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Ma allora perché mettiamo contenuti gratuiti online?

- Sostituzione del valore del denaro con il valore della comunicazione

- narcisismo (spiega solo settori come FB)

- altruismo ma anche ricevo)

(dono

- piaceri di tipo estetico (la condivisione del bello)

Le parole sono importanti : è essenziale imparare a usarle criticamente, cioè da un lato

distinguendo bene i diversi significati, dall’ altro cercando di capire come il sovrapporsi di quei

significati può condizionare il nostro pensiero.

Cultura infatti è una parola molto presente nel nostro vocabolario, ma ha significati diversi:

- Cultura come patrimonio di sapere e/o bellezza: ci si riferisce alle arti, alla letteratura,

alla musica

- Cultura a proposito di tutte le manifestazioni di un popolo o di una civiltà (religione,

tradizioni, credenze...)

I media hanno tanti aspetti:

1. sono un fatto sociale, in quanto sono parte dell’ insieme di regole, conoscenze, abitudini

di una società. Le abitudini sono spesso inconsapevoli e tanto più radicato è un medium

tanto più diventa abitudine (la mattina molti per abitudine guardano il Telegiornale)

2. sono un fatto economico, hanno dei costi e possono portare dei guadagni

3. sono un fatto tecnologico, in quanto strumenti che hanno la funzione di elaborare,

trasmettere, ricevere, messaggi.

La rete come ambiente :

I media sono anche veri e propri ambienti nei quali ci muoviamo, che sono parte del nostro più

grande ambiente di vita (es Internet ed il Web Space). E’ importante ragionare sui media in

termini di ambiente perché la nostra relazione con essi è un processo di continuo scambio (ogni

movimento nella rete e anche scambio, acquisiamo info e cediamo info) e adattamento: ci

impongono regole, ci offrono possibilità, li pieghiamo alle nostre esigenze.

Quando navighiamo solo in parte facciamo quello che ci eravamo prefissati e man mano siamo

spinti da

stimoli diversi (curiosita, bisogno di verifica, bisogno di conoscenza) a seguire percorsi

imprevisti, così

ci muoviamo tra le informazioni ininterrottamente (magari voglio cercare una ricetta, ma sul

sito mi appare un video tutorial di cucina e guardo anche quello).

Secondo McLuhan:

- nelle epoche CALDE l’informazione è coltivata e organizzata in modo strutturato

- nella nostra epoca FREDDA (web) stiamo tornando a un modello apparentemente più

primitivo, quello della caccia e della raccolta all’informazione

I media sono strumenti e veicoli, ma anche ambienti in cui ci muoviamo vincolati in

 parte dalle loro regole e dai loro confini (culturali, giuridici, economici), ma non bisogna

mai dimenticare i movimenti che ci consentono. Insomma non esistono media

puramente “passivi” e non esistono media totalmente “interattivi”.

Il web è la dimostrazione che nell’ epoca attuale siamo letteralmente circondati dalle

informazioni in

senso spaziale e temporale.

Questo dipende da diversi fattori come tutti i grandi fenomeni storici:

- fattori tecnologici avvento del pc, smartphone…

- fattori economici e conveniente dare informazioni in tempo reale

- fattori sociali e culturali cerchiamo continuamente le informazioni in tempo reale

“Legge di Moore” :

Nel 1965 G. Moore, fondatore della Intel, osservò che la potenza di calcolo di un

processore informatico andava raddoppiando ogni meno di due anni.

(In 50 anni tutti gli apparati elettronici non hanno smesso di seguire questo andamento).

osserviamo che

1. non è una vera e propria legge fisica, è un fenomeno storico. lo sviluppo è stato finora

relativamente regolare grazie all’ applicazione di tecniche sempre nuove, richiedendo

investimenti sempre maggiori.

2. la potenza di calcolo dei processori è andata aumentando a un ritmo simile a quello con

cui è cresciuta la ricchezza delle informazioni nella rete. Le definizioni Web 2.0, Web 3.0

e simili, presuppongono un prima e un dopo, benché non ci siano state mai pause

quanto piuttosto una continua crescita esponenziale.

Ma la “legge di Moore” non spiega perché ci serviamo di tutta quell’ informazione, anzi perché

ne

sentiamo il bisogno. Il fatto che una tecnologia sia disponibile non significa di per se che la si

utilizzi.

L’umanità, in generale, se si impossessa di uno strumento, trova il modo di usarlo. Tuttavia è

evidente

che i grossi investimenti delle aziende sono legati all’ esistenza di una richiesta crescente.

Oggi la quantità di informazione disponibile nella rete è in aumento in modo impressionante,

ma è

dalla fine del Settecento che anche la quantità di mezzi di comunicazione a disposizione è

venuta crescendo comunicazione non basta mai

La

Crescita a spirale :

Una delle caratteristiche del mondo contemporaneo sta nel fatto che la richiesta di

informazione, di

intrattenimento, di media...non e solo cresciuta ininterrottamente, ha avuto un andamento a

spirale,

una crescita auto-alimentata : quanto più la disponibilità di comunicazione aumentava,

tanto più

aumentava la domanda, e così via.

Un fenomeno del genere si può spiegare solo con una varietà di fattori sociali, culturali, ed

economici.

