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COSCIENTI

Comunicare vuol dire trasmettere un informazione, ma talvolta la comunicazione può essere

inefficiente e portare a fraintendimenti. La scelta stessa del medium utilizzato per la trasmissione

porta in se un significato meno evidente, ma talvolta più forte del messaggio stesso.

es. Differenza fra lasciare il fidanzato con una lettera o con un sms. Anche utilizzando in entrambi i casi

le stesse identiche parole la lettera risulterà meno fredda e impersonale, da l’idea che sia stato speso

del tempo per scriverla (tornando all’importanza del tempo e del suo valore nella società).

riflessione personale: anche vedere la grafia di chi scrive e non un font, un carattere tipografico rende

più intimo il messaggio. La grafia è in qualche modo l’identità di chi scrive e scrivere vuol dire farsi

liquidi e diventare inchiostro

Riepilogo

Mezzo di comunicazione è qualsiasi strumento che elabora, trasmette, riceve e conserva messaggi

I media possono ridefinire lo spazio-tempo. tempo

- con la scrittura è possibile leggere messaggi di persone defunte da molto (protesi della

memoria); spazio.

- con radio e tv possiamo riceve messaggi da luoghi lontanissimi nello

1966 – i Beatles suonano in mondovisione visti da ben 26 paesi;

• 1969 – viene trasmesso in mondo visione l’atterraggio sulla luna

• 26 settembre 2016

Lezione 4

Lezione tecnica sulla divisione del corso.

Corso diviso in 4 parti:

1. Significato delle parole

Fraintendimento → è un rischio continuo della comunicazione e può accadere ad es. con

l’ironia.

Le ambiguità, infatti, sono nel linguaggio umano:

a. insopprimibili, perché il linguaggio umano è un sistema relazionale complesso;

b. indispensabili, affinché sia possibile veicolare messaggi a diversi livelli di significato.

Il primo modo per ridurre il fraintendimento è conoscere e analizzare criticamente le parole

che si usano, distinguendo con precisione e analizzando i possibili errori.

Bisogno crescente di comunicare

Comunicare è un bisogno primario per l’uomo (infatti nell'infanzia è la prima cosa che si

apprende).

Una delle caratteristiche più significative del tempo moderno è che il bisogno di comunicare

cresce continuamente così come il numero di mezzi di comunicazione.

Questo succede per 2 ragioni:

a. potenza crescente dei computer e delle reti;

b. domanda sociale.

Miti contemporanei

2. - Distinzione tra miti del nostro tempo e miti precedenti;

- Rapporto fra miti contemporanei e i mezzi di comunicazione;

- Riti del nostro tempo.

3. Tendenze attuali del sistema dei media e ambiente informativo del tempo del web

4. I Classici ( autori delle dispense e dei testi a scelta)

- intellettuale tedesco, S. Kracauer, emigrato negli usa, autore di saggi che partono da un punto

di vista apparentemente superficiale. Quello che più spesso ci sfugge è sotto i nostri occhi ma lo

diamo per scontato;

- R. Callois, si è occupato di fenomeni insoliti come il gioco;

- R. Warshow, parte dall’idea che lo studio critco della cultura di massa e dei media deve

avvenire considerando noi stessi, le nestre esperienze come punto di partenza.

- E. Morin, teoria sul cinema in relazione all’immaginario umano.

- Michelle de Montaigne, 1500 pubblica gli “Esse” (saggi). Prima forma di saggio ovvero

tentativo di affrontare un argomento problematico che non offre risposte ne ha scopo

manualistico, piuttosto invita il lettore alla riflessione.

- Tocqueville, “la democrazia in america” (1835), 5 anni dopo (1840) pubblica un secondo libro

a completamento del primo. Nei suoi libri riflette su come la democrazia abbia cambiato la

mentalità e i costumi degli americani, democrazia intesa non solo come istituzioni di governo,

ma come idea di una società egualitaria.

X es. nelle dispense, capitolo “l’industria letteraria”, parla di come produzione, diffusione

industriale e commercializzazione cambiano i gusti del pubblico e le attività degli autori.

Oppure scrive alcune pagine su i giornali e su come questi stanno influenzando la società e

l’opinione pubblica.

La cosa sorprendente è come questi autori classici abbiano ancora qualcosa da dirci su un

mondo che apparentemente cambia troppo rapidamente, molte delle tendenze di cui ci parlano

non tutto nella storia cambia alla stessa

sono ancora in corso. Questo accade perché

velocità, la storia è un insieme di processi di cambiamento e di continuità.

BALLO → fino al ‘700 balli di gruppo, dal ’800 esplode il fenomeno dei balli di coppia a partire

dal valzer, nel corso del ‘900 i balli sono ancora fortemente regolati, a partire dagli anno ‘60 si

diffondono forme di ballo libere e sregolate tanto che oggi saper ballare non è più così

importante (vedi discoteche). Questo fenomeno di cambiamento avvenuto a partire dagli anni

‘60 ha alle spalle decenni di maturazione sociale (una cultura del “gruppo” che riemerge oltre

la coppia). In oltre ci dimostra come fenomeni storici come il ‘68 possa portare a cambiamenti

del tutto imprevedibili, non tanto politici come sperato/teorizzato, ma piuttosto sociali e di

costume come per il ballo o nella sessualità. 27 settembre 2016

Lezione 5 (slide 3) MARSHAL MCLUHAN

Scrive, nel 1964, “Understanding media”(capire i media).

