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CONDIZIONI FONDAMENTALI

I = S

Δ Δ

/ / =

Y y= N N N

I = investimento

S = risparmio

Δ /

Y y = variazione prodotto

Δ /

N N = variazione lavoro

N = tasso crescita popolazione

Trappola della povertà: Maggiore è il tasso di crescita della popolazione, più basso è il reddito di

stato stazionario, perché ogni lavoratore ha a disposizione una minore quantità di capitale.

Osservando diversi paesi con diversi livelli di reddito, ci si rende conto che il tasso di crescita della

popolazione a sua volta dipende dal reddito. Ad una crescita del livello di reddito corrisponde una

diminuzione del tasso di mortalità e un aumento del tasso di crescita della popolazione. Quando il

reddito pro capite diventa molto elevato, il tasso di natalità diminuisce. La trappola della povertà si

verifica quando la variazione del livello del reddito non è proporzionata alla variazione del tasso di

crescita della popolazione.

Crescita endogena: Un maggior risparmio consente un maggior investimento in capitale fisico (e

umano (educazione e esperienza). Questi investimenti producono esternalità positive, che a loro

volta producono una produttività marginale costante e una crescita continua che si autoalimenta.

Finanziamento degli investimenti: Per finanziare un investimento c'è bisogno di un flusso di

capitale, che può essere interno (risparmio interno) o esterno (capitali provenienti dall'estero).

I flussi dall'estero hanno origini, forme e modalità diverse. Per quanto riguarda le origini, i flussi

esteri possono essere:

 pubblici: possono essere bilaterali quando provengono dal governo di un paese, o

multilaterali quando provengono da una organizzazione internazionale (ONU, Banca

Mondiale...). Consistono principalmente in prestiti, a tassi più favorevoli rispetto a quelli del

mercato finanziario, o in doni. Quando il prestito è concesso a condizioni tali da farne per

almeno il 25% un dono, allora si parla di prestito concessionale.

 privati: i soggetti privati possono finanziare la creazione o l'ampliamento di attività

produttive proprie o acquistare titoli di società pubbliche o private del paese di destinazione,

oppure concedere prestiti (nel caso di banche).

Per quanto riguarda le forme possono essere:

 investimento diretto o di portafoglio

 prestito

 dono

 credito al commercio

Mentre invece per modalità si intendono le condizioni per la concessione del finanziamento.

Il risparmio interno (la parte di reddito nazionale che non viene consumata) si divide in due

categorie:

 risparmio potenziale dell'agricoltura: si immagini una popolazione rurale in eccesso con una

produttività marginale del lavoro trascurabile, se non nulla o negativa, con un reddito medio

a livello di sussistenza. La popolazione eccedente può essere progressivamente trasferita ad

altri impieghi, magari in un costituendo settore industriale. Le conseguenze sono due: la

produzione agricola totale rimarrà sostanzialmente invariata, mentre il risparmio della

popolazione aumenterà, in quanto al risparmio agricolo si va ad aggiungere un risparmio

industriale. Nel caso di popolazione rurale numericamente insufficiente per essere trasferita

ad altri settori, bisogna investire nel miglioramento delle tecniche di lavoro, al fine di

rendere disponibile una maggiore forza lavoro per altri settori.

 risparmio forzato: il risparmio può essere volontario o forzato. Un risparmio è forzato

quando l'azione del governo riduca il reddito disponibile, aumenti il prezzo dei beni di

consumo o sottragga la quantità di prodotto eccedente il minimo necessario.

Sistemi economici formali e informali: sono due sistemi economici tipici dei paesi periferici. Un

sistema economico formale ha radici nel passato coloniale del paese, o è modellato comunque sui

sistemi economici dei paesi del centro. I sistemi informali invece sono autoctoni e spesso legati a

pratiche consuetudinarie delle società pre-capitalistiche (tribù, clan...). Il capitale che circola nei

sistemi informali non sempre riesce ad essere “conteggiato” in un sistema formale.

Modello di Lucas: Il modello di Lucas presuppone una crescita endogena come risultato

dell'accumulazione del capitale fisico e umano (conoscenze, abilità e capacità complessive del

gruppo di lavoratori). L'ipotesi alla base è che le abilità dei lavoratori (learn by doing e learn by

watching) fosse frutto della disponibilità di stock di capitale, e che da una maggiore quantità stock

disponibile derivi una maggiore disponibilità di capitale umano. In questo modello la crescita

endogena dipende essenzialmente dall'accumulazione del capitale umano, e non necessariamente

dalla presenza di economie di scala. Equivale a dire che, imprenditori che hanno disponibilità di un

capitale umano maggiore, e questo a sua volta sia istruito, hanno bisogno di meno tempo per per

ottenere lo stesso tasso di crescita in termini di capitale umano.

Curva di Lorenz: La curva di Lorenz viene usata per indicare in che misura è distribuito il reddito

tra la popolazione.

Indice di Gini: Viene usato per calcolare la concentrazione di variabili trasferibili, in questo caso il

reddito della popolazione.

Il valore dell'indice si calcola dividendo l'area evidenziata con l'area del triangolo OAC. I valori che

può assumere sono compresi tra lo 0 (perfetta uguaglianza) e 1 (disuguaglianza massima).

