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L'INNOVAZIONE
L'innovazione è intesa come l'introduzione in un processo produttivo di nuove modalità di progettazione, produzione e vendita di beni e servizi. Si parla di innovazione in quanto elemento chiave che condiziona il successo di un'impresa (come anticipato da Porter), divenendo fattore determinante nella crescita economica di un paese. È in stretto rapporto con la ricerca scientifica e quindi con il progresso delle conoscenze, permettendo di aumentare la ricchezza e modificare i modelli organizzativi e sociali (di imprese e società) nel tempo.
L'innovazione comprende tutte le fasi di natura scientifica, tecnica, commerciale e finanziaria necessarie per progettare, sviluppare, introdurre, vendere prodotti e servizi nuovi o modificati in modo migliorativo. Il termine comprende una serie di significati, come:
- La capacità di tradurre in fatti concreti il contenuto di un'idea, divenendo un'invenzione
- La possibilità
macchina perde inefficienza. Supponendo di lasciare tutti i fattori costanti, all'aumentare delle dosi del fattore di produzione, la produzione aumenta ma poi con un eccesso di questo fattore, si può assistere anche ad una diminuzione dell'efficacia della produzione (per esempio troppo personale, o troppo lavoro continuo). La stessa produzione è ottenibile con una minore dose di fattore di produzione, per esempio con una innovazione nelle macchine. L'innovazione parte sempre da una scienza, che è un insieme di conoscenze che si riferiscono a determinati fenomeni, a cui si associa la ricerca che è l'attività originale svolta per aumentare le conoscenze che può essere di base o applicata ad un determinato scopo. Da qui nasce la ricerca e sviluppo delle aziende, che è l'insieme delle attività di ricerca e di quelle che utilizzano i risultati per trasformarli in realizzazioni concrete. Elemento distintivo è
la presenza di un apprezzabile livello di novità. Si parla prima di invenzione, il prodotto di una idea nuova non ancora concreta data dalla ricerca, poi di innovazione che ne è la concretizzazione e poi di diffusione, con crescente numero di applicazioni. Tutti i prodotti hanno uno specifico ciclo di vita per cui viene introdotto, sviluppato, maturato con tasso di crescita che cala, profitti in stallo e conseguente declino con diminuzione della domanda e imprese che, se deboli, cedono. Per sopperire all'ariduzione dei profitti è possibile aumentare la competitività dell'impresa, innovando prodotti e processi, facendo ricorso alla tecnologia. Nasce quindi la distinzione tra tecnica e tecnologia. La tecnica è la concretizzazione di un certo prodotto o processo di modalità realizzative, la tecnologia è un insieme più complesso di conoscenze utilizzabili a fini produttivi, ed è quindi un insieme di tecniche. Quando si parla di tecnologia,si parla di cicli di vita, esattamente come per i prodotti, in cui si ha una fase di decollo, di crescita, di maturità e di vecchiaia, a seconda di come variano le prestazioni nel tempo. Quando si verificano passaggi tecnologici da una tecnologia ad un'altra si ha un salto tecnologico che provoca una discontinuità tecnologica, in cui si abbandona la vecchia tecnologia che passa a maturità mentre prevale l'uso della nuova. La ricerca a livello di impresa si ha sia in laboratorio, in cui si trovano le formulazioni, ingredienti, e sia nel mercato, per capire cosa effettivamente vuole e serve al consumatore. Si effettua poi la creazione di un prototipo e lo sviluppo di questa idea, la sua commercializzazione e diffusione. Non sono molte le innovazioni di prodotto, se non incrementali, che per esempio modificano i claims migliorando caratteristiche del prodotto. Nel settore agro alimentare l'innovazione è relativamente inferiore per via innanzitutto del peso.Della tradizione nei modelli e metodi di consumo, inoltre è fondamentale la sicurezza alimentare quindi le innovazioni devono essere ripetutamente sottoposte a controlli e approvazioni. Si presenta poi una vera difficoltà nell'innovare cibi e infatti l'innovazione è prevalentemente esogena più che endogena in questo settore. Si ha poi lo scetticismo, in quanto ci si sposta dalla tradizione e difficoltà nell'accettabilità. Il settore è estremamente competitivo e vi operano numerose imprese nazionali ed estere, con prodotti maturi sul mercato, per cui è necessario puntare su incrementi di competitività e da ciò nasce l'esigenza di innovare per mantenere o accrescere i margini di redditività. Si può avere una innovazione base con alto grado di innovazione come prodotti nuovi tra cui probiotici o pasta di legumi, un miglioramento di prodotti esistenti o la creazione di prodotti di imitazione.
a basso grado di innovazione. L'innovazione può essere incrementale quando è costituita da successivi miglioramenti e addizioni a qualcosa già esistente, procede appunto per successive addizioni; oppure radicale, quando vi è un salto netto rispetto alla precedente situazione. L'innovazione può derivare anche da apprendimento o da esperienza, da cui nascono le rispettive curve di apprendimento o esperienza: descrivono la riduzione del costo medio di produzione in funzione della quantità prodotta cumulata cioè in relazione al fatto che producendo si impara a produrre con maggiore efficienza in maniera dipendente dal tempo e dalla quantità.
