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A DOMANDA DI ARTE E CULTURA

3.1. L A DOMANDA DI ARTE E CULTURA

Che cosa si domanda e perchè

Nei settoricitati sopra, i prodotti dell'industria culturale sono sia beni che servizi.

Il bene si riferisce:

- o ad un prodotto di contenuto artistico culturale, che è oggetto di una produzione industriale

venduto in molte copie (libro, disco..);

- bene non oggetto di produzione industriale su vasta scala, ma normalmente un prodotto fatto

in un unica copia (arte visiva).

Situazioni intermedie: multipli, quando un artista celebre decide di duplicare la sua produzione

(scultura in una produzione multipla, che non è una produzione industriale. Di solito firmate di

proprio pugno onde evitare l"'imitazione").

La modalità di acquisizione e/o fruizione dei servizi sono diverse:

- sono servizi le produzioni di spettacolo dal vivo;

- le produzioni di spettacoli cinematografici, in cui non viene riprodotto un prodotto artistico (a

monte una produzione industriale del contenuto artistico, ma lo spettacolo è un servizio -

acquisto del biglietto e quindi acquisto di un servizio);

- l'attività consistente nella messa a disposizione di un patrimonio artistico culturale pre-

esistente: tipicamente museo, palazzo espositivo (palazzo Ducale, che organizza esposizioni

temporanee di opere d'arte - a monte bene di cui si fruisce, ma llaspetto che genera llattività

produttiva, el un servizio).

Le determinanti economico-monetarie

Fondamentalmente sono:

- il prezzo del prodotto - acquisto o meno in funzione del prezzo (più il prezzo di accesso è basso

maggiore è la domanda). Se ci si riferisce ad una categoria di beni il singolo esprime una

domanda negativamente inclinata; se si parla delllacquisto si libri, è probabile che la persona

che ama leggere, acquisterà piul o meno in relazione al prezzo. Quando si parla di beni che

hanno un prezzo relativamente contenuto, l'incidenza del prezzo sulla domanda è meno

importante, seppur esista.

- i prezzi dei sostituti - bene/servizio che soddisfa lo stesso bisogno in modo alternativo rispetto

al prodotto in esame. Ingresso in un museo, visione di un film al cinema, acquisto di un libro... >

sostituto: la versione digitale (quando esiste) / online.

Ci sono casi in cui la sostituzione avviene in funzione del prezzo: mostra di Picasso vs. comprare

un quadro di Picasso.

Tenendo presente che dipende sempre dal bisogno che si intende soddisfare:

a) soddisfare la propria inclinazone ad arte e cultura;

b) occupare il tempo libero: in un modo o nell'altro va bene. Si può anche andare allo stadio

piuttosto che andare al museo.

- prezzi dei complementari - bene o servizio utile/indispensabile, per poter fruire del prodotto in

esame; senza questo, in alcuni casi avremmo difficoltà ad acquistare un bene/servizio artisrtico

culturale. Se si va in un museo situato in un altro paese, non è da sottovalutare l'elemento

trasporto. Oggi l'accessibilita in termini di trasporto è diversa rispetto al passato e più

abordabile (in passato il viaggio in aereo era limitato alle persone ricche o per motivi lavorativi).

Stessa cosa accade in scala locale: si va in quel determinato museo locale se si ha facilità nel

raggiungerlo. Se si riuscisse a diminuire il prezzo all'utenza, probabilmente aumenterà la

domanda di trasporto, in quanto strumentale alla domanda "visita".

Ricettività turistica in genere: la scelta dipende anche dal costo complessivo (nel caso in cui la

mostra sia all'estero)

La differenza tra beni sostituti e complementari si riflette anche nel fatto che vi è una relazione

opposta tra la domanda del bene artistico culturale a cui si è interessati ed il prezzo del bene

sostituto. Nel caso del complementare: all'aumento del prezzo, l'acquisto inferiore (aumento

del costo connesso alla mostra: ristorante, hotel...riduzione dell'aquisto).

Nel caso dei beni sostituti vi è una situazione opposta. Se aumenta il prezzo del bene

alternativo, in questo caso vi sarà un maggior numero di persone che acquistano (se

aumentasse il costo di vendita della musica online, ci sarebbe piu propensione ad acquistare il

cd - maggiori vendite di cd).

Aumenta/diminuisce il prezzo del prodotto sostituto, diminuisce/aumenta la domanda di quello

e di conseguenza aumenta/diminuisce la domanda di=el bene in esame. Nel caso quindi di beni

sostituti, la relazione tra domanda del bene/servizio in esame e prezzo dell'altro (nel caso di

beni sostituti) è di tipo diretta (aumenta il prezzo dell'altro aumenta la domanda di quello in

esame / diminuisce la domanda di quello in esame, diminuisce la domanda di quello in esame -

perchè vi è stata sostituzione tra i due beni).

- reddito o ricchezza (precedentemente accumulata) - l'acquisto dipende dall'elemento

soggettivo, non dal prezzo del bene/servizio (oggettivo). La quantità domandata è

tendenzialmente crescente al crescere del reddito.

Vi sono beni di prima necessità, in cui la domanda è:

- > 0 anche se il reddito 0 (non in questo caso, in quanto l'elemento artistico non è strettamente

necessario);

- in qusto caso parliamo di beni di lusso. (VEDI CURVE DI ENGEL).

