Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
- specializzazione del lavoro e scambio;
- costi di transazione.
Analizziamo gli ultimi sopracitati motivi che possono essere considerati come i più diffusi/notevoli. Per
specializzazione del lavoro, l’impresa ha interesse a costituirsi per concentrarsi su alcune attività che pensa di
poter svolgere in maniera migliore, grazie a competenze specialistiche delle sue risorse umane (denota un focus
sulle propensioni e opportunità personali) ed essere quindi protagonista di nuovi scambi garantendo:
- riduzione di costi;
- innovazione.
L’impresa può costituirsi per focalizzarsi sui costi di transazione, sostituendosi al mercato poiché più efficiente
(riduce i costi di transazione) applicando protocolli di coordinamento gerarchico. Per carpire al meglio il
concetto, teniamo conto dell’esistenza di diversi costi associati alle transazioni quali costi di ricerca, di
coordinamento, organizzativi e di amministrazione. L’impresa, in questo caso, riduce questi costi.
1.3 - Quali sono gli obiettivi di un’impresa.
L’impresa può costituirsi definendo un ambito di riferimento da cui segue il proprio orientamento sul profitto:
- imprese orientate al profitto economico i.e. for profit;
- imprese orientate a obiettivi di tipo sociale i.e. not for profit;
In entrambi i casi, obiettivi comuni sono:
- evitare lo spreco di risorse i.e. efficienza produttiva;
- selezione di strategie efficaci.
Focalizziamoci sugli obiettivi delle imprese for profit. L’impresa persegue realmente l’obiettivo del massimo
profitto economico? In generale il tema risulta controverso e legato all’evoluzione del sistema di governo
dell’impresa e dei soggetti con cui interagisce: 1
- modelli di governo i.e. corporate governance ;
2
- portatori di interesse .
Soffermandoci sui modelli di governance, elenchiamo aspetti chiave di questi:
- composizione della compagine proprietaria;
- stabilità della compagine stessa;
- quanto potere di gestione ha la proprietà.
Esistono due principali modelli di governance. L’impresa padronale, il primo modello, è ben caratterizzata
come segue:
- proprietà concentrata e tendenzialmente stabile;
- proprietà e gestione nelle mani di un unico soggetto economico: l’imprenditore è proprietario e capo;
- obiettivo: massimizzazione del profitto economico;
- vantaggi: capacità imprenditoriale, dedizione, agilità (poiché proprietà e direzione coincidono);
- limiti: disponibilità di risorse finanziare generalmente limitate, insufficienti capacità manageriali.
Il secondo modello, l’impresa manageriale, ha una struttura più complesso poiché vede la separazione tra
proprietà e gestione come fondamento principale e segue le caratteristiche:
- più soggetti economici assumono potere di direzione;
3
- burocrazia di manager governa e controlla l’impresa;
- obiettivi potenzialmente diversi e conflittuali: in genere se ne individuano due i.e. la massimizzazione
del profitto economico e/o la crescita delle dimensioni dell’impresa per favorire potere e posizione
sicura con conseguente obiettivo di massimizzare la propria remunerazione o status (insomma, il
manager potrebbe fare il para culo e direzionare le decisioni aziendali per interessi personali
remunerativi o meno);
1 La governance è l’insieme delle regole attraverso cui ciascun soggetto economico può esercitare il potere di gestione
(i.e. governo/amministrazione) e perseguire il soddisfacimento dei propri interessi. Per gestione si intendono decisioni di
medio-lungo termine, generali o limitate, di natura straordinaria, in generale anche controllo e governo dell’impresa.
2 Per portatori di interesse, anche detti stakeholder, si fa riferimento a qualsiasi soggetto influente nei confronti di una
iniziativa economica, societaria o progettuale.
