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Organizzazione e problemi nel settore ricerca e sviluppo

Anche nel settore ricerca e sviluppo si ha una ripartizione tra progettazione macchine/cuscinetti. Sulle vendite vale il criterio geografico (6). Anche gli approvvigionamenti sono divisi per prodotti, ma l'80% dei fornitori è comune. Esistono conflitti (elemento umano, tecnologie, cambiamento mercato del futuro). Il problema riorganizzativo dipende da quanto sul serio i responsabili prendono le indicazioni dell'andamento del mercato, le problematiche di innovazione tecnologica.

Un consiglio per risolvere queste problematiche è la organizzazione di unità divisionali, per due ragioni:

  1. Correlazione = alto grado di sovrapposizione tra gli aspetti caratterizzanti dei prodotti. Si potrebbe attuare una diversificazione correlata. La ragione vera della correlazione era che, con gli stessi macchinari, riuscivano a produrre diversi prodotti.
  2. Eccesso di risorse all'interno dell'organizzazione.

Approcci:

razionalista: fondato su analisi statistico matematiche sui presupposti della completezza e dell'esaustività dei dati

2) estemporanea: nasce dalla crisi del modello razionalista, si fonda sulla dinamica tentativo-errore, rinuncia alla possibilità della progettazione.

3) Possibilista: anche questo nasce dalla crisi del modello razionalista, flessibilizza la progettazione.

Sono 3 approcci direttamente riferibili a culture diverse.

In chiave razionalista

Alla definizione della struttura organizzativa si arriva tramite il processo organizzativo.

Il processo organizzativo comprende:

  • l'individuazione di aree e flussi di attività
  • la definizione di funzioni specifiche
  • l'istituzione di linee e staff
  • la ripartizione delle attività secondo specializzazione
  • l'elaborazione di procedure

La definizione formale della struttura organizzativa comprende (la dimensione totale di vita interna):

  • la descrizione grafico-funzionale:
  • ovvero l'organigramma• il compendio delle procedure operative• il repertorio dei sistemi informativi

    La progettazione dell'organizzazione aziendale (Mintzberg e le configurazioni organizzative)

    Domanda di partenza: se l'organizzazione è l'insieme delle modalità secondo le quali viene effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti (differenziazione) e viene realizzato il coordinamento tra tali compiti (integrazione), come dovrebbe essere progettata tale organizzazione?

    Risposta: Le variabili o gli elementi dell'organizzazione debbono essere scelti in modo da raggiungere un'armonia e una coerenza interna e nel contempo anche una coerenza di fondo con la situazione dell'azienda (dimensioni, età, ambiente, sistema tecnico etc.).

    Conclusioni:

    • sia i parametri della progettazione organizzativa sia i fattori situazionali dovrebbero essere combinati per creare le configurazioni
    • le modalità

    organizzative che spingono le aziende efficaci a organizzarsi nel modo in cui sono organizzate, in realtà, sono un numero limitato. Il contingentismo enfatizza i collegamenti tra l'organizzazione ed il contesto in cui è inserita, e che i suoi confini non sono totalmente definiti. In sintesi:

    • 5 meccanismi di coordinamento

    Frasi famose:

    • "Il consulente ti chiede l'orologio per dirti 5 parti dell'organizzazione l'ora";
    • "il manager intrattiene gli ospiti per fare in modo che gli altri lavorino".
    • 5 parametri di progettazione

    I 5 Meccanismi di coordinamento: (dove c'è il n° 5 c'è Mintzberg)

    1. adattamento reciproco: utilizza la comunicazione informale
    2. supervisione diretta: una persona che assume la responsabilità del lavoro altrui dando ordini e controllando
    3. La standardizzazione dei processi di lavoro: programmazione dei contenuti del lavoro
    4. "
    Il testo formattato con i tag HTML corretti sarebbe il seguente:

    “ degli output: implica coordinamento sulla predefinizione del risultato5. “ “ delle capacità e delle competenze dei lavoratori: garantisce l’esito attraverso la preparazione delle personeEsiste un ordine crescente di complessità circolare: adattamento reciproco; Mintzberg: “immaginate la NASA quando ha mandato l’uomo sulla luna…”. È altresì possibile un uso combinato di tali meccanismi: l’adattamento reciproco non esclude standardizzazioni e meccanismi di supervisione.

