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Il ruolo dell'intermediazione finanziaria e bancaria

Se la banca vuole rispettare questo contratto anche quando una impresa ripaga FVL el'altra soltanto 1, dovrà essere: 2,1875 = FVL + 1, da cui FVL = 1,1875. γ = 18,75%, la banca può far fronte alle sue obbligazioni. Dunque, se = 0, fissando i Lnei confronti dei depositanti con elevata probabilità (0,96).

Conclusioni:

  1. l'intermediazione finanziaria (e bancaria in particolare) svolge un ruolo fondamentale nel ridurre le asimmetrie informative tra mutuante e mutuatario; consente di ottenere informazioni che i mercati non forniscono;
  2. l'azione degli intermediari non elimina interamente il problema creato dall'asimmetria informativa, dato che il monitoraggio non può essere né perfetto né privo di costi, altrimenti la banca si sostituirebbe all'impresa nella gestione dell'investimento.

L'assicurazione di liquidità (Diamond e Dybvig, 1982)

Le banche, assicurando l'accesso alla liquidità,

migliorano i risultati di un equilibrio competitivo senza intermediari. I depositanti vogliono ottenere un buon rendimento dai risparmi, ma ciò richiede un lungo orizzonte di investimento: trade-off tra liquidità e rendimento. Se fronteggiano bisogni di liquidità incerti (trovarsi nella necessità di consumare prima di quanto previsto), preferiscono prestare a breve. Presenza di intermediari che prendono a breve e concedono a lungo aumenta il benessere perché riduce il rischio, consentendo il finanziamento delle imprese. Orizzonte di due periodi. Al tempo t = 0, gli agenti ricevono una dotazione unitaria di un bene di consumo che può essere conservata e consumata nel periodo successivo, o investita per ottenere, dopo due periodi, un ammontare di beni pari ad R > 1. Se l'investimento è liquidato nel periodo 1, il rendimento è L < 1. Gli agenti scoprono nel periodo 1 se sono "pazienti" o "impazienti".

primi non avranno bisogno dellaliquidità nel primo periodo e quindi potrebbero investire tutte le loro disponibilità neltitolo illiquido; i secondi avranno invece bisogno di consumare tutta la loro dotazioneprima della scadenza di tale titolo e dunque non dovrebbero investire a lungo termine.

In assenza di scambio (autarchia), al tempo 0 tutti i soggetti, fronteggiando bisogni diliquidità incerti, tenderanno a ripartire in maniera ottimale la loro dotazione tra laparte destinata al consumo del periodo successivo e la parte da investire perconsumare, fra due periodi, un ammontare maggiore di beni. Anche se ottimale,questa soluzione è inefficiente: i soggetti che scopriranno di essere “pazienti”avranno conservato liquida una disponibilità che poteva essere investita in manierafruttifera; quelli che scopriranno di essere “impazienti” saranno costretti adisinvestire i fondi destinati al secondo periodo, incorrendo in una

perdita.Mercato finanziario migliora la posizione dei soggetti. Quelli che scoprono di avernecessità di liquidità emettono un titolo per sostenere i consumi, anziché liquidarel'investimento; quelli che verificano di non aver bisogno di liquidità comprano titoli ecedono i beni conservati per il consumo. Il mercato determina il prezzo di equilibrioche garantisce a tutti di migliorare la propria posizione rispetto al caso di autarchia;non avviene la liquidazione dell'investimento: il mercato finanziario, rendendopossibile la negoziazione di titoli contro beni reali, aumenta la liquidità.Questa allocazione non è la migliore in assoluto. Le banche possono fornirel'assicurazione della liquidità: trasformare attività illiquide in liquide (depositi). Seconoscono la frazione di pazienti e impazienti, possono decidere la parte di attività daliquidare nel prossimo periodo per coprire l'ammontare ottimale di

prelievi dei depositanti impazienti, e massimizzare l'utilità degli agenti. Gli individui pazienti non devono ritirare fondi nel prossimo periodo. Tuttavia, se alcuni agenti pazienti ritengono che altri agenti pazienti ritirino fondi nel prossimo periodo, risulterà per loro conveniente fare lo stesso e si verificherà una "corsa agli sportelli".

La "corsa agli sportelli" Se una banca fallisce, i depositanti interpretano l'evento come una indicazione di insolvenza di tutto il sistema e richiedono la restituzione dei depositi, rendendo insolventi anche banche che altrimenti non avrebbero avuto problemi di liquidità. La stabilità del sistema dipende dal comportamento dei consumatori pazienti e dalle loro aspettative sulla capacità della banca di rispettare le obbligazioni contrattuali. Se alcuni di questi consumatori si aspettano che altri consumatori pazienti desiderino prelevare a t = 1, la strategia ottimale è

quella di attuare lo stesso comportamento perché, per soddisfare la richiesta dei depositanti, la banca dovrà liquidare i suoi investimenti a lungo termine, che renderanno troppo poco per evitare il fallimento dell'intermediario, e non rimarrà da consumare a t = 2. Il run si scatena quando i depositanti osservano code agli sportelli senza conoscere la motivazione. Quelli non informati possono solo osservare la lunghezza delle code e non sanno quanti sono i depositanti informati, né se questi hanno notizie negative sulla redditività degli asset della banca, o hanno realmente necessità di liquidità. Visione alternativa: i run sono prodotti dalla diffusione di nuove informazioni circa la sostenibilità degli investimenti della banca: temendo una cattiva performance, gli investitori preferiscono ritirare i fondi per utilizzarli in investimenti alternativi. Se l'informazione è incompleta, il diffondersi di un panico immotivato.

