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Circuito del Reddito
- Le famiglie acquistano i beni di consumo dalle imprese
- In euro si pagano i salari ed i profitti da parte delle imprese
In questo schema economico il flusso monetario che si viene a determinare è il PIL di ciascun paese economico.
- Valore della produzione dei beni di consumo
- Valore della spesa per l’acquisto di beni da parte delle famiglie
- Valore dei redditi derivanti sotto forma di salari e profitti delle famiglie
Il PIL è una misura di flusso. Una grandezza misurata in un dato intervallo di tempo (es: anno 2008)
Misura il valore dei beni e servizi prodotti in un arco di tempo all’interno del sistema economico
Variabili economiche che si misurano in termini di flusso:
- Consumi
- Risparmi delle famiglie
- Investimenti delle imprese
Variabili macroeconomiche che si misurano in termini di stock
Stock di ricchezza di una economia è composto da risorse fisiche
Grandezze misurate in un dato istante di tempo (es: 31/12/08)
- Esempi:
- patrimonio
- capitale fisico
- numero occupati/disoccupati rilevati dall'ISTAT (rappresenta l’occupazione)
- Risorse finanziarie
- Risorse naturali e/o ambientali (fiumi, suolo, prodotti)
- Capitale installato nelle imprese (impianti, edifici)
"Ricchezza non finanziaria"
Concetto di PIL
PIL misura il valore, a prezzi correnti e a prezzi costanti, dell'insieme di beni e servizi finali prodotti in un determinato intervallo di tempo sul territorio nazionale di un paese.
-
Il PIL è costituito da un insieme di beni e servizi finali. Non si ricava sommando il valore di tutti i beni e servizi prodotti in un'economia.
Come si ottiene? Somma valore della produzione di beni e servizi sommando il valore dei beni e servizi impiegati come inputs interni al ciclo di produzione.
- Materia Prima
- Prodotti Intermedi
- Servizi Ausiliari
Valore di tutti i beni e servizi utilizzati una fase di produzione (definiti in contabilità nazionale come consumi intermedi) quinti differenza è denominata valore aggiunto.
-
Contare lordo del PIL
Nel PIL è incluso il valore di quella quota di beni strumentali (macchinari, impianti, mezzi di trasporto).
Perdono valore (si deteriorano nel corso del processo produttivo) non è tenuto conto dato deprezzamento nel PIL.
PIN (Prodotto Interno Netto)
Dovrà essere tolto o ottenuto sottraendo dal PIL il valore degli ammortamenti (lettera "A").
PIN = PIL - A (identità)
PIN è contabilmente sempre pari alla differenza tra PIL e ammortamenti (saldo) PIL - (A)
-
PIL è una misura di flusso, misurato quindi in un dato intervallo di tempo (anno/trimestre).
PIL misura il valore di beni e servizi finali prodotti nel sistema economico nel corso di un dato anno solare.
-
Il PIL fa riferimento al territorio nazionale.
- Misura l'insieme dei beni e servizi finali prodotti all'interno dei confini territoriali di un paese.
- Indipendentemente dalle tendenze dei fattori produttivi che hanno concorso alla produzione di quei beni e servizi.
Es. Un lavoratore degli USA possiede un impresa in Italia, il valore della produzione di quella unità produttiva viene incluso nel PIL italiano.
-
PILN (Prodotto Nazionale Lordo) Valore della produzione realizzata dai fattori produttivi con una certa residenza indipendentemente dalla localizzazione territoriale della loro produzione.
