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VALORE AGGIUNTO
•- Costo del lavoro
RISULTATO OPERATIVO LORDO
•- Ammortamenti e accantonamenti
RISULTATO OPERATIVO INDUSTRIALE
•+ Proventi finanziari atipici
RISULTATO OPERATIVO
•- Oneri finanziari
RISULTATO CORRENTE
•+- Costi e ricavi straordinari
•- Imposte
RISULTATO NETTO D'ESERCIZIO Pag.
38
Attribuibilità al prodotto o servizio finale
COSTI DIRETTI
•Il fattore costo è attribuibile al prodotto o al processo
•es. MP, costo lavoro specifico, ammortamenti specifici, ecc.
COSTI INDIRETTI
•Il fattore di costo è utilizzato indistintamente da più prodotti o processi. (es. Illuminazione
capannone, ecc.).
•Si possono suddividere in:
•Ausiliari --> Facilmente ripartibili.
•Comuni --> Non ripartibili.
Attiribuzione alle aree funzionali
Spese di produzione line
•Costi diretti / indiretti
Spese amministrative staff
•Attività di contabilità
•Difficilmente suddivisibili in diretti / indiretti
Spese commerciali line
•Promozio e, distribuzione e provvigione
•Abbastanza suddivisibili in diretti / indiretti
Spese di ricerca e sviluppo line-staff
•Abbastanza suddivisibili in diretti / indiretti
Spese generali aziendali staff
•Solo costi indiretti Pag.
39
Variabilità rispetto al tempo
Fattori produttivi fissi: prestano il loro servizio per più atti produttivi e variano rispetto al tempo
(non ai volumi di attività). Possono essere:
o Evitabili: prescindono dai volumi di produzione ma sono vincolati all’impresa per un tempo
breve (es. immobilizzazioni noleggiate o facilmente convertibili, affitti, leasing, capannoni,
ecc.)
o Non evitabili (sunk costs): l’esborso finanziario può essere recuperato solo attraverso lo
sfruttamento produttivo (es. impianti specifici, spese promozionali, ecc.).
Fattori produttivi variabili: prestano il loro servizio in un solo atto produttivo e variano in funzione
dei volumi di attività.
Esempio pag. 117 Costo unitario medio di produzione
Materie prime 2.000
Lavro diretto (variabile) 1.000
Spese generali di produzione dirette
(variabile) 1.000
Ammortamento e costi fissi di
struttura (fisso) 3.000
CUM Totale 7.000
Un fornitore riesce a vendermi il prodotto a 5.000, conviene continuare a produrre o comprare dal sub-
fornitore?
Costo unitario medio di produzione Costo unitario medio di produzione
Costo d'acquisto 5.000 Costo d'acquisto 5.000
Materie prime - Materie prime -
Lavro diretto (variabile) - Lavro diretto (variabile) -
Spese generali di produzione dirette Spese generali di produzione dirette
(variabile) - (variabile) -
Ammortamento e costi fissi di Ammortamento e costi fissi di
struttura (fisso sunk) 3.000 struttura (fisso evitabile) -
CUM Totale 8.000 CUM Totale 5.000
Se gli impianti non fossero riconvertibili l’offerta non sarebbe conveniente (maggior costo di 1.000), se
invece lo fossero si riuscirebbe a risparmiare 2.000.
Pag.
40
Variabilità rispetto ai volumi di attività
Fissi totali: obsolescenza dei macchinari quota di ammortamento.
Variabili totali. Materie Prime.
Semivariabili – Semifissi: Manutenzione impianti, spese amministrative.
Costi totali: Somma dei CF e CV.
L’intervallo effettivo di produzione risulta accettabile con uno sfruttamento tra il 60% e il 90% della
capacità produttiva poiché le tensioni sui fattori variabili legate all’insufficiente o eccessivo sfruttamento
della struttura sono ridotte al minimo. È dunque possibile accettare un’ipotesi di linearità in
quest’intervallo, corrispondente grosso modo alla parte centrale della curva CUM con la sua tipica forma a
“catino”. Pag.
