vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA!
!
Con la pianificazione strategica si mira a formulare in modo chiaro e preciso gli obiettivi a
lungo termine della gestione aziendale, formulare scelte strategiche adatte al
raggiungimento di tali obiettivi ed infine formulare i piani d'azione necessari per mettere in
pratica le intenzioni strategiche. Tutto ciò è utile a proiettare l'azienda nel futuro lontano
permettendo di gestire la stessa in modo consapevole ed organizzato.!
La pianificazione non avrebbe alcun senso se non si procedesse ad un controllo
sistematico della sua attuazione e dei risultati, esiste pertanto un processo unitario
(pianificazione strategica + controllo gestionale). Normalmente i piani strategici si
estendono ad un periodo che varia dai 3 ai 5 anni e sono basati sulla durata dei vari piani
d'azione e di specifici progetti. É essenziale sottoporre i piani strategici ad un controllo
periodico (controllo strategico).!
La pianificazione strategica è scomponibile nelle seguenti fasi:!
1) analisi della situazione di partenza e della sua prevedibile evoluzione: consiste in uno
studio sia dell'ambiente generale che di quello specifico di partenza dell'azienda.
Attraverso l'analisi della situazione nazionale ed internazionale si tenta di delineare le
probabili tendenze evolutive dei sistemi socio-economico-politici di riferimento. La
quantificazione della situazione presente consiste nell'individuazione di determinati
indicatori quali tassi di crescita del prodotto nazionale lordo, tassi di inflazione, tassi in
interesse, tassi salariali, ecc. É essenziale evidenziare i vincoli e le opportunità di
carattere generale che si prospettano nei confronti dell'azione aziendale (norme anti-
inquinamento, norme anti-trust).!
2) determinazione degli obiettivi di fondo della gestione: dopo aver delineato lo scenario
in cui deve muoversi l'azienda vanno individuati i vari obiettivi cui tendere nel medio-
lungo periodo, ossia obiettivi della gestione globale dell'azienda, di natura economico-
finanziaria, che vengano perseguiti nel lungo periodo e che siano esplicitati con
precisione e quantificati. Solitamente i principali obiettivi riscontrabili nella realtà
aziendale sono la redditività (attitudine a dare una rimunerazione congrua al capitale),
la creazione di valore economico (incremento del valore economico del capitale
azionario), ed infine lo sviluppo (soddisfacimento di risultati economici di lungo
periodo). É molto importante sottolineare che suddetti obiettivi vanno sempre dislocati
nel lungo periodo in quanto sono volti a creare un equilibrio durevole tale da garantire
una propria autonomia all'azienda; tali obiettivi vanno inoltre SEMPRE quantificati (es.:
sviluppo del 10% da raggiungere entro un anno).!
3) definizione delle regole di comportamento verso gli stakeholders: l'azienda è chiamata
a stabilire i comportamenti da tenere nei confronti dei soggetti con cui interagisce
(clienti, fornitori, ecc..) e a quali politiche ispirare le proprie scelte (politiche dei
dividenti, tipo di collaborazione con i fornitori, ecc..). Le scelte in oggetto sono le linee-
guida su cui si fondano le decisioni di strategia vere e proprie.!
4) definizione dei business in cui operare: per raggiungere gli obiettivi economici
prefissati è essenziale che un azienda decida che cosa produrre e per chi, tale
decisione riguarda i prodotti da realizzare in relazione alle funzioni d'uso che i beni o
servizi possono soddisfare, i mercati da servire, le tecnologie con realizzare la
produzione ed il grado di integrazione verticale (stabilire se la produzione saranno
realizzare totalmente in azienda o con l'aiuto di altre) di attuazione delle attività
richieste dalla produzione. In sede di pianificazione strategica si parte dalla
conoscenza dei bisogni da soddisfare, ed in base a questi si sceglie la tipologia di
prodotti che può appagare tali prodotti. !
5) analisi del profilo competitivo di ciascun business: un azienda deve analizzare il profilo
competitivo del business in cui vuole operare, in questa analisi bisogna tener conto del
vantaggio competitivo naturale del business che può essere definito in termini di costo
oppure di differenziazione (fare macchine di basso costo o con infiniti optional). Una
volta definito tale vantaggio bisogna individuare i fattori critici di successo, ossia le
variabili da cui dipende il successo dell'azienda nel business. Bisogna inoltre valutare i
punti di forza e di debolezza, il che comporta la conoscenza di se stessi ma soprattutto
delle aziende concorrenti, acquisendo così una consapevolezza del posizionamento
competitivo nei confronti dei concorrenti.!
6) scelta della missione di ciascun business: nel linguaggio strategico per missione si
intende il percorso strategico fondamentale che l'azienda intende seguire nel sui "ciclo
evolutivo" (ingresso, sviluppo, difesa o sfruttamento, disinvestimento). Uno strumento
utile ad individuare alternative strategiche sono le matrici di attrattività-posizionamento
che tentano di definire per ogni business la sua attrattività in funzione del tasso di
crescita del corrispondente mercato. !
