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Per quanto riguarda il linguaggio, Rousseau, non vuole stare
sempre a correggere gli errori del bambino e non vuole sollecitarlo
a parlare perché porta ad un risultato opposto.
Se il bambino di campagna vuole farsi capire dalla mamma, è
costretto a parlare con chiarezza e farsi capire, perché sua mamma
non ha il tempo per interpretare le sue parole; al contrario, il
bambino di città che ha le sue parole interpretate dalla sua balia.
Allevati in campagna, i bambini, quindi, avranno una voce più
sonora e non si esprimeranno con il confuso balbettio dei bambini
di città. I bambini non devono essere svezzati troppo presto; l’età
deve coincidere con il momento in cui spuntano i denti.
Libro II°
La parola “infans” vuol dire “non parlante”; quando cominciano a
parlare, diminuisce il pianto, perche un linguaggio si sostituisce ad
un altro.
Se continuano comunque a piangere, la colpa è delle persone che
circondano i bambini. Se avrò a che fare con un bambino delicato e
sensibile, che per temperamento si mette a gridare per un nonnulla,
finché piange bisogna evitare di andare da lui.
Se cade e si fa male, il bambino è più soggetto alla paura che al
male che si è procurato, ma se ci vede accorrere preoccupati,
penserà di essere perduto.
Invece di lasciarlo marcire nell’aria viziata di una stanza, lo si
condurrà tutti i giorni all’aria aperta.
Ai bambini, è necessario far provare desideri necessari alla sua
conservazione, poi quando sviluppa l’immaginazione è infinito.
L’uomo davvero libero vuole solo ciò che può e fa solo ciò che
vuole e che gli piace. Il bambino, non deve ottenere nulla perché lo
chiede, ma perché ne ha bisogno; non devono compiere nessuna
azione per ubbidienza ma per necessità: in tal modo, il suo
linguaggio non contemplerà le parole “ubbidire” e “comandare” e
tanto meno “obbligo” e ”dovere”.
Imponendo loro un dovere che non sentono, li rendete insofferenti
del vostro atteggiamento tirannico; imponendo loro di amarvi, in
secondo luogo imparerete loro a dissimilare e ad essere falsi per
estorcere una ricompensa o a sottrarsi ad un castigo.
Educare senza precetti, lasciando al bambino la libertà di
conoscere e prendere lezioni dalla natura. Così il corpo e lo spirito
si allenano insieme.
Libro V, atto della gioventù.
Sofia deve essere donna, come Emilio è uomo, ovvero deve avere
tutto ciò che si addice alla costituzione della sua specie e del suo
sesso, per occupare il suo posto nell’ordine fisico e morale.
In tutto ciò che non attiene al sesso, la donna e l’uomo hanno gli
stessi bisogni e organi. Rapporti morali tra uomo e donna.
Uomo deve essere Attivo e Forte;
• Donna deve essere Passiva e Debole.
•
Da ciò ne consegue che la donna deve piacere all’uomo, se l’uomo
deve piacere, a sua volta, è per necessità meno diretta. La donna è
donna tutta la vita, deve essere circondata di precauzioni durante la
gravidanza, deve essere tramite tra padre e figli, quante carezze e
quanta tenerezza e cura deve prodigare per mantenere l’ordine
della famiglia. Questa attività non deve derivare dall’esercizio di
virtù, ma dallo slancio personale.
Senza dubbio, né alla moglie, né al marito, è permesso di tradire,
ma se lo fa la donna si macchia di una colpa ancora più grave.
È soprattutto dalla buona costituzione delle madri che deriva quelle
dei figli, e se una donna è debole lo sarà anche suo figlio: a Sparta,
le donne, esercitavano molti sport, ed erano, perciò forti e robuste;
così avrebbero potuto generare figli altrettanto forti. Non appena si
sposavano, queste giovani non comparivano più in pubblico;
rinchiuse in casa, limitavano la loro attività alle cure domestiche e
alla famiglia. Sempre in Grecia, le donne, usavano vestiti larghi e
ciò contribuiva molto a conservare il fisico naturale, al contrario di
oggi, dove le donne hanno il busto fasciato in strettissimi corsetti
che deformano il punto vita.
I bambini di entrambi i sessi, hanno molti divertimenti in comune: le
bambine preferiscono il gioco con le bambole; i bambini, invece,
ricercano il rumore, le trottole e le piccole carrozze. Il buon senso
dice che appartiene ad entrambi i sessi, soprattutto alle ragazze e
su di esse bisogna, quindi, esercitare autorità; le bambine devono
imparare ad accettare molto presto la costrizione e
l’assoggettamento all’uomo. Bisogna interromperle spesso nei loro
giochi, per farle dedicare alle faccende domestiche e al lavoro del
cucito, sempre spiegandogli il motivo delle occupazioni che gli
imponete.
Dall’abitudine alla costrizione, ne deriva una facilità di cui le donne
hanno bisogno tutta la vita.
Per avere un aspetto molto curato, la bambina non deve stare ore e
ore davanti allo specchi; il lavoro e le lezioni riempiono le loro
giornate.
Le bambine devono essere lasciate libere di parlare e queste
conversazioni devono essere all’insegna dell’allegria, ma
controllare con arte e ben indirizzate, potrebbero apportare le prime
lezioni di morale. Alle bambine, va insegnata la religione, per i
precetti, ma che non imparino preghiere a memoria e fate in modo
di non rendergliele tristi. Abituate loro a sentirsi sempre sotto gli
occhi di Dio, ad averlo sempre come perpetuo testimone delle loro
azioni.
Sofia –> è stata educata senza difficoltà, assecondando il suo
gusto piuttosto che ostacolandola. Essa è di buona famiglia, il suo
cuore è sensibile; non è bella, ma accanto a lei, gli uomini
dimenticano le donne belle. Ha molto gusto nel valorizzarsi ma
detesta l’abbigliamento sontuoso: si veste in modo semplice ma
non elegante. È dotata del talento della musica e del ballo e non