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12 LA GESTIONE OPERATIVA (MANAGEMENT)

Esaminata distinguendo due aspetti, quello oggettivo, riguardante le operazioni economiche aziendale e quindi la gestione

operativa, e quello oggettivo inteso come norme di comportamento dell’ imprenditore nell’ operatività aziendale relativo al

processo decisionale (comando, trasmissione ordini, esecuzione e controllo della gestione).

La gestione operativa aziendale prende in esame le operazioni economiche fondamentali, come operazioni di gestioni

ordinarie e straordinarie e le operazioni di gestione esterna(relazione con l’ esterno) ed interna (trasformazione produttiva).

Questi aspetti vengono misurati dall’ reddito di esercizio, che misura gli aspetti economici della gestione, e dal capitale che

esprime le fonti e gli impieghi relativi all’ aspetto finanziario della gestione. Il cash flow misura il flusso in entrata ed uscita

relativo all’ aspetto monetario.

Le operazioni economiche fondamentali: classificate in base alle modalità con cui soddisfano i fini aziendale se

direttamente o indirettamente.

Le operazioni di gestione ordinaria sono direttamente legate alla finalità dell’azienda. Sono i finanziamenti, di capitale

proprio o sociale(debito verso i soci) o capitale messo a disposizione da terzi (debito verso terzi). Sono gli investimenti,

ovvero l’acquisizione dei fattori produttivi necessario al processo aziendale. Si distinguono fattori a veloce ciclo di utilizzo

(merci/materie prime), a lento ciclo (impianti, macchinari) e fattori finanziari acquisiti dall’ azienda (acquisto di

partecipazioni in altre società, crediti per finanziare etc.). Sono la trasformazione che consiste nel trasformare fattori

produttivi di input in prodotti o servizi di output. Sono i disinvestimenti, ovvero le operazioni finalizzate alla cessione dei

prodotti e servizi ottenuti. Questa può avvenire con mezzi monetari (i clienti pagano) o con crediti concessi ai clienti

(pagamento successivo alla cessione). E sono infine i rimborsi o remunerazioni che vengono effettuate con i mezzi monetari

ottenuti con i disinvestimenti. Le remunerazioni avvengono sui soci, sui fornitori , sui debiti di finanziamento o possono

rimborsare il capitale sociale se in esubero.

Operazioni di gestione straordinaria riguardano particolari momenti della vita dell’impresa che soddisfano indirettamente il

fine aziendale. La costituzione è la fase in cui vengono messe a punto le operazioni di finanziamento volte a fornire i mezzi

monetari iniziali e per procedere alle operazioni di gestione ordinaria. La liquidazione o cessazione è la fase in cui viene

rimborsato ai soci del capitale investito nell’azienda. Altre operazioni di gestione straordinaria sono la fusione/scissione tra

aziende e la trasformazione giuridica da una forma d’impresa ad un’altra. (vedi Sorin).

I raggruppamenti di operazioni economiche: raggruppate per comprendere meglio i fenomeni aziendali sia nello spazio sia

nel tempo. Classificate in

-Processi di operazioni: i processi sono gruppi omogenei di operazioni

concatenate e coordinate (es acquisti, vendite, lavorazione)

-Processi produttivi: insieme di operazioni concatenate e coordinate al fine

di ottenere la produzione e la vendita di beni e servizi. Nelle imprese

mercantili il processo produttivo è dato dall’ investimento e

disinvestimento. Nelle imprese industriali il processo produttivo e dato dal

concatenamento acquisto-trasformazione-vendita. Nelle imprese industriali

si possono distinguere processi produttivi correnti (con fattori produttivi a

veloce ciclo di utilizzo), e processi produttivi permanenti (prendono anche

in considerazione fattori a lento ciclo)

-cicli del processo produttivo: concatenamento nel tempo delle operazioni

che compongono il processo produttivo. Diversi cicli  1) ciclo totale del

processo produttivo: inizia con l’ acquisto dei fattori produttivi e termina

con la vendita dei prodotti.

2)ciclo economico tecnico: inizia con l’acquisto e termina con il

disinvestimento. Si chiama economico tecnico perché comprende

operazioni economiche e il processo tecnico produttivo. 3) ciclo tecnico:

inizia con il prelievo delle materie prime e termina con il deposito dei

prodotti. La durata del ciclo tecnico indica la durata del ciclo di

trasformazione. 4) ciclo monetario: inizia con i pagamenti ai fornitori e

termina con gli incassi dei clienti.

-combinazioni produttive: è data dal rapporto fra i diversi fattori produttivi

nel processo di trasformazione ovvero impianti, materie prime e lavoro

umano. Si distinguono imprese labour intensive, in cui prevale il lavoro

umano, capital intensive, in cui prevalgono impianti e macchinari, e

normali in cui il rapporto è equamente suddiviso.

-esercizio amministrativo: Le operazioni economiche si

susseguono incrociandosi nel

tempo, per cui è difficile

fermarle in un determinato

intervallo di tempo; tuttavia è

necessario sia per il

management sia per gli azionisti

chiudere temporaneamente

l’attività dell’azienda per

procedere a eventuali stock

option, premi, incentivi e per

presentare il bilancio agli azionisti al fine di determinare ove possibile i

dividendi. Spesso si fa una confusione terminologica fra periodo amministrativo

ed esercizio amministrativo, si rinvia alla figura seguente il chiarimento sui due termini.

