Endocrinologia - adenomi ipofisari secernenti
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sintomi dermatologici → acne, acanthosis nigricans, iperidrosi, cute oleosa
o riduzione della libido amenorrea,
(→ < testosterone), …
o
La lenta progressione della malattia ne impedisce l’identificazione per lungo tempo, anche se la mortalità
aumenta di 3 volte a causa di accidenti cardiovascolari e cerebrovascolari (38-62%), neoplasie (9-25%) e cause
respiratorie (0-25%)
• diagnosi: nel 30-45% dei casi si tratta di diagnosi accidentale (es. macroglossia, malocclusione, …), e comunque
avviene tipicamente a 7-10aa dall’insorgenza (→ richiedere foto degli aa preceden>)
diagnosi biochimica:
o screening (sospetto diagnostico) → IGF-I invariabilmente elevato in quanto rappresenta in modo
riflesso la secrezione di GH
Non segue ritmi circadiani come il GH (→ un singolo prelievo random di GH non è informativo e
può essere fuorviante) e per GH > 20μg/L i suoi valori raggiungono un plateau
In realtà livelli elevati di IGF-I non si associano sempre a segni clinici rilevanti, e inoltre diversi
sono i fattori influenzanti (→ malnutrizione (→ stress → valori >), nefropa>e, epatopa>e, diabete
mellito scompensato, adolescenza, gravidanza avanzata, …)
Bisogna tenere in considerazione il metodo di dosaggio utilizzato e la presenza di range di
normalità per età e sesso (→ da indicare)
conferma diagnostica → OGTT (Oral Glucose Tolerance Test): dosaggio di glicemia e GH ogni
30min per le 2h successive alla somministrazione di 75g di glucosio per os
Se nel normale i livelli di GH saranno < 1μg/L, in corso di acromegalia questo non avviene
diagnosi neuroradiologica:
o Rx ipofisi → fossa pituitaria allargata
RM ipofisi → microadenoma o macroadenoma ipofisario riscontrabile nel 98% dei casi
segni radiologici aggiuntivi → ispessimento craniale, seno frontale allargato
campimetria → in acromegalia si avrà emianopsia bilaterale fino alla perdita completa della vista
o valutazione delle complicanze → ecocardiografia, Holter e Holter pressorio, controllo di glicemia, lipidi e
o Hb glicata, colonscopia, spirometria, polisonnografia, acroQOL (quality of life), …
• portando i livelli di GH < 2.5μg/L (< 1μg/L dopo OGTT) e controllando i livelli di IGF-I la mortalità sarà
terapia:
simile a quella della popolazione generale; inoltre una terapia efficace eliminerà i segni e sintomi neurologici e
sistemici con conseguente miglioramento della qualità della vita
neurochirurgia → efficacia dipendente da invasività dell’adenoma, livelli basali di GH alla diagnosi,
o esperienza del chirurgo
L’approccio trans-sfenoidale è preferito a quello trans-cranico sia nei microadenomi che nei
macroadenomi ipofisari; le recidive si hanno nel 10% dei pazienti e l’ipopituitarismo nel 15%
radioterapia → possibili ictus (20%) e tumori cerebrali secondari (2%)
o frazionata (tradizionale) → adenomi aggressivi con residuo voluminoso o recidiva post-chirurgici
e resistenti alla terapia medica
stereotassica → alta dose di energia rilasciata in unica seduta da sorgente di cobalto (γ-knife) →
adenomi con piccolo residuo nel seno cavernoso
farmacologica → terapia adiuvante preoperatoria di macroadenomi, persistenza di malattia
o postoperatoria, attesa degli effetti della radioterapia, terapia primaria
bromocriptina, lisuride/pergolide/quinagolide)
dopamino-agonisti (cabergolina, → inibizione
cc. lattotrope (soprattutto) e somatotrope → risposta modesta (50%), migliorabile con
trattamento combinato cabergolina/bromocriptina o con un analogo della somatostatina
• indicazioni → terapia adiuvante per intolleranza agli analoghi della somatostatina, lieve
eccesso di GH, tumori misti PRL/GH
• effetti collaterali → in genere ben tollera>, possono dare disturbi GI e ipotensione; sono
stati segnalati casi di insufficienza valvolare in pazienti con morbo di Parkinson
