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COMPOSIZIONE DEL PRODOTTO E MIX DI POLITICA ECONOMICA

Sovvenzione agli investimenti sovvenzione

Lo Stato ha la possibilità di incentivare le imprese a investire per mezzo di una , per

credito di imposta sugli investimenti,

esempio sotto forma di ossia una riduzione delle imposte che

un’impresa deve pagare, qualora essa aumenti la spesa per investimenti.

Mix di politica economica mix di politica economica

I responsabili delle politiche economiche possono scegliere un , cioè una

combinazione di politiche fiscali e monetarie per raggiungere l’equilibrio desiderato, sia interno sia

esterno. ⑦ LEGAMI ECONOMICI INTERNAZIONALI

Con l’avvio del XXI secolo, i legami tra le economie nazionali si infittiscono, portando ad una sempre più

globalizzazione

maggiore accettazione del concetto di , cioè del processo di realizzazione di un mercato

di dimensioni globali. commercio finanza.

Ogni economia è legata al resto del mondo attraverso due modalità: il e la Nell’ambito

commercio internazionale

del , il legame consiste nello scambio di beni e servizi tra Paesi. Nell’ambito

finanza

della , quando gli investitori spostano le loro attività da un Paese all’altro, collegano i mercati a

livello internazionali, influenzando così il reddito, i tassi di cambio e la capacità della politica monetaria di

incidere sui tassi di interesse.

BILANCIA DEI PAGAMENTI E TASSO DI CAMBIO

bilancia dei pagamenti

La è il conto in cui vengono registrate le transazioni tra i residenti di un Paese e i

residenti del resto del mondo. Si suddivide in tre conti principali:

Conto corrente , che registra le transazioni di natura non finanziaria – quali commercio in merci e

 saldo

servizi, nonché redditi e trasferimenti – tra residenti e non residenti. Aggiungendo al della

bilancia commerciale , cioè della sezione che registra le transazioni di merci, la differenza tra

importazioni ed esportazioni di servizi, i redditi netti dall’estero e i trasferimenti netti, otteniamo il

saldo del conto corrente.

Conto capitale , che registra i trasferimenti di attività finanziarie e attività intangibili.

 Conto finanziario , che registra investimenti e disinvestimenti di capitali.

I conti con l’estero devono essere in pareggio

Il punto essenziale sui pagamenti internazionali è molto semplice: gli individui e le imprese devono

pagare ciò che acquistano all’estero. Per cui, se una persona spende più del proprio reddito, deve

finanziare il proprio deficit vendendo attività o prendendo denaro a prestito.

Analogamente, se un Paese registra un disavanzo in conto corrente, finanzia il deficit vendendo attività

finanziato

od ottenendo prestiti dall’estero. Pertanto, qualsiasi disavanzo del conto corrente è mediante

saldo del conto corrente+ saldo del conto finanziario=0

un afflusso compensatore di capitali: .

Bisogna tener presente che un deficit di conto corrente può essere finanziato o dai privati residenti, che

liquidano le attività detenute all’estero o prendono a prestito denaro all’estero, o dalla Banca Centrale,

che riduce le proprie riserve valutarie, vendendo valuta estera sul mercato dei cambi. In alternativa, la

aumentare netto

Banca Centrale può le proprie riserve ufficiali acquistando l’ammontare di valuta

estera guadagnato dal settore privato.

avanzo della bilancia dei pagamenti

Tale aumento, è detto – che si ha quando la moneta in entrata

è maggiore di quella in uscita.

Tassi di cambio fissi

tasso di cambio prezzo di un’unità di una moneta in termini di un’altra moneta

Il indica il . In un

sistema di tassi di cambio fissi , regime in cui il tasso di cambio tra le valute viene fissato sulla base

di valori prestabiliti, le Banche Centrali straniere sono pronte ad acquistare o vendere la propria moneta

a un prezzo fisso in rapporto alla moneta nazionale.

Intervento della Banca Centrale riserve

Le Banche Centrali dei vari Paesi detengono da vendere quando desiderano o sono costrette

intervento

a intervenire sul mercato dei cambi; per s’intende l’acquisto o la vendita di valuta estera

da parte della Banca Centrale. L’entità dell’intervento è stabilita dalla bilancia dei pagamenti.

Finché la Banca Centrale possiede le riserve necessarie, può intervenire sui mercati valutari per

assicurare la stabilità del tasso di cambio; qualora le riserve scarseggino, la Banca Centrale opta per

la svalutazione della moneta.

Tassi di cambio flessibili

sistema di tassi di cambio flessibili fluttuanti

In un – o – le Banche Centrali si astengono

dall’intervento sui mercati e lasciano che il tasso di cambio si adegui in modo da equilibrare domanda e

offerta di valuta estera.

Fluttuazione “pulita” e fluttuazione “sporca”

fluttuazione “pulita”

in un sistema caratterizzato da , le Banche Centrali si astengono completamente

dall’intervento e lasciano che i tassi di cambio siano liberamente determinati sui relativi mercati.

fluttuazione “sporca”

In un sistema caratterizzato da , le Banche Centrali intervengono per acquistare

e vendere valute estere nel tentativo di influire sui tassi di cambio.

Terminologia

Rivalutazione/svalutazione : aumento/diminuzione del valore della moneta interna rispetto

 alle monete di altri Paesi; il termine è utilizzato quando i tassi di cambio sono fissi.