Il prezzo La domanda è funzione inversa del prezzo

Elasticità (FERRARI) della domanda rispetto al prezzo è il

rapporto fra variazioni proporzionale (percentuale) della

domanda rispetto, causato da una variazione

proporzionale del prezzo.

Il prezzo di quel bene aumenta del 10%, mi aspetto che la

domanda diminuisca di un x%, e che il rapporto tra questo

x% e il 10% è l'elasticità, Si dirà che se la domanda cala di

20% allora questo rapporto sarà -2 e quindi questa

domanda è elastica (schock che determina una variazione).

La domanda è rigida quando anche a fronte di una variazione del prezzo, non vi sono variazioni

di domanda (se ad una persona piace leggere, anche se il libro aumenta di un euro, da 10 a 11,

questi è probabile che continuerà a comprarne).

(Ragionamento che si puol riferire tanto alla domanda individuale che a quella di mercato).

La relazione domanda-reddito

Nel grafico è visibile che la funzione non parte dall'asse delle ordinate, ma da quello delle

ascisse.

Questo significa che per livelli di rerddito moltlo bassi,

la domanda è 0 (le persone destinanno il poco reddito

a cose piu" urgenti).

Oltre certi livelli di reddito vi è una diversa domanda;

può anche succedere che la domanda diminuisca

(solitmente si arriva ad una saturazione di quei beni, i

quali si vanno a sostituirie con altri beni che soddisfano

lo stesso bisogno, ma meglio - sostituzione di beni

"inferiori" con beni di lusso). FERRARI

Le determinanti non monetarie

Tali determinanti sono spesso anche più importanti di quelle monetarie:

• preferenze, gusti - quanto una domanda dipendesse da prezzo, reddito, dipendeva dalle

preferenze dei consumatori a cui si faceva riferimento;

Rispetto ad altri settori, la struttura dele prerferenze è molto importante. Tendenzialmente

tutto può generalizarsi, ma i gusti sono diversi da persona a persona, poichè ci sono sostituti

esterni.

Se la preferenza si protrae negli anni, è difficile che se a 30 anni prediligeva quella attività, a 50

non lo faccia piu.

Tali preferenze dipendono da diversi fattori:

- istruzione-famiglia, abitudini (una sorta di assuefazione: continuo a guardare partite e lo faccio

sempre se è l'abitudine che continuo a svolgere nel tempo e la preferisco ad andare a teatro; in

questo caso l'utilita di andadarer a teatro è pari a zero: meglio vederer la stessas partit che ho

già visto, piuttosto che la prima volta a teatro), mode (ci sono tendenze complessivamente

affermate nel contesto sociale, che influenzano le preferenze al di la dell'istruzione, delle

abitudini, etc);

• passato consumo - forma abitudini ed assuefazione (la necessità di continuare a consumare lo

stesso prodotto artistico/culturale è incomprimibile - nonostante il prezzo aumenti, la domanda

sara rigida);

• determinanti sociologiche - legate alle mode, alle tendenze di consumo:

- dimostrazione - compro quadri non perchè voglio studiare l'arte o perchè mi piaccia, ma per

fare le stesse cose che fanno gli altri e ostentare il fatto che io sia ricca.

- imitazione - conseguenti a riconoscersi in un certo modello di consumo per avvicinarsi al

gruppo. Acquisto arte nonostante anche se non mi piace, ma per imitare coloro che lo fanno,

considerndoli "piu intelligenti di me" che non lo faccio. Mi sforzo ad andare a teatro perchè

riconosco il fatto che sia io a non capirne di arte e quindi seguo quello cehe fanno gli altri.

• tempo di consumo - come avviene anche in altri servizi, il tempo di fruizione agisce come un

costo, il costo-opportunita: costo rappresentato dal valorer o l'utilità che si potrebbe

conseguire destinando del tempo ad altro (nello stesso tempo si potrebbe fare dell'altro).

Si noti che più la persona ha reddito maggiore, piu diminuira il consumo di beni culturali - il osto

monetario è insignificante, ma il tempo di fruizione non essendo comprimibile è maggiore.

Lezione 13.03

L'influenza del passato: gusti, abitudini e assuefazione

Determinanti non monetaria:

- preferenze;

- abitudini, assuefazione;

- tempo di consumo;

- determinanti sociologiche.

Le determinanti “abitudini, assufeazione”, sono legate al consumo passato e corrispondono ad

una strutturazione dei gusti. Si tratta di un consumo in cui l'utilità può aumentare con il

crescere della fruizione. L'assuefazione (addiction) funziona sia in positivo che in negativo: due

universi distinti di consumatori abituali e individui refrattari, con effetti cumulativi.

Quasi tutta la teoria economica, si basa sulla teoria opposta, sul fatto che di qualunque

consumo, l'utilità marginale è decrescente. Mano a mano che la quantità consumata aumenta

di un bene l'utilità dell'ultima unità è inferiore a quella dell'unità precedente e così via.

L'affinamento del gusto finisce per incrementare il consumo, mano a mano che il consumo

aumenta, si può spiegare:

- utilità aumenta con il crescere della fruizione;

- utilità non aumenta o anche è decrescente (come dice la teoria generale), ma in realtà quello

che diminuisce è il costo di accesso (non solo il prezzo monetario, anche il costo-opportunità;

ma anche legato alla formazione che la persona ha per capire quel determinato contenuto

artistico.

La logica dell'utilita marginale decrescente, potrebbe essere compatibile con

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Publisher
A.A. 2017-2018
75 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Katendless di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dell'industria culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Musso Enrico.