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GIPS.
• Gli Standard GIPS impongono agli EG di includere tutti i portafogli effettivamente gestiti, soggetti a
commissioni e a discrezionali, in compositi definiti da un comune mandato, obiettivo o strategia.
• Gli EG devono presentare un minimo di 5 anni di performance annue degli investimenti conformi ai
GIPS. Se l’EG o il composito hanno meno di 5 anni, devono essere presentati i dati dall’inizio dell’attività
dell’EG o dalla costituzione del composito.
* EG - Ente/società di gestione o sua consociata definita in conformità con gli standard GIPS,
cioè soggetto operativo distinto che ha un’autonomia decisionale nei processi d’investimento.
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• Dopo aver presentato la serie quinquennale, gli EG devono presentare dati aggiuntivi almeno fino alla
costituzione di una serie decennale.
• Gli EG devono prendere tutte le misure necessarie per essere sicuri di aver soddisfatto tutti gli OBBLIGHI
dei GIPS prima che il Comitato GIPS emetta una dichiarazione di conformità. Inoltre sono fortemente
incoraggiati ad eseguire periodicamente delle verifiche interne di conformità e dei controlli adeguati per
l’intero processo relativo alla valutazione delle performance degli investimenti per garantire la validità
della dichiarazione di conformità.
Di conseguenza, le principali caratteristiche degli Standard GIPS sono:
• Completezza: tutti i portafogli effettivamente gestiti devono essere classificati in raggruppamenti
omogenei (compositi) sulla base della comunanza delle strategie e/o degli obiettivi di investimento; in
questo modo il gestore è tenuto a presentare le performance per tutto l’insieme delle attività gestite.
• Integrità dei dati: i GIPS prevedono una serie di requisiti minimi che mirano a garantire l’integrità dei
dati di input utilizzati per i calcoli; una volta implementato, il processo di calcolo delle performance GIPS
entra a far parte delle politiche e procedure aziendali del gestore, con una conseguente stabilità di
applicazione nel tempo.
• Rappresentatività: la metodologia di calcolo delle performance scelta dai GIPS deve essere quella che
consente un confronto delle performance realizzate da diversi fondi, fra di loro o con il rendimento di un
benchmark, che non sia influenzato dalla dinamica della raccolta netta e, più in generale, di tutti i flussi di
cassa che sono indipendenti dalle scelte di gestione.
• Arco temporale: il gestore è tenuto a presentare una serie almeno quinquennale (o dalla sua data di
costituzione, se inferiore) di performance, aggiungendo poi nuove serie annue fino alla costituzione di una
serie decennale, allo scopo di permettere al lettore una valutazione di più ampio respiro sull’attività del
gestore stesso.
• Benchmark: ai fini di una piena confrontabilità della performance del gestore con il mercato di
riferimento, i GIPS richiedono di affiancare alla performance del composito quella di un benchmark
rappresentativo delle strategie e/o degli obiettivi di investimento del composito stesso.
• Verificabilità: i GIPS prevedono che il gestore che si dichiara conforme agli Standard si sottoponga a
verifica da parte di un soggetto terzo indipendente; la verifica, che ha come oggetto la conformità con i
GIPS dei processi e delle procedure aziendali di costituzione dei compositi e di calcolo e presentazione
delle performance, fornisce credibilità alla dichiarazione di conformità avanzata dal gestore nei confronti
dei destinatari delle presentazioni.
Adozione di uno Standard globale
• L’IPC* sostiene che gli standard GIPS debbano essere adottati come standard nazionali nei paesi ancora
privi di uno standard di performance degli investimenti.
• Gli Standard GIPS possono essere tradotti in diverse lingue, ma nel caso di divergenza tra le varie
versioni sarà valida la versione inglese.
• La presenza di un’organizzazione locale sponsorizzatrice degli standard di valutazione degli investimenti
è importante per la loro effettiva applicazione e per il costante funzionamento in ciascun paese.
• Si ritiene che la caratteristica di autoregolamentazione dei GIPS consente agli organi di vigilanza di
esercitare meglio la loro responsabilità di garanti della corretta divulgazione dei dati ai mercati finanziari e
al loro interno, in realtà essa agevola il compito di trasparenza nei confronti degli investitori ma non le
attività delle autorità di vigilanza.
IPC-Investment Performance Council, svolge le funzioni di comitato internazionale responsabile
“
degli Standard ed è composto da 36 membri di 15 paesi”.
I GIPS in Italia
• Per quanto riguarda la tassazione dei fondi aperti la maggior parte dei paesi, ad eccezione dell’Italia,
non prevede la tassazione dei risultati di gestione in capo al fondo ma rimanda calcolo e prelievo fiscale al
momento della dichiarazione individuale dei redditi. Questa differenza influenza i meccanismi di
determinazione della quota netta e quindi delle misure di performance su di essa calcolate. E’ quindi
necessario trovare un metodo che permetta di “lordizzare” le quote nette dei fondi italiani, cioè che
permetta di depurare degli effetti fiscali le performance dei fondi aperti italiani.