Apprezzamento/deprezzamento : aumento/diminuzione della moneta interna in rapporto alle

 monete di altri Paesi; il termine è utilizzato quando i tassi di cambio sono flessibili.

TASSO DI CAMBIO NEL LUNGO PERIODO

Nel lungo periodo, il tasso di cambio tra due nazioni è determinato dal potere d’acquisto relativo delle due

valute nei Paesi in cui circolano.

teoria della parità dei poteri d’acquisto PPP

Illustriamo la – – secondo la quale il tasso di cambio tra

due valute fa sì che il prezzo di un bene in un Paese sia uguale al prezzo dello stesso bene in un altro

Paese. tasso di cambio reale R,

Il potere d’acquisto relativo di due valute è stabilito dal cioè il rapporto tra

prezzi esteri e prezzi interni – calcolati nella stessa moneta – che misura la competitività di una nazione

e P f

R=

R P P

nel commercio internazionale. Dal punto di vista formale, è definito come , dove e f

P

e

rappresentano rispettivamente il livello dei prezzi interni e di quelli esteri, mentre indica il prezzo della

valuta estera nella moneta nazionale.

COMMERCIO DI BENI, EQUILIBRIO DEL MERCATO E BILANCIA COMMERCIALE

Spesa nazionale e spesa in prodotti nazionali esportazioni

In un’economia aperta, parte della produzione nazionale viene venduta all’estero – – e

importazioni

parte della spesa dei residenti è destinata all’acquisto di prodotti esteri – – pertanto è

IS

necessario modificare la curva di conseguenza.

Nel nuovo contesto, la domanda aggregata di prodotti nazionali è:

( )=C+

=C+ +G+ −Q +G+

AD I X I NX NX X Q.

, dove è la differenza tra esportazioni ed importazioni

Y AD, AD

Essendo la condizione di equilibrio = sostituendo l’equazione di cui sopra al posto di è

P Q P

moltiplicando i prodotti nazionali per il prezzo e le quantità importate per il prezzo all’origine f

e,

convertito in valuta nazionale tramite il tasso di cambio esprimiamo la condizione di equilibrio in

P e

f

YP=( )

+ +G

C I P+ XP−Q P e =R

termini monetari: dove , quindi

f P

YP=( )

+ +G

C I P+ XP−QR .

Esportazioni nette −QR

NX=X X

Le esportazioni nette sono quindi ora date da , dove rappresenta le esportazioni in

termini reali. Si ritiene che tale variabile sia correlata positivamente con il reddito del resto del mondo

Y P e,

, con i prezzi dei beni esteri e con il tasso di cambio nominale mentre negativamente con i

f f =F (Y ) =F (Y

X , P , e , P X , R)

P. R,

prezzi dei beni esportati In formula: ; sostituendo si ha: .

X f f X f

Q

In modo analogo possiamo supporre che le importazioni dipendano positivamente dal reddito reale

Y P, P

interno e dai prezzi dei beni interni mentre negativamente dai prezzi dei beni esteri e dal tasso

f

e.

di cambio nominale ( ) =F (Y

Q=F Y , P , e , P , R)

In formula: .

Q f Q

R deprezzamento reale

Un aumento di – ossia un – migliora la bilancia commerciale, poiché la domanda

apprezzamento reale del cambio

si sposta dai beni esteri ai beni interni; un invece, peggiora la bilancia

commerciale.

Con tali considerazioni, possiamo scrivere le esportazioni nette come:

( ) ( )=NX

−F (Y

NX=F Y , R Y , R ,Y , R) .

X f Q f

È quindi possibile trarre alcune conclusioni:

incremento del reddito estero

Un – a parità di ogni altra circostanza, migliora la bilancia

 commerciale.

deprezzamento reale della valuta nazionale

Un migliora la bilancia commerciale.

 aumento del reddito interno

Un accresce la spesa in importazioni, pertanto peggiora la bilancia

 commerciale.

Equilibrio del mercato dei beni

propensione marginale alle importazioni

Si definisce l’aumento della domanda di importazioni

determinato da un incremento unitario del reddito nazionale. IS

Il fatto che parte del reddito sarà destinata all’acquisto di beni d’importazione implica che la curva

sarà più inclinata di quanto non sarebbe in un’economia chiusa: data una certa riduzione dei tassi di

interesse, vi sarà un incremento della domanda che in parte andrà ad accrescere le importazioni,

riducendo quindi l’aumento del reddito interno. IS

Un deprezzamento reale accresce la domanda di prodotti nazionali, facendo spostare la curva verso

l’alto e verso destra. Analogamente, un aumento del redito estero farà salire le esportazioni nette,

ovvero la domanda dei nostri prodotti.

=C + +G+ (Y

Y I NX=F , i, Y , R)

IS

Abbiamo quindi la curva come .

f

Effetti di ripercussione

Le variazioni della politica economica nazionale influiscono non solo sul nostro Paese, ma anche sugli

feedback

altri, e sortiscono quindi un effetto di sulla nostra economia. Quando il nostro Paese aumenta

la spesa pubblica, sale il reddito nazionale; parte del reddito aggiuntivo sarà spesa in beni

d’importazione, il che significa che crescerà anche il reddito degli altri paesi.

effetti di ripercussione

Questi , intesi come retroazione dei cambiamenti della politica economica

interna sulle economie estere e – di ritorno – s

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
55 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robby.canto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Palestrini Antonio.