TECHNOLOGY PUSH E DEMAND PUSH
Sono due concetti diversi per cui il demand è la domanda "che tira" e spinge all'innovazione con le preferenze del consumatore, un tipico caso sono i prodotti di quarta gamma, la technology push invece fa sì che sia la tecnologia
a spingere verso l'innovazione, come un nutriente che previene una malattia ecc. L'innovazione poi può essere endogena se interna al settore o esogena se esterna ai processi di settore, come a livello tecnologico o di ingredienti.INNOVAZIONE E IMPIEGO NEI SETTORI DI PRODUZIONE
Il cambiamento tecnologico, cioè l'innovazione, si dice:
- Neutrale, se lo spostamento della funzione di produzione non altera i rapporti fra i fattori di produzione
- Labour saving se fa diminuire nel rapporto il peso del lavoro
- Labour intensive se lo fa aumentare
- Capital saving se fa diminuire il peso del capitale
- Capital intensive se lo fa aumentare
- Land saving o yield increasing: aumentare le rese per unità di superficie
Si producono isoquanti di produzione, con tanto capitale e poco lavoro o poco capitale e tanto lavoro, nel primo caso si parla di capital intensive, nel secondo capital saving. La produttività media è la quantità prodotta rispetto al
numero di operatori o di ore, ma si può valutare anche alla produttività della terra, serapportata all'ettaro.
Il rapporto tra produttività in termini di lavoro o ore e quello della terra è dato da LP= qi/L= qi/La*La/Ldove LP è la produttività in lavoro e qi/La è la produttività della terra.
Se si vuole aumentare la produttività quindi si agisce o sulla produttività per lavoratore o per la terra, cercando di aumentare il fatturato per ettaro, tipico dell'agricoltura intensiva, oppure puntando su colture che danno un fatturato più elevato.
Tra micro e medio grandi imprese ci sono molte differenze dal punto di vista tecnologico, quindi nei processi industriali è più conveniente la tecnologia capital intensive, mentre nei piccoli business è più conveniente abbassare i capitali e puntare su tanto lavoro.
Il trasferimento tecnologico è il passaggio dell'innovazione
tecnologica dal luogo in cui si genera a un altro in cui essa viene applicata e riguarda le modalità con cui ciò avviene e il problema dei diritti di utilizzazione. Può essere attuato come capital embodied, paper embodied o human embodied: nel primo l'innovazione è incorporata nel prodotto venduto (attrezzature), nel secondo si parla di metodi e pubblicazioni (come brevetti o norme), l'ultimo invece richiede una consulenza di uno specialista, in quanto è la persona che ha la conoscenza. Queste tecnologie possono essere socializzate e condivise, o proprietarie, come i brevetti, non condivisibili. INNOVAZIONE NEL SETTORE ALIMENTARE E CONSUMATORE Forme di mercato e innovazione Esistono diverse forme di mercato, e bisogna capire quali e come interagiscono con l'innovazione. Perché un'azienda deve decidere di innovare? Una prerogativa fondamentale, dato che bisogna massimizzare il profitto, è far sì che vi siano metodiEstrumenti in grado di ridurre i costi con:
- innovazioni meccaniche
- innovazioni in campo energetico
- innovazione organizzativa con sistemi diversi nella gestione
- innovazione nella conservazione
- innovazione biologica o chimica
- innovazione agronomiche
Lo scopo di tutte è la differenziazione del prodotto, al fine di aumentare la competitività sul mercato e diminuire i prezzi, quindi non solo si diminuiscono i costi ma si aumentano i ricavi. Inoltre, un prodotto nuovo può sottrarsi dal prezzo comune proposto per gli stessi prodotti e quindi si può agire sui ricavi. Per comprendere in che modo è possibile attuare queste misure, bisogna però comprendere con quale forma di mercato si sta considerando, diversa dalla semplice concorrenza.
L'industria alimentare è in concorrenza monopolistica, quindi l'azienda è price maker con poche barriere all'ingresso, e ha un certo controllo sul prezzo, con beni differenziati e molte
Aziende e struttura frammentata, ma non va considerata esclusivamente quel