• I fondi italiani sono soggetti a una ritenuta d’imposta (prima del 12,5% e poi del 20%), calcolata sulla
differenza tra valore iniziale e valore finale degli investimenti effettuati nel corso dell’anno . La tassazione
è imputata giornalmente sulla quota del fondo e viene accantonata a riserva fino al regolamento previsto
nell’anno successivo. La quota risulta pertanto al netto del prelievo fiscale.
L’utilità dei GIPS per gli Investitori Istituzionali 75
• I destinatari naturali delle presentazioni sono gli Investitori Istituzionali. La trasparenza nella
presentazione delle performance è infatti un elemento fondamentale nell’operare una scelta del gestore
più adeguato ai propri obiettivi di investimento ed al proprio profilo di rischio. La possibilità di poter
raffrontare presentazioni GIPS omogenee provenienti da differenti gestori permette infatti all’Investitore
Istituzionale di valutare le differenti capacità ed i differenti stili di gestione.
• La presentazione GIPS comprende una dichiarazione di conformità, con la quale il gestore dichiara di
aver adottato politiche e procedure di calcolo e presentazione delle performance aderenti a tutti i requisiti
previsti dai GIPS, la lista dei compositi creati del gestore e le relative schede di performance, oltre
all’eventuale relazione di conformità emessa da un verificatore indipendente.
Gli Standard Italiani di Presentazione delle Performance degli Investimenti (IPPS)
I GIPS sono suddivisi in cinque capitoli che corrispondono agli elementi essenziali per presentare le
informazioni relative alla performance:
1. Dati di input. La coerenza di questi dati è fondamentale per una effettiva conformità con gli standard
e per una presentazione delle performance.
2. Metodi di calcolo. Per poter paragonare le presentazioni delle performance dei vari enti gestori è
necessario uniformare le metodologie di calcolo dei rendimenti.
3. Costruzione dei compositi. Un composito è il raggruppamento di un certo numero di portafogli
accomunati da un particolare obiettivo o da una particolare strategia di investimento. Il rendimento del
composito è la media ponderata per le attività delle performance dei singoli portafogli che compongono il
composito medesimo.
4. Informativa. L’informativa permette agli enti gestori di elaborare i dati forniti nella presentazione e di
dare all’utente finale gli elementi necessari per comprendere i risultati della performance collocandoli nel
giusto contesto.
5. Presentazione dei risultati e relative illustrazioni.
• Obblighi e raccomandazioni aggiuntive che gli enti gestori devono seguire per presentare performance
conformi agli IPPS:
• Lordizzazione delle performance. Considerata la specificità della legislazione fiscale italiana, l’IIPC
ha sviluppato un format aggiuntivo, nel quale sono previsti obblighi e raccomandazioni che gli enti gestori
sono tenuti a seguire, qualora intendano presentare performance di compositi contenenti portafogli
lordizzati.
• In ogni capitolo, i GIPS sono suddivisi in obblighi, che sono riportati all’inizio di ogni capitolo, e in
raccomandazioni. Gli obblighi sono quegli standard che gli enti gestori sono tenuti a rispettare per essere
dichiarati conformi. Gli enti gestori sono invitati ad adottare e ad applicare anche le raccomandazioni al
fine di poter essere pienamente in linea con lo spirito e l’intento dei GIPS.
57. Le tutele per i risparmiatori – Consob
Obiettivi specifici da raggiungere
Al termine della lezione i partecipanti saranno in grado di conoscere e identificare i principali concetti
relativi alle tutele per i risparmiatori, nel momento in cui essi si apprestano a rivolgersi al mercato dei
servizi di investimento, nonché di identificare e descrivere i modelli di comportamento degli intermediari
che erogano i suddetti servizi anche in comparazione con quanto avviene in Europa
Contenuti:
• Cos’è un servizio di investimento
• Chi può prestare servizi di investimento
• I servizi di investimento in Europa
• Le regole della tutela
Cos’è un servizio di investimento
Il servizio di investimento si riferisce all’assistenza erogata, all’attività di un intermediario come la
banca, alla quale ci si rivolge per acquistare un’azione, un’obbligazione o un qualsiasi altro titolo.
Gli intermediari
Sono i soggetti che possono prestare i servizi di investimento a seguito di una specifica autorizzazione
rilasciata, a seconda dei casi, dalla Consob, dalla Banca d’Italia o dalle equivalenti autorità della Comunità
europea. Gli intermediari possono essere: 76
SIM-Società di Intermediazione Mobiliare (sono le imprese di investimento italiane); banche italiane; SGR-
Società di Gestione del Risparmio italiane; intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art. 107
del Testo unico bancario tenuto dalla Banca d'Italia; banche di Paesi comunitari; imprese di investimento
di Paesi comunitari; imprese di investimento extra-comunitarie; banche extra-comunitarie.
I servizi di investimento sono dunque attività, prestate da determinati soggetti, attraverso le
quali si possono impiegare, sotto varie forme, i propri risparmi in attività finanziarie.
I servizi e le attività di investimento, puntualmente individuati dalla legge (TUF), sono:
esecuzione di ordini per conto dei clienti.
a) negoziazione per conto proprio.
b) gestione di sistemi multilaterali di negozi