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STRUTTURE DI MERCATO E DINAMICHE
TECNOLOGICHE cercano di determinare l’evoluzione nel tempo.
Analizziamo alcuni modelli che Guardiamo dati da
settori diversi, che non hanno nulla di i-teach. Quindi:
Analizzare l’evoluzione tecnologica e struttura in diversi settori e diversi paesi
1.
2. Individuare alcune regolarità nei casi analizzati rispetto a: caratteristiche tecnologiche,
approcci strategici, variabili organizzative. Se ci sono una serie di scelte fisse o se si può
variare perché la tecnologia può cambiare e non deve avere nulla di fisso.
uno specifico modello d’analisi
3. Sistematizzare queste osservazioni attraverso
I settori analizzati sono:
SETTORE PAESE/MERCATO
Automobile USA
Automobile Germania, Francia, Italia, UK
Elettrodomestici bianchi (grandi elettrodomestici) Europa
Piastrelle in ceramica Italia
Macchine da scrivere USA
Industria della birra USA
→ caratterizzare l’andamento della concorrenza nel tempo in un
AUTOMOBILE (USA)
determinato settore. Si ha il numero cumulato dei marchi, quindi il saldo totale del numero di
imprese che in un dato anno sono presenti nel mercato statunitense vendendo automobili
(popolazione delle imprese). È una popolazione che cresce fino a un certo punto, poi si ha uno
shock, cioè un calo a picco e poi una linea
abbastanza stabile nel tempo.
Le macchine del primo 900 erano diverse
rispetto a come ce le potremmo
immaginare ora.
Il motore si è modificato nel tempo e la presenza del volante sembra quasi necessario, anche se in
realtà potrebbe non essere più necessario. 23
Il punto di svolta si ha con la Ford(massificazione del prodotto, grazie a prodotto standard ed in
alti volumi attraverso un processo efficiente). Non bisogna più preoccuparsi, perché si fa una
macchina semplice che può essere comprata da chi la stava producendo, perché non era più così
costosa. Chi la comprava era chi se lo poteva permettere, e veniva guidata da un conducente, perché
aveva lo stesso principio della carrozza. Siamo di fronte a un mercato molto particolare e
frammentato.
Il disegno dominante è un insieme di scelte e soluzioni che se le prendiamo individualmente non
sono le migliori in assoluto, ma se le si combinano ci danno la possibilità di avere un prodotto o un
servizio che è molto facile da usare, più economico da produrre e quindi alla portata di un mercato
All’epoca il era il disegno dominante, offriva un “ottimo
molto più grande. model T della Ford
sistemico” senza eccellere in nessun ambito particolare, ma offrire massima efficienza ed
affidabilità.
Il disegno complessivo rimane stabile, può cambiare la componentistica. Non serve più il
servosterzo tondo, si potrebbe avere un semplice joystick. →
Bisogna confrontarsi su ciò che è la rappresentazione implicita del prodotto il cliente vuole
riconoscere delle configurazioni. Il prodotto non è più di nicchia, ma è stato reso accessibile a tutti,
diventando un prodotto di massa.
Si ha l’idea del disegno dominante non solo del prodotto, ma anche del servizio e del modo di
acquisto. Bisogna confrontarsi nel passaggio da endotermico ad elettrico cambiando però in modo
significativo il disegno dell’automobile.
Il consumatore si spaventa se non ritrova il disegno dominante. I clienti si aspetteranno sempre di
caratterizzazioni molto marcate che definiscono un’automobile.
trovare alcune
Si ha un’idea di standardizzazione che non è legata alla diminuzione del prezzo.
L’integrazione verticale mi porta a beneficiare di grandi economia di scala e di apprendimento, di
avere una leva competitiva, posso guadagnare quote di mercato in un mercato che cresce: sto
creando il mercato dato che ho reso le auto disponibili a una maggiore quantità di clienti. Si
“quando faccio il 1° prodotto sono meno efficiente di
definisce economia di esperienza il fatto che
quando faccio il 100° ”→ miglioro nel processo produttivo e commetto meno errori, esperienze
→
cumulata ripercussioni a ribasso sul prezzo 24
I produttori cercano di differenziarsi facendo macchine sportive, con alte prestazioni.
Nasce General Motors, che ha l’idea di combinare marchi diversi (multibrand), che diventano tante
piattaforme. Tutti questi hanno una struttura portante importante: il 70-80% dei componenti è
uguale. La meccanica e la parte sottostante è la stessa.
Si ha la progettazione su piattaforma, o integrata: usiamo uno stesso tipo di soluzione che
possiamo ribaltare su famiglie e linee di prodotto diverse. La combinata di queste cose crea ulteriore
confusione sul mercato.
Si può essere o produttori standardizzati o di massa. Rimangono anche i grandi lussi.
Si ha un crollo durante la crisi del 30. →
AUTOMOBILE (Francia, Germania) la stessa idea di macchina uguale Ford si ha anche in
altri paesi. In ogni paese c’è una macchina standard, accessibile a tutti.
Il Francia ho la Citroen a 2 cavalli, mentre in Germania ho il Maggiolino
→
AUTOMOBILE (Italia, UK) si hanno diverse evoluzioni della macchina del popolo. In questi
mercati che all’inizio sono un po’ chiusi iniziano ad aprirsi soprattutto per le macchine molto
costose.
Il concetto di automobile si sedimenta in tutto il mondo.