3 Struttura tecnico- decisionale dell’impresa. 4
- le imprese manageriali hanno processi decisionali influenzati sia da manager che da proprietari e
l’incidenza di tale rapporto cambia in base a come è diviso il potere gestionale;
- limiti: rischio orientamento alla crescita a scapito della redditività o della capacità competitiva, elevati
gradi di mediazione al management, lentezze decisionali etc. etc.
Nell’ambito dell’impresa manageriale si individuano due nuovi modelli di governo. Il primo modello fa
riferimento alle imprese di tipo Public Company (impresa a proprietà diffusa) segue le caratteristiche:
- polverizzazione della proprietà (numerosissimi proprietari), impresa manageriale “perfetta”;
- bassissima identificazione tra proprietario e impresa;
- governo al management;
- modello opposto all’impresa padronale;
- risorse finanziarie potenzialmente illimitate;
- ulteriori rischi: manager-padrone (da impresa di tutti a impresa di nessuno), essenziali adeguati
meccanismi di controllo (la proprietà è troppo frantumata per esercitare attività di controllo);
- esempi: grandi imprese USA e anglosassoni.
Il secondo modello fa riferimento alle imprese consociative (impresa a proprietà ristretta):
- compagine numerosa ed articolata ma stabile;
- continuità dell’impresa come motivo unificante;
- atteggiamento vigile nei confronti del management;
- lungimiranza;
- flessibilità finanziaria e possibilità di accedere al capitale a basso costo;
- proprietari interessati ad un controllo puntuale sull’operato del management;
- esempi in Giappone e Germania.
Descriviamo brevemente il ruolo dei portatori di interesse tenendo conto esclusivamente del fatto che, le varie
suddette caratterizzazioni riguardo la governance delle imprese può ritenersi più complessa strutturalmente nel
momento in cui i soggetti che interagiscono con l’impresa si associano e coordinano le loro azioni. In questo
caso l’impresa deve rapportarsi con gruppi e non più singoli (vedi per esempio sindacati o le associazioni dei
consumatori) e i processi decisionali sono quindi influenzati dai legittimi portatori di interesse (per la stessa
definizione di sistema aperto e dinamico). Segue infine che le decisioni diventano risultato di una mediazione
tra le due parti.
1.4 - Quali forme giuridiche possono assumere le imprese.
Le imprese possono assumere le seguenti forme giuridiche:
- impresa in forma individuale: un solo soggetto conferisce tutte le risorse per l’attività economica da
cui segue l’imprenditore individuale;
- impresa in forma societaria costituita con contratto di società: due o più individui conferiscono tutte
le risorse per svolgere in comune l’attività economica allo scopo di dividerne gli utili da cui seguono
i soci.
In particolare, ai fini dello studio ci focalizziamo solo su imprese in forma societaria costituite con contratto
di società. Queste vengono costituite con un unico socio fondatore e non prevedono contratto tra più persone
ma un atto pubblico unilaterale.
Da un punto di vista giuridico, le imprese si distinguono per gli obblighi che la proprietà ha verso i possibili
creditori. In caso di fallimento le procedure per onorare i debiti possono essere differenti. Analizziamo le
caratteristiche di ciascuna tipologia di impresa.
Impresa individuale:
- la proprietà dei mezzi di produzione e l’attività imprenditoriale fanno capo a un solo soggetto;
- non ha personalità giuridica: la titolarità dei diritti e dei doveri assunti fanno capo all’imprenditore;
- non vi è alcuna separazione tra beni dell’imprenditore usati nell’attività economica e i suoi restanti
beni;
- totale assenza di autonomia patrimoniale: l’imprenditore è illimitatamente e personalmente
responsabile per le obbligazioni assunte nell’esercizio dell’impresa. 5
Impresa collettiva:
- contratto con il quale due o più persone conferiscono le risorse per l’esercizio comune di attività
economiche (società di persone, società di capitali, società cooperative);
- le società di persone e le società di capitali hanno scopo di lucro, le ultime hanno scopo mutualistico;
Società di persone:
- non ha personalità giuridica: la titolarità di diritti e doveri fanno capo ai soci;
- responsabilità illimitata: i soci rispondono illimitatamente alle obbligazioni assunte;
- autonomia patrimoniale imperfetta;
- i creditori possono rivalersi sul patrimonio personale dei soci;
- la cessione della qualità di socio non è ammessa senza consenso unanime dei soci.
