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LABILITA’ AFFETTIVA

L’affettività di base muta bruscamente anche con stimoli sottosoglia, di scarsa rilevanza (ad es. un

paziente piange e ride mentre parla, cambiando spesso umore). E’ quindi una estrema facilità alle

variazioni dell’umore di base per stimoli di scarsa intensità. E’ rilevata nella fase di astinenza degli

alcolisti cronici, i quali mutano con estrema facilità il loro umore.

ANEDONIA

Perdita di interesse e di capacità di provare piacere per attività, eventi usualmente piacevoli o almeno

tali nell’accezione individuale.

IPOCONDRIA

Alterazione psicopatologica caratterizzata da timori esagerati e inadeguati circa una possibile malattia

ipocondria

fisica non esistente o minimale rispetto allo stato emotivo di accompagnamento. Nell’

maior esiste la convinzione irriducibile di essere affetti da malattia e malformazione organica più o

meno comune non diagnosticata (secondo il paziente), in assenza di reperti obiettivi corrispondenti.

ipocondria minor

Nell’ sono presenti idee prevalenti, sospetti, preoccupazioni concernenti comunque

lo stato di salute fisico e psichico.

AMBIVALENZA AFFETTIVA

Presenza o coesistenza di sentimenti e atteggiamenti di polarità opposta (odio-amore, paura-

desiderio) rivolti verso lo stesso oggetto. E’ un elemento cardine nel disturbo di personalità

borderline.

INADEGUATEZZA AFFETTIVA

Atteggiamento affettivo non corrispondente allo stimolo o situazione determinante. Disarmonia tra

tono emozionale e idee, pensieri e parole che lo accompagnano. Un esempio sono i pazienti affetti

dalla demenza di Alzheimer (causata dall’accumulo di una proteina, beta aminoide, del neuone) e

schizofrenici i quali ad esempio si rattristano con stimoli divertenti oppure ridono per stimoli tristi.

FOBIA

Persistente, eccessiva, immotivata paura per oggetti, situazioni, animali, persone, abnorme per

intensità, durata ed inadeguatezza assoluta allo stimolo. Si sperimenta quando un oggetto o una

situazione è in grado di scatenare reazioni automatiche senza che lo stesso oggetto o situazione

siano relativamente oggetto di pericolo. Fobie specifiche sono una classe del DSM che però vengono

trattate come i disturbi d’ansia. Alcuni esempi di fobie sono i seguenti:

 Agorafobia (paura degli spazi aperti)

 Claustrofobia (paura degli spazi chiusi)

 Fobia sociale (paura di esporsi in pubblico)

 Zoofobia (paura degli animali in generale)

 Aracnofobia (paura dei ragni)

 Idrofobia (paura dell’acqua) – nota anche come talassofobia (paura del mare)

 Sitofobia (paura dell’ingestione di cibo)

 Eritrofobia (paura di arrossire)

 Nosofobia (paura delle malattie che si possono contrarre in contesti sanitari)

 Rupofobia (paura dello sporco)

 Aviofobia (paura di volare oppure paura degli uccelli)

 Sifilofobia (paura di contrarre malattie sessualmente trasmesse)

PRINCIPALI MALATTIE VENEREE

HCV = Epatite C

 HIV = AIDS

 HPV = papilloma virus

 Mollusco infettivo = eruzioni cutanee nell’organo genitale

 Sifilide

 DISTURBI DELLA COSCIENZA

COSCIENZA: nell’ambito clinico semiotico la coscienza è stata tradizionalmente definita come

consapevolezza di sé, degli altri e dell’ambiente circostante. E’ in sintesi consapevolezza dell’esistere

in quel dato istante (hic et nunc), consapevolezza che ci fa riconoscere automaticamente, momento

per momento, il continuum della nostra vita mentale e della nostra globale realtà.

Molte diverse funzioni contribuiscono a tale consapevolezza: vigilanza, attenzione, orientamento e

coscienza di sé. Per ciascuna delle precedenti funzioni ci saranno dei disturbi associati a condizioni di

interesse neurologico. L’anatomia funzionale dell’encefalo è stata studiata con un approccio

lesionistico (venivano effettuate microlesioni in determinate aree del cervello). Questo ha permesso di

scoprire come tutte le funzioni emotive (rabbia, paura, ecc…) e le relative reazioni (stringere i denti,

ecc…) sono riflessi presenti in assenza di corteccia emozionale (area sottocorticale).

CAMPO DI COSCIENZA: insieme di tutte le informazioni che possono esser elaborate consciamente o

inconsciamente dal sistema nervoso in un dato momento.

1. FUNZIONI DELLA COSCIENZA

a) VIGILANZA

Viene oggi intesa come un continuum che va dal sonno allo stato di attivazione della veglia.

Vi è presenza della coscienza di sé: il grado minimo di vigilanza è il sonno; il massimo grado

di vigilanza è tenuto nella veglia, di conseguenza durante il coma non c’è vigilanza.

b) STATO DI COSCIENZA coscienza chiara o lucida:

Lo stato di coscienza normale viene chiamato l’analisi della

situazione è tale che l’individuo è in grado di includere tutti gli elementi di rilievo presenti

restringimento del campo di coscienza

nella situazione; quando questo non accade vi è un in

cui non si è in grado di cogliere tutti gli elementi significativi. E’ utilizzato spesso in ambito

forense come elemento attenuante per determinati crimini. In generale lo stato di coscienza

normale può fluttuare da una viva attenzione ad una generica inattenzione e sonnolenza.

c) ATTENZIONE

Funzione psichica capace di selezionare l’informazione da elaborare tra tanti elementi.

focus attentivo

L’elemento da selezionare è chiamato ed è spostabile, non è fisso. E’

considerata la condizione necessaria per la chiarezza dell’esperienza interiore.

d) ORIENTAMENTO

Si intende la capacità del soggetto di riconoscere le coordinate spaziali, avere consapevolezza

del tempo, della propria e altrui persona. Nelle demenze (ad es. nell’Alzheimer) è presente

disorientamento (non sanno dire dove si trovano o in che giorno siamo).

