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Il ruolo del residual claimant nella remunerazione di Robinson
In altre parole, per spingere Robinson ad apportare il contributo ottimale, il suo ritorno economico deve essere legato alla produzione in team da un tasso di 1:1.
Si dice che il residual claimant, cioè Robinson, deve avere il diritto al reddito residuale. Se la produzione diminuisce, allora il suo ritorno economico diminuirà di pari passo. In estrema sintesi, se si hanno delle perdite (cioè Y < C), allora dovrà ripagare tutte le perdite. Se ha dei profitti, allora otterrà tutti i profitti.
Alchian A.A. e Demsetz (1972) sfruttano questo secondo risultato, concernente il reddito residuale. Assumiamo che Robinson sia proprietario dell'impresa, dove sia lui sia Venerdì portano un contributo. Robinson è il residual claimant, cioè è remunerato con il residuo (perdite o profitti).
NB: se S = 1, allora S = 0, ovvero la remunerazione di Venerdì non dipende strettamente dall'andamento della produzione, egli ha.
Una forma di salario fisso. Secondo Alchian e Demsetz (1972), Venerdì sarà condizionato, non dagli incentivi derivanti dalla suddivisione dei proventi della produzione in team, ma:
Salario fisso, poiché una remunerazione dipendente dalla produzione finale produrrebbe incentivi distorti, sub-ottimali: XVE dal controllo di Robinson.
In altre parole, Robinson monitorerà l'attività di Venerdì e lo remunererà in modo tale da spingerlo a fornire il livello ottimale di contributo.
Una volta fornito l'incentivo (una combinazione di controllo e ritorni economici) per il dipendente, occorre domandarsi se il controllore ha il giusto livello di incentivi. Per esempio, il controllo potrebbe essere negligente nella sua attività di organizzazione e controllo, quindi chi controlla/incentiva il controllore? Ovvero, siamo sicuri che Robinson abbia un incentivo a controllare/gestire l'impresa in maniera efficiente? Robinson
l'impresa”3. L'impresa è un'organizzazione che si forma per sfruttare le opportunità di guadagno che derivano dalcontrollo/gestione efficiente dei fattori produttivi. In sintesi, l'impresa è un'organizzazione in cui un soggetto assume il ruolo di controllore e gestore, ottenendo il residuo della produzione dopo che tutti i fattori produttivi sono stati remunerati. Questo incentiva il controllore a monitorare e gestire l'impresa in modo efficiente. L'impresa si basa su contratti tra gli altri soggetti che contribuiscono alla produzione e il controllore, che diventa il residual claimant. Secondo Alchian e Demsetz, l'impresa è caratterizzata dalla capacità di controllo e gestione, che dovrebbe essere oggetto di un mercato apposito. L'obiettivo dell'impresa è sfruttare le opportunità di guadagno derivanti da una gestione efficiente dei fattori produttivi.L'impresa "Mercato del controllo"
- NB: con un mercato del controllo assente o carente, si potrebbe avere un fattore produttivo
- (capacità di controllare/gestire l'impresa) inefficiente, inefficienza dell'impresa.
In estremo, gli altri membri della produzione in team potrebbero sostituire il controllore/imprenditore se incapace
Si pensi al ruolo di Steve Jobs in Apple
- Un caso particolare e limitato in questa circostanza è il caso OPA
Ancora costi di transazione:
La produzione in team, se fosse effettuata tramite contratti, determinerebbe alti costi di coordinamento. Soggetti indipendenti stipulerebbero contratti e scambierebbero sul mercato i propri contributi. Questo potrebbe generare costi di coordinamento (es nelle tempistiche, nelle caratteristiche tecniche e qualitative, nella compatibilità delle varie componenti...)
Il problema della sincronizzazione:
Si pensi alla produzione in team come a una squadra di canottaggio.
comportamento per evitare sanzioni o cercare di ottenere favoritismi dal timoniere. Inoltre, il timoniere potrebbe non essere in grado di valutare appieno le abilità individuali dei vogatori e quindi potrebbe non assegnare loro i compiti più adatti. Tuttavia, avere un timoniere può anche portare a una maggiore efficienza complessiva. Il timoniere può prendere decisioni rapide e informate durante la gara, adattando il ritmo e la strategia in base alle condizioni del vento e dell'acqua. Inoltre, il timoniere può fornire un punto di riferimento per i vogatori, mantenendo alta la motivazione e la coesione del team. In conclusione, la presenza di un timoniere può comportare alcuni costi informativi e distorsioni degli incentivi, ma può anche portare a una maggiore efficienza e prestazioni complessive. La scelta di affidarsi a un timoniere o adottare una soluzione basata su contratti individuali dipende dalle specifiche circostanze e obiettivi del team di vogatori.ritmo• al vogatore più stanco o meno performante
Si ricordi l’effetto ratchet nelle imprese staliniste, ogni centralizzazione delle decisioni riduce i• costi di coordinamento ma aumenta i costi di informazione privata (e potenzialmente distorce gliincentivi)
La produzione in team, in termini di costi di transazione:
I confini dell’impresa sono dati dai costi di transazione in cui incorre il residual claimant
Organizzazione gli (n-1) fattori produttivi• Controllare gli (n-1) fattori produttivi• 11
Arrivato ad un certo livello di complessità potrebbe essere utile non aumentare le componenti dellaproduzione in team, oppure rilasciare al mercato una qualche componente (processo dioutsourcing).
