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Equazioni del Moto dei Fluidi Reali
- Equazioni di Navier-Stokes (equazione generale, fluido viscoso)
- Equazione globale di equilibrio
- Azione di trascinamento di una corrente (azione che il contorno esercita nel condotto in cui la corrente è contenuta)
Tensore degli sforzi:
- φxx φxy φxz
- φyx φyy φyz
- φzx φzy φzz
9 incognite
Se il primo pedice si riferisce alla normale al piano il secondo alla direzione che stiamo considerando.
Innaltra il tensore lo si può scrivere come:
- σx τz -τy
- τz σy τx
- τy τx σz
Ridotto a 6 è il numero delle incognite (3σ, 3τ)
Per far diventare queste 6 incognite, 1 sola incognita → Ipotesi fluido perfetto per avere le 5 equazioni per risolvere il problema.
Per un fluido perfetto:
σx = σy = σz = P
τyx = 0 τyz = 0 τzx = 0
La sommatoria dei tre termini della diagonale del tensore degli sforzi è un INVARIANTE
S = σx + σy + σz + τxy + τxz = ζz
P = S / 3
Se prendiamo un qualsiasi tensore degli sforzi:
- Tensore degli Sforzi:
[ σx τz τy τz σy τx τy τx σz ]
- Tensore IDROSTATICO:
[ P 0 0 0 P 0 0 0 P ]
Tensore DEVIATORE: (tiene conto degli effetti della viscosità) tiene conto della deviazione del comportamento del continuo rispetto a quello di un continuo perfetto
Quindi in sostanza, si è in grado attraverso un’analisi teologica di scrivere 6 equazioni che di fatto ci consentono di risolvere il problema.
Questo è vero solo se le motule che stiamo esaminando è LAMINARE (dove consideriamo come uniche incognite della velocità (es. u, v, w).
Vediamo come si modula:
ρ (FT - A̅) = div φT
vale sempre, ma possiamo particolarizzare le φT per poter trattare con il fluido viscoso.
Questa equazione, che era eq. vettoriale, proiettata lungo le 3 direz dei di un sistema ortonormale a fornisce 3 eq. scalari:
ρ (Fx - dv/dt) = ∂σx/∂x + ∂τz/∂y + ∂τy/∂z
ρ (Fy - dv/dt) = ∂τz/∂x + ∂σy/∂y + ∂τx/∂z
ρ (Fz - dw/dt) = ∂τy/∂x + ∂τx/∂y + ∂σz/∂z
Riequiamo:
L'effetto della viscosità è tenuto in conto da questo termine. È l'effetto che la parte del volume di controllo esercita sue fluido.
Quindi possiamo andare a particolarizzare questa scrittura.
Sono le risultanti delle spinte dovute alla pressione, sono normali.
mentre le termine
che è ancora una SPINTA, è però l'equivalente delle spinte dovute alla viscosità. Sono azioni tangenziali. Sono le azioni che la super flettono sul volume di controllo. Hanno segno opposto intatti.
Possiamo indicare questo termine in forma simbolica con: azione tangenziale
risultante delle azioni che il fluido esercita sulla superficie
Nell'equazione globale questo termine compare col segno meno a indicare le azioni che la superficie esercita sue fluido
partiamo dalle II
può essere scissa in T1 , T2
Inoltre esisterebbe T0 sul contorno.
Noi stiamo cercando la T l'azione di trascinamento che il fluido esercita sul
contorno e dato che questa è una sezione
circolare. Azione circolare; è chiaro che
questa T agisca per un fatto di simmetria, la
direzione della tubazione.
Questa equazione:
T + Q + I + M1 + M2 - P = 0
La proiettiamo lungo l'asse
della tubazione. Lungo
l'asse della tubazione le uniche
2T2 che hanno effettivamente
la T1 e la T2. T0 non ha
componente lungo l'asse della
tubazione, per questo non
compare.
Forze T sono forze tangenziali
applicate al contorno, quindi
hanno la direzione dell'asse
della tubazione.
In questo caso, non solo la T
agisce per la direzione
dell'asse, ma per ragione di
simmetria, agirà pure sull'asse.
Passiamo alle M1 e M2:
Da quest'archetipo:
possiamo in ogni caso riconoscere che esiste una area occupata dal fluido e un contorno “bagnato” a contatto con il fluido.
- Quindi definiamo Areabagnato, la sezione di fluido;
- Definiamo contornobagnato, il contorno del contenitore che è a diretto contatto con il fluido.
In una tubazione, l'area è l'area della tubazione, il perimetro è il contorno della tubazione.
In un canale a pelo libero, invece, l'area è l'area dell'acqua, e il contorno è il contorno del canale a contatto con l'acqua.
R = A/P raggio idraulico o raggio metrico
- quindi Io = γ R J
Il raggio idraulico è una dimensione lineare che in alcuni casi è necessaria e sufficiente a descrivere la geometria del sistema rispetto alle perdite di carico.
L'unica grandezza geometrica significativa che nel MOTO TURBOLENTO, può essere utilizzata per il calcolo delle perdite di carico.
(Quando è laminare NO!)