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ANTICIPI (ACCONTI) VERSATI AI FORNITORI
RETTIFICHE AGLI ACQUISTI
IMPONIBILITÀ
L'impresa effettua un acquisto di risorsa necessaria per il suo processo produttivo, riceve di conseguenza una fattura che va ad identificare ciò che è stato acquistato.
Esempio:
I 18.000,00 € rappresentano quanto devo versare al nostro fornitore per l'acquisto della materia prima, quindi questo sarà il "debito v/fornitore". Dal punto di vista economico cosa succede? Abbiamo il sorgere di costo, l'onere che dobbiamo sostenere per l'acquisire la risorsa.
C'è e abbiamo un valore pari a 3.300,00 €. Questa è un'I.V.A. È un'operazione imponibile, quindi l'I.V.A. sugli acquisti, l'I.V.A. rappresenta una posizione creditoria verso l'erario. E quindi 3.300,00 € sarà un credito verso l'erario per I.V.A., il conto che andremo a movimentare sarà "I.V.A. a credito".
LIBRO
MASTRO 37
LIBRO GIORNALE
COMMENTO
Aspetto finanziario: sorgere di debito verso fornitore, variazione finanziaria passiva movimentata in sezione avere del conto finanziario "debito v/fornitore". Fine esercizio Stato Patrimoniale.
Aspetto Economico: sorgere di costo, variazione economica di reddito negativa movimentata in sezione dare del conto economico di reddito "acquisto m.p.". Fine Esercizio Conto Economico.
Aspetto I. V. A. : sorgere di credito per I. V. A., variazione finanziaria attiva movimentata in sezione dare del conto finanziario "I. V. A. a credito". Fine esercizio Stato Patrimoniale.
b) ACQUISTI NON IMPONIBILI
ACQUISTI NON IMPONIBILI
ACQUISTI EFFETTUATI DA ESPORTATORI ABITUALI
LETTERA DI INTENTO
OPERAZIONE NON IMPONIBILE
NO I.V.A. IN FATTURA
Se l'acquisto non è imponibile, l'I. V. A. non c'è nella fattura. Dato che l'aspetto I. V. A. non c'è, allora in fattura ci troveremo due aspetti di osservazione: aspetto
finanziario [debito] e aspetto economico [costo]. Dobbiamo ricordare che per quanto fatto per le vendite non imponibili, abbiamo introdotto la scissione ad esportatori abituali, dove quest'ultimo doveva palesarsi per il tramite di una LETTERA DI INTENTO. Adesso noi siamo nel caso dell'esportatore abituale, siamo noi che stiamo acquistando quindi per conseguenza, palesiamo la nostra natura mediante la LETTERA DI INTENTO, ecco che quindi riceveremo una fattura di acquisto non imponibile, e quindi priva di I. V. A. Ciò vuol dire che avremo due operazioni che dovremo contabilizzare. Esempio: Acquisto di materia prima da parte di un esportatore abituale per 20.000,00 €. Lettera n. 54/20. Pagamento differito. LIBRO MASTRO LIBRO GIORNALE 38 COMMENTO Aspetto finanziario: sorgere di debito verso fornitore, variazione finanziaria passiva movimentata in sezione avere del conto finanziario "debito v/fornitore". Fine esercizio Stato Patrimoniale. Aspetto Economico: sorgere di costo.variazione economica di reddito negativa movimentata in sezione dare del conto economico di reddito "acquisto m.p.". Fine Esercizio Conto Economico.V. A. sarà detraibile, quindi un credito verso l'erario. Se, invece, l'impresa effettua degli acquisti non inerenti alla propria attività di impresa, ecco che si sgancia dal principio di inerenza e quindi se quell'acquisto che l'impresa ha effettuato non è inerente, non è legato al suo core business, al suo mestiere, allora quell'I. V. A. diventerà indetraibile. Se quell'I. V. A. diventa indetraibile, di fatto l'impresa viene assimilata al consumatore finale. Perché? Perché quell'acquisto non è inerente alla sua attività di impresa, e quindi si trasforma in consumatore finale, quindi l'I.V.A. diventa indetraibile, il che vuol dire che quell'I. V. A. di fatto diventa un costo per l'impresa. Quindi se produciamo ceramiche, le dipingiamo e acquistiamo la creta, l'acqua, le tempere che ci servono per dipingere, questi sono tutti acquisti inerenti, sono legati
all'attività di impresa, poiché c'è il principio di inerenza quell'I. V. A. sarà detraibile, quindi andremo a contabilizzare I. V. A. a credito. Se l'impresa va a comprare delle bottiglie divino per fare degli omaggi ai suoi clienti, quell'acquisto non è inerente all'attività dell'impresa, allora salta il concetto di inerenza, ciò vuol dire che per quegli acquisti l'I. V. A. sarà indetraibile, quindi quell' I. V. A. diventa un costo per l'impresa, e quindi viene assimilata come consumatore finale. L'inerenza è data, quando ricevono la fattura quell'acquisto è legato al loro processo produttivo o meno. Vediamo contabilmente cosa succede. Esempio: Acquisto di omaggi per i clienti 250,00 €. I.V.A. ordinaria. Pagamento Immediato. Data: 19/03 250,00 € + I.V.A. 22% = 305,00 € L'I.V.A. diventa un costo, non detraibile. -> Spese di rappresentanza Si trattadi un acquisto indetraibile, perché stiamo acquistando degli omaggi. Quindi salta il principio di inerenza che esprime l'ordinamento, ecco che quindi anche l'I. V. A. è un costo, non detraibile. Quando effettuiamo questa tipologia di acquisto c'è un conto specifico che dobbiamo andare a movimentare "spese di rappresentanza", ed è quel conto che ci permette di capire che quell'acquisto confluisce in quella voce e sappiamo già che dentro questa voce specifica ci saranno anche i valori dell'I. V. A. indetraibile. L'I. V. A. è già perché è indetraibile.
