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LO SCAMBIO E’ PRODUTTIVO
Funzione delle possibilità produttive mostra le combinazioni di C e P che un individuo può produrre.
• A
• B produce più di entrambi i beni.
Ha un vantaggio assoluto nel quale si comprano le produttività di ogni individuo per ogni
bene. Inoltre gode di un vantaggio assoluto il suo costo di produzione è più basso
COSTO OPPORTUNITA’
Ciò cui siamo disposti a rinunciare per ottenere un determinato bene. Vedere tabella costi opportunità
per gli individui proposti(tab5) 12 MARZO
Vedere modello dei vantaggi comparati (Tab. 3)
“b” è più produttivo nella produzione di “C” perché gli serve solo 1H per produrre 1 unità di C mentre “a” ha
bisogno di 20H
Vedere grafico (tab 4)
“b” produce di più di entrambi.
Vantaggio assoluto si comparano le produttività di ogni
individuo per ogni bene Il suo costo di produzione è più basso
(meno ore per produrre)
Costo – opportunità (C.O): ciò cui si deve rinunciare per ottenere un certo bene.
Vedere tabella costo - opportunità (tab 5)
L’individuo che presenta il C.O più basso ha un vantaggio comparato nel bene considerato.
“a” ha un vantaggio comparato nella produzione di P
“b” ha un vantaggio comparato nella produzione
di C Sarebbe vantaggioso che “a” si specializzasse
solo nella produzione di P mentre “b” in quella
di C. scambio
“a” P
Paesi in autoarchia: paesi che non si scambiano nulla e che consumano quello che producono.
Vedere grafico tab. 6
Ragione di scambio: esempio: 1 unità di P per 3 unità di C.
Sia per “a” che per “b” lo scambio aumenta le possibilità di consumo
a e b sono consumatori e produttori
a V.C (vantaggio comparato) in P
b V.C in C
I prezzi di scambio si formano attraverso la legge della domanda e dell’offerta.
In questo modello i benefici nel commercio sono:
d) Ampliamento delle possibilità di consumo: si riescono a raggiungere dei punti che in autoarchia
non si poteva.
e) Ogni individuo (nazione, regione etc..) si specializza nella produzione di un unico bene. La
produzione totale aumenta (perché sia “a” che “b” si specializzano in quello che sanno produrre
meglio).
Limiti del modello dei vantaggi comparati:
1. Considera importante un solo fattore produttivo
2. Non considera i costi di trasporto
3. Non prende in considerazione le risorse disponibili
VEDERE ESERCIZIO 1
LE POLITICHE COMMERCIALI E IL COMMERCIO INTERNAZIONALE
Il commercio internazionale produce benefici per tutti?
Per capirlo abbiamo bisogno di una serie di strumenti che si rifanno alla microeconomia e rientrano
nell’analisi dell’equilibrio parziale:
• Domanda di un bene o di un servizio : quantità domandata di un determinato bene vedere grafico
“Funzione di domanda e offerta”(tab 7)
Q√d = f (funzione) (p√-) legge della domanda: all’aumentare del prezzo la quantità domandata si
riduce P Q√D
• Offerta di un bene o un servizio : quantità offerta di un bene sul mercato. Ha un legame stretto con i
beni vedere grafico “Funzione di domanda e offerta”(tab 7)
Q√s = g (p) se aumentano i prezzi le imprese sono disposte ad aumentare l’offerta sul mercato
perché hanno maggiore possibilità di profitto P Q√S
• Equilibrio del mercato : Q√D = Q√S Individua una certa quantità e un certo prezzo. È un punto nel
quale ne il consumatore ne le imprese hanno un incentivo a spostarsi da li. E varia al variare della
funzione di domanda e di offerta. Vedere grafico “Funzione di domanda e offerta”(tab 7)
• Analisi di statica comparata : si parte da un punto di equilibrio e si provano varie ipotesi che possono
modificare l’andamento della funzione di domanda e di offerta.
• Rendita/ surplus del consumatore : differenza tra quanto il consumatore sarebbe disposto a pagare e
quanto realmente paga per avere un data unità. Vedere tab 8
• Surplus/rendita del produttore : differenza tra il prezzo ricevuto dal venditore e il costo da lui
sostenuto. Vedere tab 9
Analisi del benessere: surplus consumatore + surplus produttore.
Rappresentiamo l’equilibrio in assenza di scambi internazionali. Vedere tab 10
Il paese che si apre agli scambi internazionali sia di dimensioni economiche piccole, cioè che con la sua
offerta/domanda non è in grado di cambiare gli equilibri del mercato, cioè di cambiare il prezzo mondiale.
Quindi il paese accetterà il prezzo globale come un dato
Prezzo globale: Prezzo prevalente sul mercato mondiale del bene.
Possiamo procedere con due possibilità:
1. Pglobale < prezzo di equilibrio interno : per il suo mercato significa che diventa lo stesso prezzo
prevalente avremo un offerta interna che sarà indicata da quante unità di questo bene le imprese
saranno disposte a vendere a questo prezzo e sulla funzione di domanda individuo la quantità
domanda del bene per quel prezzo. Il restante della domanda sarà soddisfatta dalle imprese estere.
