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Epitelio ghiandolare esocrino Pag. 1
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Estratto del documento

N.B.: il nucleo è basofilo quando si ha una forte attività protosintetica:

siccome il processo della trascrizione avviene frequentemente, la

cromatina risulta despiralizzat (eucromatina) e il nucleo quindi appare

chiaro. La parte più intensamente colorabile del nucleo e piuttosta

estesa in questo tipo di cellula è il nucleolo, dove vengono prodotte e

assemblate le subunità ribosomi, che producono e assemblano le

subunità ribosomiali;

ghiandole mucose: ghiandole caratterizzate da un adenomero più

- grande con un lume di solito visibile. Il loro secreto è costituito da

mucine, glicoproteine che – una volta secrete e venute in contatto con

l’ambiente esterno – si idratano e diventano muco, che si stratifica per

lubrificare e proteggere il lume di vari organi.

Le mucine sono costituite prevalentemente da glicoproteine, ossia

proteine glicosilate in cui la glicosilazione ha il compito di stabilizzare la

proteina stericamente e renderla più efficiente. Spesso queste

glicoproteine che costituiscono le mucine sono molto simili tra loro: in

questo modo l’impegno trascrizionale è minore e si impiegano molti

meno geni. Non essendo particolarmente sviluppato l’apparato

ribosomiale questo tipo di ghiandola non presenta una basofilia

marcata. Al contrario il Golgi (sede di modificazioni delle proteine quali

la glicosilazione) è piuttosto sviluppato. Il nucleo (discoidale ed

eterocromatico) è intensamente colorabile e si trova sempre nella parte

basale della cellula. Se non fosse così ben evidenziabile

cromaticamente sarebbe molto difficile individuarlo perché esso risulta

quasi schiacciato contro il fondo della cellula dalle voluminose vescicole

che contengono i granuli di secreto. Esse – contenendo un secreto in

parte costituito da zuccheri semplici – sono PAS positive e quindi al

m.o. appaiono intensamente colorate di rosso magenta. La reazione

PAS prevede infatti l’ossidazione della funzione alcolica in posizione β

ad aldeide, che è il substrato in presenza del quale la base di Schiff

assume questo colore caratteristico.

I granuli di secreto (composti polianionici) possono presentare il

fenomeno della metacromasia.

La composizione delle mucine è comunque variabile ed è possibile

anche trovarvi proteoglicani, macromolecole di grandi dimensioni in cui

la parte glucidica (costituita da zuccheri complessi) è prevalente, sia dal

punto di vista funzionale che quantitativo, rispetto alla parte proteica. I

proteoglocani essendo zuccheri complessi non sono PAS positivi

perché la loro funzione alcolica non è disponibile per la reazione.

Spesso però sono zuccheri solforati o ricchi di gruppi carbossilici, quindi

potenzialmente acidi (il muco in questo caso diventa basofilo -> accade

solo in alcuni distretti, come ad es. nell’intestino con le cellule mucipare

caliciformi);

ghiandole miste o sieromucose: gli adenomeri sono in grado di

- produrre sia secrezione sierosa che mucosa. Ne esistono

principalmente tre tipi:

cellule mucose e sierose che si alternano nello stesso adenomero ,

• adenomeri distinti ciascuno specializzato nella secrezione sierosa o

• in quella mucosa,

all’interno dello stesso adenomero, file di cellule raggruppate

• specializzate ciascuna in una delle due secrezioni: le file di cellule

più periferiche, che racchiudono quelle più interne in una specie di

mezzaluna, producono secrero sieroso, quelle più vicine al lume

producono mucine -> si tratta di andenomeri con semiluna del

Giannuzzi;

ghiandole lipidiche: ad es. le ghiandole sebacee (acinose ramificate)

- e quelle ceruminose. Il secreto – sebo – è costituito principalmente da

trigliceridi, difficilmente colorabili come tutti i lipidi: infatti al m.o. queste

cellule appaiono chiare.

Anche il cerume è un secreto lipidico, che protegge l’accesso

all’orecchio medio;

secreto idro-elettrolitico: consiste in una soluzione acquosa in cui

- sono disciolti vari ioni e che spesso accompagna le secrezioni sierose e

mucose. Una parte di questa soluzione viene comunque riassorbita. Il

passaggio degli ioni avviene in modo passivo attraverso canali

intermembrana o in modo attivo attraverso permeasi.

Classificazione in base alla MODALITA’ DI ESPULSIONE DEL SECRETO:

eccrina: è il modo in cui le ghiandole espellono il secreto idro-

- elettrolitico. Questa modalità di secrezione non prevede modificazioni

della membrana: il passaggio è mediato da proteine canale

transmembrana o da permeasi, che sono in grado di far passare il

secreto anche contro gradiente. Ad es. le ghiandole salivari sono

ghiandole siero-mucose eccrine; anche le ghiandole sudoripare sono

eccrine;

merocrina: è solo il secreto ad essere espulso e per modalità

- esocitotica. Si verifica quindi una temporanea modificazione della

membrana;

apocrina: si tratta di una secrezione per gemmazione: la porzione

- apicale della cellula subisce uno strozzamento ad opera di un

diaframma microfilamentoso e si crea una gemma citoplasmatica che

contiene, oltre al secreto, una porzione di citoplasma. La cellula va

incontro ad una successiva rigenerazione. Le ghiandole apocrine sono

ghiandole responsabili della produzione di secreti molto particolari e

complessi che non è possibile espellere per esocitosi. Sono ghiandole

apocrine:

ghiandola ceruminosa: produce un secreto lipidico che non si

• solubilizza nel citoplasma, quindi è necessario che la porzione in cui

si è accumulato il secreto venga espulsa totalmente,

ghiandola mammaria: produce un secreto molto ricco, il latte, che

• costituisce un alimento completo per i bambini fino ai 2 anni di età. I

componenti di questo secreto vengono in parte acquisiti per

diffusione direttamente dal sangue (immunglobuline) e in parte

vengono accumulati nell’adenomero,

ghiandola prostatica: produce il liquido seminale, che contiene tutti i

• nutrienti necessari a sostenere gli spermatozoi in ambiente

sfavorevole.

La secrezione apocrina riguarda anche le cosiddette cellule

mioepiteliali, che sono – dal punto di vista istologico – cellule

muscolari lisce. Esse hanno una forma particolare, quasi dendritica, con

i prolungamenti che abbracciano gli adenomeri e i dotti (cellule a

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camo.milla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia ed Embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bani Daniele.