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Saldo normalizzato (net export index)

X Mi è il saldo normalizzato delle importazioni del settore i dal paese j.

NEIij è il valore delle importazioni e olio X M.

Abbiamo:

- Il resto dei prodotti Valori compresi tra ioni i X Mr.

- Il resto dei paesi i NEI importazioni e olio.

Numeratore: esportazioni per un paese per un prodotto meno le importazioni per lo stesso prodotto i X M e por a ionii i.

Depa men of En i onmen al Science and Police paese. Indice di Grübel-Lloyd.

Numeratore: export più import per un paese per un prodotto valori 0, commercio inter-Val a i e della e f ma ce c m e i i a e iale.

Indice di Grübel-Lloyd industriale olo importazioni olio.

In questo modo normalizzo l’import e l’export e riduco il mio range di valori, rendendoli confrontabili.

X Mi i e por a ioniGL 1 valori 0, commercio inter-i X M 2 industriale olo importazioni olio.

i X M valori 0, commercio intra-I dici di V ll a hi i e por a ioniGL 1 industriale cambi di prodotti i X M.

Indice di grubel Lloyd.

i i o i i M / Mvalori 0, commercio intra-X / X

Possiamo avere scambi inter-industriali, prodotti che non sono direttamente sostitutivi, oppure commerciRMARXA industriale cambi di prodo iDepa men of En i onmen al Science and PolicM / M

intra-industriali, prodotti direttamente sostituibili. Grazie a questo indice possiamo capire che tipo diX / Xo i iimport-export vi è nel paese in analisi. Depa men of En i onmen al Science and PolicRTA RXA RMAX esportazioni del settore i dal paese jijM = importazioni del settore i dal paese jij

Determinanti della competitività nell'industria alimentare italiana

n resto dei prodottir = resto dei paesi

Determinanti della competitività nell'industria alimentare italiana

Van aggi di differen ia ione e an aggi di co oAG ALIME A EDepa men of En i onmen al Science and PolicVan aggi di differen ia ione e an aggi di co oTradi ione c l rale e ga ronomica na ionale e regionale

L'ANALISI DELLA CONCENTRAZIONE

In un settore

c'è concentrazione quando una parte rilevante del settore è posseduta da poche imprese. Si crea quindi una situazione in cui si ha una parte di imprese molto grande e accanto a queste si hanno moltissime imprese piccole, quindi si crea all'interno del settore una disparità forte. Ci sono dei settori dove la concentrazione è molto alta, ad esempio il settore farmaceutico, petrolchimico ecc. L'industria alimentare non ha alta concentrazione però ci possono essere dei settori in cui la concentrazione è alta, ad esempio nel comparto della birra in quanto si hanno poche imprese rilevanti. I due motivi per cui si studia la concentrazione sono il fatto che questa ha degli effetti diretti sul consumatore perché le imprese alimentari sono price-maker (a differenza dell'agricoltura che sono price-taker) e quindi decidono loro i prezzi, ma anche la concorrenza è molto alta ed inoltre c'è una convivenza tra

piccole e grandi imprese: se ci sono poche imprese, queste formano un cartello ovvero si mettono d'accordo sul prezzo. In funzione delle dimensioni delle imprese del settore si può fare una scala delle diverse forme di mercato, in base alla concentrazione. - La libera concorrenza è caratterizzata da una minima concentrazione possibile perché il presupposto di questa forma di mercato è che le imprese abbiano tutte le stesse dimensioni, ovvero non ci possono essere delle imprese che prevalgono e sono tutte piccole e price-taker, quindi non si può fare differenziazione. - La concorrenza monopolistica si applica all'industria alimentare ed alla distribuzione e in questo caso il numero delle imprese è alto però la differenza rispetto alla libera concorrenza è che le imprese sono piccole e grandi e sono price-maker perché è possibile effettuare differenziazione. Quando si effettua differenziazione, i clienti più

Affezionati sono disposti a pagare un prezzo più elevato. Il livello di concentrazione è più basso e quindi è raro che si creano delle situazioni di abuso della posizione dominante.

L'oligopolio è caratterizzato da poche imprese e non tutte queste imprese fanno differenziazione. La maggior parte però sono differenziate. Nell'oligopolio i produttori sono price-maker grazie alle loro dimensioni oltre che grazie alla differenziazione. Il livello di concentrazione è minore rispetto al monopolio però il rischio è che ci sia un comportamento opportunistico, ovvero che le imprese possono avere un atteggiamento collusivo nei confronti del consumatore, cioè non sono disposti a scendere sotto un certo prezzo. Il comportamento collusivo è assimilabile al monopolio e di conseguenza anche in questo caso ci sono le politiche antitrust molto severe. Questo però non è facile da dimostrare. Ci possono essere

degli oligopoli che funzionano molto bene, come ad esempio le compagnie aeree dove c'è una forte concorrenza.

