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La scelta del consumatore

Dati il vincolo di bilancio e le preferenze, è possibile stabilire quale combinazione di beni il consumatore sceglie al fine di ottenere la massima utilità totale possibile.

La combinazione di beni che massimizza il benessere del consumatore tra quelle che può scegliere è rappresentata graficamente da un punto che si trova sul vincolo di bilancio e sulla curva di indifferenza più alta possibile.

L'appartenenza di quel punto al vincolo di bilancio garantisce che per il consumatore sia possibile acquistare la combinazione di beni, dati i prezzi prevalenti sul mercato e dato il reddito che ha a disposizione.

La sua appartenenza alla curva di indifferenza più alta garantisce che, tra le combinazioni che il consumatore può scegliere, sia quella che lo fa stare meglio.

La curva di indifferenza più alta compatibile con il vincolo di bilancio ha un solo punto in comune con esso, in questo caso è il punto.

S.Nel punto di ottimo vincolato S la curva di indifferenza è tangente al vincolo di bilancio: scende più velocemente del vincolo di bilancio a sinistra del punto in cui si toccano, meno velocemente a destra.Nel punto di scelta ottimo, quindi, il saggio marginale di sostituzione (la pendenza delle curve di indifferenza, che misurano la disponibilità dell'individuo a scambiare un bene con un altro restando ugualmente soddisfatto) è uguale al saggio di scambio di mercato (il rapporto a cui il mercato consente di scambiare effettivamente un bene con un altro, in panieri di ugual costo.).In formule:SMS = E = - PD / PLQuando le curve di indifferenza sono convesse, il SMS varia al variare del paniere considerato, e il rapporto tra la quantità del bene a cui il consumatore è disposto a rinunciare e la quantità del bene che ottiene in cambio dipende anche dai prezzi.4.1 Beni perfetti sostituti o perfetti complementiPer capire fino in fondo laè maggiore del SMS in valore assoluto, il consumatore è disposto a scambiare più unità del bene sull'asse verticale per ottenere una quantità in più dell'altro bene. In questo caso, la scelta ottima sarà quella di consumare più del bene sull'asse verticale. Se il saggio di scambio di mercato in valore assoluto è minore del SMS in valore assoluto, il consumatore è disposto a scambiare meno unità del bene sull'asse verticale per ottenere una quantità in più dell'altro bene. In questo caso, la scelta ottima sarà quella di consumare meno del bene sull'asse verticale. Infine, se il saggio di scambio di mercato in valore assoluto è uguale al SMS in valore assoluto, il consumatore è indifferente tra le due alternative e può consumare qualsiasi combinazione dei due beni. In conclusione, la relazione tra il saggio di scambio di mercato e il saggio marginale di sostituzione è fondamentale per comprendere le scelte ottimali dei consumatori in diversi contesti di scambio di mercato.

è inferiore al saggio di sostituzione in valore assoluto (il vincolo di bilancio è più piatto delle curve di indifferenza), per ottenere una fetta di prosciutto in più il consumatore è disposto, rimanendo sulla stessa curva di indifferenza, a rinunciare a una quantità di salame maggiore di quella che il mercato gli chiede in cambio.

Quindi, i suoi gusti rendono poco conveniente consumare salame. Se comprasse solo salame, il consumatore si collocherebbe nel punto A; ma muovendosi lungo il vincolo di bilancio incontra punti, come D, che si trovano su curve di indifferenza più alte: per raggiungere il massimo benessere possibile, gli conviene acquistare solo prosciutto, e collocarsi nel punto S.

Se invece il saggio di scambio di mercato in valore assoluto fosse maggiore del saggio di sostituzione in valore assoluto (perché si considera una situazione in cui i prezzi sono diversi, o un altro consumatore che ha una forte preferenza per il salame),

allora sarebbe ottimale acquistare solo salame. Tranne che nel caso in cui la retta di bilancio e le curve di indifferenza hanno la stessa pendenza (e il consumatore è indifferente rispetto a consumare una qualsiasi tra le combinazioni di beni che appartengono al vincolo di bilancio), per la scelta tra perfetti sostituti il punto di ottimo è il paniere che contiene zero unità di uno dei due beni. Si tratta di un punto in cui due rette con inclinazione diversa si intersecano, formando un angolo; si chiama "soluzione d'angolo", perché la scelta ottimale si trova ai margini della regione in cui è possibile scegliere. Nel caso di beni perfetti complementi, la soluzione di ottimo si ha in un punto in cui le quantità acquistate dei due beni sono nella proporzione, fissata dalle preferenze, in cui si completano l'un l'altro. È il punto angoloso della curva di indifferenza più alta tra quelle che toccano il vincolo.

Capitolo 4: Individui e mercato

1. QUANTITÀ DOMANDATA E VARIAZIONE DI REDDITO

Il reddito che il consumatore ha a disposizione per acquistare beni e servizi può variare; in questi casi il vincolo di bilancio trasla parallelamente rispetto a sé stesso: allontanandosi dall’origine degli assi se il reddito aumenta, avvicinandosi all’origine se il reddito diminuisce.

Una variazione delle risorse disponibili permette di acquistare una quantità differente di beni, anche se i prezzi dei beni restano costanti.

Beni normali: beni la cui quantità domandata aumenta se aumenta il reddito. Si possono distinguere in:

  • Beni di lusso: beni la cui domanda aumenta più che proporzionalmente all’aumentare del reddito.
  • Beni necessari: beni la cui domanda aumenta si, ma meno che in proporzione all’aumento del reddito.