7) definizione della strategia di "portafoglio" dei business: per portafoglio business
s'intende l'insieme delle aree strategiche in cui l'azienda è impegnata. Le scelte di
portafoglio mirano a combinare vari business in modo equilibrato e coordinato. Per
essere equilibrato un portafoglio business non deve avere più business nella stessa
fase del ciclo evolutivo ed inoltre i business devono trovarsi in fasi tali da consentire di
finanziare con i mezzi ricavabili da essi i fabbisogni che altri business richiedono. Le
scelte di portafoglio implicano la necessità di studiare con largo anticipo il lancio e
l'eliminazione dei prodotti dal mercato.!
8) pianificazione operativa: con essa si tenta di minimizzare i rischi della pianificazione di
lungo periodo. La pianificazione operativa è suddivisa in fasi, ossia la formulazione di
piani strategici per l'innovazione e il cambiamento basati solitamente su progetti tramite
i quali si individuano le azioni da compiere per attuare il business, i piani di gestione
corrente che si propongono di regolamentare con continuità l'esplicitazione di
determinate scelte (manutenzione, modifica dei prezzi di vendita, ecc..), i piani
operativi che vengono intesi come il risultato di un consolidamento dei vari progetti e
piani materializzato in documento. Il piano operativo riguarda solo archi di tempo
predefiniti e suddivide progetti e programmi tra le varie funzioni come nel caso di un
azienda con struttura funzionale in cui il piano operativo si suddivide in piani di
funzione (piano commerciale, piano di produzione, ecc..). Nel documento in cui si
materializza il piano operativo si quantificano le conseguenze delle scelte strategiche in
termini economico-finanziari (bilancio preventivo di ampiezza pluriennale).!
!
MARKETING!
!
Le decisioni di marketing sono influenzate dalla variabilità dell'ambiente. Si distingue tra
variabili sulle quali l'impresa ha il controllo diretto(risorse finanziarie,umane,ecc..), variabili
sulle quali l'impresa ha un controllo parziale(politiche degli intermediari, dei fornitori, dei
concorrenti, ecc..) e variabili che sfuggono totalmente al controllo(andamento
demografico, dinamica e struttura sociale, cultura, ecc..).!
Le strategie di marketing sono il complesso di azioni coordinate che un'impresa realizza
per raggiungere i propri obiettivi di marketing e comprendono le decisioni riguardanti due
elementi fondamentali:!
-target market: insieme di compratori potenziali dalle caratteristiche omogenee ai quali
l'azienda intende destinare la propria attenzione;!
-marketing mix: insieme di variabili controllabili da parte dell'impresa (prodotto, prezzo,
promozione e distribuzione con le quali si intende raggiungere il target).!
Il piano di marketing comprende sia la strategia sia la sequenza di fasi e i tempi per
realizzarla. É composto da 6 fasi principali:!
9) analisi delle opportunità: è necessario che i responsabili del marketing riescano ad
individuare minacce e opportunità per affrontare le prime e sfruttare le seconde, se
l'impresa non adotta azioni di marketing aumenta la sua vulnerabilità nei confronti della
concorrenza. In primo luogo è necessario dare una definizione al termine mercato
ossia, un gruppo di compratori che hanno attese da soddisfare, risorse disponibili,
intenzione di acquistare e costituiscono una domanda potenziale che l'impresa può e
deve alimentare traendone profitto. Il mercato è suddiviso in mercato generico
(descritto dal punto di vista del consumatore che può scegliere tra prodotti sostituibili
ma con destinazioni differenti, es.: andare al cinema o a teatro) e prodotto/mercato
(mercato in cui i venditori offrono prodotti sostituibili con stesse destinazioni, es.:
guardo uno o l'altro film). Sta alle imprese, durante la definizione della propria strategia
di marketing individuare il mercato rilevante. A questo punto l'azienda può comportarsi
in modo differenti: penetrazione di mercato (l'impresa opera negli stessi mercati ma
con un marketing più aggressivo), sviluppo del mercato (l'impresa entra in nuovo
mercati con lo stesso prodotto), sviluppo di prodotto (l'impresa cerca di aumentare le
vendite modificando i prodotti) o diversificazione (l'azienda investe in prodotti nuovi).!
10)valutazione e selezione delle opportunità: dopo aver analizzato le opportunità, esse
vengono selezionate se compatibili agli obiettivi dell'impresa ed effettuando le dovute
valutazioni.!
11) segmentazione e selezione del target: la segmentazione consiste nell'individuare
gruppi di potenziali compratori con attese omogenee; selezionare il target consiste
nello scegliere uno o più segmenti tenendo conto delle previsioni circa l'espansione
della domanda. Occorre inoltre definire quale posizione competitiva l'impresa intende
assumere rispetto alla concorrenza per ogni prodotto o marca così da poter stabilire gli
obiettivi in termini di vendite, profitti e quote di mercato.!
12)scelta del marketing mix: dopo aver definito il target occorre preparare piani distinti per
ciascuno degli elementi del marketing mix (prodotto, prezzo, comunicazione e
promozione, distribuzione).!
13)controllo: in questa fase viene verificato che quanto avviene sia conforme a quanto era
stato programmato e quindi corrisponda alle attese. L'impresa stabilisce una serie di
standard o parametri di riferimento con cui compiere valutazioni in futuro.!
14)valutazione dei risultati: la misura dei risultati va fatte tramite le stesse tecniche usate
per fissare gli obiettivi, le tecniche più diffuse sono analisi delle vendite (vendite
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.