Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Economia Politica - II parte - manuale consigliato: Principi di economia politica- Cozzi Zamagni Pag. 1 Economia Politica - II parte - manuale consigliato: Principi di economia politica- Cozzi Zamagni Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Politica - II parte - manuale consigliato: Principi di economia politica- Cozzi Zamagni Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il tasso di interesse e il moltiplicatore bancario

Nel grafico, il tasso di interesse viene ridotto da I a I', quando dopo un peggioramento delle aspettative la funzione I= I(i) si è spostata verso il basso. La conseguenza è che gli investimenti non tendono ad aumentare. Al contrario, essi si riducono da Ī a Ī'.

Quali variabili mette in relazione il moltiplicatore bancario o dei depositi?

Il moltiplicatore bancario (o dei depositi) 1/K > 1 rappresenta il numero per il quale si deve moltiplicare il valore del deposito iniziale per ottenere la creazione complessiva dei depositi, cioè la moneta, da parte del sistema bancario. Mette quindi in relazione la somma delle quote di riserva obbligatoria (quantità di moneta proporzionale al volume dei depositi secondo una percentuale stabilita dalla BCE) e libera (quote dei depositi che le banche lasciano in forma liquida per far fronte agli assegni spicciati dai depositanti e di consentire loro un eventuale ritiro dei depositi), con il deposito.

Contante effettuato inizialmente dal soggetto economico che serve a creare l'ammontare complessivo dei depositi.

Perché all'aumentare delle quantità di moneta vi è una riduzione di tassi d'interesse?

All'aumentare dell'offerta di moneta vi è una riduzione di tassi d'interesse perché, se a partire dall'equilibrio, aumenta la domanda di moneta, aumenta anche il tasso d'interesse. Infatti, se le banche hanno liquidità o se possono operare con un tasso di liquidità inferiore saranno incentivate a creare nuova moneta.

Questo fenomeno di verifica fino a quando il tasso di interesse non raggiunge il suo livello minimo, raggiunta questa soglia, esso non diminuisce più. Come possiamo notare dal grafico, a diversi livelli di reddito corrispondono diverse curve di domanda di moneta dIII dII dIM, M, M, in cui a un livello di reddito più elevato corrisponde una curva M più spostata verso l'alto.

poiché a parità di tasso di interesse e di aspettative, ad un reddito più alto corrisponde una domanda di moneta a scopo di transazione più alta. La banca centrale stabilisce l'offerta di moneta, e il tasso di interesse assicura l'equilibrio sul mercato perché rende la domanda di moneta uguale all'offerta. L'equilibrio monetario sarà quindi più alto quanto è alto il livello del reddito. All'incrementare di quest'ultimo cresce la domanda di moneta a scopo di transazione e si riduce quella per altri scopi, dato che la quantità di moneta totale è fissata a un livello M (sbarrato). Ma perché questo avvenga c'è bisogno che avvenga un rialzo del tasso di interesse. Un aumento della quantità di moneta determina una riduzione del tasso di interesse, ma oltre una data soglia, ogni incremento della moneta non riesce più a far scendere il tasso di interesse. Questoè chiari al livello di offerta di moneta M * tutte le curve coincidono con un tratto di retta parallela all'asse delle ascisse, quindi un aumento dell'offerta a M ** non può far scendere il tasso di interesse di equilibrio sotto i . Questo è dovuto al comportamento degli speculatori, che in presenza di aumenti delle quotazioni dei titoli si trasformano tutti in ribassisti e assorbono in scorte liquide ogni aumento della quantità di moneta. Per questo anche se la banca centrale continua a acquistare titoli, trova sempre speculatori disposti a venderle a quotazioni già raggiunte. Quindi queste non possono più aumentare e a causa di ciò il tasso di interesse non può scendere ulteriormente. 11) Cosa si intende per deficit spending e quali sono i nuovi effetti sul livello del reddito nazionale? Secondo Keynes la disoccupazione è causata dalla mancanza di domanda globale e la soluzione è la politica del deficit spending.

spending che consiste nell'aumentare la spesa pubblica nonostante il disavanzo di bilancio che essa può creare. In questo modo è possibile causare lo spostamento verso destra della curva IS in modo che incontri la curva LMin corrispondenza del livello del reddito di piena occupazione.

Si noti che un aumento di Δg nella spesa pubblica, non compensato da maggiori entrate, ha lo stesso effetto di un aumento uguale nella domanda esogena (cioè che non dipende dal livello del reddito e che si somma a quella per investimenti). La relazione è quindi:

Ad un aumento di Δg corrisponde uno spostamento a destra della curva IS e quindi un nuovo livello di reddito di equilibrio Ypo che è il reddito di piena occupazione.