LIBRO MASTRO
LIBRO GIORNALE 39
COMMENTO:
a. Operazione 79:
Aspetto finanziario: sorgere di debito verso fornitore, variazione finanziaria passiva movimentata in sezione avere del conto finanziario "debito v/fornitore omaggi". Fine esercizio Stato Patrimoniale.
Aspetto Economico: sorgere di costo, variazione economica di reddito
negativa movimentata in sezione dare del conto economico di reddito "spese di rappresentanza". Fine Esercizio Conto Economico. b. Operazione 80 [Permutazione finanziaria di uguale importo]: Aspetto Finanziario: riduzione della cassa, variazione finanziaria passiva movimentata in sezione avere del conto finanziario "cassa". Fine Esercizio Stato Patrimoniale Aspetto finanziario: estinzione del debito verso fornitore, variazione finanziaria attiva movimentata in sezione dare del conto finanziario "debito v/fornitore omaggi". Fine esercizio Stato Patrimoniale. d) ACQUISTI DA PRIVATI MANCA IL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO NO FATTURA/RICEVUTA NO I.V.A. Il soggetto privato non può emettere la fattura!!! Anche qui il caso della trattazione è molto semplice, perché avendo acquistato da un soggetto privato viene a mancare il presupposto soggettivo, quindi un presupposto dell'applicabilità dell'I.V.A. (soggettivo, oggettivo e territoriale). Viene aSaltare il presupposto soggettivo, perché stiamo acquistando da un soggetto privato che quindi non può emettere la fattura. Di conseguenza, saltando il presupposto soggettivo, siamo di fronte ad un'operazione in cui l'I.V.A. non c'è. E quindi ci sarà solo una ricevuta, un documento tra soggetti che attestano la cessione, a seconda di quello che è stato venduto, ma non abbiamo la fattura di vendita perché il soggetto privato non emette fatture di vendita. Quindi abbiamo la contabilizzazione di due informazioni: il debito e il costo, mentre l'I.V.A. non c'è perché manca il presupposto soggettivo.
Esempio: €. Pagamento immediato. Data: 20/03. No I.V.A.
Acquisto di beni da privati per 300,00
Dobbiamo prestare attenzione al nome dei conti che andremo a movimentare. Dobbiamo essere precisi, quindi indicare che sono "debiti v/privati" e "acquisti di beni da privati".
LIBRO GIORNALE
COMMENTO
Operazione 95:Aspetto finanziario: sorgere di debito verso privati, variazione finanziaria passiva movimentata in sezione avere del conto finanziario "debito v/privati". Fine esercizio Stato Patrimoniale.
Aspetto Economico: sorgere di costo, variazione economica di reddito negativa movimentata in sezione dare del conto economico di reddito "acquisto di beni da privati". Fine Esercizio Conto Economico.
Operazione 96 [Permutazione finanziaria di uguale importo]:
Aspetto Finanziario: riduzione della cassa, variazione finanziaria passiva movimentata in sezione avere del conto finanziario "cassa". Fine Esercizio Stato Patrimoniale
Aspetto finanziario: estinzione del debito verso privati, variazione finanziaria attiva movimentata in sezione dare del conto finanziario "debito v/privati". Fine esercizio Stato Patrimoniale.
40e) ANTICIPI VERSATI AI FORNITORI
Dobbiamo versare un acconto o anticipo al nostro fornitore, dobbiamo fare lo speculare di quello.
cheabbiamo fatto per le vendite. Andremo a studiare la gestione degli anticipi suddividendo in tre fasi:
-
Fase t₁: il fornitore ci chiederà l'anticipo e vi sarà quindi l'emissione di un documento contabile. Anche inquesto al caso, abbiamo solo la movimentazione di denaro, il nostro fornitore richiede un anticipo in denaroprima di produrre i beni oggetto del contratto e prima di emettere la fattura. Anche qui dobbiamo gestire indue momenti la contabilizzazione nella gestione dell'anticipo, per poi passare al tempo t₂.
-
Fase t₂: il fornitore realizzerà i prodotti oggetto del contratto, li consegnerà ed emetterà la fattura.
-
Fase t₃: sarà il momento in cui dovremo occuparci del pagamento del debito residuo che abbiamo neiriguardi del nostro fornitore.
Esempio:
t₁ | t₂ | t₃ |
---|---|---|
ANTICIPO | FATTURA DI ACQUISTO | PAGAMENTO DEBITORESIDUO |
20/03 | 18/05 | 15/07 |
Andiamo ad analizzare ogni singola fas