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MAPK
la protezione dall’apoptosi. 2) Fosf
IRS (In
Shc.
Sistema IGF: interazione recettori-ligandi
Questo è uno schema che
3) L’attivazione di cascate di segnale porta alla fosforilazione
vi fa vedere come i fattori
MAPK (Mitogen Activated Protein Kinase) e PI3K/Akt (Phosph
di crescita possono
che sono essenziali per le risposte biologiche di IGF-IR.
riconoscere e interagire
con R diversi, non c’è
mai una rigidità sul
riconoscimento dei R, ma
questo sistema
normalmente è molto
plastico per cui ci sono,
per esempio, diverse
isoforme del R per
l’insulina, la forma A, a
forma B e l’isoforma A-
B, che è l’ibrido costituita da una parte della forma A e una parte della forma B, e l’insulina
Azioni antiapoptotiche di IGF-I
può riconoscere sia il proprio R, ma anche gli altri, così come l’Igf-1 può legare il proprio
Pollak MN et al., Nat Rev Cancer 2009
recettore ma anche il R per l’insulina. Vedete anche le BP che bloccano Igf-2 e Igf-1, nel
senso che li sequestrano, e il R di Igf-2 che ha un ruolo anch’esso di sequestro di Igf-2 perché
non trasduce il segnale, lega Igf-2 senza trasdurre il segnale. Questo è un altro schema
che vi fa vedere Igf-1 e
Igf-2, entrambi possono
legare il R per Igf-1, e
questi effetti sono
modulati anche dalle BP e
dalle proteasi che
rilasciano questi fattori di
crescita, vedete IRS che si
attiva, tutte le vie di
segnale AKT, mTor, che
vanno poi nel nucleo per
Vincent AM and Feldman EL, Growth Hormone & IGF Research 2002
promuovere la trascrizione genica, e sono bloccate ad esempio da p10 che inibisce la via di
segnale di PI3K/AKT. C’è l’attivazione anche delle RasGTP (GTP forma attiva, GDP
inattiva) che possono attivare delle vie come le MAPK e ERK, che sono vie di proliferazione,
quindi è un sistema complesso e l’attivazione di questo R innesca una serie di vie di segnale,
che sono prevalentemente proliferative e di sopravvivenza.
Gli effetti di Igf-1 riguardano essenzialmente lo sviluppo embrionale e postnatale, e i topi KO
per Igf-1 nascono piccoli, ma sopravvivono lo stesso e possono crescere normalmente pur
essendo piccoli, invece topi KO per il R per GH crescono in modo abbastanza normale
suggerendo che questo sistema viene compensato dalla produzione di Igf-1 a livello locale,
cioè a livello dei diversi tessuti. È importante anche per il SNC in cui regola la proliferazione
neuronale, infatti l’Igf-1 ha degli effetti importanti come la neuroprotezione, fa aumentare il
metabolismo proteico attraverso la sintesi proteica e l’inibizione della proteolisi, ha inoltre un
effetto simile a quello dell’insulina e quindi stimola l’assorbimento del glucosio nel tessuto
Azioni cellulari di IGF1
adiposo e nel muscolo. Ha delle azioni importanti antiapoptotiche, l’Igf-1 attiva delle vie di
segnale come PI3K/AKT, che è una via prevalentemente di sopravvivenza e anche
metabolica, si ha un aumento dei fattori antiapoptotici come Bcl-2 e Nfkb, e la riduzione di
quelli proapoptotici come le caspasi-9 e il GSK-3beta.
Queste sono le azioni che ha Igf-1 sulle cellule, vedete tutti gli effetti: dalla regolazione
dell’espressione genica, alla stimolazione della miogenesi, riduzione dell’apoptosi,
progressione del ciclo cellulare e quindi proliferazione, modulazione della risposta
Endocr Rev
Le Roith D et al., 2001
immunitaria, la steroidogenesi e quindi produzione degli ormoni steroidei, e anche la
produzione degli ormoni sessuali, quindi ha una grande varietà di effetti.