Il monopolio significa una sola impresa; però non esistono perché ci sono solo quelli che sono monopolio di stato, ovvero è lo stato che fornisce spesso un servizio ma lo fa per fornire un utility al cittadino, ovvero per renderlo più conveniente. Il monopolio crea una situazione di inefficienza del mercato perché si ha una sola impresa che stabilisce i prezzi e non è portata a rinnovare, ovvero non cerca soluzioni nuove e non è disposta ad abbassare i prezzi. In termini di benessere sociale quindi ha un netto svantaggio rispetto a qualsiasi altra forma concorrenziale. Se dovesse naturalmente crearsi una forma di monopolio, lo stato deve intervenire con delle leggi antimonopolistiche (antitrust).

Quindi nel monopolio la concentrazione è massima perché c'è solo un'impresa in tutto il settore.

Per il consumatore è la situazione peggiore in assoluto. Ci sono delle leggi della commissione Europea che impediscono l'abuso di posizione dominante, ovvero si abusa la posizione che si ha sul mercato, decidendo i prezzi che si vogliono ecc. La situazione di monopolio porta quindi al fallimento del mercato.

La concorrenza va incontro alle esigenze del consumatore perché le imprese tendono a farsi concorrenza e quindi ad abbassare i prezzi per avere una quota di mercato maggiore e per abbassare i prezzi, si introducono innovazioni di processo, di prodotto, trovano soluzioni organizzative migliori.

L'autorità garante la concorrenza del mercato in Italia ha il compito di fare delle notifiche per verificare se c'è l'abuso della posizione dominante. Quindi il monopolio viene contrastato per evitare che ci siano delle situazioni lesive per la concorrenza ed inoltre esso limita la libertà di scelta del consumatore e quindi limita anche la concorrenza.

ovvero la possibilità di entrare in quel settore e crea delle barriere all'entrata. Le autorità antitrust possono studiare anche le situazioni di pubblicità ingannevoli, ovvero quelle pubblicità che non sono chiare e trasparenti per il consumatore. Quindi in sintesi la concentrazione è massima nel monopolio e minima nella libera concorrenza. I processi di concentrazione portano ad una crescita delle dimensioni delle imprese. Ci sono diversi settori determinanti nel settore per la concentrazione: - struttura del settore livello di concentrazione; - ciclo di vita del prodotto la concentrazione diventa più alta, più siamo vicini al periodo di maturità del prodotto; se si è in un periodo di crescita del mercato, la domanda cresce e quindi c'è spazio per tutte le imprese ma quando la domanda diminuisce, queste non possono sfruttare l'aumento del mercato. Nella fase di maturità del prodotto.esempio, nel settore delle telecomunicazioni, la concentrazione è molto alta a causa dell'internazionalizzazione del mercato. Grandi aziende come Vodafone, Tim e Wind hanno acquisito molte piccole compagnie per aumentare la propria quota di mercato. Le politiche pubbliche possono influenzare anche il livello di concentrazione. Ad esempio, se uno Stato favorisce la liberalizzazione del mercato e la concorrenza, ci sarà una maggiore possibilità per le imprese di crescere e competere tra loro. Al contrario, se uno Stato favorisce la protezione delle imprese nazionali, potrebbe esserci una maggiore concentrazione nel settore. In conclusione, la concentrazione dipende da diversi fattori come l'internazionalizzazione del mercato, il livello di concentrazione nei settori a monte e a valle e le politiche pubbliche. La crescita delle imprese può avvenire sia internamente che esternamente, ma dipende dal livello di sviluppo e dalle opportunità presenti nel mercato.

esempio Ferrero ha fatto sempre la crescita interna e solo ultimamente sta facendo crescita esterna.

La crescita esterna può essere per:

  • acquisizione: si acquista uno stabilimento (un ramo dell'azienda) oppure le quote di partecipazione, ovvero per comprare una società si può acquistare il 100% delle azioni quindi il totale oppure una quota di maggioranza o di minoranza.
  • fusione: significa che due società si fondono insieme ed in particolare può essere per incorporazione o per concentrazione. La differenza è che la fusione per incorporazione, un'impresa A incorpora una seconda impresa B quindi l'impresa B non esiste più, mentre la fusione per concentrazione vuol dire che ci sono due imprese A e B che si fondono e danno luogo ad un'impresa C. Un esempio di fusione per concentrazione ad esempio è la banca intesa san paolo, ovvero per crescere ha fatto una fusione per concentrazione tra la banca intesa e la san.

paolo di Torino, ovvero la san paolo di Torino non esistepiù. La fusione significa mettere insieme tutte le attività, le persone ecc. Invece la fusione perincorporazione è molto usata dopo che c’è stata un’acquisizione.

I vantaggi dei processi di concentrazione: ci sono i vantaggi reali e quelli fiscali.

I vantaggi reali sono di due tipi:

  1. Vantaggi collegati all’espansione nei mercati:
    • si ha un miglioramento della posizione concorrenziale e quindi si hanno maggiori quote di mercato esi ha l’eliminazione di concorrenti.
    • nuovi mercati geografici: spesso se si vuole andare all’estero e radicarsi, si acquista un’impresa chec’è già all’estero e quindi si ha un’internazionalizzazione.
    • diversificazione intra-settoriale ed extra-settoriale: se si comprano attività diverse rispetto all’attività principale, si ha una diversificazione.
Dettagli
A.A. 2019-2020
40 pagine
4 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/01 Economia ed estimo rurale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher piasentingiorgia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione dell’innovazione nell'industria alimentare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Banterle Alessandro.