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Struttura del Capitale e del Reddito
Capitale netto
ATTIVITÀ PASSIVITÀ
- Denaro
- Debiti di funzionamento
- Crediti di funzionamento
- Debiti di finanziamento
- Crediti di finanziamento
Nell'ipotesi di aver calcolato il Capitale di costituzione e il Capitale di liquidazione potremmo trovare il Reddito totale, riferito quindi a tutta la vita dell'impresa, facendo la differenza tra Capitale di Costituzione e di liquidazione.
La struttura del Capitale del primo periodo 18
Capitale netto
Le rimanenze finali attive rappresentano dei costi sostenuti in via anticipata e dunque sospesi dalla formazione del reddito e quindi rinviati al futuro in merito a:
- Fattori produttivi a fecondità semplice
- Fattori produttivi a fecondità ripetuta
- Prodotti semilavorati e in corso di lavorazione
- Prodotti finiti
Le rimanenze finali passive rappresentano dei ricavi conseguiti in via anticipata e dunque sospesi dalla formazione del reddito e quindi rinviati al futuro.
Struttura del Reddito e del...
Capitale a confronto
La Struttura del Reddito e la struttura del Capitale sono collegate: infatti il Reddito rappresenta l'incremento o il decremento che il Capitale subisce per effetto della gestione. Dunque tanto nel Reddito che nel Capitale gli importi sono uguali, ciò che cambia invece è il significato economico. In particolare:
- Rimanenze Finali Passive e Rimanenze Finali Attive:
Le RFA incidono positivamente sia sul Capitale (perché sono delle utilità economiche) sia sul Reddito (perché sono costi da rinviare al futuro); le RFP incidono negativamente sia sul Capitale (perché sono obbligazioni verso terzi) sia sul Reddito (perché sono ricavi da rinviare al futuro).
Nella struttura di Capitale nelle RFP e RFA si trovavano i Ricavi e Costi congelati perché appartenenti ad un esercizio di non competenza economica; nella struttura di reddito invece si trovano i Ricavi e Costi rettificati. - Utile e Perdita: Si trovano in
entrambi5.5)Struttura del Reddito e Capitale dell'anno precedente e dell'anno successivo- Nel Reddito del 31/12/x le Rimanenze Finali passive, che sono ricavi anticipati da rettificare perché produrranno un costo nel futuro, diventeranno Rimanenze Iniziali passive nella struttura Reddito del 01/01/x + 1: questo perché le Rimanenze iniziali passive sono Ricavi provenienti dal passato in quanto sostenuti in esercizi precedenti che non hanno prodotto costi nei quali non erano di competenza.- Nel Reddito del 31/12/x le Rimanenze finali attive, che sono costi anticipati da rettificare perché produrranno un realizzo nel futuro, diventeranno Rimanenze Iniziali Attive nella struttura del Reddito del 01/01/x + 1: questo perché le rimanenze iniziali attive sono costi provenienti dal passato in quanto sostenuti in esercizi precedenti che non hanno prodotto ricavi nei quali non erano di competenza.- Nel Capitale il 31/12/x le Rimanenze finali attive rappresentano
dei costi sostenuti in via anticipata e dunque sospesi dalla formazione del reddito e quindi rinviati al futuro in merito a: - Fattori produttivi a fecondità semplice - Fattori produttivi a fecondità ripetuta - Prodotti semilavorati e in corso di lavorazione - Prodotti finiti Esse diventeranno: Le rimanenze finali passive rappresentano dei ricavi conseguiti in via anticipata e dunque sospesi dalla formazione del reddito e quindi rinviati al futuro. 196) Approccio retrospettivo e Approccio prospettivo L'approccio contabile italiano è definito approccio retrospettivo a costo storico: il che significa che esso si basa nell'applicare il principio della prudenza, ovvero tener conto solo dei costi presunti futuri ma non dei ricavi. L'approccio contabile americano è definito approccio prospettivo perché, a causa delle diverse condizioni del mercato borsistico e della velocità delle transazioni, sono previsti oltre i costi presunti futuri anche iricavi presunti futuri.CAPITOLO 4: SUBSISTEMA INFORMATIVO
1) Il sub sistema informativo
Il Subsistema informativo si occupa dell'analisi dei metodi e dei sistemi per la determinazione quantitativa di fattiaziendali ed è preposto al controllo integrato del sistema azienda, servendosi di metodologie di tipo matematico-statistico; esso consente un flusso continuo di informazioni necessario per alimentare i successivi processi di decisionee azione.
Il sub sistema informativo è anche chiamato sub sistema di controllo in quanto esso gestisce dati e dunque tramite esso è possibile esercitare un controllo integrato sull'azienda.
