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ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Ferdinando Azzariti
Libro suo
4 DICEMBRE SCRITTO + ORALE 18 DICEMBRE
studiare slide, appunti + parti libro + argomento windows
differenza tra costi e ricavi: utile, profitto, NO GUADAGNO!
LEZIONE 1
L’organizzazione e un aggregato di persone e di risorse materiali e immateriali deliberatamente
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connesse e coordinate con confini relativamente identificabili che opera con relativa continuità per
raggiungere un obiettivo comune o un insieme di obiettivi anche confliggenti che trovano punti di
convergenza.
Più alta è la tecnica e maggiore è l’importanza delle relazioni umane. Un’organizzazione è formata
da persone e regole. Le risorse materiali sono concrete, quelle immateriali equivalgono ai valori
delle persone e ai valori dell’azienda (brand). Le risorse sono messe a lavorare insieme per
raggiungere determinati obiettivi.
Famiglia, ospedale, borsa, Benetton, chiesa, supermercato, circolo culturale sono tutte
organizzazioni con obiettivi differenti. L'obiettivo comune genera delle organizzazioni profit che
hanno come obiettivo il profitto e delle organizzazioni no profit che non hanno come obiettivo il
profitto ma deve comunque tenere conto di costi, spese e guadagni.
L'organizzazione aziendale non è una scienza ma ci sono stati studi nati nei primi del 900, gli studi
di economia invece a inizio 700. Si inizia a studiare il fenomeno perché c'è la rivoluzione
industriale. Si inizia a studiare l'economia perché c'è un cambiamento di regime. Si passa
dall'approccio medievale monarchico all'approccio democratico-repubblicano con una nuova forma
di partecipazione del popolo. Nel 700 nascono le nuove filosofie dettate dall'illuminismo di Voltaire,
Rousseau, Diderot. Nasce uno scontro tra fisiocrati (proprietari terrieri, che hanno possedimenti
statici) e mercantilisti (mercante, come Marco Polo). Con il mercantilista ci si pone davanti alla
relazione con lo straniero (ci sono problemi linguistici). Il fisiocrate, statico, tende a fermare la
società mentre i mercantilisti vogliono mandarla avanti, introdurre novità.
Teorie classiche: taylorismo, teoria della direzione amministrativa, teoria burocratica.
Le tre teorie hanno degli elementi comuni: usano la metafora della macchina o del sistema
razionale, l’organizzazione è uno strumento creato per raggiungere uno scopo e opera in maniera
razionale ed efficiente. Nell’organizzazione prevalgono gli aspetti formali su quelli informali, è
possibile ricerca una soluzione universale ai problemi ed è possibile scientificare l’attività
direzionale.
Taylorismo
Nel 900 arriva l'ingegnere Frederick Taylor 1856-1917. Tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 ci sono
degli anni di tempesta perfetta. Abbiamo la presenza di tempeste diverse contemporaneamente:
Marx, Freud, Darwin, Einstein. Queste 4 persone rappresentano il cambiamento epocale dei primi
anni del 900. Inoltre siamo in presenza della seconda rivoluzione industriale con l'introduzione
della tecnologia. Nascono le importantissime ferrovie.
Contesto tecnologico: standardizzazione degli strumenti di produzione e dei prodotti
(prodotti tutti uguali in serie in grandi quantità), intercambiabilità dei pezzi, specializzazione
delle macchine e degli utensili
Contesto economico: produzione su larga scala in grandi impianti (gli americani iniziano a
costruire grandi imprese), bisogni emergenti soddisfabili con le nuove tecnologie: grandi
potenzialità di sviluppo, riduzione dei costi
Contesto mercato del lavoro: abbondanza di offerta di regime di lavoro dequalificato di
origine contadina, forte potere degli operai qualificati
Contesto culturale: scientismo positivista, cultura calvinistica-puritana che sostiene che
l'uomo era predestinato ma attraverso il lavoro poteva cambiare il suo destino.
Organizzazione scientifica del lavoro: l'organizzazione di qualsiasi impresa è scientificamente
fattibile. E’ possibile trovare sempre una soluzione e scientificare il modo di dirigere.
Non bisogna preoccuparti della divisione del surplus ma del suo aumento. Ci sono diversi ostacoli
all’aumento del surplus che sono: la convinzione errata che l'aumento di produttività tagli i posti di
lavoro. Invece è sbagliato perché più si produce e più si vende. È vero anche che il lavoratore
abbia un'abitudine innata di fingere di lavorare. Un altro ostacolo è la difficoltà di sostituire
all’opinione e alla conoscenza individuale una conoscenza scientifica ed empirica.
Taylor propone quindi dei metodi innovativi che fanno fare un salto all'economia. Il salto è
rappresentato da alcuni principi organizzativi:
Separazione tra progettazione ed esecuzione
Semplificazione e parcellizzazione del lavoro: semplifica il più possibile le lavorazioni con
l'uso della catena di montaggio
Incentivazione economica ovvero il riconoscimento di chi lavora di più, più paga per chi
lavora maggiormente. Introduce una parola chiave che è cottimo. Il lavoratore viene pagato
per quanto lavora e non per quanto produce. Si passa dal pagamento soggettivo a quello
scientifico. E’ il cottimo differenziale.
