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ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

Il sistema economico è composto da due realtà:

  • reale: dove si scambiano beni e servizi
  • finanziario

La crisi economica del '29 nasce nel sistema reale e si trasferisce in quello finanziario. La crisi invece nel 2007 nasce in quello finanziario e contagia quello reale.

Nel sistema economico interagiscono 4 grandi agenti:

  • famiglie (l'analisi una persona → persona fisica)
  • aziende → persona giuridiche
  • pubbliche amministrazioni
  • resto del mondo (non residenti)

Y – C = S → conto economico

Nel caso delle famiglie: Reddito – consumi = risparmi

Nel caso di aziende: cash flow in – cash flow out = risparmi

Nel caso di P.A.: gettito – spesa = aumento di avanzo

Stessa cosa per i non residenti

Tutte queste grandezze sono grandezze flusso.

S.P. →

ATTIVOPASSIVOAttività realiPassività finanziarieAttività finanziariePatrimonio nettoTOT AttivoTOT Passivo

Ciò che non viene speso/investito del risparmio è il surplus (unisci in avanzo). Se è investito di più di ciò che si ha risparmiato allora si è in deficit (unisci in disavanzo).

Il risparmio può essere investito in qualcosa aumentando le attività reali o finanziarie oppure può essere utilizzato per estinguere dei debiti aumentando e diminuendo le passività finanziarie.

Il surplus può essere trasferito in conto economico aumentando attività finanziarie.

Le famiglie tendono ad essere in surplus. ➔ offerta di fondi.

Le imprese e la p.a. tendono ad essere in deficit. ➔ domanda di fondi.

Il sistema finanziario deve facilitare il trasferimento dei fondi dalle unità in surplus alle unità in deficit.

Questo trasferimento dà origine ad uno strumento finanziario.

Esso ha diverse funzioni:

  • giuridica-legale
  • rappresenta il secondo rapporto tra le parti. L’accordo tra più, crea rapporti per varie ragioni: le valuta (l’importo), la tempistica di pagamento, le modalità di rimborso.

Debiti e prestiti hanno due caratteristiche:

  • scadenza
  • forma di interesse

Il titolo rappresenta la partecipazione al rischio d’impresa. Un trasferimento a titolo oneroso ma ha scadenza formale, rischio in vigore finché l’operando non fallisce, non c’è una promessa di rendimento (dipende dai dividendi).

Il mercato primario è il mercato in cui lo strumento finanziario viene emesso.

Il mercato secondario è dove vengono scambiati i titoli acquistati sul mercato primario in precedenza.

L'investitore tiene conto di 3 grande variabili:

  • rischio: la probabilità che il risultato effettivo alla scadenza sia diverso da quello atteso all’inizio.
  • rendimento: dato dal tasso di interesse e dal capital gain (aumento del valore) per i titoli, dividendi e capital gain per le azioni.
  • liquidabilità: attitudine di uno strumento finanziario a trasformarsi in credibile e liquidità (determinata in base al tempo e dai costi).

I BOT possono trasformarsi in liquidità in tempo e costo breve, una quota societaria invece il contrario. Quanto più elevabile è liquidità, quanto minore il rischio di investimento non più è elevato.

Rendimento e rischio sono correlati direttamente.

Liquidità e rendimento sono correlati indirettamente.

Titoli che promettono rendimenti alti sono anche quelli più rischiosi.

Negli ultimi decenni si sono due dimensioni: Front Office (operazioni di sportello) e Back Office (pianificazione delle operazioni di sportello). Nel mercato al dettaglio le operazioni sono ripetitive e standardizzate mentre invece nel tempo si sono ampliate attraverso l'operazione di Back Office e l'informatizzazione dell'informativa ha generato economie di scala. Ciò ha spinto le banche a fondersi. Con diversi sistemi bancari e nel treno economico di scopo.

All'inizio del secolo scorso, le bianche erano tutte universali, ovvero mettevano a disposizione tutti i servizi finanziari. Con la grande depressione, le autorità iniziarono ad incentivare la stretta interconnessione tra imprese e banche e così cominciò a nascere l'idea di una separazione tra due mondi. Inoltre comparvero il problema dei conflitti d'interesse (in particolare nei paesi anglosassoni). Perciò la maggior parte dei paesi optavano per il modello della banca-specializzata. In particolare negli USA si optò per un modello molto severo di banca specializzata dove le banche potevano solo raccogliere il risparmio a breve termine e fare prestiti a breve termine, cioè sino a 18 mesi. Non devono svolgere attività legate al mercato dei titoli, attività che possono svolgere solo le banche di investimento. Anche in Italia c'è un provvedimento simile, le bianche non potevano concedere prestiti ordinari e non potevano raccogliere depositi o concedere prestiti che scadevano al massimo nei 18 mesi (negli USA 12 mesi). Perciò c'è la distinzione fra crediti ordinari concessi dalle bianche e crediti speciali (> 18 mesi), concessi da istituzioni specializzate separate dalle bianche. La legge bancaria del 36 affidò grande potere alle Banca d'Italia (era tutto vietato salvo autorizzazione della Banca d'Italia).

Gli unici due paesi che non adottarono il modello della banco-specializzata furono Germania e Giappone, le cui banche continuarono ad agire universalmente, per realizzare economie di scopo.

Alla fine degli anni '80 viene accettato in tutto il mondo il modello della banca universale.

Il sistema bancario italiano prima del '36 era caratterizzato da un numero elevatissimo di banche pubbliche. Anche le banche private (in genere SPA) erano di proprietà delle bianche pubbliche. Il sistema era inoltre altamente inefficiente ed internamente frammentato, poiché le bianche erano più piccole a confronto con quelle europee. Il sistema è il controllo della Banca d'Italia, a che ha sempre permesso lo sviluppo all'efficienza, quindi deprimendo la concorrenza non facendo aprire nuove bianche, realizzando solo autorizzazioni di nuovi sportelli; per eliminare la concorrenza in una stessa area e

alla linea il Fisco era più flotta.

Il fattore più importante di tutti però è il segreto bancario. Il segreto bancario è presente in tutti i paesi ma è facile da prelevare al contorno.

Sulla Svizzera. Per indici, parole svizzero, era un costo rendere le forme in Svizzera ma non del tutto perché la magistratura svizzera non aveva collaborazione con quella italiana e per un caso di evasione fiscale in Italia.

Un dipendente UBS scaviò le informazioni sui conti comuni della banca Svizzera le vendette alla Germania (scudo).

Il fisco italiano disse che se uno individuò autodidattico di avere un conto in Svizzera, egli avrebbe pagato una tassa fissa ed il fisco non poteva proseguire l’individuo su quella somma. Questo procedimento è stato attribuito

dallo stile 3 volte ed è stato considerato anche da altri paesi.

I patrimoni che sono stati denunciati non sono necessariamente impiantati in Italia.

L'OCSE ha meno la Svizzera sulla lista nera e santioni piani sull’impact e l’export con il pagamento dei dotti. Per farla togliere dalla lista nera

la Svizzera ha annunciato il segreto bancario.

Ora il segreto bancario vale solamente rigorosamente per i residenti in Svizzera, per i non residenti sospetti di evasione fiscale rinuncia la sezione sotto alle autorità estere e automatico. Però parallelamente vedo molte possibilità piuttosto di trasferire la propria residenza in Svizzera per via del separato bancario e perché le procedure amministrative sono molto più pratiche.

Fondi comuni d’investimento

Si raccoglie il denaro da parte di più risparmiatori e si comprano strumenti finanziari per conto degli investitori, che godranno di un guadagno o una perdita (non solo per forza azioni, ma qualsiasi strumento finanziario).

Sono stati introdotti a fine anni 30. Appartengono ai cosiddetti investitori istituzionali. I fondi comuni concentrano fondi pensione e gestioni patrimoniali e permettono anche ai piccoli investitori di investire i propri risparmi.

5 vantaggi principali che attraggono gli investitori nei fondi comuni:

  • internazionalizzazione delle liquidità: gli investitori possono convertire rapidamente i loro investimenti in qualitativi e a basso costo. Investire in un fondo non comporta con la differenza di obbligazioni ad esempio
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
32 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrean14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Sury Paul.