Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
X Y X Y
PS 13 8.5 QS 38400 11400
PE 12.4 8.7 QE 39000 11000
QE 39000 11000 PS 13 8.5
Varianza di
Varianza P 23400 -2200 -7800 3400
impiego
Vaianza 21200 Varianza Totale -4400
Totale
Varianza di prezzo
2) della manodopera Varianza di efficienza della manodopera (HE-HS)*CS
(CE-CS)*HE
CE 13.6 HE 2025
CS 14 HS 2040
HE 2025 CS 14
Varianza P -810 Varianza E -210
Esame “Economia e Organizzazione Aziendale” | Lighea Contorno - lighea.contorno@studio.unibo.it
DECISIONI DI BREVE TERMINE TRA DIVERSE ALTERNATIVE
In un problema di scelta fra alternative sono specificati due o più corsi di azione alternativi (che si escludono
mutualmente) e si è chiamati a scegliere quello ritenuto più conveniente. Alcuni di questi possono essere:
- Cambiare i metodi produttivi la programmazione delle attività, ad esempio, produrre sul turno con
straordinario o su due turni
- cambiare il mix produttivo
- accettare un ordine speciale
- produrre all'interno o acquistare (Make or buy) outsourcing = la esternalizziamo
IL CONCETTO DI DIFFERENZIALE: cos’è che cambia rispetto alla situazione attuale nel caso in cui io intraprenda quel
percorso d’azione rispetto al non farlo? Quali sono i costi e i ricavi che vengono veramente influenzati dalla decisione?
La sola conoscenza del costo pieno potrebbe essere forviante in questi casi perché dentro di esso c’è una quota di costi
fissi allocati che non varierebbero in funzione della decisione che ho preso. È meglio tenere in considerazione solo i
costi differenziali, cioè quelli che realmente cambiano. Quando si stimano i costi differenziali i costi allocati devono
essere considerati con grande cautela.
La domanda centrale da porsi nella scelta tra alternative di breve termine è “quali costi e quali ricavi si modificheranno
e in che misura a seconda dell’alternativa scelta?” questi costi e questi ricavi sono gli elementi in base ai quali scegliere,
sono gli elementi rilevanti o differenziali della scelta.
Costo differenziale: sono quei costi che si modificano, che cambiano in funzione dell’opzione che sto valutando
rispetto ad un’altra opzione. Sono differenziali sia i costi/ricavi emergenti (per incrementi di produzione, per nuove
fasi del processo produttivo, ecc…) sia i costi/ricavi cessanti (per l’eliminazione di prodotti o reparti, per riduzioni di
volume, ecc…) Opzione alternativa
Situazione iniziale B
A COSTI EMERGENTI (-)
RICAVI EMERGENTI (+)
COSTI CESSANTI (+)
RICAVI CESSANTI (-)
Esame “Economia e Organizzazione Aziendale” | Lighea Contorno - lighea.contorno@studio.unibo.it
Il costo (ricavo) differenziale non ha come riferimento un solo oggetto del costing, ma una comparazione tra due
situazioni/oggetti. Si riferiscono sempre al futuro, non sono cioè consuntivi. Se viene proposta un’alternativa rispetto
ad una soluzione di base, i costi differenziali sono quelli che nell’ipotesi proposta sono diversi rispetto a quelli dello
stato attuale, quelli influenzati dalla proposta. Quelli che non ne sono influenzati (costi sommersi/sunk cost) invece
non sono differenziali e quindi non sono rilevanti nella decisione e possono essere ignorati. I costi sommersi sono
come il latte versato, non devo piangerci sopra.
In genere i costi variabili sono sempre differenziali, mentre per i costi fissi dipende: se si tratta di decisioni con cui si
utilizza una certa capacità produttiva già predisposta, senza modificarla, allora si possono considerare solo i costi
variabili; Viceversa, se si richiedono significative variazioni della capacità produttiva, ad esempio la decisione di cessare
la produzione di una linea di prodotti, si possono avere anche costi differenziali fissi oltre che variabili
Costi opportunità (opportunity cost) = costi che misurano il valore al quale si rinuncia quando la scelta di un corso
d’azione implica la rinuncia a un corso d’azione alternativa, quindi in sostanza è il beneficio economico al quale si
rinuncia.
Nei problemi di scelta devo considerare i costi opportunità e ignorare i costi sommersi.
Esercizio: continuazione Ferretti
3 A.
Devo capire quale dei due prodotti ha il margine di contribuzione unitario più alto IN ASSENZA DI VINCOLI
MdC A = 100-65 = 35
MdC B = 120-66 = 54 è più conveniente ad essere commercializzato
3 B.
Per fare un’unità di a=30 min, b=45 min
Devo studiare il MdC per unità di risorsa scarsa (limitata)
MdC per min mod A= 35/30= 1.167 euro per min di manodopera
MdC per min mod B=54/45=1.2 euro per min di manodoperaè più conveniente ad essere commercializzato
Esame “Economia e Organizzazione Aziendale” | Lighea Contorno - lighea.contorno@studio.unibo.it
CONTO ECONOMICO A MARGINE DI CONTRIBUZIONE
RICAVI
- COSTI VARIABILI
= MARGINE DI CONTRIBUZIONE / PRIMO MARGINE DI CONTRIBUZIONE / MARGINE DI CONTRIBUZIONE DI PRIMO
LIVELLO
- COSTI FISSI DIRETTI
= SECONDO MARGINE DI CONTRIBUZIONE / MARGINE DI CONTRIBUZIONE DI SECONDO LIVELLO
+ COSTI FISSI COMUNI
= REDDITO D’ESERCIZIO PROBLEMI DI SCELTA TRA ALTERNATIVE: FASI
1. definire il problema, generare e selezionare le possibili alternative. È spesso la fase più complessa dell’intero
processo. Ad esempio: sostituire un’operazione manuale con un macchinario che la rende automatica?