Non essendo in grado di tener conto dell'introduzione di beni contenuti contabilmente, l'IPC fornisce una misura DISTORTA del livello
generale dei prezzi:
([?]) (in presenza del credito
peculiare del prezzo) quantitativo del credito)
2) Tenere conto di questo aumento nella qualità del bene
L'IPC tenderebbe ancora una volta a SOVRASTIMARE il numero effettivo del livello generale dei prezzi
3) Linee collettive all'idea di consumo composito ("medio")
Punto utitativo nella costruzione dell'indice dei prezzi al consumo dovrebbe riflettere la struttura delle spese già comuni
a un consumatore rappresentativo ("medio")
* La struttura dei consumi tende a variare a seconda * "demografia" * dei consumatori presi in esame
* caratteristiche socio-economiche
*"territoriale"
necessario di statura costruiscono INDICI dei prezzi al consumo
costruethori da vari discipliniri
LISTA: Collezio alcuni modi di dar peso al consumo
1) INDICE normale per l'intero collettivo
2) INDICE per la famiglia operaio e impiegati
3) INDICE armonizzato su base comunitaria
- misura delle variazioni dei prezzi
ai consumi di beni e servizi
indicato
(IPC)
differenze
2) Deflatore del PIL: tendenza a escludere quanto profilo e beni
detrazione del PIL tende a escludere quanto profilo e beni
deflatore del PIL: disrano degli anni a binario
Occupazione e Disoccupazione
Secondo l'International Labour Office (ILO) si considerano disoccupati: tutti e solo quegli individui che nel corso di un certo periodo di tempo soddisfano simultaneamente 3 condizioni:
- Si trovano senza occupazione
- Sono disponibili a lavorare
- Stanno attivamente cercando un'occupazione
Indicazioni del mercato del lavoro:
- Tasso di disoccupazione (U)
Il rapporto, espresso in %, tra il numero di persone che durante un certo periodo di tempo sono disoccupate (D) e lo stock delle forze di lavoro (FL) è in pare:
U = (D/FL) x 100
D = n. persone disoccupate durante un certo periodo di tempo
FL = stock delle forze di lavoro
FL = il complesso delle persone che sono in grado di offrire i servizi lavorativi
- Tasso di attività (TA)
TA = (FL/POP) x 100
POP = stock di popolazione in età lavorativa (fascia età 15-65 anni)
- Tasso di occupazione (TO)
TO = (O/POP) x 100
TA e TO: importanti per valutare il livello di partecipazione economica della popolazione.
Relazioni fondamentali del modello
Modello di determinazione del PIL in base ai 4 settori
Su questi 3 bilanci il modello in legge qualsiasi non ha ipotesi economa, che consideriamo
- Relazione tra PIL e occupazione
- Principio della domanda effettiva (quando aumenta la domanda le imprese, disponendo di capacità produttiva inutilizzata, aumentano l'offerta)
- Relazione strutturale della domanda aggregata
1) Relazione tra PIL e occupazione
Legge di Okun - legame tra crescita del PIL e disoccupazione
Funzione dell'occupazione
Nel breve periodo, ipotetic, che sussiste una relazione definita tra il PIL (Y) e il livello dell'occupazione (O)
O = ƒ(Y)quando aumenta il livello del PIL aumenta anche il livello dell'occupazione
A parità di forza di lavoro: può diminuire il tasso di disoccupazione
A parità di forza di lavoro: può aumentare il tasso di disoccupazione
Una volta determinato il livello del PIL del sistema economico, il livello di occupazione corrispondente [O]
Equilibrio tramite corrispondente
Più cresce la domanda garantisce che tutti gli individui alla ricerca di un posto di lavoro lo trovano
Il livello del PIL di equilibrio
Non è detto che assicura la piena occupazione!
Economisti tradizionali Post-Keynesiana
Unica forma di disoccupazione è quella volontaria (insieme a quella frizionale, complementante) con l'equilibrio del mercato del lavoro
Il livello di occupazione è determinato sul mercato del lavoro sulla base dell'interazione fra domanda e offerta di mercato
Equilibrio comporta piena accoglienza che un disoccupato si riconverta
Esprimiamo un eccesso di offerta di lavoro: "equilibrio di mercato" e salario reale si adattabile al fine di riassorbilo
PIL potenziale (pieno impiego) [Yp] - PIL effettivo [Y]Il livello del PIL pari a quello che garantisce la piena occupazione di tutti gli individui alla ricerca attiva di un posto di lavoro
Nesso tra occupazione e disoccupazione
Si simbolo il cambio di tasso di disoccupazione
U= (D/FL) . 100 = (D/D+O) . 100FL (forze del lavoro) = somma disoccupati e occupati
(Def)