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Estratto del documento

GTR.

Abbiamo una tabella comparativa tra emdogain e l’open flap: riduzione della

tasca: differenza altamente significativa. la riduzione di tasca che abbiamo

con l’emdogain è di 4,8; con l’open flap è di 2,5. Quindi la differenza è

altamente significativa. Guadagno di attacco: con l’emdogain abbiamo visto

che siamo sui 4, come la GTR; con l’open flap siamo sui 2,5. Quindi la

differenza è altamente significativa. Aumento della recessione: 0,7 con

l’emdogain, 1,3 con l’open flap, anche qui la differenza è significativa.

Quindi la letteratura ci dice che, soprattutto nei settori anteriori, con linea del

sorriso alta,ecc. la cosa più indicata è fare un lembo con conservazione della

papilla utilizzando l’emdogain per avere il miglior guadagno di attacco

associato alla minor recessione.

Emdogain vs GTR: 800 difetti trattati con emdogain contro 134 trattati

 con GTR: riduzione della tasca: 4,8 con emdogain, 5,2 con GTR, quindi

differenza significativa a favore della GTR; guadagno di attacco: 4,4

con emdogain, 3,6 con GTR, differenza significativa a favore

dell’emdogain. Recessione maggiore con GTR.

Emdogain vs emdogain associato a membrane. Abbiamo detto che

 emdogian associato a membrane non dà nessun vantaggio.

Emdogain vs emdogain associato ad osso bovino: guadagno di attacco:

 4,7 solo emdogain, 3,4 emdogain con osso bovino. Sembra che

aggiungendo un riempitivo non ci sia un vantaggio significativo.

Ci sono studi che sostengono che l’aggiunta di un riempitivo rispetto solo

all’emdogain non dia vantaggi o addirittura essere negativo, tuttavia noi

sappiamo che molto dipende dall’anatomia del difetto. Ricordiamo che in

GTR abbiamo dimostrato che è vero che mettere un riempitivo sotto la

membrana non serve, ma solo se il difetto ha una struttura che mantiene la

membrana. La stessa cosa vale per l’emdogain.

Difetti con molte pareti e poco ampi danno un’ampia predicibilità del risultato,

difetti invece che hanno una minore struttura di sostegno probabilmente,

riducono il livello di predicibilità del risultato, come avevamo visto in GTR,

quindi le lesioni anatomicamente sfavorevoli possono richiedere

un’impalcatura, e questo probabilmente è vero anche per l’emdogain.

Per avere il miglior risultato per il trattamento dei difetti ossei è meglio usare

emdogain o membrane (GTR)? Dal punto di vista clinico non ci sono

differenze per quanto riguarda riduzione di tasca e guadagno di attacco.

In uno studio di Silvestri del 2000 in cui vennero paragonate le due

 tecniche in difetti superiori e inferiori a 9 mm. In quelli maggiori la GTR

va meglio dell’emdogain, il contrario in quelli minori. Comunque le

differenze sono di pochi decimi di mm.

Studio di Zucchelli del 2002, la GTR è migliore dell’emdogain per

 quanto riguarda guadagno di attacco e riduzione di tasca, però c’è

maggiore recessione. Ricordiamo che le membrane generalmente

danno più recessione. Quindi nei settori anteriori, per esempio anche se

ha una linea del sorriso alta, sarebbe meglio usare emdogain

Nella GTR avevamo visto che la terapia combinata viene usata se il difetto ha

un’architettura sfavorevole, che perciò non è in grado di sostenere la

membrana.

Così come le membrane (GTR) soprattutto quelle riassorbibili che,

bagnandosi di sangue tendono a collassare all’interno dell’alveolo, anche

l’emdogain è un materiale poco consistente, di meno anche delle membrane

e non è molto in grado di sostenere i tessuti sopracrestali quando andiamo a

chiudere le suture. Infatti l ‘emdogain funziona nei difetti stretti (a contenitore).

Allora come so fa a superare questo limite ? Non solo si devono preservare i

tessuti sopracrestali, ma si deve anche applicare la terapia combinata.

Ricordiamo comunque che in tutte le tecniche di chirurgia parodontale si

devono fare le tecniche di conservazione di papilla, che servono per

preservare i tessuti sopracrestali, quindi anche nell’emdogain si deve fare,

anche se i difetti sono a contenitore. Se l’architettura del difetto non è

favorevole si usa la terapia combinata.

Lembo di Widman modificato: è un lembo paramarginale , che sacrifica

parecchio tessuto.

Lembo di Kirkland: prevede un’incisione intrasulculare, e quindi una maggiore

conservazione dei tessuti però con la doppia incisione abbiamo sempre il

sacrificio di una sottile banda di tessuto interdentale. E quindi il problema è

proprio quello di non andare a sacrificare questo tessuto interdentale che

altrimenti con la doppia incisione viene ad essere perduto. E quindi ci sono i

vari lembi con conservazione della papilla.

La conservazione della papilla può essere fatta con le varie tecniche ( Takei,

lembo con conservazione della papilla modificato, lembo con conservazione

della papilla semplificato, tecnica di Murphy). Il lembo di Takei prevede

un’incisione alla base palatale della papilla e uno scollamento a spessore

totale. In quello con conservazione della papilla, invece è vestibolare

l’incisione alla base della papilla, poi c’è un taglio continuo vestibolare,

mentre sul versante palatale l’incisione è limitata alle zone centrali ed evita di

coinvolgere anche la papilla.

Il lembo con conservazione della papilla semplificato: taglio obliquo, incisione

unica vestibolare, scollamento a spessore totale, incisione palatale diciamo a

punti staccati, cioè senza andare ad interessare con la doppia incisione la

papilla anche sul versante linguale o palatale.

Tecnica di Murphy: interdental tissue maintenance: si può fare solo quando

c’è un ampio diastema, e comporta che tutta questa grande losanga di

tessuto entra a far parte del lembo vestibolare.

Poi c’è ovviamente anche la chirurgia minimamente invasiva.

Guadagno di attacco utilizzando lembi con conservazione della papilla e

emdogain maggiore rispetto a emdogain senza lembi con conservazione

della papilla.

Quando ho architettura sfavorevole del difetto anche nel caso dell’emdogain

faccio la terapia combinata. La terapia combinata serve per stabilizzare il

coagulo, per offrire sostegno ai tessuti sopracrestali e contribuire a guidare la

colonizzazione delle cellule che migrano verso la parte più coronale del

difetto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ottavoincluso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Parodontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Paolantonio Michele.