Per quanto riguarda i tumori, come vi ho detto prima molte cellule tumorali esprimono il R
per Igf-1, le cellule che sono trasfettate e che quindi overesprimono il R di Igf-1 acquisiscono
un fenotipo tumorale, e si è visto anche che dei fattori di crescita che normalmente stimolano
la proliferazione e la trasformazione sono incapaci di farlo se manca il R per Igf-1,
suggerendo che ci sia un cross-talk tra le diverse vie di segnale. Igf-1 regola, visto che ha
effetti proliferativi, l’espressione di proteine del ciclo cellulare, come la CDK4 (cyclin-
dependent kinase 4) e la p27 e i livelli di Igf-1 e IGF-1R sono aumentati nell’uomo in molti
tumori, e il loro aumento correla con l’incidenza dei tumori. Anche Igf-2 è importante, perché
è un fattore di crescita coinvolto nell’accelerazione del processo metastatico, si è visto che in
molti tumori c’è anche un aumento del R per Igf-1, che può essere riconosciuto da Igf-2. Fra
le altre cose Igf-1 è capace anche di far aumentare l’angiogenesi, perché l’angiogenesi
tumorale è un processo attraverso il quale il tumore è capace di crescere producendo dei
nuovi vasi sanguigni, quindi nutrendosi attraverso questi vasi sanguigni neoprodotti, per cui
se ci sono dei fattori prodotti dal tumore che riescono a stimolare l’angiogenesi ovviamente il
tumore potrà crescere di più e aumentare di volume. Igf-1 ha questa capacità in quanto, non
soltanto promuove la proliferazione delle cellule tumorali, ma induce anche la degradazione
della matrice, che è uno dei meccanismi principali per la produzione dei nuovi vasi. Quindi
come in tutti i sistemi, in questo caso specifico Igf-1 che induce i tumori, si cerca di bloccare
Il sistema IGF come bersaglio terapeutico nel cancro
questi meccanismi e di trovare delle strategie nei tumori per fare in modo che Igf-1 non possa
agire, e questo si fa ad esempio utilizzando degli inibitori di Igf-1, usando degli antagonisti
del R in modo che Igf-1 non possa legarsi al proprio R, usando anche degli antisenso, dei
siRNA e degli altri
sistemi per bloccare la
produzione stessa di
Igf-1, oppure del R più
nello specifico. Un
altro modo è quello di
bloccare l’attività
chinasica, quindi
bloccando per esempio
IRS1, o le vie di
segnale a valle di
IRS1, utilizzando gli
inibitori di AKT o
ancora la Rapamicina,
che è un inibitore di
mTor, che si trova a
valle di AKT,
bloccando quindi la
trascrizione genica.
Questi sono tutti sistemi che utilizzano inibitori e quindi farmaci specifici per bloccare le vie
di Igf-1. Pollak MN et al., Nat Rev Cancer 2004
Vi vedete qui tutti gli effetti di Igf-1, quindi l’attivazione delle MAPK o di PI3K/AKT, con
conseguente
aumento della
proliferazione,
della crescita
cellulare e del
differenziamento,
sintesi proteica,
migrazione e
invasione del
tumore, effetti
metabolici e
sopravvivenza
della cellula
tumorale. Se voi
bloccate o
attraverso, per
esempio, il sequestro di Igf-1 con le BP, oppure utilizzando degli analoghi che bloccano il R
Crudden C et al., Front Endocrinol 2015
in modo che Igf-1 non possa più legarsi, o ancora bloccando le vie di segnale con gli inibitori
delle tirosine-chinasi vedete che questi effetti si possono perdere, ovviamente questo è una
cosa che in vivo non funziona poi allo stesso modo, però l’ipotesi è questa.