Il sottotilo del libro è “ The Extensions of Man” (le estensioni dell’uomo), per Mcluhan i media sono

prolungamenti dell’umanità, sopratutto prolungamenti dei sensi (il libro è un estensione dell’occhio, i

vestiti del corpo…).

Per Mcluhan i media non sono solo quegli strumenti che dichiaratamente portano dei messaggi, ma

anche molti alti strumenti utilizzati dall’uomo, dai vestiti ai mezzi di trasporto, dal denaro alla guerra,

che portano messaggi impliciti e che mettono comunque in relazione gli individui tra loro.

I media per McLuhan non solo veicolano messaggi, ma li contengono anche perché

estendono parti di noi stessi. Estendono parti di noi stessi in modo che ne siamo

generalmente inconsapevoli. Dimentichiamo il medium, sopravvalutando il contenuto.:

pensiamo che essi siano rafforzativi PASSIVI delle nostre potenzialità (puri prolungamenti) e

li diamo per scontati. Il medium è tanto importante quanto ciò che formalmente veicola.

Quando un medium viene “innestato” sul nostro corpo, questa estensione ci NARCOTIZZA,

facendoci dimenticare che non stiamo usando solo il nostro corpo.

Quando uscì in italia, nel ‘67, il libro fu tradotto “gli strumenti del comunicare” perché la parola media

era ancora quasi sconosciuta nel nostro paese.

Mcluhan venne accusato di determinismo tecnologico, di voler spiegare fenomeni culturali solo

attraverso la tecnologia, questo perché classicamente si presuppone che la cultura e la tecnologia

siano due cose diverse e che quindi la tecnologia non possa avere un valore causale nei confronti dei

fatti culturali.

IL MEDIUM È IL MESSAGGIO → per Mcluhan ogni mezzo, oltre ad essere un estensione

dell’uomo e in particolare dei sensi, veicola propri messaggi di cui siamo inconsapevoli.

Sposta così l’attenzione sul canale, il “medium”, e anche sull’ambiente, il “contesto”. Il medium non

solo trasporta il messaggio, ma ne modifica il mittente, il ricevente ed il messaggio stesso. Per

esemplificare lo stesso film (contenuto) visto alla televisione o al cinema (medium) ha un effetto diverso

sullo spettatore.

Ogni medium ha caratteristiche che coinvolgono gli spettatori in modi diversi; ad esempio, un passo di

un libro può essere riletto a piacimento, mentre (prima dell’avvento delle videocassette o dei DVD) un

film deve essere ritrasmesso interamente per poterne studiare una parte.

(Le scienze della comunicazione in generale hanno invece privilegiato i soggetti, il contenuto, il

linguaggio, eventualmente il cosiddetto “effetto” .)

2

IL CONTENUTO DI UN MEDIUM È SEMPRE UN ALTRO MEDIUM → se noi riduciamo il film a

contenuto esso diventa romanzo. Ma così perdiamo di vista il cinema. Il contenuto della tv è fatto di

film, giornali, varietà (cinema, carta stampata, ecc: la tv va oltre tutte queste cose e le contiene). La tv

è un medium che organizza il nostro tempo, sta in uno spazio specifico ed è fatta da diversa qualità di

immagine rispetto al cinema (strutturalmente diversa). Tutto ciò lo dimentichiamo se pensiamo solo al

contenuto.

Orson Welles: « La televisione sta accesa come la luce in bagno , scorre come l'acqua in cucina ».

La tv ha reso gli spazi domestici privati “aperti” al mondo: entrano notizie. La tv ha favorito un

ripensamento dell’ambiente domestico. Nasce il concetto di living, spazio che si apre direttamente sul

pianerottolo, in cui un posto centrale ha la televisione.

Un mezzo di comunicazione è fatto di tanti elementi: c’è la tecnologia certamente, ma non solo.

L’affermazione della stampa per esempio è stata legata anche allo sviluppo, fino all’obbligatorietà per

tutti, della scuola. La tecnologia non avrebbe cambiato molto, senza i lettori.

Standardizzazione → Con la stampa si è affermata l’idea per cui ogni paese ha una stessa lingua

rispetto alla quale le varietà regionali sono considerati “dialetti”. Essi sono soprattutto parlati, mentre

la lingua nazionale è principalmente scritta.

McLuhan dice che noi siamo narcotizzati alle nostre protesi, ma quando sulle protesi si

innestano altre protesi, allora ce ne accorgiamo. Quando è nata la tv ci si è accorti del

cinema, quando è stata messa la rete sul telefono ci siamo accorti della rivoluzione del

telefono: la coscienza dei media e’ retrospettiva. Metafora delle figure e dello sfondo.

Media caldi e freddi

Per McLuhan, esistono due tipi di media, quelli cool o “freddi” e quelli hot o “caldi”. La distinzione gli

venne suggerita da due tipi diversi di jazz, quello tradizionale, hot jazz, e quello moderno, cool jazz.

• Lo hot jazz riprende un brano, lo elabora certo, ma conservandone la struttura di fondo. Per

i media “caldi”

McLuhan fissano i loro contenuti, e costituiscono una forma di comunicazione

stabile, i lettori o spettatori leggono o guardano senza modificare niente. ( x es. è “caldo” la

fotografia, la stampa, il disco)

• Il cool jazz può partire da un brano, ma lo esegue ogni volta diversamente, lasciando tutti i

media “freddi”

musicisti liberi di improvvisare. I danno spazio al pubblico per modificare i

messaggi, che sono ogni volta diversi g

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
40 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.felletti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Capire i media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ortoleva Peppino.