Impone la liquidazione prematura degli assets, con effetti negativi sul processo produttivo.

Misure per la stabilità del sistema bancario:

  1. Narrow banking: si impone alle banche una struttura per scadenze dell'attivo perfettamente in linea con quelle del passivo; si elimina la possibilità di svolgere la funzione di trasformazione delle scadenze (produzione di mezzi liquidi).
  2. Sospensione dei rimborsi: annuncio di soddisfare soltanto una richiesta di rimborsi: i soggetti pazienti sanno che la banca può far fronte alle obbligazioni future e la corsa agli sportelli termina; la sospensione sfavorisce quei soggetti che chiedono la restituzione dei fondi per affrontare bisogni improvvisi di liquidità.
  3. Assicurazione dei depositi: garanzia di rimborsare i risparmiatori, in ogni caso e interamente, come avviene quando l'autorità monetaria agisce come prestatore di ultima istanza per assicurare i risparmiatori contro il rischio di non poter ritirare, in futuro.

I depositi; intervento non privo di costi, perché richiede di tassare altri settori dell'economia, e che può generare distorsioni (potrebbe essere innescato anche da una cattiva gestione della banca e da fenomeni di azzardo morale).

I rapporti di clientela (customer relations)

Riducono il rischio che debitori o creditori escano dal bilancio, per rivolgersi ad un'altra banca. L'omogeneità dei prodotti offerti dalle banche scoraggia la concorrenza di prezzo: se una riduce il tasso sui prestiti (aumenta quello sui depositi), le altre emulano; se lo aumenta, nessuno seguirà e perderà quote di mercato.

Rapporto tra banche e clienti fondato su "acquisti ricorrenti": convincerli che le condizioni del contratto sottoscritto verranno mantenute in futuro: l'acquisizione di della clientela costa; evitare interruzioni viscosità dei tassi.

DLB: curva di domanda dei clienti abituali se la banca aumenta i tassi rispetto

al2valore iniziale Elasticità rispetto a i alta: i clienti si spostano presso le banchei .L 0 LdLBche non imitano la decisione. : curva dei clienti abituali se la banca intende1ridurre i tassi: elasticità bassa perché anche i concorrenti ridurranno i tassi. La curvadLBdi domanda ha una forma spezzata: per aumenti dei tassi vale la e per2dLBdiminuzioni dei tassi la .1Ricavo marginale: discontinuità tra A e B. Se la curva dei costi marginali passa perAB non conviene modificare il tasso esistente. Se cade la domanda di prestiti: ridurrela quantità concessa: non si può stimolare la domanda dei clienti abituali con unariduzione dei tassi; l’aggiustamento ricade sull’intensità dell’erogazione di credito.La banca potrebbe cercare di trasformare i mutuatari casuali in clienti attraversoriduzioni dei saggi di interesse, ma i nuovi clienti non sarebbero disposti ad accettaresaggio più elevati in presenza di futuri aumenti

della domanda: i tassi sui prestiti non sono sensibili a variazioni della domanda: difficile aggiustare i tassi passivi per frenare i runs, per i riflessi sulla redditività, se i tassi attivi non si adattano, o sulla perdita di clientela, se si aumentano i tassi attivi. Il razionamento del credito Non tutti gli agenti riescono ad ottenere il livello di credito desiderato al tasso di interesse corrente: le banche preferiscono non concedere prestiti ad alcuni clienti piuttosto che alzare il tasso. La teoria dell'informazione ha fornito diverse spiegazioni. Il modello di Stiglitz e Weiss (1981) individua nell'asimmetria informativa tra creditori e debitori la causa di equilibri con razionamento. La banca classifica i progetti di investimento per i quali le vengono richiesti i prestiti in base al rendimento e alla rischiosità; conosce la distribuzione del rischio e sa che rendimento e rischio del singolo progetto sono funzioni di particolari condizioni della specifica impresa.che essa non conosce; non è in grado di distinguere tra richiedenti più o meno rischiosi; non può collegare il tasso richiesto per il prestito alle condizioni dell'impresa; deve fissare lo stesso tasso di interesse per tutte, sapendo che un suo valore "eccessivo" allontanerebbe dal mercato i progetti meno rischiosi che sono quelli che le banche, avverse al rischio, preferiscono finanziare (è maggiore la probabilità di restituzione del capitale prestato, maggiorato degli interessi). L'impresa conosce le condizioni in cui opera, ma non controlla perfettamente la realizzazione del processo produttivo: il successo dell'investimento, oltre che dal progetto, dipende anche da elementi casuali (la "fortuna"). Se i progetti hanno diverso rendimento e rischio, ma uguale rendimento atteso, quelli che hanno un rischio di insuccesso più alto devono offrire un rendimento più elevato in caso di successo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
12 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Monetaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ciccarone Giuseppe.