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BENE E’ SCARSO O ABBONDANTE IN

(I PREZZI SEGNALANO QUANTO UN

TERMINI DI QUANTITA’)

I PREZZI INDICANO LA SCARSITA’ RELATIVA (E QUINDI IL VALORE) DI BENI E

SERVIZI E DI FATTORI PRODUTTIVI.

IL MECCANISMO DEI PREZZI

E’ MAGGIORE DELL’OFFERTA:

1. SE DOMANDA (di un singolo bene)

SI DETERMINA UNA:

SCARSITA’

FINCHE’ LA SCARSITA’ NON E’

IL PREZZO AUMENTA ELIMINATA E LA

DOMANDA E’ UGUALE ALL’OFFERTA

SI RAGGIUNGE COSI L’EQUILIBRIO.

Se il prezzo aumenta:

 Per chi lo consuma può diventare inaccettabile e o ne abbassa il consumo e quindi

diminuisce la domanda.

 Per chi produce invece è un segnale di incoraggiamento

! SCORAGGIA IL CONSUMO E INCORAGGIA INVECE LA PRODUZIONE

  

Se ce un eccesso di domanda scarsità del bene aumento prezzo 2 incentivi

1. CONSUMATORI

Diminuiscono consumo

2. PRODUTTORI

Aumentano produzione

In questo modo si determina un EQUILIBRIO.

SE DOMANDA E’ MINORE DELL’OFFERTA

2. SI DETERMINA UN:

SURPLUS

(eccesso)

FINCHE’ NON E’

IL PREZZO DIMINUISCE IL SURPLUS ELIMINATO E LA DOMANDA

E’ UGUALE ALL’OFFERTA

COSI L’EQUILIBRIO.

SI RAGGIUNGE

Se il prezzo diminuisce:

 Per chi lo consuma può diventare un incentivo ad acquistarlo in misura maggiore

 Per chi produce invece diminuiscono la produzione

! SCORAGGIA LA PRODUZIONE E INCORAGGIA INVECE IL CONSUMO

L’EQUILIBRIO C’E NE

IN EQUILIBRIO NON ECCESSO DI DOMANDA NE ECCESSO DI OFFERTA

E’ UNA SITUAZIONE IN CUI NON VI E’ ALCUN INCENTIVO A CAMBIARE POSIZIONE

LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO

CURVA DI DOMANDA =

QUANTITA’ BASSA

PREZZO ALTO ALTA

PREZZO BASSO QUANTITA’

SINTETIZZA IL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI DI UN BENE

ECCESSO DI DOMANDA AUMENTO PREZZO

FUNZIONE DI OFFERTA

QUANTITA’ ALTA

PREZZO ALTO QUANTITA’ BASSA

PREZZO BASSO 

ECCESSO DI OFFERTA DIMINUZIONE DEL PREZZO

NUOVO EQUILIBRIO

SE VARIANO (SI SPOSTANO) LA CURVA DI DOMANDA O LA CURVA DI OFFERTA

SI DETERMINA:

UN NUOVO EQUILIBRIO UN’ANALISI DI

IL CONFRONTO TRA 2 SITUAZIONI DI EQUILIBRIO RAPPRESENTA

STATICA COMPARATA:

(immagino una situazione in cui VARIA SOLO UNA VARIABILE, le altre rimangono

uguali)

L’EVENTO INDUCE A SPOSTAMENTI DELLA CURVA DI DOMANDA O QUELLA DI

1. OFFERTA?

2. IN QUALE DIREZIONE SI SPOSTA LA CURVA?

3. COME SI MODIFICA IL NUOVO EQUILIBRIO?

VARIAZIONE DELLA DOMANDA A PARTIRE DA UNA SITUAZIONE DI EQUILIBRIO

SE: 

DOMANDA AUMENTA 

PREZZO AUMENTA (causa la scarsità del bene)

1. OFFERTA AUMENTA

2. DOMANDA DIMINUISCE

Finché la domanda non eguaglia l’offerta

MOTIVAZIONI AUMENTO DOMANDA: es. aumento reddito

SE: 

DOMANDA DIMINUISCE

PREZZO DIMINUISCE

1. OFFERTA (produzione del bene) DIMINUISCE

2. LA DOMANDA AUMENTA (di chi consuma)

Finché la domanda non eguaglia l’offerta

MOTIVAZIONI DIMINUZIONE DOMANDA: es. cambiamento motivazioni di consumo

(vegani, intolleranze…) [FATTORI ESOGENI]

EFFETTO DI UNO SPOSTAMENTO DELLA CURVA DI DOMANDA

OFFERTA E’ STABILE

SE E LA DOMANDA AUMENTA:

1. AUMENTO PREZZO

VARIAZIONE DELL’OFFERTA A PARTIRE DA UNA SITUAZIONE DI EQUILIBRIO

AUMENTO QUANTITA’ DOMANDATA

2.

