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Quinto tema: équipe e integrazione socio – sanitaria.
Nel corso degli anni i bisogni degli individui sono cambiati:
- Vi è un aumento del numero di anziani e con esso un aumento di problematiche connesse
a patologie cronico – degenerative;
- Vi è un cambiamento nella struttura e nelle funzioni della famiglia;
- Vi è un diverso modo di intendere la salute (benessere fisico, psichico e sociale);
- I cittadini chiedono nuovi servizi e una maggiore qualità di quelli esistenti;
- I costi del welfare sono sempre più elevati e a questi non si accompagna una maggiore
efficienza dei servizi.
Tutti questi cambiamenti di bisogni e richieste hanno posto l’esigenza di un’integrazione socio –
sanitaria, cioè un insieme di pratiche , strumenti e competenze professionali che cercano di fare
interagire il settore sanitario con quello sociale per raggiungere scopi comuni.
Integrazione non va inteso solo come aumento di collaborazione e coordinamento tra servizi
sociali e sanitari ma soprattutto dal punto di vista degli utenti: diventa prioritario affrontare i
problemi degli utenti non in modo frammentario ma considerando la globalità della persona.
L’integrazione va fatta solo quando si presentano problemi che esigono risposte multifattoriali.
(area materno- infantile, anziani, disabilità, patologie mentali, dipendenze e altre patologie).
Tale principio dell’integrazione è sancito dalla legge 833/78 e dalla legge quadro sul riordino del
sistema assistenziale 328/00.
Tale integrazione si realizza a livello:
- Istituzionale ( piano sanitario regionale e piano di zona)
- Gestionale
- Professionale (creazione di équipe multidisciplinari).
A questo proposito, con l’evoluzione del welfare anche l’équipe è cambiata.
Nei sistemi di welfare tradizionali, i problemi socio assistenziali sono considerati come problemi
unitari cui si deve fornire una risposta esclusiva, tale risposta può comprendere una serie di
prestazioni che in ogni caso vengono erogate all’interno di un ente. Per affrontare i diversi aspetti
di un problema, l’ente predispone o fa in modo che si predispongano autonomamente équipe
professionali. L’équipe formata da professionisti diversi ha il compito di offrire le svariate
competenze per la risoluzione del problema, però può andare incontro a difficoltà relative al
coordinamento interno. A fungere da collante è lo stesso mandato istituzionale che li accomuna: il
mandato definisce qual è il problema e come va affrontato.
Il transito dei sistemi assistenziali verso il welfare mix ha fatto entrare in scena nell’ambito dei
servizi nuovi enti e operatori ognuno di loro offre prestazioni simili per intenti ma diversificate, sta
all’utente scegliere quella che ritiene più opportuna. Tale ingresso trova sia una giustificazione
economica sia una giustificazione nell’affermazione della normalizzazione. In questa nuova logica
l’équipe interna a ogni singolo ente si trasforma in équipe aperta caratterizzata dalla presenza di
vari operatori appartenenti a organizzazioni o enti diversi, quindi diventa sempre più esigente