Alcuni limiti della produzione in team secondo Alchian e Demsetz:
Data la struttura produttiva non è efficiente definire una remunerazione per ogni dipendente legataal ritorno dell’impresa Xv, questo deriva dall’assunzione di funzione
additiva (il risultato sarà diverso in caso di superadditività). Inoltre questo modello non ci dice chi dovrebbe fare il controllore, si spiega perché è efficiente avere un residual claimant che controlla la produzione in team, ma non chi tra i partner di un team dovrebbe controllare/possedere l'impresa. Piccola digressione: l'approccio "radicale": Finora abbiamo visto una prospettiva per cui la governance dell'impresa dipende da determinanti tecnologiche, per esempio la produzione in team richiede una governance con un residual claimant). L'approccio radicale ribalta la prospettiva. È necessaria un'impresa capitalista? Con un residual claimant proprietario? L'approccio radicale sottolinea come la presenza del principale non preveda per forza che lui sia il proprietario. Dato che la produzione in team non comporta inevitabilmente la forma di un'impresa capitalista dove il capitalista è il residual claimant.claimant.L'impresa capitalistica per l'approccio radicale esiste per:
- Giustificare un ruolo al capitalista (residual claimant, organizzatore e coordinatore dei fattori produttivi)
- Un controllo gerarchico
- Lo sfruttamento del lavoratore (ovvero, alienazione del lavoratore dal proprio contributo marginale al surplus aziendale)
L'impresa diviene quindi uno strumento di potere della classe capitalista
BLOCCO 3
Economia dei contratti "incompleti":
Il contratto è alla base delle transazioni di mercato, di solito gli scambi derivano da contratti. Ma il contratto è anche alla base di una visione dell'impresa come un nesso di contratti (confronta Alchian e Demsetz). Il residual claimant è il principale di una fitta rete di contratti con gli altri agenti di una produzione in team.
In una prospettiva economica, il contratto rappresenta un'elencazione di comportamenti che i contraenti si impegnano a prendere sotto certe condizioni
(o stati del mondo). I comportamenti in questione possono includere l'uso e il consumo di risorse scarse, la fornitura di un bene, la prestazione di un servizio, la realizzazione di un lavoro, il pagamento di un ammontare monetario... mentre le condizioni sono definite dalle contingenze future che coinvolgono direttamente o indirettamente le parti contrattuali. Per esempio, assumiamo un contratto tra un fotografo e due promessi sposi. Il contratto può stabilire la consegna delle foto del matrimonio (ovvero un certo comportamento) entro un termine temporale (quindi certe condizioni). Che i due coniugi paghino alla consegna (condizione) un determinato ammontare monetario (di nuovo un determinato comportamento). Inoltre, il contratto può stabilire che ogni ritardo nella consegna da parte del fotografo (ulteriore condizione) comporti una qualche penale monetaria stabilita dalle parti (che rappresenta un comportamento). Perché esistono i contratti? Moltospesso le prestazioni (per esempio, pagamento di un compenso a fronte di un lavoro) hanno momenti diversi o dilatati temporalmente, ovvero dipendenti dagli stati del mondo. Un contratto produce un vincolo tra le parti contraenti, i contratti limitano (o dovrebbero limitare) il rischio di comportamenti devianti (o non pattuiti) al variare delle condizioni o stati del mondo, sia nel mercato che nell'impresa. Senza contratti si potrebbero fare solo transazioni che prevedono prestazioni che sono istantanee e che si completano/esauriscono in quell'istante, pertanto il contratto "estende" le (tipologie di) transazioni. Contratto in/completo Un contratto completo è un contratto che specifica le responsabilità, i diritti e i doveri in una transazione di ciascuna parte contraente in ogni possibile stato del mondo, attuale e potenziale. Ad esempio nel contratto tra gli sposi e il fotografo le parti potrebbero specificare che in caso di pioggia (condizione/stato del mondo) il fotografo non è tenuto a scattare foto all'aperto, ma dovrà fornire un servizio fotografico alternativo al chiuso.mondo) il fotografo realizzi alcune foto in bianco e nero(comportamento/prestazioni)
Questo implica che i contraenti descrivano con estrema precisione i termini contrattuali (cosavuol dire pioggia? Quanta pioggia? Quante foto in questo caso? A chi?…) e tutto questo non deveessere chiaro solo per i contraenti ma deve essere comprensibile e verificabile dall’enforcer, chedeve saper capire, osservare e verificare l’accordo contrattuale.
Un contratto è detto completo se
- La lista delle condizioni è “completa”, ovvero definisce ogni possibile stato del mondo e lo descrive con precisione
- La lista dei comportamenti (prestazioni) è “completa”, ovvero definisce ogni possibile comportamento e lo descrive con precisione
- La corrispondenza tra condizioni e comportamenti è “completa”, non occorre necessariamente che vi sia rappresentata una fu