2. Misurare per ciascuna alternativa le conseguenze esprimibili in termini economici o quantitativi (roi, reddito
differenziale, costo più basso...)
3. Identificare quelle conseguenze che non possono essere espresse in termini quantitativi e porle a confronto con le
conseguenze attese
4. Pervenire a una decisione sulla base di elementi quantitativi e qualitativi
DECISIONI DI OUTSOURCING (SCELTE DI MAKE OR BUY)
OUTSOURCING = approvvigionarsi dall’esterno, esternalizzazione
Le decisioni di outsourcing, cioè le scelte fra produrre internamente o acquistare sono frequenti problemi di scelta
fra alternative. Bisogna decidere in maniera strategica quale attività svolgere all’interno e quali all’esterno. La
dimensione economica è solo una delle dimensioni della scelta e i costi generali sono per lo più invisibili nelle
decisioni di make or buy (approvvigionamento, controllo ricevimento merce, carico a magazzino…)
Le caratteristiche dei prodotti acquistati all’esterno possono avere importanti ripercussioni economiche, non sempre
ricondotte allo specifico fornitore che ha determinato il danno (costo totale del possesso)
Costo totale del possesso (total cost of ownership)
Scegliere fornitori a basso costo, non a basso prezzo!
Quando decido di acquistare all’esterno non devo considerare il solo costo d’acquisto, il prezzo, ma tutti quegli ulteriori
costi che dovrei poter sostenere in tutto il ciclo di vita del prodotto, anche quando questo l’avrò già venduto. La
Esame “Economia e Organizzazione Aziendale” | Lighea Contorno - lighea.contorno@studio.unibo.it
valutazione economica dei processi d’acquisto dovrebbe essere fatta in termini di total cost of ownership, non solo di
prezzo d’acquisto.
Esercizio: ferretti
Domanda 5
Ragiono per margini di contribuzione perché nelle due alternative i costi variabili sono gli unici che variano.
10000 ∗ 35 = 350000
MDC cessante di A = 30 ∗ 10000 = 300000
Minuti di mod libera per mancato utilizzo A =
Per fare un’unità di C ho bisogno di 10*6 = 60 min di mod
Unità di C producibili = 300000/60=5000 unità
MDC sorgente di C = 160 – (30*1) – (15*6) – (6*4) = 16 euro per unità C = 16*5000= 80000
Non ci guadagno MDC cessante>MDC sorgente
MDC differenziale = -350000+80000=-270000
Domanda 6
MDC sorgente di A= 10000-(100-85) =150000
MDC differenziale = -350000+80000+150000=-120000
Non conviene
DECISIONI DI LUNGO TERMINE, LA SCELTA DEGLI INVESTIMENTI
INVESTIMENTO: è un impegno di risorse monetarie di lungo periodo a fronte del quale si ipotizza 1. Il recupero del
denaro inizialmente investito (recupero dell’investimento) 2. Un rendimento sulla somma investita adeguato alla
Esame “Economia e Organizzazione Aziendale” | Lighea Contorno - lighea.contorno@studio.unibo.it
durata e al rischio dell’operazione (ritorno dell’investimento). La valutazione economica di un investimento si avvale
dell’analisi dei costi e dei ricavi differenziali, ma richiede ulteriori tecniche denominate di capital budgeting.
- Richiede nel caso più generale notevoli impieghi iniziali di denaro
- A fronte di questo esborso di denaro si generano risultati dagli esiti incerti lungo un orizzonte temporale ampio
- Si caratterizza per una bassa reversibilità, è molto difficile abbandonare l’investimento senza perdere molti
soldi
Alcuni investimenti tipici sono la sostituzione di un impianto, l’automazione, l’espansione o l’ampliamento dell’offerta
e sviluppo di nuovi prodotti.
Quando un investimento è conveniente?
Ci sono diversi metodi di valutazione economica:
1. VAN, valore attuale netto
2. TIR, tasso interno di rendimento
3. Periodo di recupero (payback)
Non posso sommare flussi di cassa con periodi temporali diversi perché esiste un valore economico del tempo: un
euro oggi vale di più di un euro domani. Domani, infatti, si disporrà dell’euro iniziale più il beneficio monetario
derivante dall’averlo impiegato. La ragion d’essere di questo principio della finanza è l’esistenza sul mercato finanziario
di investimenti sicuri, cioè privi di rischio, ad esempio i titoli di stato come i BOT che producono cioè un ritorno
nominale certo.
I flussi di cassa di un investimento hanno manifestazione in momenti diversi e per poterli rendere confrontabili e
omogenei devo convertirli come se avessero tutti manifestazione in un medesimo istante. Per trovare il fattore di
conversione o coefficiente di capitalizzazione o tasso di capitalizzazione devo chiedermi se esiste un investimento
alternativo caratterizzato dallo stesso livello di rischio dell’investimento che sto prendendo in considerazione. Il
rendimento che si otterrebbe investendo in un progetto alternativo nel mercato dei capitali avente lo stesso livello di
rischio è definito costo opportunità del capitale ( opportunity cost of capital) ≈ r
(1
€ ∗ + ) =
Gli euro disponibili tra un anno rappresentano il montante, cioè l’equivalente monetario futuro, degli euro disponibili
oggi.
Per confrontare i flussi futuri in euro disponibili oggi devo attualizzarli, effettuare cio&eg