Convenzionalmente si considerano i valori tra 0-0,35 come indicatori di una distribuzione piuttosto

uguale e i valori tra 0,5 e 0,7 come indicatori di una disuguaglianza piuttosto accentuata.

Curva di Kuznets: la curva di Kuznets indica il rapporto tra la distribuzione del reddito nazionale e

il reddito pro capite.

Modello di Lewis: Il modello di Lewis viene usato per l'analisi di un processo di sviluppo di un

sistema sottosviluppato ad uno sviluppato. Si prende in considerazione un modello dualistico

di un settore “moderno” e uno “tradizionale”). Il settore tradizionale (agricoltura) genera

(presenza

un risparmio non adatto all'investimento in altri settori produttivi. La forza lavoro eccedente nel

settore tradizionale può essere reimpiegata nel settore moderno, che guadagnerà un salario

industriale (maggiore di quello agricolo, necessario solo alla sussistenza). Il maggior numero di

risparmiatori produrrà maggiore ricchezza, quindi maggiori investimenti, quindi maggiore

occupazione.

La aree 1 e 2 rappresentano i guadagni del capitalista nel modello di Lewis. Per poter accedere ad

una area in cui il guadagno è maggiore, il capitalista deve investire una quota di capitale tale da far

aumentare la quota della forza lavoro da L1 a L2.

Teoria dei bisogni fondamentali: la teoria dei basic needs sposta l'obiettivo dal benessere di una

comunità alla condizione individuale. A differenza delle teorie classiche della crescita, che

ipotizzavano il benessere individuale come conseguenza di un processo di crescita, la teoria dei

basic needs indica il well-being (agio) individuale quale presupposto ad un processo di crescita (per

migliorare la domanda bisogna migliorare l'offerta). I bisogni fondamentali comprendono:

 cibo;

 vestiario;

 alloggio;

 acqua;

 sanità;

 educazione;

Tendenze strategiche dello sviluppo: Innanzitutto per strategia si intende un insieme di politiche e

riforme istituzionali volte a raggiungere un obiettivo consistente nella modifica di un sistema

economico. Per strategia di sviluppo economico si intende una serie di riforme che hanno come

obiettivo finale lo sviluppo economico di un paese. In una strategia di sviluppo bisogna tenere conto

di:  la priorità attribuita alla crescita del prodotto nazionale pro capite, alla distribuzione del

reddito e/o della ricchezza o alla eliminazione della povertà;

 le caratteristiche del processo di accumulazione della ricchezza e i metodi del suo

finanziamento;

 la posizione che il paese deve avere rispetto al mercato mondiale;

 le priorità del cambiamento strutturale;

 Il ruolo attribuito allo stato nel processo di sviluppo;

Le strategie di sviluppo sono tese a:

 rivalutazione dell'agricoltura.

 programmare l'investimento sul capitale umano, al fine della crescita del capitale fisico.

 lotta alla povertà.

 Preservazione della finanza informale (che in quanto non contabilizzata, è in grado di

sfuggire ai fallimenti del mercato istituzionale)

Un processo di sviluppo può far emergere due questioni:

 conflitti per l'approvvigionamento di materie prime in determinate aree.

 Problemi ecologici a livello planetario.

Una soluzione può essere la creazione di istituzioni per la salvaguardia e la gestione dei beni

comuni globali, mediante uno sviluppo tecnologico in grado di garantire uno sviluppo sempre più

sostenibile.

Intervento dello stato in economia: a seconda della forma di stato, quest'ultimo può avere un

ruolo più o meno marcato in economia. Lo stato interviene per:

 correggere i fallimenti del mercato

 stabilizzare il sistema economico

 redistribuire il reddito

L'intervento dello stato può anche generare delle distorsioni del sistema, quali:

 asimmetria informativa

 omissioni

 politiche di controllo dei prezzi Nascita dello stato

 rilascio di licenze all'import in regime di protezione predatorio

 razionamento di beni.

Etica protestante e sviluppo del capitalismo: la riforma Luterana aveva teorizzato che la

realizzazione morale di un individuo dovesse passare attraverso la realizzazione professionale,

quindi attraverso un lavoro regolare (ordinato, specializzato, continuativo), eseguendo compiti

professionali verso cui Dio ha indirizzato gli uomini (si lavora per adempiere al proprio dovere), ma

a differenza del credo Calvinista, il lavoro per il luterano non è un motore di ascesa sociale.

Un impulso ulteriore è dato dalla teoria della predestinazione del calvinismo:

 l'uomo è per sua natura immerso nel peccato ed è incapace di ravvedersi: c'è un abisso

incolmabile tra uomo e Dio;

 Dio ha scelto alcune persone predestinate alla vita eterna, altre alla morte eterna, secondo un

suo imperscrutabile disegno che sfugge alla comprensione umana;

 la salvezza non è connessa al volere dell'uomo, ma al volere di Dio;

 l'uomo esiste solo in funzione di Dio, diventando strumenti della potenza divina.

Questa dottrina ha avuto una forte influenza nella nascita del capitalismo razionale, sia dal punto di

vista sociale che economico. Dal punto di vista sociale, è alla base di un forte isolamento,

esasperato individualismo

Dettagli
A.A. 2016-2017
10 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher b32a79f5253e4aee676ce94a001433e57083588b di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Perugia o del prof Montesi Cristina.