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TIPOLOGIE DI RISORSE
3 categorie:
TANGIBILI sono caratterizzate nell’avere un riscontro e avendo un riscontro quantitativo sono quelle che
appaiono in bilancio (materie prime, immobili). Il problema delle risorse tangibili essendo quasi sempre disponibili
per tutte le imprese non sono la vera fonte del vantaggio competitivo, poiché non sono una caratteristica unica
dell’impresa.
- risorse finanziarie: la capacità di indebitamento dell’impresa e di autofinanziamento determinano la capacità di
investimento e di recupero ciclico delle risorse
- risorse fisiche usate nella produzione e nell’amministrazione di risorse
INTANGIBILI non hanno un profilo quantitativo e si riferiscono alla tecnologia e alla remunerazione
dell’impresa, le competenze e sono risorse tecnologiche( brevetti, licenze, diritti d’autore, segreti tecnologici,
laboratori di ricerca), di reputazione ( fiducia nel marchio del cliente, qualità, affidabilità, immagine, capacità di
innovazione), di conoscenza, di relazione e che distinguono le varie imprese. Contribuiscono in misura rilevante al
raggiungimento del vantaggio competitivo e non diminuiscono di valore con l’uso (come le risorse tangibili).
La conoscenza è una delle risorse + importanti:
- conoscenza superficiale è formata da schemi cognitivi ed è importante perché è fonte di efficienza gestionale
favorisce la comunicazione interna
- conoscenza profonda sono i KNOW-HOW cioè il saper fare che sono alla base dell’impresa ed è la fonte primaria
dei comportamenti aziendali.
capitale relazionale che scaturisce dalle risorse umane ed è quell’insieme di relazioni che l’impresa stabilisce con
l’esterno o all’interno e nelle risorse che essa riesce a trattare da tali relazioni. Avere relazioni con alcuni
stakeholders chiave può aiutare le aziende. Quando esso diventa qualitativamente superiore si parla di capitale
sociale perché si ipotizza che esista una dipendenza tra le imprese per cui si crea questo senso di appartenenza
che fa che le relazioni creino valore + che concorrenza (come spesso accade nel distretto industrialesilicon valley).
UMANE sono una categoria a parte perché hanno un’evidente fisicità ma ciò che le caratterizza non è la
fisicità ma le conoscenze e competenze di cui sono portatori.
il vantaggio competitivo deve essere SOSTENIBILE cioè che le imprese devono poterlo sostenere per un certo
periodo. Come si fa a mantenere il vantaggio? Dipende molto dalle risorse e dalle loro caratteristiche:
- scarsità: è una risorsa che ci permette vantaggio
- bassa mobilità: la risorsa è considerata specifica di quell’impresa, cioè non può essere trasferita con facilità in
un’altra impresa portando gli stessi risultati (esempio della risorsa umana fatta prima)
- inimitabilità ad esempio una tecnologia che i miei concorrenti non sanno imitarla e registro un brevetto innalzo
barriere di imitazione
- limitata sostituibilità quel prodotto è unico non esiste un sostituto che possa fare la stessa cosa, quindi non
sostituibile
- appropriabilità sono in grado di appropriarmi di quella determinata risorsa proteggendola con un brevetto ad
esempio, come le tecnologie di cui è una tematica molto forte. Di solito le imprese tecnologiche hanno delle
tecnologie che portano avanti su magari uno stesso prodotto, l’unico modo che io ho per appropriarmi su quel
vantaggio è di appropriarmene legalmente prima che gli altri ci arrivino (attraverso un brevetto).
- durabilità una certa risorsa mantiene il suo vantaggio competitivo per molto tempo, ciò è raro perché i fattori del
mercato cambiano di continuo.
- sovrapposizione rispetto ai fattori strategici del settore fa riferimento al fatto che in ogni settore ci sono degli
elementi particolarmente importanti che danno un certo successo (ad esempio l’immediabile disponibilità per il
cliente nel settore alimentare) quindi deve sviluppare delle risorse che si sovrappongono ai fattori, come ad esempio
i canali di distribuzione facendo si che il suo prodotto sia immediatamente disponibile, avrà successo.
- complementarietà come si completa con le altre risorse del mio patrimonio. Se non c’è complementarietà con le
altre risorse anche se ha un valore alto, non mi serve a niente.
1° fase le imprese devono acquisire delle risorse che sono alla base del vantaggio competitivo che porta al profitto,
a sua volta il profitto non deve essere una cosa temporanea, ma sostenibile nel tempo, ciò di cui dobbiamo
occuparci è capire dove e come acquisire le risorse e come sostenere il loro valore attraverso le caratteristiche delle
risorse, nel tempo.
Le risorse si acquisiscono nei MERCATI DELLE RISORSE STRATEGICHE, è il luogo in cui le imprese possono
identificare le risorse che in un dato settore possono conferire vantaggi competitivi, (è imperfetto perché
caratterizzato da vantaggi di posizione (mi trovo vicino alla risorse), di informazione (sono + informato su dove
reperire le risorse), di management (sono + bravo a gestire l’acquisizione della risorsa attraverso la negoziazione),
per circostanze fortuite (per caso)) attraverso una strategia di RESOURCE PICKING.