41
Classificazione
Classificazione delle voci di conto economico in ottica
manageriale
A. TOT. VAL. DELLA PRODUZION
A.1. Ricavi di vendite e prestazioni
A.2. var. rim. Prodotti PRODUZIONE
A.3. var. lavori
A.4. Incr. Immob.
A.5. Altri ricavi
B. COSTI DELLA PRODUZIONE CV
B.6 MP e consumo
B.7 Servizi CV (50%) CF EVITABILE (50%)
CF EVITABILE
B.8 Godimento beni di tezi
B.9 Totale costi del personale )
%
B.9.a Salari e stipendi 50 )
5%
(
)
B.9.b Oneri sociali % 2
E (
IL
5 K
(2 B N
B.9.c TFR A
CV U
IT S
EV
B.9.d T. di quiescenza CF
CF
B.9.e Altri costi
B.10 TOT. Ammortamenti e svalutazioni
B.10.a Amm. Imm. K
N
B.10.b Amm. Mat. U
S
CF
B.10.c Sval. Imm.
B.10.d Sval. Crediti CV
B.11 Variazione MP CF SUNK
B.12 Acc. Rischi CF SUNK
B.13 Altri accantonamenti CV
B.14 Oneri diversi di gestione
RISULTATO OPERATIVO Pag.
42
Caso delle ceramiche Richetti (2005) 2005
A. TOT. VAL. DELLA PRODUZION 300.909,00
A.1. Ricavi di vendite e prestazioni 281.346,00
A.2. var. rim. Prodotti 17.601,00 2005
A.3. var. lavori -
A.4. Incr. Immob. 1.962,00 Produzione 300.909,00
A.5. Altri ricavi - Costi Variabili 162.830,00
B. COSTI DELLA PRODUZIONE 291.061,00 90.727,00
Ma teri e Pri me
B.6 MP e consumo 90.727,00 45.178,00
Servi zi 0,5
B.7 Servizi 90.356,00 22.169,00
La voro 0,25
B.8 Godimento beni di tezi - -
Va ri a zi one ma t.
B.9 Totale costi del personale 88.676,00 4.756,00
Oneri di vers i di ges ti one
B.9.a Salari e stipendi 63.695,59
B.9.b Oneri sociali 20.583,19 MdC 138.079,00
B.9.c TFR 2.924,24
B.9.d T. di quiescenza 281,90 Costi fissi 128.231,00
B.9.e Altri costi 1.191,08 89.516,00
Costi fissi evitabili
B.10 TOT. Ammortamenti e svalutazioni 16.546,00 45178
B.10.a Amm. Imm. 2.235,91 Servi zi 0,5
B.10.b Amm. Mat. 13.665,25 44.338,00
La voro 0,5
B.10.c Sval. Imm. - -
Godi mento beni di terzi
B.10.d Sval. Crediti 644,83 38.715,00
Costi fissi sunk
B.11 Variazione MP - 22.169,00
La voro 0,25
B.12 Acc. Rischi - 16.546,00
Amm. Sval.
B.13 Altri accantonamenti - -
B.14 Oneri diversi di gestione 4.756,00 Acca ntona menti
Reddito Operativo 9.848,00
RISULTATO OPERATIVO 9.848,00
Pag.
43
Capitolo 4, Costi e decisioni
operative
Il capitolo 4 si concentra sulla concorrenza perfetta, le dispense su quella monopolistica.
Impostazione dei prezzi di vendita rispetto alle Y
Concorrenza
Prezzi di vendita costanti perfetta
Si tratta di un mercato in cui vi sono molti concorrenti, in cui i prodotti sono semi-identici e in cui è facile
entrare o uscire dal mercato.
In questo tipo di mercato non vi è la possibilità di modificare il prezzo:
Se l’impresa aumentasse il prezzo non venderebbe poiché non incrocerebbe la curva di domanda:
Se l’impresa vendesse ad un prezzo più basso, venderebbe lo stesso ma guadagnandoci di meno.
Pag.
44
Prezzi di vendita non costanti rispetto alle quantità
Concorrenza monopolistica
In questo tipo di mercato vi è differenziazione, e per aumentare le quantità di vendita occorre intervenire
sul prezzo (es. sono l’unico venditore di Porta Palazzo che vende le carote con il ciuffo).
