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Contratti incompleti, costi di enforcement
Nella realtà i contratti sono sempre incompleti, e l'incompletezza deriva da:
- Il costo di prevedere e scrivere ogni possibile circostanza, che rende lacunosi i contratti (facendoli mancare di definizioni di condizioni o della corrispondenza);
- L'incapacità di verificare alcune azioni dei contraenti da parte dell'enforcer, il quale spesso potrà affidarsi a mere proxy sull'accaduto.
I contratti incompleti hanno come problema centrale l'incertezza originata dal costo del definire ex ante condizioni e comportamenti e del sapere ex ante come l'enforcer ex post interpreterà le clausole contrattuali stilate, come osserverà le condotte e come valuterà i comportamenti. Questa incertezza apre a comportamenti opportunistiche che possono portare un contraente a esercitare un potere.
L'incompletezza contrattuale rientra nella categoria dei costi di transazione come "costi di enforcement".
Questi possono inibire o limitare anche transazioni efficienti, scoraggiando le parti nell'assumere impegni economici che, in una situazione di mercati completi, sarebbero stati efficienti (casa allago*). Riconosciamo, dunque, gli effetti dei costi di transazione descritti nel Teorema di Coase. Inoltre, emergono e persistono esercizi di potere. La presenza, infatti, di costi di enforcement positivi e rilevanti inibisce il ricorso all'enforcer allo scopo di limitare l'esercizio del potere subito (assunzione di A&D). Siamo interessati all'identificazione del potere e di un potente per capire quali obiettivi saranno perseguiti dall'impresa. Un indicatore dei costi di enforcement può essere quello della lentezza della giustizia. INVESTIMENTI SPECIFICI, COSTI DI USCITA L'incompletezza contrattuale è rilevante anche nel caso di investimento specifico, il quale denota una difficoltà di riutilizzo in impieghi alternativi. Se un investimento nonè re-impiegabile in transazioni economiche alternative oppure lo è solo al costo di una sostanziale diminuzione dei ritorni, allora l'investimento è specifico. Per contro, un investimento generico è perfettamente fungibile in usi alternativi senza costi aggiuntivi. Si riconoscono diversi tipi di specificità: - La specificità del capitale umano, che può essere misurata in conoscenze e competenze specifiche, le quali difficilmente potranno essere impiegate in settori diversi da quello di appartenenza; - La specificità dell'investimento che comporta la localizzazione di uno stabilimento produttivo in prossimità di un fornitore o cliente. Il ritorno di questa specificità è dato dal risparmio nei costi di trasporto; - La specificità dell'investimento che comporta l'acquisto di un macchinario peculiare e coerente solamente con una controparte a monte o a valle. La specificità.dell'investimento genera una quasi-rendita, misurata come differenza positiva tra il profitto economico generato all'interno della relazione specifica e il profitto economico che potrebbe essere ottenuto nel miglior uso alternativo fuori dal contratto. In altre parole, il prodotto finale non è semplice somma dei contributi delle parti, ma le sinergie tra fattori produttivi specifici per la transazione creano un surplus della relazione.
Per aumentare le quasi-rendite occorre aumentare il livello degli investimenti specifici. Se questi investimenti specifici sono scoraggiati o non protetti non si creeranno queste quasi-rendite, e ciò condurrà ad inefficienza.
Un investimento specifico, a differenza del generico, blocca l'investitore alla specifica relazione perché non può essere riutilizzato in relazioni alternative. Questo è l'effetto di "lock-in".
L'effetto lock-in determinato dagli investimenti specifici fa
Nascere costi di uscita che contraddicono l'obiezione alla natura della gerarchia dell'impresa di A&D. Dato che ci sono sia costi di enforcement che costi di uscita, si può esercitare un potere.
IL RISCHIO DI HOLD-UP
L'incompletezza contrattuale e gli investimenti specifici sono alla base del rischio di hold-up. Definiamo hold-up come una forma di opportunismo post-contrattuale dovuta al lock-in degli investimenti specifici (costi di uscita), corroborata dall'incompletezza dei contratti (costi di enforcement).
Chi, tra le due parti, ha investito in maniera minore può opportunisticamente appropriarsi di parte della quasi-rendita generata dall'investimento specifico e che doveva essere allocata a chi aveva investito in tale specificità.
Il rischio di hold-up non emergerebbe con contratti completi, data la protezione offerta dal contratto in assenza di enforcement cost, o con investimenti generici, data la protezione offerta dal mercato.
