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Lezione storia 7-11-18

EPOCA MEDIEVALE-BASSO MEDIOEVO

Antipolo —> controaltare

La città con i palazzi ha componenti aristocratiche, commerciali e un tessuto molto denso che

prende il nome di lotto gotico (org. Della proprietà frammentata dove la parte di pregio si affaccia

sulla strada per questioni di luce e prestigio e per piazzare una bottega) la striscia di affaccio sulla

via è particolarmente stretta, tende a svilupparsi dentro il vecchio isolato che forma

l’ortopotaggero, indica quella minima parte di coltivazione a servizio della famiglia.

La città basso medievale ha tanti abitanti e mantiene alcune zone private dedicate all’orto.

La parte porticata rinuncia alla volumetria, perdendo soldi.

Inizia a formarsi la via/contrada maestra dove un portico coincide con un orto dove dietro ci sono

delle attività commerciali.

Questi tessuti urbani portno dietro un’estrema frammentazione, a rischio d’incendio elevatissimo

dato anche dall’uso di molto legname, soprattutto per costruire sporti che danno sulla via.

Le città comunali si dotano di statuti (protoregolamenti urbani) che sono composti da articoli dove

si elencano le cose lecite da quelle non.

Gli statuti decidono dove avvengono i reati e come sanzionarli, la città medievale è una città

violenta, inoltre il reato viene punito a seconda della divisione della città, regolata dagli statuti.

Si stabilisce chi deve fare i lavori di manutenzione, come si smaltiscono le immondizie e dicono

come mettersi al riparo da eventuali incendi, dicono quali sono i giorni di mercato e come gestire i

giorni di fiera (le nundine).

Gli statuti —> sono uno strumento per il funzionamento delle città.

In età bassomedievale compaiono i catasti quasi come quelli di oggi, la registrazione era di

carattere puramente descrittiva (non figurativa), dove si definisce il lotto, le tasse, quanto vale e

quanto si paga.

Si decide inoltre quanto si paga e chi paga (zone esenti sono i luoghi di culto, imperatori e i beni

pubblici).

Le torri cittadine sono un fenomeno basso medievale, sono elementi situati dentro la città, sono

strutture possenti e di apparato (il prestigio si manifesta con la costruzione di una torre.

Lo statuto impone lo standard (esempio gli edifici non potevano superare i campani ecc..)

La costruzione di sporti portano alla formazione di strettissimi spazi tra 2 case, lo spazio si chiama

rittana, i vasi da notte si svuotano nelle rittane.

I liquami si smaltiscono con dei canali posti al centro delle strade, poi vengono congiunti alla

rittana.

Gli sportilinei sono molto raffigurati negli affreschi.

Nel medioevo non c’erano le finestre in vetro ma usano altri materiali tipo l’alabastro tagliato

finissimo (nei quartieri ricchi), IN QUELLI POVERI C’ERANO FINESTRE piccole con pelli di animali

come pecora imbevuta di grasso.

Il balcone veniva usato come altra stanza per esempio per essiccare i cibi.

Si formano spazi aperti pubblici dove c’è il pozzo ecc…

Altri di amministrazione pubblica dove si leggono le leggi dello statuto, le grida ecc…

E si forma anche lo spazio del mercato al centro città.

Nel basso medioevo (età di fondazione di nuovi insediamenti) si afferma il mercato differenziato.

Le fondazioni chiamate città nove o villenove sono degli insediamenti di dimensioni molto variabili

che una città fonda per la messa a coltura delle terre, ci sono città nuove fondate militarmente, ci

sono città francesi di fondazione militare, chiamate piazzaforti, non si limitano a difendersi ma

sono pronte anche all’attacco, luoghi edificati con una potentissima struttura offensiva e difensiva.

Ci sono fondazioni di altura o mezza altura, ci possono essere fondazioni di pianura regolari a

forma di scacchiera identificando bene lo spazio comune, individuato dalla piazza e poi ci sono

Dettagli
A.A. 2019-2020
2 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessandroPlanning di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Devoti Chiara.