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Determinanti della domanda aggregata
Per capire da che cosa dipende la domanda aggregata, dobbiamo capire quali sono le determinanti di questi quattro tipi di domanda.
Determinanti della domanda di consumi
Le determinanti della spesa per consumi sono:
- Reddito disponibile: reddito della produzione (Y) meno le tasse (T). Maggiore è il reddito a disposizione, maggiore è la possibilità di consumare. (relazione positiva)
- Un maggior reddito disponibile implica una maggior spesa per consumi, ma il consumo tipicamente aumenta meno dell'incremento del reddito disponibile. Y = C(Y)
Nel nostro modello considereremo che il consumo dipende esclusivamente dal reddito. Tuttavia, anche i tassi di interesse reali potrebbero influenzare la quantità di risparmio e di consumo, ma ipotizziamo che qui siano relativamente irrilevanti. Anche la ricchezza potrebbe influenzare il consumo, ma assumiamo che qui sia relativamente non importante.
Determinanti del saldo del conto corrente
Le determinanti delle esportazioni...
nette (o saldo del conto corrente) sono:
- Tasso di cambio reale: prezzi dei prodotti esteri rispetto ai prezzi dei prodotti domestici, entrambi misurati in valuta domestica: EP*/P
al crescere dei prezzi dei prodotti stranieri rispetto a quelli dei prodotti domestici, la spesa in prodotti domestici aumenta e la spesa nei prodotti stranieri si riduce. - Reddito disponibile: un reddito disponibile maggiore implica una maggior spesa in prodotti esteri (importazioni). Quindi l'aumento del reddito disponibile fa ridurre le esportazioni nette.
In che modo le variazioni del tasso di cambio reale influenzano il saldo del conto corrente. Se i volumi di importazioni ed esportazioni non cambiano, l'effetto valore potrebbe dominare quando il tasso di cambio reale varia. Tuttavia, l'evidenza empirica indica che per la maggior parte dei paesi l'effetto volume domina l'effetto valore in un periodo di 1 anno o più breve. Perciò ipotizziamo
che un deprezzamento reale porti a un aumento del saldo del conto corrente: l'effetto volume domina l'effetto valore. Effetto volume: Variazione del volume di importazioni e esportazioni al variare del tasso di cambio. È positivamente correlato con il tasso di cambio reale. Effetto valore: Variazione del valore di importazioni e importazioni al variare del tasso di cambio. È negativamente correlato con il tasso di cambio reale. Noi ipotizziamo che l'effetto volume sia più grande dell'effetto valore. In che modo le variazioni del reddito disponibile influenzano il conto corrente. Il secondo fattore che influenza il saldo del conto corrente è il reddito disponibile domestico. Poiché una crescita di Y spinge i consumatori a aumentare la spesa per tutti i beni, comprese le importazioni dall'estero, un aumento del reddito disponibile peggiora il saldo del conto corrente a parità di altre condizioni (infatti un incremento di Y).Non ha effetto sulla domanda di esportazioni, in quanto stiamo assumendo che il reddito estero sia costante e che variazioni di Y non abbiano effetto su di esso).
La tabella 6.1 riassume la nostra discussione sul modo in cui le variazioni del tasso di cambio reale e del reddito disponibile modificano il saldo del conto corrente di un paese.
N.B. Se il tasso di cambio reale aumenta significa che la valuta domestica si deprezza. Poiché il deprezzamento della valuta provoca un aumento delle esportazioni e una riduzione delle importazioni, il saldo del conto corrente aumenterà.
L'equazione della domanda aggregata
Per semplicità, ipotizziamo che fattori politici esogeni determinino la spesa pubblica G e il livello di tassazione T.
Per semplicità, per ora ipotizziamo che la spesa per investimento I sia determinata esogenamente (un modello più complicato mostra che l'investimento dipende dal costo di prendere a prestito per l'investimento, ovvero dal...
tasso di interesse, ma non lo consideriamo). La domanda aggregata è perciò espressa come:
D = C(Y-T) + I + G + CA(EP*/P, Y-T)
Dove abbiamo espresso il reddito disponibile Y come reddito Y meno le imposte T. Questa equazione mostra che la domanda aggregata dei beni e servizi prodotti da un paese può essere scritta come funzione di tasso di cambio reale, reddito disponibile, domanda di investimenti e spesa pubblica:
D = D(EP*/P, Y-T, I, G)
Determinanti della domanda aggregata
Le determinanti della domanda aggregata saranno quindi:
- Tasso di cambio reale. Un aumento del tasso di cambio reale fa crescere il saldo del conto corrente, e perciò provoca un aumento della domanda aggregata di prodotti domestici. Un deprezzamento reale della valuta nazionale aumenta la domanda aggregata per i beni domestici a parità di altre condizioni, mentre un apprezzamento reale la riduce.