attraverso le outside options. Sia la protezione del mercato che quella del contratto possono fallire, perciò emerge il rischio di hold-up a causa del quale l'investitore sceglierà un livello inferiore di investimento specifico. Questo porterà ad un equilibrio inefficiente poiché non si massimizzeranno le quasi-rendite. Esempio: General Motors GM e Fisher Body FB. FB fu fornitore di molti produttori di auto, tra i quali GM. A seguito di un incremento di domanda, GM chiese a FB di fare un investimento specifico in localizzazione. I costi di trasporto con GM sarebbero diminuiti, generando una quasi-rendita, ma quelli con gli altri fornitori sarebbero aumentati. I ritorni dell'investimento sarebbero dipesi dalla transazione con GM e non da altre transazioni, comportando un lock-in da investimento specifico. Con l'investimento specifico si sarebbe profilato il rischio di hold-up: GM avrebbe potuto comportarsi opportunisticamente provando adappropriarsi dei ritorni dell'investimento, ad esempio attraverso l'imposizione di condizioni di prezzo che spostassero i vantaggi a GM e a fronte delle quali sarebbe stato costoso rivolgersi a enforcement o mercato. FB deciderà di non spostare i propri stabilimenti, non aumentando la quasi rendita. Questa è la prova di come il rischio di hold-up riduca gli incentivi agli investimenti specifici, determinando un equilibrio inefficiente. STILIZZAZIONE DELL'HOLD-UP Due imprese: Rob (FB) e Ven (GM), tre periodi: t0, t1 e t2. In t0 le parti scrivono il contratto (incompleto) sulla compravendita di un semilavorato realizzato da Ven e acquistato da Rob. In t1 Rob sceglie quanto investire in specificità. In t2 Ven vende il prodotto finale costruito con il semilavorato acquistato da Rob. Assumiamo 100 come ritorno netto nella transazione Rob-Ven dato dal massimo livello di investimento specifico, in presenza del quale, però, il ritorno netto in una transazione.alternativa (conclienti diversi) sarà 40 (spartito in 20 per il fornitore e 20 per il cliente, quindi 20 sarà il valore dell'outside option per l'investitore). Calcoleremo la quasi-rendita come 100 - 60 = 40. Riconosciamo uno stato di lock-in. Ammettiamo che le parti stabiliscano contrattualmente una divisione equa del ritorno, 50 a fornitore e 50 al cliente. Una volta che Rob effettua l'investimento specifico int1, date incompletezza contrattuale e lock-in, Ven può tentare di rinegoziare l'accordo fino ad 80-ε e 20+ε (partendo da una condizione che doveva essere 50 e 50), dato che l'outside option di Rob è 20. Ven potrebbe catturare praticamente tutta la quasi-rendita. Alla soglia 20, Rob sarà protetto dal meccanismo del mercato dato che disporrà di alternative. Il ritorno di Rob con un investimento specifico varierà tra i 50 e i 20+ε. L'investimento specifico sconterà
la possibilità di comportamenti opportunistici in t2 e, in equilibrio, Robin t1 deciderà di non investire o sotto-investire in specificità. Non verràrealizzata la quasi-rendita massima.Lo stesso problema si verifica anche se entrambe le parti investono inspecificità, ma in periodi diversi o a diversi livelli: chi investe prima omaggiormente si espone al rischio di hold-up.Il rischio di hold-up rappresenta un costo di transazione ex-post.
COME MITIGARE IL PROBLEMA DI HOLD-UPL’enforcement sociale può aiutare a ridurre il rischio di hold-up. Esso simanifesta quando la società stigmatizza l’agente economico che si comportaopportunisticamente (controllo reciproco interno ad un distretto industriale, PMIitaliane negli anni ’60). Il rischio di hold-up è sfavorito anche nel caso in cui lerelazioni tra agenti siano reiterate.Ripensando alla dinamica descritta da Coase nel 1937, con costi di transazionealti, un modo
Un modo efficiente per mitigare il problema dell'hold-up è quello di trasformare la transazione di mercato tra Rob e Ven in una transazione all'interno dell'impresa. A seguito dell'integrazione verticale, l'impresa acquirente si ingrandirà (dinamica à la Coase, 1937). Si riconosce come l'acquisizione riduca le inefficienze di contratti incompleti ed investimenti specifici e abbia effetti sul mercato.
L'organizzazione gerarchica comporterà il costo della riduzione della concorrenza di mercato (costo del poter creare frizioni nella concorrenza).
Esempio: General Motors GM e Fisher Body FB. GM acquistò il 100% degli asset fisici di FB e avvicinò gli stabilimenti. Lo spostamento non è stato frutto dell'accordo tra le parti, ma un ordine. Con un assetto gerarchico si è realizzato l'investimento specifico e l'efficienza nella transazione, massimizzando la quasi-rendita. Con l'acquisizione
si sono ridotte le inefficienze di contrattiincompleti ed investimenti specifici, e si hanno avuto effetti sul mercato,privando i concorrenti di un loro fornitore chiave. Dopo l'integrazione verticale GM+FB concorreranno sia con i competitors di GM, che con quelli di FB. GMdeterrà i diritti residuali di controllo. Si è passati da una relazione contrattualeincompleta tra due parti a una relazione gerarchica (d'impresa). GM haacquistato gli asset fisici di FB, pertanto, GM può decidere su tutto ciò che ilcontratto tra le parti non era in grado di determinare (es. l'investimentospecifico). Dunque, i benefici sociali dell'integrazione verticale, dato il rischio di hold-up,sono quelli di permettere la realizzazione di investimenti specifici emassimizzare la quasi rendita. Al contrario, il costo sociale è rappresentatodalla riduzione della concorrenza nel mercato (con conseguente manipolazione).