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Conferenze delle Parti sul cambiamento climatico
CDM, JI).COP6 L'Aja: uscita USA dal Protocollo.COP6bis Bonn: Applicazione Meccanismi flessibili e finanziamenti x PVS a ridurre emissioni.COP7 Marrakech: cercò di creare condizioni necessarie x ratifica Protocollo delle singole nazioni.VERTIICE JOHANNESBURGCOP9 Milano: novità legate a riduzioni emissioni attività afforestazione e rifor.COP11 Montreal: piano di consolidamento sviluppo pulito (riduzioni CFC)COP13 Bali: road-map x trasferimento tecnologie energia pulita da PS a emergenti.COP14 Poznan: accordo x finanziare i paesi poveri contro eff. Mutamenti climaticiCOP15 Copenaghen: impegno diminuzione temperatura di 2°C e 30mld ai PVSCOP17 Durban: creazione nuovo organo x controllare emissioni dal 2020COP18 Doha: inizia il secondo periodo del Protocollo di KyotoCOP20 Lima: rinnovata la necessità di immediato contribuito di ciascun paese a diminuire emissioniCOP21 Parigi: primo accordo con carattere vincolante globale contro i camb. Climatici (1.
Contenereaumento temperatura almeno 1,5°
Picco e riduzione emissioni
Trasparenza e flessibilità
Fondo per interventi nei PVS
Controlli sulle emissioni
COP22 Marrakech: “l’azione contro il risc. Globale è un processo irreversibile”
COP23 Bonn: dialogo di Talanoa + 7 argomenti discussi
COP24 Katowice: presentato il “libro delle regole” ma emerge l’irrisoluzione di diversi temi trattati
COP25 Madrid: 3 temi trattati (1. Mercato dei crediti contestazione 2. Ambizione sul taglio alleemissioni 3. Aiuti per perdite e danni subite dai paesi vulnerabili)
COP26 Glasgow: rinviata causa covid
Principi e modalità dell’economia circolare.
L’economia circolare si discosta dal modello classico lineare partendo dall’assunto che al di fuori delmondo economico ci sia altro, in particolare l’ambiente che lo circonda.
«E’ un’economia industriale che è concettualmente rigenerativa
"riproduce la natura nel migliorare ed ottimizzare in modo attivo i sistemi mediante i quali opera". (Fond. Mac Arthur)
Green Economy basata su produzione sicura e pulita di beni, materiali, energia; ricostruzione degli ecosistemi naturali; minimizzazione di emissioni e inquinamento; uso efficiente risorse non rinnovabili. E' inoltre circolare e bio-based, ossia utilizza piante e rifiuti al posto dei minerali fossili. Basata su un concetto nuovo di benessere che non considera più espansione di PIL e consumi (flussi), ma piuttosto l'accrescimento degli stock di capitali.
"Un sistema di attività economiche - legate alla produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi - che si traduce in un migliore benessere umano nel lungo periodo, per non esporre le generazioni future a rischi ambientali significativi e alla scarsità ecologica" - UNEP, Rapporto Brundtland
Sharing economy basata invece su condivisione, con lo scopo di trasformare i
beni in servizi, sostituendo alla proprietà dei beni l'uso degli stessi. Il valore del bene non si basa più sul suo prezzo ma sul suo valore d'uso. In economia circolare si possono applicare due cicli: quello biologico considera tutti i nutrienti biologici che possono essere restituiti alla biosfera, producendo anche energia in alcuni casi; quello tecnico che riguarda invece i beni durevoli, come le apparecchiature elettriche ed elettroniche, che non possono essere rimessi in circolo ma devono essere rivalorizzati per permetterne il riutilizzo.
Collegamento con piano d'azione economia circolare (diff. Con lineare nei vari settori)
7. Definizione di esternalità e come possono essere governate in una logica di mercato.
Le esternalità sono definite come effetti collaterali e non intenzionali della produzione e del consumo che influiscono, pos o neg, su terzi.