Igf-1 ha anche degli effetti sulla modulazione del Ca2+, quindi può attivare i canali del calcio
e questo ha un ruolo importante anche nella neuroprotezione dove, fra le altre cose, attiva dei
fattori di trascrizione come CREB che hanno una funzione di promuovere proteine
antiapoptotiche, quindi di agire come fattore neuroprotettivo. Nel cuore Igf-1 ha anche effetti
importanti di riduzione dell’apoptosi dei cardiomiociti, quindi di conseguenza nell’infarto del
miocardio, dove si assiste ad un aumento della morte dei cardiomiociti, avrà effetti positivi,
oltre che regolare la funzionalità cardiaca e anche l’ipertrofia. Igf-1 ha anche effetti
importanti a livello del SNC, quindi neuroprotettivo, è stato studiato anche nell’Alzheimer, e
in malattie neurodegenerative, o in condizioni di ischemia cerebrali dove ha effetti importanti
anche come neuroprotezione.
Struttura delle (IGF Binding Proteins) IGFBPs
Le IGFBPs sono quelle proteine che appunto legano l’Igf-1 per trasportarlo, questa è la tipica
struttura delle BP,
vedete che ha un sito di
IGF1 legame per l’Igf-1, ha
dei siti di fosforilazione
(in particolare la BP 1, 3
e 5), dei siti di
glicosilazione che
influenzano la sua
attività, dei siti di
Phosphorylation proteolisi che servono
(IGFBP-1,-3,-5) per rompere il legame
che c’è fra Igf-1 e le BP,
e poi ancora degli altri
N-Glycosylation siti dove per esempio si
(IGFBP-3, 4) ha il legame con ALS
IGF-binding (la subunità acido labile)
Heparin binding
Proteolysis RGD che è l’altra parte che
(IGFBP-3,-5,-6)
Secondary (IGFBP-1,-2)(Arg, ALS binding serve per formare il
Heparin/ALS Gly,Asp) Integrin Nuclear localization
binding binding motif complesso per legare
(BP-3,-5)
Firth SM Endocrine Rev 2002 Igf-1. Sono delle
strutture abbastanza conservate, la forma extracellulare è la forma matura, hanno un peso
- Struttura altamente conservata con 3 domini di dimensioni quasi uguali (amino-
molecolare abbastanza variabile fra i 22 e i 31 kDa. Sono proteine multifunzionali, perché
terminale, carbossi-terminale e centrale)
hanno degli effetti propri, ma anche degli effetti dipendenti da Igf-1, per via del fatto che
- Proteine mature extracellulari
trasportano Igf-1 nella circolazione e nei tessuti e modulano l’emivita di Igf-1, e quindi
- 216-289 aa, peso molecolare 22.8-31.3 kDa
regolano il legame di Igf-1 con il proprio R inibendo o potenziando l’attività di Igf-1.
Formano strutture binarie o ternarie, e poi le cellule possono esprimere più di una IGFBP e
quindi possono regolare diversamente, a seconda della BP che producono, il trasporto di Igf-
1. Ci sono poi gli enzimi che servono per idrolizzare le BP, e quindi per regolare l’attività di
Igf-1, perché ovviamente quando si scinde il legame, per mezzo di questi enzimi fra Igf-1 e le
BP, ci sarà poi l’attività biologica sia da parte delle BP sia da parte di Igf-1.
Questo è uno schema
che vi fa vedere come
Igf-1, prodotta dal
fegato o da altri organi
va nella circolazione, in
forma libera abbia
un’emivita brevissima,
circa 1-2 minuti, mentre
quando lega le BP
questa emivita può
aumentare fino a 20-30
minuti, e ancora quando
lega il complesso
Baxter RC Nat Rev cancer 2014 ternario, costituito dalla
BP e da ALS, l’emivita può arrivare fino a 16-24 ore. Il complesso ternario può essere
Relationships between ‘free’ and IGFBP-bound IGFs in the circulation. Insulin-like growth factor 1 (IGF-I) and IGF-II are