2° fase la cosa + importante è che i competitor non si impossessino delle mie risorse: i meccanismi di isolamento
sono delle strategie per isolare la risorsa e far si che i miei concorrenti non la possano utilizzare perché unica per la
mia impresa.
- sviluppo di diritti (brevetti, azioni legali)
- carattere idiosincratico (cioè unico per quel determinato processo produttivo, unico, soltanto se utilizzata nella mia
impresa, non raggiungerà mai lo stesso valore che ha per me)
- regimi di complementarità cioè quella risorsa si incastra con le altre risorse di cui sono dotato e se la inserisco in
un altro contesto non perfettamente uguale perde di valore
- ambiguità causale è una strategia che le imprese fanno per cercare di rendere incomprensibile i meccanismi di
causa ed effetto. Esempio della coca-cola, che sembra riuscire a mantenere segreta la ricetta e in che modo sono
aggiunti o mischiati tra loro. (confidenza tacita è qualcosa che non è facile da spiegare poiché il processo è
veramente difficile perché ci sono delle piccole caratteristiche che non possono essere spiegate a parole e non
possono essere imitate).
3° fase quando l’imitazione è improbabile dobbiamo fare attenzione alla sostenibilità. Bisogna comprendere fino
a che punto quella risorsa sarà un vantaggio competitivo e le motivazioni della durata in modo da renderla
insostituibile. Il tasso di decadimento delle risorse, per dinamica del settore, tipologia di risorse o per fattori del
settore, possono portare al decadimento della risorsa stessa. Anche la durevolezza può essere una fattore di
vantaggio, che se orientata all’innovazione può rendere la nostra durevolezza relativa, ma può avere un vantaggio
che mi permette di innovare la risorsa e continuare a farla durare nel tempo (essere sempre un passo avanti agli
altri) quindi distruggere le fonti del nostro valore per crearne di nuovo prima che lo facciano gli altri distruzione
creatrice
Più delle risorse in se, quello che rende l’impresa competitiva è l’utilizzo delle risorse. Il processo di combinazione
delle risorse viene identificato come COMPETENZE cioè le modalità attraverso cui le risorse sono integrate
.
all’interno dell’impresa
le competenze distintive distinguono l’impresa dai concorrenti poiché le permette di svolgere la sua attività meglio
delle altre. Esse sono una combinazione di risorse di valore, risorse complementari e altre capacità organizzative
che la caratterizzano. L’ottenimento di un vantaggio competitivo sostenibile si basa sullo sviluppo delle competenze
distintive che mi permettono una caratterizzarmi e rendermi migliore e unico in modo tale che il mercato riconosca il
.
mio effettivo possesso di quelle competenze e risorse
.
Non devono essere analizzate solo le competenze attuali ma anche quelle future e potenziali
risorse e competenze permetto all’impresa di essere leadership di costo poiché le competenze organizzative sono
fonte di efficienza nella combinazione di risorse (esempio McDonald con un ottimo metodo di formazione del
personale) mentre altre aziende tramite competenze organizzative che diventano fonte di combinazione uniche di
.(
risorse difficili da imitare, mettono in atto strategie di differenziazione (la Swatch attraverso il design
LA CATENA DEL VALORE di Porter che ci ha detto come analizzare un settore e come raggiungere il vantaggio
competitivo in 2 modi leadership di costo e differenziazione. Per raggiungere il vantaggio competitivo devo attuare
.
una strategia basata sull’analisi delle attività svolte dall’impresa e una basata sulle risorse e competenze
la catena del valore è uno strumento che fornisce una rappresentazione schematica delle attività svolte
dall’impresa evidenziandone il valore creato ed i costi sopportati per la creazione di tale valore. Possiamo
.
stabilire quali attività generano + costi o quale è percepita meglio dall’impresa
ci dice che tutte le attività dell’impresa creano VALORE (il prezzo che il consumatore è disposto a pagare, = ai ricavi
totali cioè prezzo unitario x quantità). Per generare valore queste attività generano COSTI. Il MARGINE è la
differenza tra il VALORE CREATO – COSTI SOSTENUTI. Tramite questa analisi riusciamo ad attribuire ad ogni
.
attività il suo valore e i suoi costi analizzandola approfonditamente per capirne i punti deboli
:
attività analizzate
primarie, caratterizzate dal fatto che sono coinvolte nel processo produttivo (da materie prime al prodotto finito e
.(
poi allo scambio nel mercato finale = input output mercato) e dei servizi post-vendita (garanzia e manutenzione
seguono il PROCESSO PRODUTTIVO: materie prime trasformazione prodotto scambio marketing servizio
post vendita. Andando nello specifico troviamo nella logistica in entrata il ricevimento delle materie,
…
l’immagazzinaggio, gestione del magazzino, controllo delle scorte
di supporto, sono tutte le attività che supportano il processo produttivo e permetto all’impresa di funzionare
(pianificazione, gestione del personale, marketing). Le attività di supporto sono ORIZZONTALI perché possono
supportare ognuna delle attività primarie, come
,( -
approvvigionamenti (procedura per l’acquisto di materie prime
( -
sviluppo della tecnologia (procedure, k