    Le 5 parti dell’organizzazione:

    1. nucleo operativo (di base)
      • svolge l’attività fondamentale direttamente collegata all’ottenimento dei prodotti e servizi
      • svolge 4 funzioni:
        1. procurano gli input
        2. trasformano gli input in output
        3. distribuiscono gli output
        4. forniscono supporti direttivi
      • meccanismo prevalente: standardizzazione
    2. vertice strategico:
      • formato da chi ha la possibilità dell’organizzazione
    Il staff di supporto: a. fornisce supporto e servizi alle altre unità dell'organizzazione b. comprende: i. il personale amministrativo ii. il personale delle risorse umane iii. il personale finanziario iv. il personale legale c. supporta le attività dell'organizzazione garantendo risorse e competenze specializzate d. collabora con le altre unità per garantire il corretto funzionamento dell'azienda.

    fornisce supporti non essenziali al core business, ma essenziali al suo perseguimento (ad esempio: servizi di pulizia)

    si occupano di funzioni specifiche

    potrebbero non esistere

    6) l'ideologia è una parte in più... invisibile, ma che incide comunque. 525/10/04 5 Configurazioni tipo:

    Prima fase della riflessioni di Mintzberg

    1. meccanismo principale di coordinamento

    Seconda fase di

    1. parte fondamentale dell'organizzazione Mintzberg

    parametri principali di progettazione

    fattori situazionali

    1. Configurazione semplice: è la configurazione più utilizzata alla nascita di un'impresa. Imprenditoriale
    2. supervisione diretta
    3. vertice strategico
    4. accentramento e struttura organica (ovvero: organismo capace di adattarsi all'ambiente, più che struttura rigida)
    5. impresa giovane e piccola, ambiente semplice e dinamico, capo imprenditore-controllore. Non di moda (ovvero: non frequente) Linea intermedia

    c'è staff Nucleo operativo• non c'è tecnostruttura Staff di supporto• Tecnostrutturaforte contatto tra vertice e base.

    2. Burocrazia tecnocratica/meccanica: Burocratica

    1. standardizzazione dei processi di lavoro
    2. tecnostruttura
    3. finalizzazione del comportamento, specializzazione orizzontale e verticale delle mansioni, raggruppamento funzionale, unità organizzative di grandi dimensioni nel nucleo operativo, accentramento verticale e limitato decentramento orizzontale, pianificazione
    4. vecchia, di grandi dimensioni, sistema tecnico con un alto grado di regolazione ma non automatico, ambiente semplice e stabile, controllo esterno (CLASSICA SPA), non di moda.

    3. Configurazione divisionale:

    1. standardizzazione degli output
    2. parte fondamentale: linea intermedia
    3. contenitore di tante strutture tecnocratiche
    4. mercati (prodotti o servizi in particolare) diversificati, età elevata, grande dimensione, bisogno di potere dei managers

    della linea intermedia, di moda.raggruppamento in base al mercato, sistema di controllo della performance,o decentramento verticale limitato Innovativa

    Professionale:

    1. standardizzazione della capacità dei lavoratori
    2. parte fondamentale: nucleo operativo (gode di fortissima autonomia)
    3. formazione, specializzazione orizzontale delle mansioni (es.: università: ogni prof ha una sua specializzazione e sono tutti allo stesso livello), decentramento verticale e orizzontale
    4. ambiente stabile e complesso, sistema tecnico non sofisticato e non basso di grado di regolazione, di moda.

    Adhocrazia: burocrazia "ad hoc"

    Missionaria o ideologica:

    • adattamento reciproco l'ideologia
    • staff di supporto (nell'adhocrazia amministrativa), diviene il staff di supporto e nucleo operativo (nell'adhocrazia operativa) principale
    • meccanismi di collegamento, organizzazione di tipo organico, decentramento meccanismo di selettivo, specializzazione orizzontale

    della mansioni, formazione, coordinamentoraggruppamento contemporaneo su base funzionale e di mercato4. ambiente complesso, dinamico (e talvolta eterogeneo), giovane (specialmente perl'adhocrazia operativa), sistema tecnico sofisticato e spesso automatico(adhocrazia operativa/amministrativa), di moda.

    • Ha parecchie similitudini strutturali con la semplice.
    • La fase di realizzazione sta sotto alla fase di progettazione (es.: uno studiotecnico che decide di mettersi a produrre qualcosa), che non è sempre essenziale
    • Adatta a risolvere problemi contingenti, simile ad una logica di tipo matriciale. Politica: è presente inogni organizzazione: se ilsuo ruolo la determinatroppo ne deriva unaforma degenerata.
    • Missionaria e politica enfatizzano l'importanza della cultura. Sono una modalità evolutiva delle altre configurazioni.

    Anche un autore come Mintzberg che studia l'organizzazione strutturale, in realtà rivede le proprie

    configurazioni reali. Criteri di progettazione (leggere):
    • specializzazione delle mansioni: Ricardo
    • formalizzazione del comportamento: possibilità di predefinire modalità di ruoli e contenuti dell'attività
    • addestramento
    • indottrinamento: condivisione della cultura della mission
    • raggruppamento in unità operative
    • dimensione dell'unità operativa
    • sistemi di programmazione e controllo
    • strumenti di collegamento
    • decentramento
    Elementi di contesto:
    • anzianità e dimensioni dell'azienda: quanto è l'anzianità tanto più formale è il suo comportamento
    • quanto è la dimensione tanto più formale è il comportamento
Dettagli
Publisher
A.A. 2001-2002
8 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melody_gio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Ancarani Alessandro.