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EMORAGGIE DIGESTIVE ADDOME ACUTO E
EMORRAGIE DIGESTIVE Fabrizio Romano
3 lezione del 27.01.14
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONI
Con il termine emorragia digestiva si intendono tutti i sanguinamenti che hanno origine dal tratto
digerente .
Sono EMORRAGIE DIGESTIVE tutte le perdite ematiche che si verificano, a qualsiasi livello, entro
il lume del tubo digerente o delle ghiandole annesse (fegato, pancreas).
• Emorragie manifeste
- ematemesi: emissione di sangue col vomito; colore da rosso a ”caffeano”, a
seconda del tempo di contatto con HCl. Da distinguere dal emottisi ed emoftoe (dalle vie
respiratorie)
- melena: evacuazione di sangue, o feci “commiste” a sangue;
colore da piceo a rosso violaceo, secondo tempi di contatto con succhi digestivi e flora
batterica ; da non confondere con feci ipercromiche (sfumatura verdastra)
- proctorragia:(rettorragia) rifermento al retto, ma origine in genere da colon sin., retto,
ano. Sangue rosso vivo. Se presenti feci, sangue non “commisto” (cilindro fecale già
formato nella sede del sanguinamento)
- enterorragia: termine generico per indicare evacuazione di sangue di provenienza
intestinale, senza precisarne le caratteristiche
- quadri di shock e/o anemia acuta
• Emorragie occulte
- anemizzazione cronica
- positività ricerca sangue occulto nelle feci
Non si tratta di una malattia ma di vari processi morbosi, si tratta di un problema clinico importante
si per la frequenza, sia per la gravità (5-10% mortale), sia per la tendenza a recidivare
soprattutto quando coinvolge il tratto digestivo superiore.
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EMORAGGIE DIGESTIVE
Un’ altra classificazione è quella in base al livello in cui avviene l’emorragia
EMORRAGIA ALTA (esofago-gastro-duodenoscopia)
- ematemesi e/o melena (esplorazione rettale!)
- sangue nel sondino naso-gastrico
- anamnesi (malattia peptica, cirrosi, assunzione farmaci, etc.)
- obiettività raramente orientativa
• EMORRAGIA BASSA (colonscopia, arteriografia, scintigrafia, etc.)
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EMORAGGIE DIGESTIVE
- proctorragia, “enterorragia” (esplorazione rettale!)
- assenza sangue sondino naso-gastrico
- dolore (infarto intestinale, colite ischemica, m. di Crohn,
colite ulcerosa, etc.)
- obiettività (masse, reazione peritoneale, etc.)
l’ emorragia dalle ALTE VIE DIGESTIVE è cinque volte più frequente dell’emorragia dalle BASSE
VIE DIGESTIVE, è più frequente nel maschio e nel anziano.
l’ emorragia dalle ALTE VIE DIGESTIVE rappresenta l’80-90% dei sanguinamenti intestinali e ha
una mortalità globale del 10-25%, che raggiunge il 30% nella recidiva emorragica
Un altro criterio di classificazione è in base all’INSORGENZA
ACUTE
•
Episodi clinicamente evidenti, di intensità variabile (l’Hb scende al di sotto di 9 g/dl in breve tempo)
Se massiva, il quadro è dominato dall’instabilità emodinamica sino allo shock emorragico
conclamato
CRONICHE
•
Stillicidi emorragici, spesso occulti
Segni riflessi: anemia sideropenica, pallore, dispnea, palpitazioni, etc. (SOF ++, melena +)
L’ultimo criterio di classificazione è l’entità di emorragia che può essere L’LIEVE O IMPONENTE
CAUSE :
MALATTIE DEL TUBO DIGERENTE IN SENSO STRETTO
Tutte la affezioni che, per carattere o complicanze, determinino alterazioni del rivestimento mucoso
ed erosione di vasi sottostanti (teoricamente, quasi tutte le malattie del tubo digerente, anche se
con frequenza e gravità differenti)
• MALATTIE DI ORGANI ANNESSI O CONTIGUI - fegato, vie biliari (emobilia)
- pancreas (wirsungragia)
- vie respiratorie
- fistole aorto-digestive
• MALATTIE GENERALIE E SISTEMICHE
Emopatie, coagulopatie, vasculopatie, collagenopatie, uremia, etc., in grado di provocare
emorragie autonomamente o di
favorirle in concomitanza con una malattia gastroenterica
EZIOLOGIA - E.D. ALTE
ESOFAGO
•
Varici, s. di Mallory-Weiss, esofagite peptica, ulcere non peptiche, tumori benigni e maligni,
diverticoli, corpi estranei, lesioni da caustici, lesioni endoscopiche
STOMACO
•
Ulcera peptica, gastriti acute erosive (da stress, da farmaci), tumori benigni e maligni,
angiodisplasie
DUODENO
•
Ulcera peptica, duodeniti, fistola aorto-duodenale
PANCREAS
•
Wirsungragia
FEGATO
•
Emobilia
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EMORAGGIE DIGESTIVE
Varici esofagee : Sono la manifestazione di una patologia non esofagea, indicano la
❂ presenza di ipertensione portale. Sanguinamento imponente con ematemesi e melena.
Facilmente portano a shock
PRESENTAZIONE CLINICA :
• EMATEMESI : è segno di sanguinamento esofageo, gastrico o duodenale, è un
segno grave, perché indice di perdita ematica cospicua, avvenuta in un tempo
breve. L'ematemesi di colore rosso vivo è la più grave, perché di tale portata da
causare riempimento rapido dello stomaco e conseguente rapido vomito, senza che
il sangue abbia ristagnato nello stomaco a subire la digestione dell'emoglobina.