25
Un altro esempio di disegno dominante è quello di aeroplano, che combina le diverse caratteristiche
con la possibilità di pressurizzare la cabina, e quindi di poter trasportare anche passeggeri. Il
disegno dominante è un compromesso di disegno ingegneristico, dove il vero target è rendere
fruibile quella particolare prestazione a tanti: quindi si abbasseranno i costi di erogazione del
prodotto o servizio. →
–
ELETTRODOMESTICI BIANCHI freddo, lavaggio e cottura (Europa) dopo gli anni 60
dopo la guerra. Si ha il numero di entrate e uscite. Gli elttrodomestici bianchi introducono
“automazione” nelle case di tutti. Dal 1970 si ha un livellamento: entra il mercato unico europeo,
nel quale possono circolare liberamente alcuni prodotti nei paesi europei. Non ci sono i dazi. La
concorrenza è allargata. I processi di concentrazione che si vedono a livello dei singoli paesi
continuano perché la pressione competitiva di chi viene da altri paesi aumenta.
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Si ha qualche cambiamento ma ci si inizia a concentrare sullo stesso tipo oggetto.
Nel processo produttivo vengono fatte lamiere bianche e per questo vengono chiamati
elettrodomestici bianchi. Un esempio sono i frigoriferi. Si stabilisce una logica di disegno
dominante, anche nel colore (bianco).
Se per i forni e i frigoriferi la storia è semplice, per le lavatrici è diverso.
La soluzione più efficiente è quella dall’alto o
Infatti, si hanno delle differenze nel perno del cesto.
È più comodo aprire la lavatrice dall’alto. Se si rompe, in termini di efficienza e
orizzontale?
meglio dalla carica dall’alto, eppure in molti paesi europei le lavatrici hanno quasi tutte carica
→ c’è una resistenza al
frontale. Il disegno dominante vince cambiamento dettata
dall’ABITUDINE, perché il mercato non è in grado di analizzare oggettivamente le performance
tecnologiche del prodotto.
Le case non Francesi comprano le aziende francesi per produrre questo tipo di lavatrici a carico
dall’alto. Le case francesi sono il 25% più piccole di quelle degli altri paesi quindi bisogna fare in
modo che l’elettrodomestico non sia troppo grande. Voglio aggredire il mercato francese, non
voglio sostituire le lavatrici.
C’è una doppia componente:
- Quando parliamo della dimensione tecnologica siamo sempre portati a pensare che
l’efficienza domini nella scelta del mercato, ma non sempre è così. A volte il mercato usa un
prodotto inefficiente perché i clienti sono abituatati a vederlo così. Cambiare è difficile:
resistiamo al cambiamento.
- Non è detto che un follower debba entrare in competizione di prezzo.
- La componente di abitudine, anche a parità di prezzo; non vedono di fronte a una
dimensione di attenzione. La razionalità del consumatore durante il processo di acquisto è
crescente in funzione del prezzo del bene o del suo reddito disponibile.
- Bisogna stare attenti a non confondere il prezzo con la qualità del prodotto.
→
PIASTRELLE IN CERAMICA (Italia) le piastrelle si hanno sempre nello stesso modo. Gran
parte delle piastrelle si produce sempre nello stesso modo. Si cuoce l’argilla e lo smalto: si fanno
due cotture, che possono provocare delle rotture, ci sono molte inefficienze, dovuto al fatto che si
possono rompere, ci vogliono due forni, bisogna trasportare da un forno all’altro. Si hanno formati
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contenuti. E poi si decorano. Le piastrelle quindi si usavano principalmente per i muri dei bagni e
delle cucine.
Viene quindi importata la tecnologia per produrre il vetro anche per le piastrelle, producendo un
forno da monocottura. Si cuoce l’argilla e poi gli si mette sopra lo smalto. Si riesce a fare in formati
più grandi perché è un unico blocco, lo smalto da maggiore rigidità: si apre il mercato della
pavimentazione che interessa sia la parte abitativa che commerciale.
La bicottura diminuisce quote di mercato, mentre la monocottura le aumenta. Bisogna vedere
questi dati insieme al totale delle vendite. Mi interessa vedere come va il mercato e quindi bisogna
(anni ’70 boom
vedere se la domanda è nuova o di sostituzione. In realtà il mercato è in crescita
delle case popolari) e la monocottura non sostituisce la bicottura, ma entra in ambiti diversi. Il
mercato è concentrato, è in una comunità ristretta. Se una cosa funziona tutti la copiano. Chi
produce bicottura dice che la monocottura non va bene e i cali delle vendite non li vede la
bicottura. I bagni continuano a essere fatti per bicottura, però per i pavimenti è meglio la
monocottura. Si è in un mercato generoso, perché entrambi vendono.
al cambiamento. Non ci sono barriere d’entrata. Il mercato
Si hanno sempre le stesse resistenze
cresce: la bicottura ha raggiunto il suo plateau, mentre la monocottura inizia a diventare bella.
Si hanno dinamiche di resistenza al cambiamento anche in contesti in cui la disponibilità, la
però l’acquirente è differente
conoscenza del mercato è altissima. È una resistenza cognitiva,
→
dall’utilizzatore finale nelle case subisce il cambiamento.
(Modena-Sassuolo etc. rappresentano il distretto della Ceramica)
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le macchine qwerty entrano nel mercato nell’ 800.
→