Vedere tab 11
• Le imprese producono di meno (producono solo Q√S)
• Determinazione della quantità domandata è maggiore rispetto alla quantità che i consumatori
erano disposti quando non c’erano scambi. Questa variazione si è ottenuta per una
differenza di prezzo.
Vedere tab 12: Il paese sta meglio a livello di rendita. I consumatori migliorano la loro situazione
perché riescono a raggiungere dei livelli di rendita molto importanti rispetto a quando non
avvenivano gli scambi rispetto ai produttori.
2. Pglobale > prezzo di equilibrio interno . Vedere tab. 13. Le imprese producono di più rispetto alla
quantità domandata dai consumatori. Questo eccesso di produzione costituisce un’esportazione. La
situazione cambia perché c’è una variazione dei prezzi prima e dopo l’apertura agli scambi.
Vedere esercizio numerico tab14 25 MARZO 2012
HP ipotesi
HP: paese di piccole dimensioni che decide di introdurre un’imposta tabella 14a
• Si riducono le importazioni aggiungendo “t”
• Aumento di Q√S
• P D
Questa operazione ha due conseguenze:
1) incrementare Q prodotto dalle imprese
2) consumatore compra lo stesso bene di prima a un prezzo maggiore.
Bisogna sommare queste variazioni se maggiore migliora il benessere totale
Se minore peggiora il benessere
sociale
EFFETTI INTRODUZIONE DI “t”
Lo strumento è l’analisi del benessere.
È difficile da individuare l’operatore che peggiora o migliora la situazione. Vedere tab14b
- Per colpire l’area che interessa il consumatore metti un foglio lungo l’asse della funzione di
domanda e sul prezzo globale e si forma il triangolo che comprende A + B + C + D + E + F
- Per l’offerta si mette un foglio sulla funzione di offerta e sul prezzo globale (rendita senza dazio) e
poi sul prezzo globale + “t” (rendita con dazio)
- Operatore pubblico : ottiene dall’introduzione del dazio una somma che si chiama gettito fiscale e va
valutato per conteggiare come sono cambiati i livelli di benessere nel Paese.
Occorre valutare le entrate derivanti da “t” l’imposta grava su ogni unità di Q√D e va moltiplicata
per le unità importate di un bene.
- La società perde 2 aree di benessere: D e F
D= area di F= area di sottoproduzione, per
sovraproduzione, effetto della tassazione i
perché con consumatori hanno deciso di
l’introduzione di “t” le consumare meno rispetto a
imprese sono state quello che avrebbero consumato
spinte a produrre di più in una situazione di mercato
libero
Il dazio doganale distorce il mercato allontanandolo dalla locazione ottimale delle risorse:
∗ D rappresenta la perdita che si genera per sovraproduzione (si produce di più per effetto
dell’aumento di prezzo globale Pglob + t)
∗ F rappresenta la perdita per sottoconsumo (i consumatori domandano una quantità minore
del bene come conseguenza dell’aumento di P) 26 MARZO
t non positivo perché causa perdite secche all’interno del suo sistema
Il dazio doganale riduce il
benessere del Paese che
lo introduce (anche
importazioni ed
esportazioni)
-
Imposizione di un limite -
Si introduce attraverso l’uso di
legale alla quantità che di un licenze distribuite a titolo gratuito
dato bene è possibile
- C’è scritto quanto, agli importatori
numericamente, si può importare
(es: numero auto importabili)
- A titolo gratuito
- Si riferisce ai beni e non ai servizi
CONTINGENTAMENTO Vedere tab14c Provvedimenti legislativi
Importazione alla quantità.
Numero max di importazioni che
non si possono superare.
Lo Stato impone questa quota e la situazione cambia. Ha un nuovo punto di equilibrio
Quanto si importa?
La quantità stabilità dalle istituzioni che è uguale alla quota d’importazione/contingentamento. 1 APRILE
HP: sussidio erogato sulle quantità esportate. Consideriamo un Paese di piccole dimensioni. Vedere
tab14d - Il sussidio favorisce solo le imprese
- Nei momenti di crisi si fa spesso ricorso a dazi doganali per favorire le imprese. 2 APRILE
Lo Stato può decidere di limitare le esportazioni e aumentare le importazioni.
Strumenti di politica commerciale internazionale:
• Requisiti di contenuto minimo nazionale : insieme di norme con le quali si stabilisce la
porzione del bene finale che deve essere prodotto internamente. Possono essere espressi in termini
fisici o di valore.
Questo strumento non genera introiti e costi per lo Stato, come sussidia l’esportazione, e
rendita di contingentamento.
È uno strumento meno pesante per il benessere rispetto ai primi 3
• Politiche delle commesse pubbliche: acquisto di beni prodotti all’interno da parte delle
istituzioni politiche anche se tali beni sono più costosi dei beni esteri.
• Regolamenti: imposizioni di norme relative a requisiti sanitari, doganali e di sicurezza. Tali
norme vengono introdotte per ostacolare il commercio internazionale. Il più utilizzato è questo.
ARGOMENTI A FAVORE DEL PROTEZIONISMO (INNALZAMENTO DELLE BARRIERE DOGANALI)
1. Occupazione il libero scambio distrugge i posti di lavoro perché sul mercato arrivano bene che
costano meno dei beni presenti nel mercato nazionale, per questo si innalzano delle barriere che
proteggono le imprese nazio