Società di capitali:
- ha personalità giuridica;
- tipologie di impresa: società a responsabilità limitata, per azioni, in accomandita per azioni;
- responsabilità limitata: i soci rischiano solo denaro nell’impresa e soltanto il patrimonio sociale
risponde ad obbligazioni;
- la qualità di socio è liberamente trasferibile;
- autonomia patrimoniale perfetta;
- il potere di amministrazione è dissociato dalla qualità di socio;
- la costituzione della società di capitale prevede la riunione di soci e seguente stipula di contratto;
- la sottoscrizione e il versamento è garanzia nei confronti dei creditori i.e. favorisce la credibilità
nell’attività economica;
- il capitale sottoscritto è detto capitale sociale;
- il capitale versato;
- la frazioni del capitale sociale i.e. quote di partecipazione possono variare in base alla forma della
società (cioè tra S.p.A. e s.r.l.);
Società per azioni:
Nel seguito ci si focalizzerà solo su imprese collettive costituite come società per azioni attraverso contratto di
società. La società per azioni ha patrimonio sociale che risponde dei debiti assunti dalla società e le quote di
partecipazione dei soci sono rappresentate per azioni. Seguono inoltre:
- capitale sottoscritto superiore a 50 mila euro;
- il 25% del capitale deve essere versato presso un istituto di credito per la costituzione della società;
- il contratto sociale deve essere redatto per atto pubblico e deve essere sottoposto al giudizio di
omologazione del tribunale (che verifica l’adempimento delle condizioni stabilite dalla legge per la
formazione delle S.p.a.).
In generale il modello di amministrazione ordinario di un’impresa prevede i seguenti organi:
- assemblea di soci: funzioni deliberative i.e. organo deliberativo;
- amministratori: funzioni di gestione i.e. organo amministrativo;
- collegio sindacale: funzioni di controllo i.e. organo di controllo.
L’assemblea dei soci nomina e revoca amministratori e sindaci, assegna responsabilità agli amministratori e ai
sindaci, approva il bilancio e prevede decisioni di carattere straordinario. Gli amministratori possono essere
singoli o essere organizzati tramite consiglio di amministrazione, questi possono delegare proprie
responsabilità e può nominare un presidente. Il collegio sindacale prevede sindaci scelti dai soci sulla base di
norme di legge e vigilano su osservanza della legge, dell’atto costitutivo della società, sull’attività
amministratori e sull’attività assemblea soci.
Le quote di partecipazione dei soci sono rappresentate da azioni e conferiscono il diritto al dividendo i.e. quota
di ricchezza residua distribuita ai proprietari, la cui assegnazione è deliberata dall’assemblea dei soci in seguito
all’approvazione del bilancio.
Si considerano società controllate le società il cui capitale sociale è posseduto da un’altra società in una
percentuale tale da assicurare la maggioranza dei voti nell’assemblea ordinaria (i.e. controllo interno di diritto),
oppure da un’altra società in una percentuale tale da assicurare voti sufficienti per esercitare un’influenza
dominante (controllo interno di fatto), oppure le società che sono sotto influenza dominante di un’altra società
6
in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa (controllo esterno contrattuale). Per individuare una
situazione di controllo si deve tener conto dei voti spettanti a soci che sono imprese a loro volta controllate.
In generale, consideriamo società collegate, le società, sulle quali un’altra società esercita un’influenza
notevole e l’influenza si presume quando nell’assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei
voti, ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in borsa. I gruppi di impresa possono essere i seguenti: