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TABELLA. DATI SUI FINANZIAMENTI AMERICANI AI PAESI EUROPEI
AIUTI MILITARI Doni (milioni dollari) PRESTITI (MIL TOT
(MILIONI DI DOLLARI) DOLLARI)
1947 43 672 3737 4409
1948 253
1949 170 3951 503 4451
1950 463
1951 1112 2401 (fine P.Marshal)
1952 2151
1953 3435
1954 2313
1955 1593 800 74 874 (fine ERP)
Nota: Il piano MARSHAL duro 1947-1951, ma gli aiuti andarono fino al 1955. Si chiamava Europe Recovery Program
(ERP)
Nota: Gli aiuti militari si avevano perche subito dopo la guerra mondiale inia la guerra fredda, gli americani costruiscono
la Nato e aiutano questi paesi a riarmarsi.
Nota: I doni e i prestiti erano altri aiuti
Nel 1955, tutti i paesi che erano usciti devastati dalla guerra hanno ricostruito la propria industria e si lanciano
in uno sviluppo economico senza precedenti. Questa è la fase della storia del capitalismo mondiale in cui il
capitalismo ha funzionato al suo meglio. Si chiama anche ETA’ DELL’ORO DEL CAPITALISMO (metà anni 50,
anni 60 e parte del ’70). Ovviamente è stata un’epoca di globalizzazione, con un incremento degli scambi
commerciali globali.
In realtà tutti i paesi capitalistici avanzati hanno cercato di far trainare il proprio sviluppo dalle esportazioni,
non mettendo in atto politiche protezionistiche per ridurre le importazioni. In questa situazione quindi si
espandono esportazioni, importazione e reddito (tutti esportano di piu e tutti importano di piu).
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Come in ogni epoca di globalizzazione si forma un gruppo di paesi emergenti e un gruppo di Paesi maturi. Per
esempio nella globalizzazione moderna degli anni ’90, i paesi maturi erano quelli Europei, Giappone, USA; i
paesi in via di sviluppo erano Cina, India, Russia, Sudafrica.. che crescono a ritmi molto più elevati dei primi.
Questa cosa si è verificata anche nella globalizzazione degli anni ’50-’60-‘70 invece i paesi emergenti erano i
paesi che erano usciti dalla guerra (Germania, Italia con crescita in un anno dell’8%, Giappone crescita di un
anno al 12%; Francia una crescita parziale); i paesi maturi erano Usa e GB che sono cresciuti a ritmi più bassi
degli altri Paesi in via di sviluppo.
Lo sviluppo Italiano è essenzialmente moderno, di questi anni, in cui ha completato il decollo industriale. Il
primo decollo industriale fu limitato all’inizio del ‘900 nell’età giolittiana. Nonostante ciò era rimasto un paese
essenzialmente agricolo: prima della 1GM gran parte delle forze di lavoro erano in agricoltura. Nei primi anni
’70 circa il 5% delle forze lavoro erano occupate in agricoltura. Era quindi diventato un paese industriale
avanzato.
Questo è il periodo in cui si cominciano a formare le imprese multinazionali. Inizialmente sono americane
negli anni ’50 ed erano principalmente le compagnie petrolifere che estraevano il petrolio in tutto il mondo.
Erano le “7 sorelle”. C’erano anche altre imprese industriali che si stavano espandendo nel mondo.
A partire dalla fine anni ’60 e inizia anni ’70 decollano le multinazionali europee e giapponesi e crescono ad
un ritmo vertiginoso, tale che a metà anni ’90 il numero delle multinazionali europee era piu elevato di quelle
americane.
Questa trasformazione è importante perché segna il passaggio ad una globalizzazione che è quella
attualmente esistente: la globalizzazione degli anni ’50-’60 era basata soprattutto sugli scambi commerciali e
quindi si parla di globalizzazione commerciale in cui i prodotti venivano prodotti da imprese principalmente
sul territorio nazionale; nella globalizzazione dagli anni ’70 in poi, le grandi imprese cominciarono a costruire
stabilimenti all’estero determinando un cambiamento radicale.
Ricapitolando: c’è stato un quarto di secolo con una globalizzazione prevalentemente commerciale che ha
funzionato molto bene, con una governance centrale degli USA che lo ha fatto funzionare:
• controllavano la il sistema di pagamenti internazionali molto efficientemente in quanto è stato
adottato da tutti i paesi che facevano parte dell’area di influenza americana che hanno collaborato a
mantenere la stabilità di questo regime dei cambi. I paesi in surplus commerciale (Italia, Germania,
Giappone) accumularono riserve di oro ma soprattutto di dollari, il che forniva a gli USA un vantaggio
esorbitante: la possibilità di pagare le proprie importazioni stampando moneta e quindi pagarle con
carta. Potevano mantenere la bilancia dei pagamenti sistematicamente in deficit, facendo un piacere
a gli altri paesi perché questo deficit veniva pagato con dollari (che era la moneta accumulata dai paesi
come riserva perche moneta internazionale). Siccome il dollaro era accumulato come riserva, non
c’erano limiti alla quantità che gli stati uniti potevano produrre e immettere sul mercato.
Quindi tutti se ne potevano avvantaggiare perché:
o gli Usa potevano vivere al di sotto delle proprie possibilità (importare di piu di quanto
esportavano) senza dover decumulare scorte perche pagavano stampando dollari
o Gli altri paesi avevano delle economie che crescevano rapidamente, trainate dalle esportazioni
e potevano accumulare riserve di dollari che gli dava sicurezza
• avevano le grandi imprese multinazionali,
• controllavano la finanza
• avevano il potere di imporre la loro volontà con mezzi militari).
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24/10/17
Come abbiamo visto, dagli accordi di Bretton Woods visto viene raggiunto un accordo su:
• la moneta internazionale è il dollaro, il quale, è ancorato all'oro ad un tasso di 35$ l'oncia. La FED si
impegna a convertire dollari in euro se la richiesta proviene dalle altre banche centrali, quindi non
dai privati. Questo sistema chiamato Gold Exchange standard basato sul dollaro. Gli altri paesi che
hanno aderito a questo accordo si impegnano a loro volta a mantenere il tasso di cambio fisso con il
dollaro.
• fondazione di due organismi internazionali:
o Fondo Monetario Internazionale
o Banca Mondiale
IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE E IL SUO FUNZIONAMENTO
Il FMI nasce il 29 dicembre del 1945, ad opera di 29 paesi firmatari dell'accordo che da vita allo stesso; con il
passare del tempo aderiscono sempre più paesi e a luglio del 2010 i paesi membri erano 187.
La sua missione principale è di fornire assistenza finanziaria ai paesi che hanno serie difficoltà economiche e
finanziarie soprattutto causate dagli scambi internazionali.
Il punto cruciale è che gli altri paesi si impegnano a tenere il tasso di cambio fisso tra la propria moneta
nazionale e il dollaro, ma non è facile perché il tasso di cambio è determinato dal mercato dei cambi e dipende
dalle bilance dei pagamenti. Per esempio in una situazione in cui la moneta di un paese si sta svalutando (es
per deficit della BC) è perché c'è un eccesso di offerta della moneta di questo paese e di domanda di altre
monete (es. dollari); allora le autorità monetarie per stabilizzare il tasso di cambio dovrebbero offrire dollari
(per i quali c'è un eccesso di domanda) e aumentare la moneta nazionale; però per fare questo devono usare
le riserve di dollari che hanno e quindi le riserve si riducono, con la conseguenza che prima o poi si azzerano
se il deficit è permanente. Emerge quindi che diventa difficile mantenere l'impegno del tasso fisso.
Allora si può chiedere aiuto al fondo monetario internazionale, che è nato per aiutare i paesi che hanno
difficoltà a mantenere il tasso di cambio fisso.
Il FMI ha il capitale che deriva da delle quote di sottoscrizione dei vari paesi: esse sono dei versamenti
effettuati per il 25% in oro o moneti convertibili in oro, quindi dollari, e per il 75% in valuta nazionale (es.
Italia entra nel fondo monetario internazionale con quota 1/4 in oro o dollari e 3/4 in lire).
Questo fondo quindi ha un enorme quantità di riserve di dollari, oro e monete dei vari paesi aderenti ad esso.
In caso di necessità, i paesi che hanno versato tali quote possono attingervi secondo la regola che stabilisce i
diritti di prelievo (DIRITTI ORDINARI DI PRELIEVO): un diritto che può essere esercitato automaticamente
entro i limiti del 25% della sua quota versata nella valuta che ritiene opportuno (dipende dal problema del
paese). E’ possibile prelevare oltre la quota del 25%, ma queste riserve prelevate in piu (quelle oltre il 25%)
devono essere negoziate con il fondo monetario internazionale e si può prelevare fino a un limite pari al
doppio della quota versata, detta POSIZIONE DI RIFERIMENTO.
In realtà quindi questo FMI concede credito ai paesi che hanno bisogno di valuta, ma non è una banca centrale
che crea moneta perché esso la concede in credito che poi deve essere restituito dai paesi che hanno attinto
a queste quote. Infatti questi paesi che hanno attinto alla quota, anche se al di sotto del 25%, la devono
restituire entro un periodo che va da 18 mesi a 5 anni.
Normalmente questi prelievi venivano esercitati per fronteggiare delle difficoltà temporanee nella BdP, che
si pensava durassero massimo 1 o 2 anni; se invece lo squilibrio esterno era giudicato strutturale
(permanente) allora il paese era autorizzato dal fondo monetario internazionale a svalutare la propria moneta
del 10% (necessaria autorizzazione FMI per svalutare). Ma In realtà quando un paese ha necessità prende e
svaluta senza rendere conto a nessuno, ma se vuole l'assistenza del FMI (cioè un finanziamento) allora deve
renderne conto allo stesso FMI, poiché esso concede finanziamenti condizionati alle cosiddette LETTERE DI
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INTENTI che venivano preparate dai funzionari del FMI e sottoscritte dai governi che ricevevano i
finanziamenti. Esse erano delle ricette di politica economica che miravano a ricostituire le condizioni
dell'equilibrio esterno.
Il FMI è governato da un comitato di valutatori (termine inglese) composto da 24 membri, 8 dei quali
appartengono ai paesi dominanti (USA, Giappone, Germania, GB, FR, Cina, Italia, Russia). Le decisioni vengono
prese in base a una votazione che però non è democratica:
• 1$=1voto, perché questa è un organizzazione finanziaria in cui i paesi hanno versato delle quote, alcuni
paesi hanno versato quote maggiori, altri minori e quindi le decisioni vengono prese in base al peso dei
paesi. Più forte è la quota e maggiore è il peso delle decisioni (regola democrazia una testa = un voto);
• si differenzia dalla regola della maggioranza assoluta applicata in democrazia (cioè il 50%+1), in quanto,
qui si richiede una SUPERMAGGIORANZA che è l'85%+1.
Si applica tale soglia a causa degli USA che hanno il 16% e quindi hanno un diritto di veto, cioè il fondo
monetario internazionale è dominato dagli USA; si può fare tut