SE: 

OFFERTA AUMENTA * se c’è eccesso di

PREZZO DIMINUISCE (causa bene relativamente abbondante

offerta)

1. DOMANDA AUMENTA (incentivo ad acquistare di più se si abbassa il prezzo)

2. OFFERTA DIMINUISCE (chi produce tende a produrre di meno)

Finché la domanda non eguaglia l’offerta

MOTIVAZIONI AUMENTO OFFERTA: es. maggiori fattori produttivi, costo minore dei

fattori produttivi, migliore tecnologia

* PARADOSSO DI SANIVELSON =

Ciò che per l’individuo è vantaggioso per la collettività non lo è.

Es. annata uva buona, per agricoltori siccome tutti hanno vantaggi, cala il prezzo

Se aumenta l’offerta, le imprese sono in grado di offrire ALLO STESSO PREZZO, una

quantità MAGGIORE, ce un miglioramento.

La funzione di offerta slitta e trasla lungo l’asse delle quantità.

AUMENTO DELL’OFFERTA PREVEDE CHE LE IMPRESE, PER LO STESSO LIVELLO

DI PREZZO, SONO DISPOSTE A PRODURRE UNA QUANTITA’ MAGGIORE DI BENE

EFFETTO:

SI ABBASSA IL PREZZO E AUMENTA LA QUANTITA’.

Miglioramento tecnologico è desiderabile perché mi porta a tale situazione.

SE: 

OFFERTA DIMINUISCE

PREZZO AUMENTA

1. DOMANDA DIMINUISCE (incentivo a diminuire la richiesta )

ha l’incentivo a produrre quantità maggiori del

2. OFFERTA AUMENTA (chi produce bene)

Finché la domanda non eguaglia l’offerta

MOTIVAZIONI DIMINUZIONE OFFERTA: es. diminuzione dei fattori produttivi, aumento

costi per produrre un bene, aumento costo dei fattori produttivi.

PREZZO E DIMINUISCE LA QUANTITA’.

AUMENTA IL

PER I CONSUMANTORI LA DIMINUZIONE DI OFFERTA NON E’ DESIDERABILE

PERCHE’ IL PREZZO AUMENTA E LA QUANTITA’ DI BENE DISPONIBILE

DIMINUISCE.

INTERDIPENDENZA TRA MERCATO DEI BENI E MERCATO DEI FATTORI

Esempio: PRODUZIONE DI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI

STALLE 

LATTE (fattore produttivo, materia prima)

CASEIFICI 

PRODOTTI LATTIERO-CAS (bene)

DISTRIBUZIONE

CONSUMATORE

Immagino un’alterazione sul consumo o sulla produzione

MERCATO DEI BENI

  

D del bene aumenta eccesso di domanda P del bene aumenta S del bene

aumenta e D del bene diminuisce c’è un eccesso di domanda (D>S), il

Aumenta la domanda dei prodotti lattiero-caseari,

prezzo si alza, l’offerta aumenta a causa dell’aumento di prezzo che mi incentiva a

produrre di più, la domanda diminuisce in quanto aumenta il prezzo.

La distribuzione vede che c’è una maggiore richiesta. Alza il prezzo e mette a

disposizione più merce.

Siccome la distribuzione acquista dai caseifici, aumenta la domanda dei fattori produttivi.

I caseifici per produrre di più aumenteranno i quantitativi richiesti di latte da chi produce

latte.

Questo si riversa a monte nel mercato dei farrori produttivi.

MERCATO DEI FATTORI PRODUTTIVI

  

S del bene aumenta D del fattore aumenta eccesso di domanda P del fattore

aumenta S del fattore aumenta e D del fattore diminuisce

Se la offerta del bene aumenta, la domanda di latte aumenta, cè un eccesso di domanda

(D>S) il prezzo del latte aumenta, l’offerta del latte aumenta perché ho incentivo a

produrre di più se aumenta il prezzo, la domanda del latte dal caseificio diminuisce.

Aumentando la domanda dei prodotti lattiero-caseari, dovrebbe portare ad un aumento

del prezzo del latte.

Ciò si verifica SOLO se i mercati a monte sono:

PERFETTAMENTE CONCORRENZIALI

(= mercato in cui sia chi produce che chi acquista non è in grado di influenzare il

prezzo del bene singolarmente. Nessuna delle SINGOLE imprese può influenzare il

prezzo e chi acquista non influenza individualmente, il prezzo.)