14 ASPETTI DELLA GESTIONE AZIENDALE

I principali aspetti della gestione(finanziamento, investimento, trasformazione etc) possono essere analizzati sotto tre aspetti

fondamentali, economico, finanziario e monetario. L’equilibrio aziendale è dato dal ciclo di gestione integrale e

dall’equilibrio di questi tre aspetti.

L’analisi dei fattori determinanti l’equilibrio è effettuata mediante diversi principi generali:

1) Risultato d’esercizio: dato da valore produzione meno costi dei

fattori produttivi ricavi – costi. Il problema di fondo è che

costi e ricavi avvengono in maniera sfalsata nel tempo ed in

teoria il risultato d’esercizio sarebbe definibile solo alla fine

della vita aziendale. Praticamente invece si considerano i costi

e i ricavi relativi ad un periodo amministrativo (anno), ovvero

si attribuiscono solo i costi dei fattori produttivi utilizzati per i

prodotti venduti. Su questa base si differenziano diversi tipi di

risultati d’esercizio a seconda dei fattori produttivi considerati.

- reddito di esercizio: differenza fra valore produzione e i costi

della produzione e gli altri componenti positivi e negativi di

reddito. E’ un indicatore dell’equilibrio aziendale. Se positivo

indica il prelievo massimo per la remunerazione senza danneggiare l’equilibrio aziendale. Se negativo indica il

capitale da apportare per mantenere l’equilibrio.

-Valore aggiunto: si ottiene sottraendo al calore della produzione i costi acquisti all’esterno dell’impresa

- Reddito operativo: uguale al reddito di esercizio ma non tiene conto i fatti di rilevanza finanziaria, patrimoniale,

straordinaria, fiscale.

- Margine operativo lordo: valore della produzione meno costi dei fattori produttivi a veloce utilizzo.

I componenti del reddito di esercizio rispondono al principio di competenza. Il conto economico per natura si

ottiene contrapponendo al valore della produzione il costo dei fattori produttivi. Viene definita per natura perché i

ricavi ed i costi sono analizzati secondo il tipo, ovvero la natura, della produzione venduta o del fattore produttivo

utilizzato. Valore della produzione è dato dai ricavi di vendita+le rimanenze di prod. finito + altre componenti

positive. I costi dei fattori produttivi comprendono costi prod.+variazione rimanenze materie prime+ altri risultati.

Il conto economico a costo del venduto è ottenuto

sottraendo i ricavi dei prodotti venduti e i

corrispondenti costi (per destinazione). Viene definito

per destinazione in quanto non considera il fattore di

produzione, ma il motivo per cui è stato utilizzato. I

costi sono: costi industriali, commerciali, di direzione

e altri risultati. Il reddito di esercizio determinato con i

costi per natura e con i costi per destinazione è

inevitabilmente uguale, dal momento che cambia solo

la classificazione e non il criterio di valutazione dei

costi.

2) Bilancio di esercizio: sotto un profilo formale

legislativo è il documento che deve essere redatto dagli

amministratori della società alla fine dell’esercizio e

deve essere approvato dall’assemblea dei soci entro

quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale; sotto

un profilo sostanziale rappresenta la situazione

economica, finanziaria e patrimoniale della società

presentata ai soci e ai terzi, in particolar modo alle

banche. Sotto un profilo contabile amministrativo è

l’output annuale del sistema amministrativo-civilistico, ovvero della contabilità generale; sotto un profilo fiscale è

il punto di partenza per la dichiarazione dei redditi. Il bilancio è la fotografia della situazione in alcuni momenti

della vita aziendale; si possono quindi redigere il bilancio ordinario, riferito all’impresa nel suo funzionamento ed i

bilanci straordinari, redatti in momenti particolari della vita dell’impresa, quali ad esempio la cessione, la fusione,

la liquidazione, ecc. Per la redazione del bilancio bisogna rispettare tre principi: chiarezza, il bilancio deve essere

trasparente e non influenzato da politiche fiscali, vero, cioè attendibile nelle rilevazioni monetarie e nelle stime, e

corretto, ovvero basato su regole di integra, onesta e consapevole amministrazione. Oltre ciò il bilancio deve essere

prudente, deve essere in continuazione di attività (ovvero redatto nell’ipotesi di impresa in attività). Inoltre deve

essere rispettato il principio degli utili realizzati, che ribadisce la prudenza, in particolar modo nella rilevazione di

utili solo se effettivamente conseguiti prima della chiusure dell’esercizio. Per il principio di competenza temporale,

costi e ricavi devono essere inseriti nell’esercizio in cui si sono effettivamente verificati. Per la continuitá dei criteri

di valutazione, i criteri con cui vengono determinate le voci del bilancio non possono essere cambiati da un

esercizio all’altro.

- contenuto del bilancio: si differenzia in base al tipo di società. Imprese con bilanci in forma normale: le imprese

che hanno superato per due anni consecutivi almeno due dei limiti relativi all’attivo (4,4 mln), ai ricavi (8,8 mln)

ed al numero di dipendenti (50) stabiliti dalla legge devono redigere il bilancio con conto economico, stato

patrimoniale, nota integrativa e relazione sulla gestione. Le imprese che non hanno superato per due anni

consecutivi almeno due dei limiti sopra citati, possono redigere il bilancio «abbreviato» con conto economico,

identico a quello normale, stato patrimoniale abbrevi

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
23 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marconota di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Saita Massimo.