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ISTITUTI

Per loro natura le persone partecipano a società umane (famiglie, Stato, società civili etc…) che perseguono il bene

comune dei suoi membri.

Istituti Istituzioni

Istituzioni = regole e strutture di comportamento relativamente stabili per singoli o gruppi.

Istituti = le società umane che assumono caratteri di istituzioni (strutture di comportamento relativamente stabili e

regole), come le famiglie, le imprese, lo Stato etc…

Un istituto per essere definito tale deve essere:

Duraturo deve poter continuare nel tempo

à

- Autonomo prende le sue decisioni in autonomia

à

- Dinamico deve avere un’attività che cresce

à

- Unitario deve avere un’identità e un nome

à

-

L’attività economica si svolge prevalentemente in istituti e per relazioni tra istituti.

Nella tabella sono segnati gli istituti nel quale l’attività economica è particolarmente rilevante

ISTITUTI PORTATORI DI ATTIVITÀ FINE ECONOMICO ORDINE

INTERESSI ECONOMICA TIPICA ECONOMICO

ISTITUZIONALI DELL’ISTITUTO

Famiglie Membri Consumo, lavoro, Soddisfare i bisogni Azienda familiare

gestione

patrimoniale

Imprese Soci e lavoratori Produzione Remunerazione Azienda di

dipendenti produzione

No Profit Fondatori, Produzione e Soddisfare i bisogni Azienda No Profit

beneficiari e consumo dei fondatori, dei

lavoratori beneficiari e dei

(dipendenti e volontari.

volontari) Remunerazione per i

dipendenti

Stato Cittadini e lavoratori Produzione e Soddisfare i bisogni Azienda composta

dipendenti consumo dei cittadini e pubblica

remunerazione per i

lavoratori

Azienda = ordine strettamente economico di un istituto.

Ai 4 istituti presentati nella tabella corrispondo 4 classi di aziende:

Azienda familiare di consumo e di gestione patrimoniale (famiglia)

- Azienda di produzione (impresa)

- Azienda no profit

- Azienda composta pubblica (Stato)

-

L’economia non è di persone singole ma di aziende e di aggregati di aziende.

Le quattro classi di aziende hanno in comune il fine generale del soddisfacimento dei bisogni umani e il mezzo

costituito dall’attività economica.

SPECIALIZZAZIONE ECONOMICA

La specializzazione è una caratteristica dei sistemi economici moderni, essa si manifesta in 3 livelli:

1) Specializzazione per macroclassi di istituti (imprese specializzazione nella produzione, famiglie

à à

specializzazione nel consumo, Stato specializzazione nella produzione e consumo di beni pubblici)

à

2) Specializzazione nell’ambito di ciascuna classi di istituti, riguarda soprattutto le imprese (si specializzando

fortemente nella produzione di un determinato tipo di beni per soddisfare particolari beni destinati a

particolari clienti)

3) Specializzazione economica nell’ambito delle singole aziende (all’interno di un’azienda le varie unità

amministrative e le singole persone svolgono compiti particolari che richiedono specifiche competenze).

La specializzazione è diffusa poiché comporta molti vantaggi: rapidità, efficienza, qualità e uno sforzo fisico minore.

La specializzazione produce tuttavia anche degli svantaggi e, dal bilanciamento tra svantaggi e vantaggi, deriva il grado

di specializzazione ottimale. Alcuni degli svantaggi possono essere:

a) Costi di coordinamento tensioni e conflitti che derivano dalla differenziazione delle attività da svolgere,

à

comportamenti opportunistici, rischi di breakdown del processo di produzione nel caso di un problema nello

svolgimento di una singola fase etc… . I costi di coordinamento possono essere divisi in:

i) Costi degli strumenti di coordinamento (sistemi gerarchici, programmi etc..)

ii) Costi delle disfunzionalità residue (ossia problemi che non possono essere arginati con

strumenti di coordinamento)

b) Costi di rigidità e gli investimenti specifici persone e impianti troppo specializzati sono molto difficili e

à

costosi da modificare, quando una persona o un’impresa ha più capacità si può adattare più facilmente ad un

cambiamento. Gli investimenti specifici sono invece il denaro investito nella specializzazione di una

determinata persona o impresa che andrebbero persi nel caso l’attività cessasse.

c) Demotivazione la specializzazione porta effetti sia positivi che negativi sulla motivazione di un lavoratore,

à

gli effetti sono negativi quando la specializzazione “isola” le persone nel loro lavoro non soddisfacendo il loro

bisogni di socialità, stima e realizzazione.

IMPRESE

L’attività economica è un insieme di operazioni, in un istituto l’insieme delle operazioni economiche forma le

combinazioni economiche generali.

Le operazioni di un’impresa possono essere divise in due grande classi:

Coordinazioni parziali insiemi di operazioni caratterizzati dalla stessa funzione e da un insieme di

à

- competenze specialistiche

Spesso le coordinazioni parziali sono anche dette FUNZIONI (es. funzione finanza, funzione ricerca e

sviluppo…)

Le coordinazioni parziali sono riconducibili alle seguenti classi e sottoclassi:

1) Configurazione dell’assetto istituzionale disegno complessivo secondo il quale l’azienda nasce, si

à

trasforma e si svolge. Qui si decidono i fini dell’impresa, i suoi campi di attività, le strutture di governo,

le alleanze etc…

2) Gestione insieme di operazioni attraverso le quali l’impresa attua direttamente la produzione

à

economica: raccoglie capitali, acquista i macchinari e le materie prime, fabbrica i prodotti, li vende e

paga i tributi. La maggioranza di lavoratori in un’impresa in genere è impegnata in attività di gestione.

