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SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E VANTAGGIO COMPETITIVO NELLE IMPRESE COMMERCIALI
L'attenzione verso l'ambiente sta progressivamente entrando nel nostro vivere: la sostenibilità manifesta la necessità di conciliare le esigenze di breve periodo considerando l'orizzonte del lungo periodo favorendo l'utilizzo di risorse rinnovabili senza impoverire lo stock di risorse disponibili in vista delle future necessità. In tale percorso è necessario cambiare le politiche nazionali, i processi di creazione del valore e i comportamenti di consumo al fine di raggiungere un equilibrio tra le conseguenze economiche, ecologiche e sociali delle azioni intraprese.
Rapporto impresa - ambiente - sostenibilità: esistono due prospettive nei confronti di tale variabile:
- È intesa come limite per lo svolgimento delle attività di impresa;
- È percepita come opportunità di sviluppo per l'impresa.
Approcci al problema della sostenibilità:
- Passivo: la variabile ambientale è vissuta come costrizione e tende ad eludere il problema (limite del breve periodo); aggirando le disposizioni legislative limite del lungo
- Adattivo: vi è coscienza delle responsabilità ma senza investimenti (periodo)
- Reattivo: vi è coscienza delle responsabilità con investimenti di risorse al fine di non perdere opportunità di mercato e non subire arretramenti nel posizionamento strategico (del breve periodo)
- Proattivo: le responsabilità non sono solamente opportunità ma anche valore che contraddistingue nel contesto socio-economico (opportunità del lungo periodo)
Sostenibilità nelle imprese commerciali: motivazioni e limiti
Driver - motivazioni
- Risposta alle esigenze dei consumatori
- Migliorare immagine e credibilità
Barriere - limiti
- Orientati al mercato
- Dimensione rete commerciale
innovazione (green marketing): processo di gestione che identifica, anticipa e soddisfa le esigenze dei clienti in modo profittevole e sostenibile attraverso elementi di differenziazione e innovativi;
3. Leadership di costo (eco-efficienza): investire in sistemi eco-efficienti per la gestione dell'energia, il recupero e il riciclo delle risorse inutilizzate e di attuare iniziative di sostenibilità nel PdV;
4. Adeguata struttura organizzativa: ridefinizione della catena del valore tramite (internamente) sistemi tecnologici avanzati e risorse umane qualificate e (esternamente) attraverso la gestione delle relazioni con i fornitori e i legami interorganizzativi per attivare una gestione sostenibile della supply chain.
2. LA SENSIBILITÀ AMBIENTALE DEI CONSUMATORI
La sensibilità verso l'ambiente sta diventando un importante fattore che influenza i comportamenti di acquisto e consumo degli individui impattando direttamente sull'immagine.
Il consumo sostenibile si basa su un processo decisionale che considera sia le esigenze individuali (prezzo, gusto, etc) sia la responsabilità sociale del consumatore (benessere e salvaguardia dell'ambiente) al fine di raggiungere un equilibrio tra ambiente naturale e economico. Si (consumatori etici, critici, verdi). No (consumatori grigi, convenzionali). Esistono tre principali motivazioni alla base dei comportamenti di tutti i consumatori verdi e che hanno pesi differenti a seconda del soggetto:
Approccio altruista:
- valori di condivisione delle risorse e dei sacrifici;
Approccio egoista:
- per la propria salute, i vincoli economici, la qualità, disponibilità/piacere indipendentemente dal loro impatto sull'ambiente;
Approccio naturalista:
- giudicano le questioni ambientali sulla base dei costi - benefici per gli ecosistemi.
Altri fattori: comportamento d'acquisto ecologico, attivismo ambientale, conoscenza ambientale.
Al sostenere le tecnologico ricerca e al attività primarie - Gestione risorse sostegno dell'averdi e l'ulteriore umane tutela ambientale crescita aziendale.
Fasi strategiche: l'attivazione delle tre strategie comincia nel momento in cui il consumatore è sensibile a tali tematiche e il PdV diventa il luogo dove comunicare e dialogare e dove possono nascere stimoli alla revisione delle attività interne all'impresa e alla promozione dello sviluppo di relazione di filiera idonee a supportare e favorire i prodotti verdi generando così responsabilità lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti distribuiti e che devono essere rafforzati da un lavoro di coordinamento:
- Fase 1: struttura e gestione del PdV in ottica eco sostenibile: riconsiderare la struttura del PdV promuovendo soluzioni edili sostenibili, utilizzare macchinari e materiali a basso impatto ambientale, garantire una adeguata informazione sui prodotti distribuiti e sul posizionamento ambientale.
dell’impresa;
Fase 2: innovazione delle attività logistiche con modalità vicine all’ambiente: tecnologie dell’informazione, sviluppo di etichettatura elettronica (codice a barre) e contecnologia RFID che consentono lo sviluppo di consegne di precisione nei negozi, riducendo il costo, il carburante e quindi l’impatto ambientale;
Fase 3: snodo di informazione e cerniera tra produttori/consumatori – comunicazione/formazione eco compatibile tra i soggetti della filiera: i distributori sono importanti intermediari tra consumatori e produttori per l’individuazione dei bisogni attuali e inespressi e quindi per lo sviluppo dell’offerta di prodotti eco sostenibili;
Fase 4: sostegno al recupero e allo smaltimento dei prodotti al termine del ciclo di vita: è legata ai comportamenti dei consumatori ma può essere sensibilizzata dai distributori; in alcuni paesi è il distributore che ritira prodotti obsoleti particolarmente inquinanti,
mentre è direttamente responsabile per i prodotti invenduti/deteriorati e relativamente alle risorse impiegate nell'attività distributiva che, se gestita in modo coordinato, consente economie di scala determinanti; - Fase 5: supporto dell'intero sistema di valore della filiera: i distributori sono importanti al fine della realizzazione e il coordinamento delle attività per determinare cambiamenti non solo nel canale ma anche nell'ambiente di riferimento dell'impresa attraverso cambiamenti di carattere tecnologico (facilitare la condivisione di conoscenza e monitoraggio delle risorse) e più in generale dell'informazione socio-culturale. Sviluppo organizzativo per l'implementazione della sostenibilità: avere un programma verde che può essere realizzato attraverso combinazioni differenti di strategie e strumenti, come lo sviluppo organizzativo: a. Leadership e impegno del top management: è essenziale eImportante per i dipendenti e per le parti interessate che il top management consideri la sostenibilità come essenziale per il futuro dell'organizzazione, spesso si nomina un CSO (Corporate Sostainibility Officer).
Comunicazione aziendale: è essenziale avere una comunicazione efficiente sia all'interno che all'esterno per ottenere l'impegno di tutte le parti e per avere visibilità. (dipendono dai destinatari): investitori e proprietari per gli aspetti finanziari, quantitativi e statistici, top management per gli aspetti strategici, i livelli operativi per gli aspetti pratici, gli stakeholders esterni per le comunicazioni loro rivolte per la definizione dei contributi dati e per sottolineare l'importanza di tali pratiche.
Fasi per educare gli stakeholders, aggiornare lepa