbero in saturazione non facendo aprire i canali degli altri recettori, ma siccome dobbiamo sfruttare la capacità di questi recettori di auto potenziarsi, dobbiamo mettere questa sostanza in fluidi, di solito li diluiamo in 500ml, li somministro endovena a goccia lenta. Per quanto riguarda la fluido terapia, ritroviamo due sacche: - Sono delle soluzioni isotoniche in terapia, se troviamo solo Ringer lattato.

“ringer” in terapia dobbiamo chiedere quali dei 2 usare.

Ringer acetato

Per impostare una pompa, dobbiamo capire quanti ml/kg/ora fare. Durante i primi 500ml di terapia, ovvero durante la prima ora di terapia la cavalla dovrebbe espellere gli invogli fetali.

Una volta espulsi gli invogli fetali, dobbiamo valutare la placenta perché ci dà informazioni su quella che è stata la vita fetale del puledro. La placenta nella valutazione dev'essere disposta ad “F”.

La gestazione nella cavalla è unigemina solo un puledro.

Il puledro nella cavalla non lo troviamo nelle corna, invece nellabovina il feto sarà nelle corna visto che è una specie bicorne.

Nella bovina solitamnete i parti sono unigemini, ma non per forza, possiamo trovare parti gemellari.

La placenta va valutata nell'immediato post-parto, dopo giorni non ha senso. Della placenta valutiamo il colore, i villiper capire se è stato efficiente lo scambio.

materno-fetale se troviamo dei danni sulla placenta, potremmo andarea trovare anche dei danni sul puledro. Nella placenta è presente la stella punto dellaplacenta dove il puledro s'insinua con il musorompendola.

PERIODO NEONATALE: <Adattamento alla vita extrauterina> Nell'immediato post-parto il puledro si deve adattare a nuove caratteristiche di vita.

  • Cambiamenti rapidi
  • Instabilità metabolica (glicemia) fino alla nascita doveva solo assimilare il nutrimento della madre
  • Termoregolazione immatura
  • Sistema immunitario immaturo

IL NEONATO NON È UN CAVALLO ADULTO DI 40KG!!!

Valutazione neonatale, approccio al neonato: Il neonato possiede un proprio metabolismo (peso metabolico rapporto del peso dell'animale in base anche all'età e allo sviluppo) Per i primi 3 giorni di vita va fatta un'attenta osservazione che però non deve risultare stressante per l'animale. Si deve andare a vedere se

L'animale presenta dei problemi/carenze e ad identificare isoggetti a rischio e nel caso fare una diagnosi precoce con un successivo intervento se necessario.
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Publisher
A.A. 2019-2020
15 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/08 Clinica medica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sabrina98s di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neonatologia veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof De Amicis Ippolito.