Elementi localizzati a livello sottocorticale: bulbo, ponte, e mesencefalo. Questi permettono il

passaggio di informazioni tra encefalo e midollo spinale. Le cellule del SNC sono raggruppate in due

gruppi: 1) corpi cellulari, sostanza grigia e dendriti; 2) neutriti e sostanza bianca.

I nuclei di sostanza grigia sono dispersi a livello del bulbo e del ponte formando una sostanza

reticolare che rappresenta un interruttore che accende e spegne l’attività corticale e interviene nella

regolazione dei livelli di vigilanza. I nuclei dispersi in quest’area proiettano le loro fibre nella corteccia

sistema reticolare ascendente articolatorio.

attivando il

Altre fibre che segnano lo stesso percorso, invece, hanno funzioni deattivanti: tale percorso contrario

sistema reticolare ascendente dearticolatorio.

al precedente viene definito

insonnia familiare maligna

Nel disturbo dell’ i soggetti non riposano mai effettivamente, fanno solo

pochi istanti di sonno ed è un disturbo che può perdurare anche per anni. Questo disturbo riguarda il

malfuzionamento dei sistemi reticolari ascendenti.

Funzioni emotive -> area sottocorticale

Funzioni coscienti -> area corticale

2. ALTERAZIONI QUANTITATIVE DELLO STATO DI COSCIENZA

OBNULIMENTO E TORPORE

Consiste nell’annuvolamento e quindi nel restringimento del campo di coscienza.

obnulimento del

E’ contraddistinto dalla lentezza e dalla difficoltà nel percepire domande (ad es.

sensore si ha generalmente in una persona trasportata al pronto soccorso la quale risponde

lentamente o in maniera incompleta alle domande poste).

Si manifesta un lieve disorientamento nei vari parametri; incompletezza ed errori nel riportare

notizie biografiche (anche importanti per la sua vita).

E’ possibile riscontrare obnulimento o torpore in intossicazione da sostanze (alcool, droga, farmaci)

oppure dopo un forte colpo di calore o un’insolazione comportando, a volte, gravi danni al sistema

di autoregolazione

STATO STUPOROSO

In questo caso il campo di coscienza è ancora più ristretto rispetto al torpore.

L’attività mentale e fisica sono ridotte al minimo ed è possibile risvegliare il soggetto in questo

stato solo con stimoli intensi. stupor: stupor depressivo

La depressione grave può accompagnarsi a (nello la persona può

stupor catatonico

guardarti ma non rispondere alle tue domande). Invece, lo è tipico di alcune

forme di schizofrenia (schizofrenia catatonica) nella quale è presente una scarsissima o assente

reattività agli stimoli, anche intensi, determinando una immobilità della persona stessa.

COMA

A differenza delle precedenti alterazioni, il coma è contraddistinto da un campo di coscienza

assente e dalla non risvegliabiltà del soggetto.

Sono assenti ogni tipo di risposta a comandi verbali e vi è impossibilità nel percepire e rispondere

stato vegetativo

a stimoli interni ed esterni. E’ spesso accompagnato dallo nel quale sono

mantenute attive solo le funzioni vitali (cardiocircolazione, termoregolazione).

IPERVIGILANZA

Consiste in un amento del campo di coscienza che può essere accompagnato da un aumento delle

(ipermnesia)

funzioni mnestiche, di memoria . E’ possibile riscontrare l’ipermnesia anche

dopamino mnestiche

nell’intossicazione da sostanze (es. anfetamine, cacaina) provocando, seppur

non necessariamente, danni permanenti. Altre sostanze come la caffeina, il guaranà e la

bromocriptina determinano un amento temporaneo della memoria. Non esistono comunque

sostanze che permettano un aumento delle capacità mnestiche senza che alterino la struttura

neuronale.

Un’altra situazione in cui vi è ipervigilanza è nella fase maniacale del disturbo bipolare, nella quale

il soggetto percepisce stimoli sottosoglia.

E’ tipica, inoltre, della DHD (deficit di attenzione di iperattività), un disturbo tipico dell’infanzia che

consiste nella difficoltà a mantenere l’attenzione verso un focus (disattenzione) e la posizione nello

spazio (iperattività).

3. ALTERAZIONI QUALITATIVE DELLO STATO DI COSCIENZA

STATO CREPUSCOLARE

E’ caratterizzato dal restringimento del campo di coscienza nel cui fuoco vengono conservati solo

alcuni eventi, idee, temi affettivi con o senza disorientamento temporo-spaziale (epilessie, psicosi,

isteria). Alterazioni organiche o alterazioni psicogene possono dare vita a stati crepuscolari (un

esempio neurologico è l’epilessia dove in una situazione di semicoscienza le informazioni vengono

raccolte in maniera confusa). Stati crepuscolari sono tipici di alcune forme di disturbi di

conversione (isteria) nei quali un sintomo somatico di solito a carico dell’apparato

muscolare/motorio (es. paralisi) è presente in assenza di cause organiche. Un esempio particolare è

costituito dal sonnambulismo dove vi è uno stato di cosci

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A.A. 2013-2014
36 pagine
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SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrew9313 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Rampino Andrea.