Individuazione della modalità ottima, l’unico modo migliore di lavorare, One best way. La via
più veloce che toglie gli sprechi
Selezione e addestramento scientifico dei lavoratori. Addestrarli con manuali scritti e non
orali, perché ci si può dimenticare qualche regola.
Il sindacato è inutile se c’è l’organizzazione scientifica del lavoro, se invece c’è arbitrarietà il
sindacato è necessario.
Il sindacato e necessario se manca l’OSL: la direzione e arbitraria, paga poco e in misura eguale.
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Il sindacato e inutile se vi e l’OSL: la direzione agisce in base alla scienza, paga molto e in modo
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differenziato creando un clima di armonia
La teoria della divisione amministrativa
Anche la direzione di un’organizzazione va scientificata.
Fondamenti economici della parcellizzazione e della ricomposizione
Considerando i soli costi di apprendimento iniziale al fine di sfruttare le economie da divisione del
lavoro è conveniente spingere la divisione del lavoro ai massimi livelli consentiti dalla dimensione
del mercato, dalla divisibilità tecnica del lavoro.
I principi della direzione:
• Divisione del lavoro: parcellizzazione e catena di montaggio
• Unità di comando e di direzione: una persona comanda, non di più. Più capi non vanno
bene.
• Ampiezza del controllo, numero dei livelli (numero che da Fayol è l’8, numero magico).
• Line (chi lavora e sta in produzione) e staff (chi sta nei servizi: paga, grafica,
amministrazione).
• Spirito di corpo: collaborazione, i singoli formano il gruppo unito.
Filone dei motivazionalisti – la motivazione
La motivazione è un insieme di motivi ad agire che sono in relazione ai diversi obiettivi e interessi e
che sono guidati da processi cognitivi ed emotivi. Esiste la motivazione a partecipare al lavoro e a
produrre lavoro. Quindi il pragmatico è dettato dalla parola azione che ha sua volta è dettata dalla
motivazione.
E. Mayo effettua studi nella Western Electric Company con l’intenzione di aumentare la produttività
della fabbrica. Come? Migliorando l’ambiente. Ovvero aumentando l’illuminazione.
La cosa funzione, poi però provano a diminuire la luminosità e l’esperimento funziona comunque.
Perché? Perché si sentivano offertati e studiati. Questo si chiama effetto Hawtorne.
C’è il sentimento della frustrazione, gli operai si uniscono e sono solidali tra di loro.
Le persone di adattavano al caporeparto formale, ma poi gli studi rivelano che all’interno del
gruppo c’è un leader informale che da motivazione a tutti. Si chiama leader relazionale e non
tecnico (caporeparto). Se c’è una competizione tra leader, si sceglie quello più gettonato dal punto
di vista relazionale.
Majo inoltre si domanda perché alcune imprese hanno tassi di assenteismo più bassi di altre.
Tasso di assenteismo: dal 7 % in su scatta un problema del gruppo, l’assenteismo genera danno
all’azienda e ai compagni. La risposta alla domanda è la presenza del leader. Egli ti porta a
lavorare maggiormente….se stai a casa, il gruppo va in crisi. Il tasso di assenteismo è un
indicatore di quanto i gruppi sono compatti o meno all’interno dell’azienda.
LEZIONE 2
Le componenti importanti che permettono il funzionamento do un’azienda sono:
Importanza e legame del gruppo, se i lavoratori sono più uniti lavorano maggiormente.
Rapporto tra organizzazione formale e informale (tra i dipendenti si creano dei sottogruppi
che possono seguire o non seguire l’organizzazione formale)
Sfuma l’equazione “denaro contro fatica”: la motivazione e la soddisfazione per il lavoro
vanno ripensati. Secondo i motivazionalisti il riconoscimento del lavoro fatto spinge il
lavoratore a lavorare maggiormente.
La direzione influisce sul morale e sull’efficienza.
Importanza dei sentimenti e delle relazioni sul posto di lavoro. Più si crea affiatamento, più
si lavora.
Likert e Katz
Dimostrano che si sono gruppi che hanno una maggiore produttività di altri. La risposta è che
esistono capi orientati alla produzione e capi orientati al dipendente/alle persone.
Per loro il migliore dei capi possibili è quello con alto orientamento alla produzione e al dipendente
che sa come muoversi in ogni situazione.
Alto orientamento alla Alto orientamento alla
produzione produzione
Basso orientamento al Alto orientamento al dipendente
dipendente CARISMATICO! EFFICIENTE!
“DEVO LAVORARE DI PIU’”
Basso orientamento alla Basso orientamento alla
produzione produzione
Basso orientamento al Alto orientamento al dipendente
dipendente FESTAIOLO! PATERNALISTA!
INCAPACE! MOLLO!
Maslow si chiede cosa sia il bisogno. Risposta: il bisogno è la carenza di un oggetto desiderato
tale per cui la persona orienta il proprio comportamento per raggiungere soddisfare tale bisogno.
Crea una scala dei bisogni (in ordine crescente):
Fisiologici: di andare in bagno, mangiare e bere.
Sicurezza: famiglia, amore, soldi, lavoro
Appartenenza: bisogno di appartenere ad un gruppo che mi motivi socialmente
Stima: essere riconosciuto, apprezzato
Autorealizzazione: bisogno di potere
Per passare al bisogno successivo bisogna aver soddisfatto i bisogni prima. Un bisogno di ordine
superiore non e “attivo&rd