Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 37
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 1 Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia internazionale, prof. Atzeni, libro consigliato Economia internazionale, di De Arcangelis Pag. 36
1 su 37
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Equilibrio nella bilancia commerciale

PN Q∙ − O = PO − N QD D B B20in questo caso, domanda e offerta non coincidono, come invece avveniva in economia chiusa, a causa dellapresenza delle importazioni ed esportazioni. Per un paese piccolo, determina che i proventi delleesportazioni (membro di destra) devono uguagliare quelli delle importazioni (membro di sinistra). Viene cosìimposto il vincolo della bilancia commerciale: un paese non può essere contemporaneamente esportatore (oimportatore) di ambedue i beni.• QUANTITKLEQUILIBRIO NELLO SPAZIO -PREZZI PER DUE PAESI GRANDIUno degli obiettivi dei paesi grandi, in economia internazionale, è quello di determinare la ragione di scambiointernazionale di equilibrio. Il modello più semplice considera due beni e due paesi.FIG. 17 Paese 2 p /p Paese 1X Y D S1 1S D2 2 !L M p* N R!X O X2 1Consideriamo solo il bene X per entrambi I paesi. Nel paese 1 domanda e offerta nazionali si eguagliano al!prezzo . Per la Legge di Walras, anche il

Il mercato di Y (non mostrato) è in equilibrio in autarchia. Analogamente è il prezzo relativo di autarchia nel paese 2. Al valore p* della ragione di scambio W risulta pari internazionale di equilibrio, succede che l'eccesso di offerta (esportazioni) del paese 2 (all'eccesso di domanda (importazioni) del paese 1 (X# ). Perciò p* mette in equilibrio il mercato di X. Ma mette in equilibrio anche il mercato del bene Y? Se consideriamo l'economia internazionale un'economia chiusa si (per la Legge di Walras): perciò in p* il valore delle esportazioni in Y del paese 1 deve coincidere con le sue importazioni in X (X# ), e, allo stesso tempo, il valore delle importazioni in Y del paese 2 deve risultare uguale alle sue esportazioni in X ( ). Perciò si avrà, nel mercato mondiale di Y, un'offerta netta proveniente dal paese 1 (che invece importa X) e una domanda netta da parte del paese 2 (che in cambio esporta X), ed essendo

Offerta netta di Y = domanda netta di Y ((X# = ), anche il mercato mondiale di Y sarà in equilibrio alla ragione di scambio p* (ma deve essere sempre compresa tra le ragioni di scambio autarchiche dei due paesi).

COMMERCIO INTERNAZIONALE, RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI E MERCATI NON CONCORRENZIALI

Prima di inoltrarci nel nuovo argomento è utile ricordare alcuni concetti: se i ReSCr sono presenti a livello di impresa si parla di economie interne di scala (nella quale non si può avere concorrenza perfetta e sorgono forme di mercato necessariamente meno competitive, quali la concorrenza monopolistica e l'oligopolio); se i ReSCr sono presenti a livello di settore o di paese si parla di economie esterne di scala.

ECONOMIE INTERNE DI SCALA

Si hanno quando l'origine dei ReSCr è direttamente attribuibile al processo produttivo dell'impresa, che risulta essere tale da migliorare in efficienza all'aumentare della scala produttiva. La presenza di

economiedi scala viene così rilevata dall’andamento dei costi produttivi, in particolare dall’andamento decrescente deicosti medi totali, e di conseguenza anche i costi marginali decrescono all’aumentare della quantità prodotta(differenza tra MC e AC diminuisce all’aumentare della scala di produzione). La principale conseguenzadella presenza di economie di scala interne è l’incompatibilità con la concorrenza perfetta. Infatti inconcorrenza perfetta nessuna impresa può influire sulla formazione del prezzo di equilibrio, determinato solodalla domanda e dall’offerta totale del settore. Ma in questo caso, con i costi medi che decrescono, l’impresaha un incentivo ad ampliare la propria produzione al dato prezzo di mercato, fino a che non sarà in grado diinfluenzare il prezzo di equilibrio del settore, dando vita ad altre forme di mercato diverse dalla concorrenzaperfetta, due su tutte (oltre al

Formattazione del testo

Concorrenza monopolistica:

  • Numero elevato di imprese concorrenti (domanda sarà molto elastica);
  • Libera entrata di altre imprese nel mercato (che riduce il prezzo fino al AC);
  • Beni differenziati (sostituibilità non perfetta tra i beni prodotti dalle imprese);

Oligopolio:

  • Basso numero di imprese sul mercato (che considerano il loro comportamento reciproco nella determinazione delle quantità da offrire e nel prezzo da richiedere);
  • Presenza di barriere all'entrata (costi fissi iniziali proibitivi in relazione al prezzo di mercato);
  • Beni non necessariamente differenziati (grado di monopolio delle imprese è già garantito dalle barriere in entrata).

Economie esterne di scala:

Si hanno quando l'interrelazione tra le imprese genera un miglioramento generale nelle condizioni di produzione dell'intero settore, che sarà caratterizzato da ReSCr. In realtà le imprese possono continuare ad avere ReSCo, mentre il settore,

a causa delle esternalità positive, può giungere a ReSCr. Le economie esterne di scala sono compatibili anche con la concorrenza perfetta. DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO Con l'abbandono della concorrenza perfetta il prodotto non è più omogeneo: si parla quindi di differenziazione del prodotto. I beni non omogenei sono differenziati sia per qualità che per caratteristiche. La differenziazione verticale si riferisce al concetto di qualità, ossia i beni differiscono tra loro a seconda che siano di più alta qualità, o di qualità scarsa. I beni possono essere distinti anche in relazione alle funzioni che hanno per il consumatore: tali funzioni sono svolte dalle caratteristiche (colore, modello, ecc) che ogni bene possiede, e si parla di differenziazione orizzontale. Mentre nella differenziazione verticale sappiamo che il consumatore preferisce beni di alta qualità, rispetto a beni di bassa qualità, in questo caso

Sappiamo che la preferenza del consumatore aumenta con l'aumentare delle caratteristiche possedute dal bene (quindi sono preferibili panieri "eterogenei" a panieri "omogenei"); inoltre è importante la combinazione delle caratteristiche possedute (ad esempio nelle automobili). Così abbiamo una tensione tra produzione e consumo: le imprese cercano l'omogeneità del bene per sfruttare al massimo le economie di scala; i consumatori preferiscono più varietà a disposizione.