L’ematemesi di colore rosso scuro o nerastro (vomito caffeano) è indice di
sanguinamento abbondante, ma lento.
• MELENA : evacuazione di sangue o di feci commiste a sangue, di consistenza
poltacea e di colorito nerastro, untuose, brillanti e di odore caratteristico. Si divide
in melena fresca con feci diarroiche nero o di colore rosso scuro, o in melena
vecchia con feci nere formate.
Può prodursi per un sanguinamento insorto in un tratto di intestino compresso tra la bocca e il
colon discendente, il tipico colore nero "come il catrame" è indice di sanguinamento in genere non
grave, non drammatico e può prodursi per 4-5 gg. dopo la cessazione della emorragia (cosiddetta
melena vecchia)
il colore rosso scuro è indice di sanguinamento in genere cospicuo ed ancora in atto o molto
recente (cosiddetta melena fresca)
posso avere feci nere anche da alimentazione (ferro, carbone vegetale)
Devo controllare oltre al colore , consistenza forma e soprattutto presenza di striature rosse
ANAMNESI :
Familiare : Poliposi familiare, etc. Coagulopatie ereditarie
Patologica Remota: precedenti patologie e/o interventi gastrointestinali assunzione di
farmaci (FANS, cortisonici, anticoagulanti, etc. Patologie Cardiovascolari)
Patologica Prossima: caratteristiche sanguinamento, insorgenza, episodi precedenti,vomito
ripetuto, etc.
ESCLUDERE SANGUINAMENTO EXTRADIGESTIVO (emottisi, epistassi)
ESCLUDERE FALSA MELENA (pregressa assunzione di farmaci o alimenti che
pigmentano feci, etc)
EZIOLOGIA - E.D. BASSE
TENUE
•
Diverticoli, tumori benigni e maligni, m. di Crohn, infarto intestinale, angiodisplasia
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EMORAGGIE DIGESTIVE
COLON-RETTO
•
Malattia diverticolare, angiodisplasie, tumori benigni e maligni, coliti infiammatorie e
ischemiche, ulcera solitaria del retto, lesioni iatrogene (endoscopiche e chirurgiche)
CANALE ANALE
•
Emorroidi, ragadi, tumori maligni, traumi
Rappresentano circa il 20 % delle emorragie digestive e possono avere cause vascolari o non
vascolari. Raramente presentano un quadro acuto importante come per quelle superiori, piu
frequentemente hanno andamento cronico
CAUSE
ILEO Diverticolo di Meckel: per isole eterotopiche mucosa gastrica
❂ Enterite regionale (Morbo di Crohn): Processo infiammatorio ad eziologia ignota frequente
❂
nell’ileo terminale complicato da stenosi e fistole
Angiodisplasia: rare
❂
COLON
Colite ulcerosa: processo infiammatorio ad eziologia ignota
❂ Diverticoli
❂ Neoplasie
❂
RETTO
Emorroidi: 1)Primitive; 2) Secondarie
❂
1) Ectasia dovuta ad alterazione parete vasale con sfiancamento della parete stessa aggravato da
stipsi
2) Ipertesione portale
Neoplasie del retto
- Proctorragia post defecatoria
- Possono dare grave anemizzazione se trascurate
- Emorroidectomia nelle primitive
- Terapia della malattia di base nelle secondarie
DIAGNOSI :
Anamnesi
❂ Es. obiettivo
❂ Esplorazione rettale/esame delle feci
❂ Sondino naso gastrico( se ho ristagno caffeano probabile sanguinamento alto)
❂ Laboratorio
❂ Endoscopia
❂ Angiografia selettiva vasi mesenterici
❂
La gravita del sanguinamento digestivo è stata messa in correlazione con determinati parmetri, in
parte clinici ed in parte strumentali. È molto importante cogliere i segni precoci di ipovolemia
come l’ipotensione ortostatica( riduzione in pochi secondi di 15-20 mmhg delle pressione
arteriosa sistolica e/o un incremento di 10-15 battiti/min della frequenza cardiaca passando dalla
posizione supina a quella eretta), associata a vertigini e sudorazione profusa
Un altro elemento da considerare è un valore di ematocrito inferiore ad 8g/dl ma non nelle prime
ore dall’evento acuto
Indici di gravità
1 - età > 60 anni
2 - presenza di affezioni concomitanti (malattie polmonari, cardiache, epatiche, renali)
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EMORAGGIE DIGESTIVE
3 - presenza di segni vitali al momento del ricovero
(pressione < 100 mmHg, frequenza cardiaca > 100)
4 - colore delle feci (entità del sanguinamento)
5 - necessità di trasfusioni (> 3 unità per ottenere la stabilità emodinamica o per mantenere
stabile l’emoglobina nelle 24 ore)
Emorragia massiva: shock, ipotensionesupina (perdita del 20-25% del volume ematico
circolante). Hb inferiore a 7g/100ml, Ht inferiore a 20%, la perdita ematica è stimata
superiore a 1500 cc, trasfusioni, richiede intervento chirurgico
Emorragia moderata: ipotensione ortostatica (perdita del 15-20% del volume ematico
circolante).Hb maggiore di 10g/100ml, Ht maggiore del 30% la perdita ematica è stimata
minore di un litro e non sono richieste trasfusioni, esami diagnostici
Emorragia lieve: non significative variazioni dei parametri vitali (perdita inferiore al 15%
del volume ematico circolante) lieve calo dell’emocromo, nessuna terapia
specifica,esami diagnostici
se la pressione è inferiore a 100 mmHg, la frequenza cardiaca è > 100 ed è
presente una emorragia ad alta portata,la mortalità è maggiore del 20% e un intervento
chirurgico può essere necessario in più del 50% dei casi
Come valutare la perdita di sangue?
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