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Elasticità della domanda a un prezzo
Se il prezzo della piazza aumenta, la domanda diminuisce.
Spesa tot = p q
x
Se il prezzo sale e la quantità scende, la variazione della spesa totale dipende dall’elasticità. Che
cosa accade alla spesa tot se aumenta il prezzo del bene.
<0 la domanda è inelastica/unelastica quindi quando
Se -1<E d
denominatore>numeratore
Se E <-1 la domanda è elastica. Quindi numeratore>denominatore
d
Se E =-1 la domanda ha elasticità unitaria.
d
e.g. beni necessari hanno domanda poco elastica
muffin di Starbucks ha tanti sostituiti. La sua domanda sarà più elastica, ma se alzano
ancora di più i muffin, uno si compra la brioche al bar accanto.
Se ATM alza il prezzo del ticket, uno pensa di prendere un car sharing, in questo caso la
domanda è elastica. Ma da studente la domanda era molto meno elastica, perché non
avevo beni sostituti.
Un bene senza beni sostituti, ha un bassa elasticità di domanda alla variazione di prezzo.
L’elasticità non è oggettiva.
Se il rapporto è <-1, allora la domanda è elastica poiché la Q varia più del P
Se il 0<rapporto<1 allora la domanda è unelastica e il P varia più della Q
Se il rapporto >1 allora la loro variazione è uguale.
=
Se intercetta nelle ordinato E -∞
d
Se a metà E =-1
d
Se intercetta nelle ordinate E =0
d
Domanda lineare
Q= a-bp —> bp=a-Q
a, b > 0
Ci sono due casi in cui l’elasticità non varia da punto a punto.
Sono due casi:
Domanda verticale
1. (caso del farmaco
indispensabile: mi serve, non devo
prenderne di più, non devo prenderne
meno e il prezzo mi è indifferente).
L’elasticità in questo caso è 0. E =0 poiché
d
∆Q è 0 poiché non c’è variazione di
domanda. Quindi è perfettamente
=0
unelastica —>E d
Domanda orizzontale:
2. a 2.5€ non c’è
nessuna differenza. Ma se la pizza subisce
un aumento la domanda della pizza diventa
subito zero. A 2.5€ posso vendere tutto
quello che voglio, non faccio2.49€ perché
non ha senso e fare 2.51€ perdo tutti i
∆P=0. E =-∞
clienti. In questo caso Quindi d