Da queste operazioni derivano gran parte dei ricavi e dei costi dell’impresa e di conseguenza sia l’utile

sia la perdita di essa.

a) gestione caratteristica la più importante delle sottosezioni della gestione. È l’insieme di

à

operazioni per acquistare, produrre e vendere beni e servizi in rapporto all’attività principale

dell’azienda. (comporta costi e ricavi).

I. ricerca e sviluppo

II. approvvigionamenti

III. fabbricazione

IV. commercializzazione

V. logistica

b) gestione finanziaria insieme delle operazioni per raccogliere i finanziamenti necessari alla

à

gestione caratteristiche e alle altre gestioni (comporta costi).

I. gestione del capitale di rischio

II. gestione dei debiti di prestito

c) gestione patrimoniale insieme delle operazione per investire (anche nel breve tempo) le

à

disponibilità monetarie dell’impresa a scopo di rendimento, ad esempio in beni reali, attività

finanziare diverse dalle attività caratteristiche. (Ci si attende che comporti ricavi attraverso

interessi attivi, plusvalenze, fitti immobili etc… Può però comportare dei costi se arrivo ad avere

delle minusvalenze).

d) gestione assicurativa insieme di operazione per coprire i rischia cui l’impresa va incontro:

à

furto, incendio, responsabilità civile etc… (comporta costi).

e) gestione tributaria insieme di operazioni per liquidare (liquidare = determinare l’importo

à

totale delle imposte da pagare) e pagare le tasse, le imposte e altri tributi. (comporta costi).

Tassa ≠ Imposta

3) Organizzazione

a) Progettazione dell’assetto organizzativo consiste nella progettazione della struttura

à

organizzativa dell’impresa (organigramma) nella quale si definiscono i compiti da svolgere, le

relazioni gerarchiche. Ogni lavoratore sa quali attività deve svolgere, a quale unità organizzativa

appartiene, chi sono i suoi sottoposti e chi è il suo capo.

b) Gestione del personale si compone di: processi di ricerca, selezione; determinazione e

à

liquidazione delle retribuzioni; licenziamenti etc…

La gestione del personale è adattata in modo che l’impresa disponga sempre del giusto numero di

persone, e con le competenze necessarie, per svolgere le combinazioni economiche pianificate e

che le persone siano ricompensate con equità e siano poste in condizioni di crescere

personalmente e professionalmente.

4) Rilevazione sono operazioni svolte dalle imprese per predisporre dati e informazioni destinati a due

à

insiemi di utilizzatori: interni ed esterni.

a) Interni le persone che operano all’interno dell’impresa e che devono prendere le decisioni nelle

à

varie aree funzionali (vendita, acquisti etc…)

b) Esterni le persone e istituti che portano interessi nei confronti dell’impresa e che necessitano di

à

informazioni per decidere come attivare e sviluppare i rapporti con essa (es. fornitori, finanziatori,

clienti etc…). Possono comprendere elementi come il bilancio, la contabilità dei costi, statistiche

etc…

ASSETTI ISTITUZIONALI

L’istituto può essere visto come un insieme di soggetti che offrono contributi, ricevono ricompense e traggono

benefici; nel loro insieme questi soggetti sono detti portatori di interesse.

Affinché un istituto sia duraturo deve essere unitario in due aspetti:

a) I contributi dei portatori di interesse devono essere organizzati e combinati secondo un disegno unitario che

assicuri l’efficace perseguimento del bene comune (contributi positivi di tutti gli stakeholder)

b) La responsabilità delle decisioni ultime deve essere attribuita ad un solo organo, assicurare quindi unità di

comando

Poiché l’istituto si muove in contesti dinamici e poiché le necessità dei vari soggetti variano nel tempo occorre

prendere decisioni unitarie. Per realizzare un efficace governo d’istituto occorre operare 3 scelte:

Decidere a chi assegnare il comando dell’istituto (soggetto d’istituto)

- Esplicitare i fini/interessi istituzionali

- Costituire una struttura di governo (insieme degli organi e dei meccanismi attraverso i quali si esercita il

- governo dell’istituto)

Combinando queste tre scelte si può configurare l’assetto istituzionale.

Sopra è rappresentato lo schema dei portatori d’interesse di un’impresa.

Soci e dipendenti rappresentano gli interessi istituzionali, ovvero i primi a cui l’impresa deve soddisfare i bisogni.

Essi corrispondono al soggetto di istituto (chi governa l’istituto) che, in un’impresa, corrisponde al soggetto economico

(chi gestisce l’attività economica).

SOCI conferiscono i mezzi monetari per la creazione del capitale.

à

I soci si aspettano una remunerazione divisa tra:

Liquidazione periodica degli utili

- Guadagno in conto di

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A.A. 2015-2016
8 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher NiccoloMP di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Misani Nicola.