- Reddito disponibile. Un aumento del reddito disponibile accresce il consumo, ma riduce il saldo
del conto corrente. Poiché la spesa totale per consumi è solitamente maggiore della spesa in prodotti esteri, il primo effetto domina il secondo. All'aumentare del reddito, dato il livello di tassazione, il consumo aggregato e la domanda aggregata crescono meno del reddito. Un aumento del reddito reale interno aumenta la domanda aggregata per prodotti domestici a parità di altre condizioni, mentre una sua diminuzione riduce la domanda aggregata di prodotti domestici. La figura 6.1 mostra la relazione tra domanda aggregata e reddito reale Y per dati valori di tasso di cambio reale, imposte, domanda di investimenti e spesa pubblica. Al crescere di Y, il consumo aumenta, ma meno della crescita del reddito. Parte dell'incremento del consumo, inoltre, è spesa in importazioni. L'effetto di un incremento di Y sulla domanda aggregata per prodotti nazionali è quindi minore dell'aumento del consumo, che è a sua volta minore di quello di Y.
Nella figura 6.1 illustriamo questo risultato tracciando una curva di domanda aggregata con un'inclinazione (coeff. angolare) inferiore a 1 (infatti, un aumento del reddito reale di 1 porta ad un aumento della domanda aggregata di meno di 1). La retta interseca l'asse verticale sopra l'origine perché l'investimento, la domanda pubblica e la domanda estera fanno sì che la domanda aggregata sia maggiore di zero, anche nel caso ipotetico di produzione interna pari a zero. Determinazione della produzione di equilibrio nel breve periodo L'equilibrio è raggiunto quando il valore della produzione domestica Y (e il reddito derivante dalla produzione) è uguale alla domanda aggregata per beni e servizi nazionali D: Y = D(EP*/P, Y-T, I, G) L'eguaglianza di domanda aggregata e offerta aggregata determina quindi il livello di produzione di equilibrio nel breve periodo (assumendo quindi che i prezzi siano temporaneamente fissi). La determinazionedella produzione nazionale di equilibrio nel breve periodo è illustrata dalla figura 6.2, nella quale abbiamo nuovamente rappresentato la domanda aggregata in funzione della produzione per dati livelli di tasso di cambio reale, imposte, domanda di investimenti e spesa pubblica. L'intersezione (nel punto 1) della curva di domanda aggregata con la retta a 45° passante per l'origine degli assi (Y=D) ci dà l'unico livello di produzione Y1 in cui la produzione domestica eguaglia la domanda aggregata. Utilizziamo la figura 6.2 per vedere perché la produzione tende a portarsi in Y1 nel breve periodo. A un livello di produzione Y, la domanda aggregata (punto 2) è maggiore della produzione (output). Le imprese aumentano quindi la loro produzione per poter soddisfare questo eccesso di domanda. Quindi la produzione si espande fino a quando il reddito nazionale non raggiunge Y1. Nel punto 3 vi è un eccesso di offerta di produzione domestica e leimprese si trovano involontariamente ad accumulare scorte (aumentando involontariamente le loro spese di investimento al di sopra del livello desiderato). Le imprese quindi diminuiscono la produzione. Solo quando il prodotto si è ridotto a Y le imprese saranno soddisfatte del loro livello di produzione. Di nuovo, la produzione si porta nel punto 1, cioè il punto in cui eguaglia la domanda aggregata. In questo equilibrio di breve periodo, consumatori, imprese, governo e compratori stranieri di prodotti nazionali riescono tutti a realizzare le spese desiderate, e non vi è produzione che non venga domandata. Quindi, l'unico punto della curva della domanda aggregata in cui domanda è uguale a offerta è quello di intersezione con la bisettrice (punto 1). Il punto 1 è un equilibrio stabile perché quando ci si trova fuori dall'equilibrio, si mettono in atto meccanismi automatici che riportano all'equilibrio. L'equilibrio del mercatodei beni nel breve periodo: la curva DD. La curva DD indica il tipo di relazione tra il tasso di cambio e la produzione che deve valere quando il mercato è in equilibrio. Con i livelli dei prezzi, domestici ed esteri, fissi, un aumento del tasso di cambio nominale rende i beni e i servizi stranieri più cari rispetto a quelli domestici. Questo fa aumentare le esportazioni e fa ridurre le importazioni. Un aumento del tasso di cambio (un deprezzamento della valuta domestica) fa aumentare la domanda aggregata di prodotti domestici. In equilibrio, la produzione aumenterà fino a uguagliare la domanda aggregata. Il contrario avviene quando c'è un apprezzamento della valuta: le esportazioni nette si ridurranno. La curva DD quindi presenta una relazione positiva tra tasso di cambio e livello di produzione di equilibrio. Produzione, tasso di cambio ed equilibrio sul mercato dei beni La figura 6.3 illustra la relazione tra il tasso di cambio e il livello di produzione dovuta.all’equilibrio sul mercato dei beni. In particolare, la figura illustra gli effetti di un deprezzamento della valuta domestica rispetto a quella estera (cioè una crescita di E da E a E ) per dati valori dei livelli dei prezzi interni P ed esteri P*. Con un livello dei prezzi fisso all’interno e all’estero, l’aumento del tasso di cambio rende i beni e servizi esteri più costosi rispetto a quelli interni. Questa variazione dei prezzi relativi sposta la domanda aggregata verso l’alto in quanto, per ogni livello di produzione interna, la domanda di beni nazionali è maggiore dopo il deprezzamento. Per esempio, i consumatori di auto, sia americani che stranieri, modificano la loro domanda a favore dei modelli americani quando il dollaro si deprezza. Quindi se abbiamo un deprezzamento del tasso di cambio.