Es. La fonte di emissioni dannose che inquina l'atmosfera circostante a un livello tale
Da aumentare l'incidenza di alcune malattie respiratorie crea un'estern. Negativa. L'aspetto cruciale delle esternalità è che ci sono beni che stanno a cuore agli individui e che non vengono venduti sui mercati (aria, acque pulite, paesaggi)8. Illustrare come viene calcolata l'impronta ecologica e quale valore segnaletico abbia l'OvershootDay. L'impronta ecologica (o carbon footprint) è un indicatore concepito negli anni '30 da due studiosi americani (Rees e Wackernagel) con lo scopo di misurare la quantità di risorse naturali utilizzate. Misura quindi in ettari di quanta superficie necessità l'essere umano per la propria attività, in termini di terra, acqua e tecnologia utilizzata, per svolgere le proprie attività produttive e smaltire poi i rifiuti prodotti. Per esempio, nel 1961 era necessario solamente un 73% della superficie terrestre, ora oltre il 100%, più precisamente un 160% della
superficie. L'overshoot day rappresenta invece il giorno dell'anno in cui la popolazione mondiale consuma le risorse che necessiterebbero di un anno per rigenerarsi. Attualmente viene consumato oltre "un pianeta e mezzo". L'OD è caduto nel 2019 il 29 luglio, mentre nel 2020, complice anche il lockdown, circa un mese dopo, il 22 agosto.
L'impronta idrica è un indicatore multidimensionale, che misura in volumi la quantità di acqua dolce necessaria (sia in termini di uso diretto che indiretto) ad un produttore o consumatore. Fu ideato nel 2002 da Hoekstra rielaborando il concetto già esistente di contenuto di acqua virtuale. Tiene inoltre conto del tipo di acqua utilizzata, che sia essa BLU, GREEN o GREY.
9. Elencare e spiegare le risoluzioni individuate nell'accordo di Parigi (COP 21) in relazione ai cambiamenti climatici e quali i motivi del fallimento degli accordi riscontrato anche nel vertice di Madrid (COP 25).
Per sviluppo
sostenibile si intende una crescita che sia economica, sociale (garantisca equità) oltre che scientifica, tecnologica e culturale e che avvenga subito, in tutto il mondo, tramite l'impiego di nuove tecnologie e l'utilizzo di un nuovo approccio (la cosiddetta cultura sostenibile) per le generazioni presenti e future. RIASSUNTO PAA Programmi Azione comunitaria per l'Ambiente, i principali strumenti approvati dal Consiglio con cui la UE indirizza le proposte legislative e gli obiettivi futuri per la politica ambientale dell'Unione. I primi quattro piani avevano il compito di individuare dei rimedi per situazioni di grave inquinamento ambientale, il danno veniva quindi gestito con un intervento ex-post. L'ambiente veniva considerato un vincolo e la sua tutela un costo, con conseguente atteggiamento passivo da parte dell'impresa nei suoi confronti. 1° 73-77: obiettivo di ridurre l'inquinamento in fase di produzione, principio del "Chi inquina paga". 2° 78-82: obiettivo di ridurre l'inquinamento in fase di consumo, principio del "Chi usa paga". 3° 83-87: obiettivo di ridurre l'inquinamento in fase di smaltimento, principio del "Chi produce rifiuti paga". 4° 88-92: obiettivo di ridurre l'inquinamento in fase di trasporto, principio del "Chi inquina paga". A partire dal quinto piano, si è passati a un approccio più integrato, con l'obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile. Si è iniziato a considerare l'ambiente come una risorsa da preservare e valorizzare, e non più come un vincolo o un costo. Si è puntato sulla prevenzione dell'inquinamento e sulla promozione di tecnologie pulite. 5° 93-97: obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla prevenzione dell'inquinamento e alla promozione di tecnologie pulite. 6° 98-02: obiettivo di integrare l'ambiente nelle altre politiche settoriali, come l'agricoltura, l'energia, i trasporti, etc. 7° 03-07: obiettivo di promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali e la protezione della biodiversità. 8° 07-13: obiettivo di promuovere la transizione verso un'economia a basso tenore di carbonio e l'adattamento ai cambiamenti climatici. I PAA sono strumenti importanti per indirizzare la politica ambientale dell'Unione Europea e per promuovere uno sviluppo sostenibile a livello globale.1° 78-82: "Ambiente come bene pubblico" che sottolinea l'importanza di considerare l'ambiente come un bene comune da tutelare e preservare. Si introduce il concetto di "paga" enormativa comando controllo (limiti e standard fissati e controllati da un soggetto pubblico).
2° 78-82: estendere il problema all'esaurimento delle risorse.
3° 82-86: prevenire e integrare i bisogni di protezione dell'ambiente.
4° 87-91: centralità dell'ambiente nelle politiche di sviluppo.