EFFETTI DELL'APERTURA COMMERCIALE NELLE ECONOMIE INTERNE DI SCALA

Consideriamo il mercato di un prodotto differenziato orizzontalmente, dove ogni impresa produce a sua volta delle n varietà (perciò ci saranno n imprese). In economia chiusa ogni impresa è caratterizzata da un certo grado di monopolio (p - MC), che in concorrenza perfetta sarebbe nullo. Inoltre la libera entrata delle imprese nel mercato assicura che p = AC (p -

MC = AC - MC. Sappiamo che maggiore è la sostituibilità di una varietà rispetto alle altre (dei concorrenti) e minore sarà il grado di monopolio. Assumendo che il benessere dei consumatori aumenti all'aumentare del numero di varietà a loro disposizione il benessere dell'economia è limitato dalla presenza di ReSCr nella produzione. L'economia può trarre beneficio, quindi, dall'apertura al commercio internazionale, che permetterebbe alle imprese di espandere la propria produzione, sfruttando maggiormente le economie di scala; inoltre i consumatori possono acquistare all'estero quelle varietà non disponibili all'interno. Gli effetti principali dell'apertura commerciale nelle economie interne di scala sono:
  • Effetto di scala: ogni impresa può produrre la sua varietà, non solo per il mercato interno, ma anche per quello estero. Si abbassano inoltre i costi medi di produzione

migliora l'efficienza;

I ↑; K*, " ↓.

Effetto pro competitivo: mancanza di extraprofitti porta il p = AC in equilibrio. Perciò Si- abbassa anche il grado di monopolio;

Effetto “uscita delle imprese”: l'effetto di scala, che porta a produrre di più e a prezzi più bassi con- l'apertura dell'economia, fa si che il numero di imprese aumentino meno che proporzionalmenterispetto al numero di lavoratori: perciò se in autarchia utilizzavano L/n lavoratori ognuna, ora questorapporto aumenta e molte imprese escono dal mercato. Le imprese totali dopo l'apertura nonsaranno così pari a 2n, ma uguali a N<2n;

Commercio intraindustriale: con N varietà dello stesso bene le imprese potranno importare le- varietà che mancavano anche prima dell'apertura dell'economia ed esportare le varietà dello stessobene prodotte internamente;

Effetto dell'aumento delle varietà;

disponibilità all'interno: il benessere dei consumatori aumenta per l'aumento delle varietà di bene a loro disposizione; Effetto "mercato interno": considerando i costi di trasporto, l'economia nazionale risulterebbe favorita rispetto a quella estera; ma se un paese risulta più ampio dell'altro (mercato sarà più ampio, domanda e produzione saranno più elevate), il paese più grande potrà praticare prezzi più bassi: se questi sono talmente più bassi da compensare i costi di trasporto, l'economia estera esporterà verso il paese più piccolo. Perciò se consideriamo i costi di trasporto i paesi esportatori saranno solo quelli in grado di coprire, con prezzi più bassi rispetto al mercato, anche i costi di trasporto. SINTESI GRAFICA Si consideri il bene differenziato (orizzontalmente) X, composto da n varietà x (i=1,2,...,n). Relativamente alla sua disponibilità all'interno: il benessere dei consumatori aumenta per l'aumento delle varietà di bene a loro disposizione; Effetto "mercato interno": considerando i costi di trasporto, l'economia nazionale risulterebbe favorita rispetto a quella estera; ma se un paese risulta più ampio dell'altro (mercato sarà più ampio, domanda e produzione saranno più elevate), il paese più grande potrà praticare prezzi più bassi: se questi sono talmente più bassi da compensare i costi di trasporto, l'economia estera esporterà verso il paese più piccolo. Perciò se consideriamo i costi di trasporto i paesi esportatori saranno solo quelli in grado di coprire, con prezzi più bassi rispetto al mercato, anche i costi di trasporto.

produzione valgono le seguenti ipotesi nel paese nazionale:

  • Un solo fattore produttivo, il lavoro l;
  • Ogni varietà viene prodotta da una singola impresa;
  • (f=costi fissi; c=parametroPresenza di ReSCr che si evidenzia nella funzione di costo totale C≡f+cx- idato); il costo totale è dato dalla spesa per l’acquisto dei fattori produttivi necessari per la produzionedella quantità x della varietà i-esima (ma essendoci un solo fattore produttivo, il costo totale saràipari alla spesa per l’acquisto della quantità l di lavoro per produrre x );i i[K* = + ]; W* = ].

Nella Figura 18 sono riportate innanzitutto le funzioni di AC e MC: quest’ultimo è costante e pari al valore del+Oparametro c; il AC è decrescente nella quantità prodotta a causa dell’incidenza dei costi fissi medi. è ladomanda lineare per la varietà i-esima che si rivolge all’unica impresa che la produce, e corrisponde

anch

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
37 pagine
17 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Matelecl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Atzeni Gianfranco.