- la tendenza all’individualismo crescente

- lo sviluppo dei sistemi-rete

- l’affermazione del mercato come forma egemone, non solo della vita economica, ma

anche dello

scambio sociale

Media e individualismo :

Per Tocqueville quando gli uomini non sono più legati tra loro in modo solido e permanente, è

necessario persuadere ogni individuo, che è il suo interesse ad obbligarlo a unire

volontariamente i suoi sforzi agli sforzi degli altri. Solo un giornale può inculcare

contemporaneamente in molti cervelli uno stesso pensiero. I giornali diventano dunque più

necessari via via che l’individualismo diventa più temibile. Credere che essi servano solo a

garantire la libertà sarebbe sminuire la loro importanza : essi salvano la civiltà stessa.

[Possiamo dire in generale che in una società individualistica i media assumono la funzione di

mantenere i legami tra le persone (legami che in precedenza potevano essere preservati dalle

istituzioni o dalla famiglia, ma che con l’arrivo dei media sono stati sostituiti

dall’individualismo]

Caratteristiche della società individualistica

La società individualistica non e una società dove ciascuno pensa solo al proprio interesse, non

è

necessariamente più egoistica delle precedenti. Non va confusa l’analisi sociale con il giudizio

morale.

Si tratta di una società nella quale attribuiamo ai singoli la responsabilità del loro destino (non

più alla condizione ereditata alla nascita). La religione diventa infatti un fatto personale, che

può essere anche condiviso con molti altri, o meno.

La vita sentimentale ed erotica delle persone è sempre meno condizionata dalle scelte delle

famiglie e sempre più dalle emozioni.

La tendenza all’individualismo converge con la tendenza all’urbanizzazione: chi vive in città è

meno legato ai vincoli (propri delle comunità più piccole), perché lì si vive prevalentemente tra

estranei, cosa che produce una sensazione di libertà e insieme di solitudine.

 Quanto più si dispone di strumenti per essere in connessione con gli altri anche a

distanza, tanto più cresce la tendenza all’individualismo; possiamo sentirci in società

nonostante siamo fisicamente separati, possiamo sentirci in relazione con le persone

pur a grande distanza. La disponibilità di mezzi rende meno pesanti i “costi”

dell’individualismo.

Internet è un medium? No, perché contiene dentro di se molti media un tempo separati (film,

giornali,

libri, telefonia) e perché e accessibile da diversi media (computer, smart phone).

Internet è un ambiente informativo.

IL cambiamento - Disorientamento e Orientamento :

Chi si trova nel vortice ha bisogno di punti di riferimento, perché si tratta di un ambiente nel

quale ci muoviamo ininterrottamente, tra informazioni di ordine e carattere diverso.

Il bisogno di orientamento riflette il cambiamento continuo che disorienta.

L’innovazione è dunque parte della nostra esperienza quotidiana.

Conseguenze di questi processi:

il declino delle forme di consumo basate sull'abitudine.

 L’abitudine e ciò che guida quotidianamente la vita umana, organizza le relazioni, le

emozioni, il tempo.

Il consumo è abitudinario, ed è piacevole acquistare cose nuove perché tutto il resto è

sempre uguale. Ma con internet il peso delle abitudini sta cambiando perché trovare

informazioni nuove piuttosto che abitudinarie è più semplice.

La tendenza identitaria aggregazione tra persone che si riconoscono accomunate da

 →

interessi, gusti o anche radici.

il ruolo decrescente dei fornitori di contenuti, a fronte dell’ immensa quantità di

 materiale accessibile facilmente e gratuitamente (no Sky ma streaming)

la transmedialità, la “convergenza” di più media nel veicolare uno stesso contenuto, ma

 anche una strategia sempre più consapevole nel distribuire i contenuti lungo una varietà

di media Lo sviluppo dei sistemi-rete

parola rete metafora, quello che caratterizza la rete è il suo essere un incrocio di

connessioni in diverse direzioni che si incontrano in punti, nodi. La rete non ha un ampiezza

predefinita.

E' tipico della rete non avere strutture predefinite (questo le rende elementi fondamentali della

Globalizzazione). Oggi abbiamo decine di reti: reti aeree, oleodotti, reti tranviarie, ferroviarie.

Le reti tecnologiche hanno cominciato a svilupparsi già con l’impero romano (acquedotti / rete

stradale). Ma a partire dall’ 800 e ‘900 si inizia a parlare sistematicamente di reti come

tecnologia (1870, Bell inventa il suo modello di telefono, contemporaneamente Edison inventa

la rete elettrica).

Quanto più le società moderne sono innervate dai grandi sistemi tecnici (di trasporto ed

energia), tanto più sono richiesti sistemi di comunicazione più veloci delle reti fisiche ed

efficienti, necessarie per ottimizzarli e ridurne i rischi (Internet, nata negli anni Sessanta, ma

divenuta di uso comune a partire dagli anni 90 del Novecento)

Doppia caratteristica delle reti e della reificazione della vita contemporanea : libertà VS perdita

della

riservatezza.

[Aspetto controverso: la connessione è una condizione della vita a cui non e

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
23 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.felletti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Capire i media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ortoleva Peppino.