Tale livello di reddito di può essere realizzato, in condizioni di equilibrio, sia mediante una maggiore espansione monetaria e un minor ampliamento della spesa pubblica (nel punto E*1 1 1 dato dall'incontro tra LM* e IS*) o

viceversa( punto E dato dall’intersezione tra LM con IS .12)

Quali sono le cause della rigidità dei salari? Pag 335

Cinque cause individuate da Solow in “il mercato come istituzione sociale”:

  1. Contratti impliciti: i lavoratori sono più avversi al rischio rispetto all'impresa, quindi per le imprese è conveniente offrire ai lavoratori un contratto che garantisca protezione dal rischio di disoccupazione e di variabilità del salario. Il contratto è implicito poiché non tutte le sue clausole sono esplicitate. Il lavoratore dunque, si impegna a lavorare ad un salario più basso di quello che potrebbe ottenere in una situazione favorevole, e le imprese si impegnano a non licenziare se non in casi di comprovata necessità.
  2. Salario di efficienza: il livello del salario influisce sulla produttività dei lavoratori: le imprese sono disposte a pagare manodopera più di quanto potrebbero fare in presenza di disoccupazione permanente,
perché così nascono a mantenere favorevoli le relazioni sindacali avere conseguenze positive sulla produttività degli occupati. Secondo i modelli di shirking, il livello di produttività degli occupati dipende dalla loro volontà, se sono motivati producono di più. La probabilità che un lavoratore si sottragga al proprio dovere è inversamente proporzionale al danno che ha se viene licenziato, più è elevato il salario, maggiore è il danno che rischia di subire. -Insiders-outsiders: gli interessi degli occupati insiders sono diversi da quelli dei disoccupati outsiders, se le imprese volessero sostituire i primi con i disoccupati, dovrebbero tener conto dei costi di formazione e dei conflitti sindacali. Gli insiders hanno quindi una forza contrattuale superiore grazie alla quale possono porre ostacoli all'assunzione di disoccupati ad un salario più basso. -Mercato del lavoro come istituzione sociale: i

Disoccupati che dovessero decidere di far concorrenza agli occupati avrebbero un comportamento lesivo per tutti i lavoratori. Il rispetto del codice di comportamento sociale richiede che i disoccupati accettino il sacrificio di non avere un impiego con la prospettiva di ottenere un lavoro con un maggiore reddito attendibile. I lavoratori guadagnano il salario relativo oltre che quello assoluto, non sono disposti ad accettare un salario monetario più basso se negli altri settori ciò non accade.

13) Parla della relazione tra tasso di interesse e investimenti

La relazione tra tasso di interesse ed investimenti è inversamente proporzionale, questo significa che ogni volta che si verificherà un aumento del tasso di interesse, ci sarà una diminuzione degli investimenti: perché se il tasso di interesse aumenta al momento del ritiro del deposito si ricava più denaro. Tale relazione è verificabile attraverso la curva IS, in quanto risulterà

Meno conveniente investire in un progetto se il tasso di interesse su tale deposito è maggiore. Secondo Keynes, per verificare se un investimento è vantaggioso o meno, si può utilizzare un altro criterio, quello dell'efficienza marginale.

In primo luogo, si calcola il tasso di rendimento del progetto, ovvero il tasso di sconto che rende il valore del costo attuale del progetto uguale al valore di rendimento futuri (1+r) elevato all'anno:

C = π / (1+r) >> costo attuale = rendimenti / (la parte sotto il fratto è il tasso di rendimento)

Il tasso di rendimento così ottenuto si chiama efficienza marginale del capitale, se è superiore o uguale al tasso di interesse disponibile sul mercato l'impresa sarà disposta a investire.

14) Parla del principio della domanda effettiva e determina graficamente il livello di reddito di equilibrio 242

Il principio della domanda effettiva ha un ruolo dominante nella determinazione dei livelli di reddito.

produzione e quindi del reddito. Data a produttività media del lavoro livello dell'occupazione è determinato da quello della domanda effettiva. D=Y da intendere come "il livello della domanda globale determina quello della produzione". Se il Livello dei prezzi rimane costante, allora il livello di occupazione risulta L=D. Si può anche affermare che le variazioni del reddito partano in equilibrio risparmio ed investimento. La domanda effettiva è composta da consumo e investimento. Il primo è richiesto da consumatori, il secondo è dato dalle aspettative di rendimento della produzione degli imprenditori. Il reddito di equilibrio è quello in corrispondenza del quale il livello di consumo sommato al livello di investimento produce un livello di domanda, e quindi di reddito, uguale a quello che era stato considerato per ottenere il consumo. Nel grafico, la domanda effettiva D(sbarrato), dato dall'incontro della retta C+I con la bisettrice.

è il punto che individua il reddito di equilibrio Y(sbarrato), in cui la spesaprogrammata degli operatori è uguale al reddito. Quindi se Y=Y(sbarrato) allora si hal’uguaglianza tra i livelli desiderati di risparmio e di investimento. Il consumo programmato èdunque pari a CY(sbarrati) e il risparmio programmato DC(sbarrati) che è pari all’ investimentoprogrammato. Dunque abbiamo l’uguaglianza S=I.

15) Parla del teorema di bilancio in pareggio 248

Il teorema del bilancio in pareggio afferma che un aumento della spesa pubblica ha dettiespansivi sul reddito anche quando è integralmente finanziato dall'aumento delle imposte, senza quindi modificare il bilancio pubblico. Al contrario una riduzione della spesa e di imposteper lo stesso ammontare, provoca una riduzione di domanda e direddito pari alla riduzione considerata. Quindi, regolando opportunamente la spesa e imposte, lo stato è in grado di regolare la domanda.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
9 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola1234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Di Matteo Massimo.