La costruzione di un sub sistema informativo parte dalla raccolta di dati grezzi (che consistono in descrizioni nonorientate dei fenomeni sia interni dell'azienda cioè reperiti attraverso procedure dirette umane o meccaniche che esterniall'azienda cioè reperiti nel sistema ambiente ad esempio attraverso analisi.
ricerche, pubblicazioni, etc..) e termina con il fornire informazioni elaborate finalizzate al duplice obiettivo del perseguimento di prendere decisioni interne e di comunicarle all'esterno in modo continuo. Ovviamente le informazioni, prima di essere comunicate all'esterno, devono essere rielaborate in forme e modalità diverse (es. bilancio di esercizio). Le caratteristiche del sub sistema informativo sono: - Dipendenza dalle esigenze dei vari centri decisionali - Sinteticità ed astrazione dai complessi fenomeni che influenzano una decisione - Quantità di dati da cui le informazioni sono elaborate - Forma documentale o non - Complessità delle elaborazioni - Intervallo tra disponibilità di dati e ottenimento informazioni - Fenomeni considerati - Frequenza di utilizzazione delle informazioni - Forma di presentazione - Contenuto qualiquantitativo di un sub sistema informativo, che sanciscono la suaidoneo e efficiente.- Tempestività: Deve essere in grado di fornire le informazioni necessarie nel momento in cui sono richieste, senza ritardi o perdite di tempo.- Accessibilità: Deve essere facilmente accessibile a tutti gli elementi decisionali dell'azienda, in modo da consentire una consultazione rapida e agevole.- Integrazione: Deve essere in grado di integrarsi con gli altri sistemi informativi dell'azienda, al fine di garantire una corretta condivisione e utilizzo delle informazioni.- Sicurezza: Deve garantire la protezione e la riservatezza delle informazioni contenute, prevenendo accessi non autorizzati o perdite di dati.- Usabilità: Deve essere intuitivo e semplice da utilizzare, in modo da favorire l'adozione e l'utilizzo da parte degli utenti.- Scalabilità: Deve essere in grado di gestire un volume crescente di dati e informazioni, senza compromettere le prestazioni del sistema.- Interoperabilità: Deve essere in grado di comunicare e scambiare informazioni con altri sistemi esterni all'azienda, facilitando la collaborazione e l'integrazione con partner o fornitori esterni.rigoroso.- Efficienza e Convenienza: I costi di produzione delle informazioni o il costo di comunicazione delle stesse all'esterno non deve superare il beneficio che si ottiene con l'elaborazione delle stesse informazioni tanto da risultare infine un sistema economicamente conveniente.- Accettabilità: Le informazioni devono avere efficacia oggettiva e soggettiva.- Tempestività: Consentire di prendere decisioni in tempo breve.- Integrazione: Il sub sistema informativo deve essere integrato agli altri sub sistemi.Le finalità del sub sistema informativo sono:- Far prendere decisioni interne e di comunicarle all'esterno in modo continuo- Accrescere le basi di un processo decisionale facendo prendere decisioni più concrete e precise tramite la funzione di reporting, che è quella di elaborare, scambiare informazioni e di segnalare anomalie rappresentando un confronto tra dati consuntivi e preventivi.2.1) Scomposizione del sub sistemaIl sub sistema informativo può inoltre dare origine a ulteriori scomposizioni in sottosistemi di grado immediatamente inferiore che presentano le stesse caratteristiche del sistema di appartenenza: in tutto sono quattro sottosistemi.
Primo sottosistema: Esso riguarda i rapporti con l'esterno ed è costituito da tutti i flussi informativi provenienti o indirizzati bidirezionalmente ai fornitori ai clienti ed ai vari tipi di aziende.
Il secondo sottosistema: riguarda decisioni rivolte alle operazioni e ai processi di produzione relativi al sistema logistico, si occupa dunque di elaborare rappresentare e successivamente controllare tutte le informazioni che riguardano il sistema logistico, ed in particolar modo i processi di approvvigionamento, di produzione, di vendita e di distribuzione e, quindi, della gestione delle scorte. L'utilizzo dello strumento elettronico facilita l'impiego di tali metodologie attraverso modelli decisionali e di analisi.
cui "entrate" sono rappresentate da dati previsivi (diprevisione) e di controllo.
Il terzo sotto sistema: si occupa dei flussi informativi orientati a produrre le decisioni direzionali. Sia in fase diprogrammazione sia in fase di controllo esso definisce regole e procedure di svolgimento delle decisioni operative edesecutive. I dati provenienti da tale sottosistema si presentano prevalentemente in forma documentale ed in notevolequantità.
Il quarto sottosistema: si occupa di applicare strategie nella generale combinazione produttiva realizzabile nel lungoperiodo, esso mostra le seguenti caratteristiche: limitato numero di dati, disponibili in forma documentale e non,elaborazioni complesse, ampio intervallo tra accadimenti ed informazioni. Il contenuto delle informazioni acquisite è ditipo quali-quantitativo con maggior riferimento a fenomeni esterni e futuri.
22ECONOMIA AZIENDALE: PRATICA
- Funzionamento dello schema generale delle variazioni
Nel paragrafo 4.4
del Capitolo 1, Parte teorica ci siamo occupati dello studio dello schema generale delle variazioni; abbiamo accennato al fatto che le variazioni vengono inserite in mastri Dare- Avere, diversi a seconda che si tratti di Conti finanziari o Conti economici ed in particolare: C. economico Dare Avere VF + VF - VE - VE + C. finanziario Dare Avere VF + VF - VE - VE + Dunque mettendo insieme i mastri dei due conti con le variazioni avremo che: C. economico Dare Avere VF + VF - VE - VE + + denaro - denaro Costi Ricavi + crediti - crediti Rettifiche R Rettifiche C - debiti + debiti - Cn + Cn Ricordiamo che nella partita doppia si apre la posizione di ogni specifica fornitore, non la somma di tutte le posizioni poiché in tal modo è possibile comprendere con chi si ha ancora debiti, crediti, etc.. Vedremo ora le singole fattispecie, alcuni concetti relativi alle variazioni e poi alcuni esercizi. 1.1) Prima fattispecie: Compensazione Come abbiamo visto la Compensazione può essere Economica oFinanz