Esempio: Se immaginiamo di diventare molto più ricchi, non sembra sensato che decuplichi anche la nostra spesa.

per beni alimentari, perché c'è un limite a quanto e a quanto bene conviene mangiare).
Beni inferiori: beni la cui domanda diminuisce all'aumentare del reddito.
Esempio: Si tratta di beni di cui ci si accontenta quando si può spendere poco (sandali di plastica), ma si sostituiscono con altri, di qualità più alta, se ci si può permettere di spendere di più (scarpe di cuoio).
Nella parte destra della figura 4.1 le curve hanno un aspetto un po' strano rispetto a quelle che vediamo di solito, ma non violano nessuna delle loro proprietà fondamentali: sono discendenti e non si incrociano.
Se il reddito è basso il consumatore sceglie la combinazione di scarpe e di sandali indicata dal punto D.
Se il reddito aumenta, il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l'alto, e il nuovo punto di scelta ottima è il punto E.
Quindi, le scarpe sono un bene normale e i sandali un bene inferiore.
L'effetto di

cambiamenti del reddito sulla quantità domandata si può rappresentare graficamente sia considerando l'evoluzione della quantità domandata di entrambi i beni al variare del reddito (1), sia considerando l'evoluzione della quantità domandata di un singolo bene al variare del reddito (2).

1. In questo caso si disegna il sentiero di espansione del reddito: utilizzando il solito grafico in cui le quantità dei due beni si misurano sui due assi cartesiani, è la curva che unisce (tutte) le scelte ottimali in corrispondenza dei vari livelli di reddito. Nella figura 4.1 i sentieri di espansione del reddito sono le linee tratteggiate.

2. In questo caso si rappresenta la curva di Engels: grafico in cui sull'asse orizzontale si misura la quantità domandata del bene che ci interessa e sull'asse verticale il reddito. I due diagrammi nella parte inferiore della figura 4.1 rappresentano la curva di Engels se bene misurato.

sull'asse orizzontale del diagramma superiore. Nel caso del salmone (bene normale) la curva di Engels è crescente. Nel caso dei sandali, la curva di Engels invece è discendente nel tratto in cui quel bene è inferiore (diaframma di destra). 2. QUANTITÀ DOMANDATA E VARIAZIONI DI PREZZO La scelta ottima varia anche se variano i prezzi, a parità di reddito. È importante capire gli effetti di una variazione del prezzo sulla quantità domandata; per farlo ci concentreremo sul caso in cui varia il prezzo di un solo bene, supponendo che restino fissi tutti gli altri. Ipotizzeremo inoltre che il consumatore scelga tra i due beni soltanto, in modo da poter utilizzare figure a due dimensioni. È possibile rappresentare graficamente come cambiano le scelte del consumatore in corrispondenza di vari livelli di prezzo utilizzando due strumenti. Per seguire l'evoluzione della quantità domandata di entrambi i beni al variare del prezzo, sisostituzione. L'effetto di sostituzione si riferisce al cambiamento nella quantità domandata di un bene a seguito di una variazione del suo prezzo, mantenendo costante il livello di utilità. Se il prezzo di un bene aumenta, i consumatori tendono a sostituire quel bene con altri beni meno costosi, riducendo la quantità domandata del bene in questione. L'effetto di reddito si riferisce al cambiamento nella quantità domandata di un bene a seguito di una variazione del suo prezzo, tenendo conto del cambiamento nel reddito del consumatore. Se il prezzo di un bene aumenta, il potere d'acquisto del consumatore diminuisce e potrebbe essere in grado di acquistare meno quantità del bene, anche se non ci sono alternative più economiche disponibili. La figura 4.2 illustra come l'intercetta orizzontale del vincolo di bilancio varia in proporzione al prezzo del bene considerato. Inoltre, mostra la quantità ottima di salmone contenuta nei tre panieri in un diagramma che misura il prezzo del bene sull'asse verticale. Questo diagramma fornisce informazioni sullo stesso fenomeno illustrato nella parte superiore, ma con un focus diverso. In conclusione, l'effetto complessivo di una variazione del prezzo sulla quantità domandata di un bene può essere analizzato in termini di effetto di sostituzione e effetto di reddito.reddito. L'effetto di sostituzione è legato alla variazione del prezzo relativo. Se varia il rapporto tra i prezzi dei due beni, al consumatore conviene sostituire il bene che è diventato più costoso con quello diventato relativamente meno costoso. Si compra una quantità minore del bene che sta diventando relativamente più caro. Una variazione di prezzo però non genera solo un effetto di sostituzione. Poter pagare poco quello che acquistiamo ci fa stare meglio: se il prezzo di un bene diminuisce, con gli stessi soldi si può acquistare di più non solo di quel bene, ma anche degli altri beni. Viceversa, arrivare al distributore e scoprire che il prezzo della benzina è aumentato trasmette una sensazione di malessere abbastanza simile a quella che si prova se, aprendo la busta paga, si vede una cifra più bassa del previsto. L'effetto di reddito è legato alla variazione del potere di acquisto che deriva dalla.

Variazione del prezzo di un bene. Se cambiano i prezzi, cambia anche quel che si può acquistare in termini reali (di beni come libri o DVD) a parità di reddito monetario (i).

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
147 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiagritti_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Bono Giovanni.