Impostazione dei CVU rispetto alle Y
Costanti rispetto alle Y
Non costanti rispetto alle Y
Decisioni operative (in ordine d’importanza)
Punto di pareggio.
Punto di sospensione della produzione in caso di perdite.
Punto di massimo utile.
Punto di massimo ricavo. Pag.
45
Definizione di ricavo
Ricavo totale
Concorrenza perfetta:
Concorrenza monopo:
Ricavo medio
Concorrenza perfetta:
Concorrenza monopo:
Ricavo Marginale
Concorrenza perfetta:
Concorrenza monopo:
Utile totale
Utile marginale
Break-Even Analysis in impresa monoprodotto
Ipotizziamo che sia costante
Segue che:
Il punto di pareggio si trova dove UT = 0, quindi:
Margine di contribuzione per unità di fatturato
Pag.
46
Break-Even Analysis in presenza di 2 prodotti.
Se UT = 0 Nasce così una retta di isoprofitto nullo
Pag.
47
Break even analysis in presenza di n prodotti
Se si hanno:
N prodotti
N CVU
N p
CFT=k
E ipotizzando la costanza del rendimento dei fattori L’utile può essere espresso in funzione del ricavo
complessivo anziché delle quantità.
Possiamo trovare 2 situazioni principali:
1. Si ipotizza la costanza del mix produttivo.
2. Vi è una variazione nel mix produttivo.
Costanza del mix produttivo
Introduciamo V* = Costo variabile totale per unità di fatturato:
∑
∑
Esprimiamo l’utile come:
Il fatturato di pareggio sarà:
Dove: Margine di contribuzione per unità di fatturato.
Pag.
48
Esercizio pag. 158
Numero Prezzo Costo Margine di Mix %
Segmento Fatturato Costi variabili Utile
vetture medio unitario contribuzione (su fatt.)
A 640 15.000.000 13.600.000 9.600.000.000 8.704.000.000 896.000.000 28,92%
B 480 20.000.000 18.000.000 9.600.000.000 8.640.000.000 960.000.000 28,92%
C 240 25.000.000 22.300.000 6.000.000.000 5.352.000.000 648.000.000 18,07%
D 160 30.000.000 26.500.000 4.800.000.000 4.240.000.000 560.000.000 14,46%
E 80 40.000.000 35.000.000 3.200.000.000 2.800.000.000 400.000.000 9,64% 664.000.000
Totale 1600 20.750.000 18.585.000 33.200.000.000 29.736.000.000 3.464.000.000 100,00%
UT desiderato CFT
900.000.000 2.800.000.000
Numero Prezzo Costo Margine di Mix %
Segmento Fatturato Costi variabili Utile
vetture medio unitario contribuzione (su fatt.)
A 684 15.000.000 13.600.000 10.254.041.570 9.296.997.691 957.043.880 28,92%
B 513 20.000.000 18.000.000 10.254.041.570 9.228.637.413 1.025.404.157 28,92%
C 256 25.000.000 22.300.000 6.408.775.982 5.716.628.176 692.147.806 18,07%
D 171 30.000.000 26.500.000 5.127.020.785 4.528.868.360 598.152.425 14,46%
E 85 40.000.000 35.000.000 3.418.013.857 2.990.762.125 427.251.732 9,64% 900.000.000
Totale 1.709 20.750.000 18.585.000 35.461.893.764 31.761.893.764 3.700.000.000 100,00%
Il valore per il fatturato di pareggio si ottiene utilizzando la formula:
( )
Sostituendo i dati (000.000): Pag.
49
Modificazione del mix produttivo
∑
Dove: Pag.
50
Analisi di sensitività
Occorre tenere a mente che:
Nel breve periodo si può migliorare l’efficienza del sistema produttivo agendo sulla riduzione del
CVU e di conseguenza sul MdC.
Nel lungo periodo si può modificare radicalmente il sistema produttivo agendo su:
o Capacità produttiva.
o Costi variabili.
o Qualità e di conseguenza valore del prodotto.
Breve periodo
Nel