lanreotide)
analoghi della somatostatina (octreotide, → azione direHa via SST-2 e SST-5,
sottotipi recettoriali maggiormente espressi negli adenomi ipofisari GH-secernenti
A differenza della somatostatina (→ breve durata d’azione → uDlizzo in chirurgia) queste
molecole hanno un’azione prolungata e vengono somministrate in formulazioni a lento rilascio
• indicazioni → terapia adiuvante o terapia primaria (→ shrinkage tumorale: colliquazione
della massa nel caso in cui vengano espressi molti recettori SST-2/5, per questo tali
farmaci vengono utilizzati anche nei tumori neuroendocrini intestinali)
• effetti collaterali → modesta intolleranza glucidica (→ aHenzione in acromegalia con
diabete), ridotta motilità e secrezione GI (→ nausea, dolori addominali,
malassorbimento, diarrea, flatulenza), calcolosi o sabbia biliare per terapie prolungate
(30% → ritardato svuotamento della colecis> con > densità biliare)
antagonisti del recettore del GH (pegvisomant) → blocco del receHore per il GH a livello epa>co
→ riduzione dei livelli di IGF-I entro i limiti della norma per età (→ azione indipendente dalla
presenza del tumore ipofisario, il quale deve essere monitorato con RM)
• indicazioni → intolleranza o resistenza alle altre terapie
• effetti collaterali → diarrea in alcuni casi di somministrazione ev
PROLATTINOMA
• fisiologia: la PRL viene prodotta dalle cc. lattotrope (20-50% delle cc. dell’adenoipofisi) in 5-15 episodi secretori al
giorno; l’emivita plasmatica è di 50min e il picco massimo si ha durante il sonno (→ controllo della luce)
Esistono 3 varianti molecolari della PRL (distinguibili con la gel filtration chromathography (GFC, costosa e
laboriosa), ultrafiltrazione o precipitazione su glicole polietilene (PEG)):
little-PRL (85%) → PM = 23kDa, forma monomerica maggiormente attiva
o big-PRL (10-15%) → PM = 50kDa
o big-big-PRL (macro-PRL, < 5%) → PM = 150kDa, può determinare livelli ematici falsati in soggetti senza
o segni o sintomi clinici rilevanti (anche se galattorrea, irregolarità mestruali e infertilità sono possibili)
Il controllo secretorio agisce su più livelli:
controllo ipotalamico → TRH (+), dopamina (→ D / D (maggiormente prodotto dalle cc. lattotrope) →
o 1 2
inibizione della secrezione)
controllo ipofisario → spontanea aMvità secretoria, modulabile solo dal controllo ipotalamico
o controllo periferico → estrogeni (→ s>molo direHo e indireHo ipotalamo-mediato), glucocorticoidi (-), …
o
La PRL induce e mantiene la lattazione e inibisce capacità produttiva (→ < GnRH ipotalamico e gonadotropine),
follicologenesi ovarica, produzione di estrogeni e impulso sessuale (→ lattazione non interrotta da una successiva
gravidanza); sarà inoltre indotta la mammogenesi (→ PRL, estrogeni, laHogeni placentari, …)
• iperprolattinemia (PRL > 20-25 (f) / 10-15ng/mL (m)):
fisiologica → gravidanza, epoca neonatale, suzione del capezzolo, terapia estrogenica, sonno, stress,
o esercizio fisico, orgasmo, dolore somatico, cefalea, ipoglicemia
patologica:
o malattie ipofisarie
primitiva → (prolattinoma, adenomi misti, empty sella sdr, ipofisite)
secondaria:
• malattie ipotalamiche (craniofaringioma, disgerminoma, meningioma, glioma, linfoma,
metastasi, TBC, sarcoidosi, granuloma eosinofilo, radioterapia, traumi, …) → < dopamina
o inefficacie trasporto → PRL = 30-100ng/mL
• adenomi ipofisari non funzionanti, traumi → compressione del peduncolo ipofisario
• cause neurologiche → traumi e neoplasie della parete toracica, VZV, reflusso
gastroesofageo, …
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bearzot.luca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Endocrinologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Udine - Uniud o del prof Grimaldi Franco.
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