CARATTERISTICHE DELL’INTERDIPENDENZA TRA MERCATO DEI BENI E

MERCATO DEI FATTORI

L’INTERDIPENDENZA E’ BIDIREZIONALE

1.

 VARIAZIONI DI EQUILIBRIO SUL MERCATO DEI BENI INFLUENZANO IL

MERCATO DEI FATTORI

 VARIAZIONI DI EQUILIBRIO SUL MERCATO DEI FATTORI INFLUENZANO IL

MERCATO DEI BENI DI CONSUMO

Esempio: Petrolio e Benzina cè stato un periodo in cui il prezzo della benzina si è

abbassato, ciò fu dovuto all’aumento dell’offerta dei paesi produttori di petrolio.

L’aumento di produzione del petrolio ha causato una della quantità di benzina.

Hanno aumentato la produzione per concorrenza tra paesi: gli USA avevano trovato

una tecnologia per ottenere petrolio dalle sabbie quindi gli arabi hanno abbassato i

prezzi al fine di non incentivare la ricerca e l’utilizzo di tale tecnologia.

VANTAGGI E SVANTAGGI ECONOMIA DI MERCATO

VANTAGGI:

1. AGGIUSTAMENTI AUTOMATICI

Grazie al meccanismo dei prezzi, domanda e offerta si bilanciano automaticamente.

EFFICIENZA NELL’ALLOCAZIONE DELLE RISORSE ATTRAVERSO

2. IL PRINCIPIO

DELLA MANO INVISIBILE

Efficienza è dettata dal fatto che il prezzo evidenzia la scarsità o meno del bene.

SVANTAGGI:

1. POCHE GRANDI IMPRESE POSSONO GODERE DI UN NOTEVOLE POTERE DI

MERCATO

Poche grandi imprese avendo offerta concentrata possono accordarsi per vendere un

bene ad un prezzo più alto, e quindi far saltare il meccanismo dei prezzi.

2. ALCUNI BENI SOCIALMENTE DESIDERABILI POSSONO NON ESSERE

PRODOTTI IN QUANTITA’ SUFFICIENTI

Esempio: i servizi di istruzione, assistenza sanitaria nelle aree poco abitate hanno un

costo altissimo, quindi l’impresa privata non lo offrirebbe. Per questo motivo è

necessario l’intervento dello Stato.

E VICEVERSA PER I BENI NON SOCIALMENTE DESIDERABILI

Vengono prodotti anche se non sono socialmente desiderabili (es. inquinamento)

INSTABILITA’ MACROECONOMOCHIE

3. La domanda e offerta aggregata non si incontrano perfettamente

4. AFFERMAZIONE DI VALORI MATERIALISTICI

Con marketing, pubblicità, promozione…

! L’ECONOMIA DI MERCATO E’ UN ASTRAZIONE, NON ESISTE UN MERCATO

DOVE LO STATO NON INTERVIENE!

 ECONOMIA MISTA

COSTITUISCE UNA RISPOSTA A PROBLEMI POSTI SIA DALLE ECONOMIE

TOTALMENTE PIANIFICATE CHE DA QUELLE DI LIBERO MERCATO.

CARATTERISTICA NELL’ ECONOMIA DEL PAESE

LO STATO INTERVIENE CON IMPOSTE E SUSSIDI

INFLUENZANDO:

 I PREZZI RELATIVI

 I REDDITI RELATIVI

 LA STRUTTURA DELLA PRODUZIONE E DEL CONSUMO

IN CHE QUANTITA’ VERRA ACQUISTATO UN BENE?

Cosa influenza la scelta del consumatore di acquistare un bene?

La prima variabili che influenza la quantità è il PREZZO.

LEGGE DELLA DOMANDA

(legge descrittiva= osservando il comportamento dei consumatori si è dedotta)

SE PREZZO AUMENTA

LA QUANTITA’ DOMANDATA DIMINUISCE

SE PREZZO DIMINUISCE

LA QUANTITA’ DOMANDATA AUMENTA

L’ENTITA’ E’

DI TALE AUMENTO/ DIMINUZIONE INFLUENZATO DA:

1. EFFETTO REDDITO

MISURA:

IL CAMBIAMENTO DELLA DOMANDA DIPENDENTE DALLA VARIAZIONE DEL

REDDITO REALE DEL CONSUMATORE CONSEGUENTE AL CAMBIAMENTO DI

PREZZO DI UN BENE.

REDDITO REALE= SI MISURA IN QUANTI BENI POSSO ACQUISTARE CON UNA

UNITA’ DI MONETA (1,10,100 euro…).

SI CHIAMA ANCHE POTERE DI ACQ

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
145 pagine
8 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pages di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cavicchioli Daniele.