I secondi quattro piani considerano invece i danni ambientali ex-ante, partendo a considerare il problema già dall'impostazione della produzione. Sono conseguenti al Summit di Rio del '92 e dimostrano la presa di coscienza sull'inscindibilità tra impresa e ambiente.
5° 92-2000: "Per uno sviluppo durevole e sostenibile" che ha lo scopo di far presente come le leggi da sole non bastino a migliorare le condizioni, ma è importante che anche l'approccio cambi. Introdotti i principi di responsabilità condivisa e sussidiarietà per garantire una maggior responsabilità e potere ai
singoli.Viene inoltre preso in considerazione il turismo per la prima volta, in quanto capace, tramite una gestione più efficiente delle proprie attività, di salvaguardare l'ambiente e valorizzare le aree marginali.Raccomandata inoltre una maggior consapevolezza alla sostenibilità per il turista.
6° 2002-2012: "2010:il nostro futuro la nostra scelta" con l'obiettivo di migliorare la qualità della crescita economica. Pone poi nuovi obiettivi nati dal Protocollo di Kyoto (2006)
7° 2013-2020: "Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta" fondato sul principio di precauzione ed azione preventiva e su 9 obiettivi prioritari (proteggere/conservare capitale naturale UE, abbassare emissioni, proteggere persone dai rischi ambientali, sfruttare legislazione ambientale, migliorare basi scientifiche, garantire investimenti vantaggiosi x clima e ambiente, migliorare integrazione ambientale, migliorare sostenibilità
città e aumentare efficacia azioni x l’ambiente). Segna il definitivo passaggio da economialineare a circolare8° 2019-2024: nuova agenda strategica (proteggere cittadini e libertà, sviluppare base economica forte,costruire un’Europa verde, equa, sociale, ad impatto zero e promuovere i valori europei nella scenamondiale)Passaggio da Imprese PASSIVE, ad ADATTIVE, a PROATTIVE.
RIASSUNTO SUMMIT RIO 92
Vi hanno preso parte 172 rappresentanze e 2400 rappresentati ONG, vengono emanati 5 documentifondamentali come linee guide per le azioni da intraprendere:
- UNFCCC
- Convenzione sulla diversità biologica, entrata in vigore 29 dicembre ’93 con 3 obiettivi(conservazione diversità, uso sostenibile componenti diversità e giusta suddivisione dei benefici darisorse genetiche). Riconosce inoltre l’importanza dei popoli indigeni e comunità localisull’ambiente
- Agenda 21, “le cose da fare nel XXI secolo”
Costituisce un manuale di sviluppo sostenibile.
Dichiarazione di Rio su ambiente e sviluppo, che definisce diritti e responsabilità degli stati rispetto agli obiettivi prefissati a Rio, in particolare afferma che sia l'essere umano al centro delle azioni di sviluppo sostenibile.
Principi sulle foreste, che riconosce l'importanza del loro ruolo sul pianeta.
Summit parallelo dei popoli indigeni -> Redazione Carta delle Terra dei Popoli indigeni e Dichiarazione di Kari-Oca che rappresentano un nuovo modo di fare accordi con le istituzioni internazionali e chiedono sostanzialmente il riconoscimento dei propri diritti nei propri territori di competenza -> Approvata Dichiarazione diritti popoli indigeni nel 2007 (143 paesi favorevoli, Australia/Canada/USA/N.Zelanda contrari).
PRINCIPALI ORGANI E CONVEZIONI (IPCC, UNFCCC)
Conferenza di Stoccolma: prima conferenza mondiale in cui si trattò l'ambiente in ottica sviluppo sostenibile. Porta ad una dichiarazione di 26
Principi per preservare le risorse naturali e promuovere una gestione intelligente ed educazione ambientale:- Ridurre, riutilizzare e riciclare: promuovere pratiche di consumo responsabile e ridurre gli sprechi.
- Risparmiare energia: adottare misure per ridurre il consumo energetico e utilizzare fonti rinnovabili.
- Rispettare la biodiversità: proteggere gli ecosistemi e le specie animali e vegetali.
- Promuovere la sostenibilità: favorire lo sviluppo economico e sociale senza compromettere le risorse future.
- Educazione ambientale: sensibilizzare le persone sull'importanza della tutela dell'ambiente e promuovere comportamenti sostenibili.
- Collaborazione e partecipazione: coinvolgere la comunità e le istituzioni nella gestione e nella protezione dell'ambiente.