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Soci accomandatari i quali amministrano la società e rispondo in modo solidale e illimitato
Soci accomandati i quali non amministrano la società e rispondono solo della loro quotata di
capitalae conferito
Società di capitali è una società con autonomia patrimoniale perfetta: il patrimonio sociale è
insensibile alle vicende patrimoniali dei soci; è una persona giuridica e ha diritti e doveri distinti dai
quelli dei soci. Le caratt sono: responsabilità limitata dei soci al capitale conferito, a.p.p, persona
giuridica, poter di amministrazione diverso dalla qualità di socio, qualifica di socio può essere
liberamente passata
S.p.a
-Condizioni per la costituzione sono un capitale sociale maggiore di 50k, il 25% versato subito
all'atto costitutivo, il capitale sociale = capitalizzazione= n azioni x valore nominale, capitale sociale
diviso in azioni.
-Diritti dell'azionista: intervenire alle assemblee, partecipare alle discussioni e esprimi un voto, può
impugnare delibere non conformi all'atto costitutivo, può attivare i controlli del coll sindacale, 1/10
delle non e 1/20 delle quotate può richiedere una convocazione della assamplea, verifica dei libri
contabili e bilancio, diritto di opzione (su aumento di capitale), diritto agli utili e al rimborso del cap,
diritto recesso.
- gli organi sono: Ass soci = organo deliberativo/sovrano, amministratori = o. Esecutivo/elettivo,
coll sindacale = o. Controllo/elettivo
- Collegio sindacale e un o. elettivo interno con funzione di controllo e sorvegliaza sulla gestione e
operato amm. i sindaci sono nominati dalla ass ordinaria 3/5 +2 riserva, rimangono in carica 3
anni. Controllo legale per osservanza leggi e contabile (contabilità, bilancio,…)
S.r.l
Caratt: cap social > 10k, può esserci una s.r.l semplicità 1< c.sociale <10k, capitale sociale diviso
in quote, posso emettere obbligazioni solo se e prevista nell'atto.
S.a.p.a (S. accomandita per azioni)
Caratt: soci accomandatari e accomandati
Scarl società cooperativa a responsabilità limitata
Sistemi di amministrazione e controllo:
- s. Tradizionale: ass soci nomina sia il cda che il coll. sindac. Ass approva bilancio, rimuove
amministratori e sindaci, delibera sulla loro responsabilità e sul loro compenso. Il cada individua
un presidente, consente alla delega a singoli o di più di amm esecutivo.
- S. dualistico: ass soci nomina il consiglio di sorveglianza che a sua volta il consiglio di
gestione. Il c di sorveglianza nomina in più i consiglieri di gestione (= amm) approvaz bilancio.
- S. monistico: ass nomina il comitato di controllo interno che a sua volta al suo interno nomina
il cda. Il cda deve essere per almeno 1/3 indipendente
Ammistratori esecutivi: amm con deleghe di gestione perché ricoprono funzioni direttive nella
società. Gli amm non esecuti sono privi di deleghe. Nelle società quotate gli amm indipendenti
sono quelli non esecutivi. Indipendenza e valutata dal cda.
Le variabili organizzative
Struttura, meccanismi operativi e potere
Criteri di divisione del lavoro, processi che fanno funzionale il sistema organizzativo
producendo stimoli al comportamento, capacità di influenzare i comportamenti nelle relazioni
gerearchiche e orizzontali.
Struttura:
Esprime i criteri di fondo secondo cui si attua la divisione del lavoro fra i soggetti che operano
nell'impres. Può essere una scelta di micro o macro struttura.
- Micro s: implica la def delle mansioni e quindi delle rispettive posizioni. Mansione è insieme
dei compiti di una certa posizione e la posizione è il ruolo nell’organizz
- Macro s: prevede la creazione di organi cui è domandata una funzione. Organo è un
sottosistema di posizioni cui è attribuito un insieme di compiti e una funzione, la funzione è un
insieme di att elementari, collegate con un obiettivo di risultato, attribuire ad un organo
Struttura organizzativa:
- verticale= sup/sopraord fra gli organi
O. istituz. > ass soci e cda
O. Dirett > D. generale/alta, D. di divisione/funz, O. direttivi di 2/3
O. Oper > funzioni riguardanti l’economicità di singoli processi o di molti
- orizz= mod di specializzazione degli organi (es: funzione, prodotto, mercato, tecnologia,…)
- temp= grado di permanenza e continuità
Meccanismi di coordinamento:
- adattamento reciproco= processo di comunica informale
- supervisione diretta= att una persona che superv
- standardizzazione dei processi di lavoro (fordismo)
- “ “ degli output (= obiettivi)
- “ “ delle capacità e formazione
Meccanismo operativo:
- ricerca e selezione ( nuove o vecchie leve, conoscenze di base o non)
- dimensionamento degli organici (produttività, costo,…)
- formazione (competenze, abilità,…)
- carriera
Potere organizzativo:
- nelle relaz. gerarchiche: > autoritari (autoritarismo (accentuazione del potere di punizione),
paternalismo (presenza di elementi manipolatori), burocratismo(prevalenza di criteri impersonali
e formalizzati) > partecipativi (ampio consenso)
- nelle relaz orizz: > cooperazione, conflitti organizzativi
Schemi organizzativi aziendali
il modo di sintesi delle 3 variabili
- struttura elementare:
S. orga= solo organi operativi, dipendenza alta direzione, funz esecutive singoli processi, no
formalizzazione
M. opera= reti a stella, decisione accentrate, controllo gerarchico, no formalizz
P. orga= conflitti personalità, stile direz autoritario / personalistico
- struttura funzionale:
S. orga= o. direttivi di primo livello specializzati per funzioni tecn/econ, funz gerarchiche di
coordinam tra gli organi, formalizz
M. opera= decisioni decentrate tramite budget, coordinam tramite piani e programmi, valutaz ogg,
formalizzazione
P. orga= potere direttori funzione, conflitti interfunzionali, stile misto
- struttura multi-divisionale
S. Orga=organi direttivi di primo /secondo livello specializzati per divisioni, organi direttivi secondo/
terzo livello spec su base funzionale, unità centrali per processi comuni
S. opera= decisioni direz decentrate alle divisioni, direz strateghiche influenzate dalle divisioni,
coordinamento tramite unità centrali e laterali oltre che o a piani e programmi, formalizzazione
S. orga= conflitti interdivisonali e fra divisioni centrali di natura strutturale, stile partecipativo,
consultivo I modelli capitalistici diffusi a livello internazionale
1. Modello capitalistico anglosassone
Market oriented, per il forte ruolo del mercato dei capitali come strumento per disciplinare il
management e a favorire la creazione di valore, ruolo della grande impresa a azionariato diffuso.
2. M. capitalistico Ted-Giapponese (renano)
Network oriented, per il forte enfasi alle relazioni fra le imprese industriali e finanziarie e per la
presenza di una coalizione di azionisti di controllo. Assetto institutions della grande impresa e
quella di una gruppo finanz/indu.
3. M. capitalistico latino
Presenza di unionista di controllo, forti legami con le imprese e il scarso ruolo dei mercati dei
capitali.
1. Frammentazione del capitale di rischio delle imprese a numerosi piccoli risparmiatori, con due
conseguenze: forte separazione tra proprietà e controllo e trasferimento di controllo a
manager professionisti, indebolimento del potere delle azionisti.
A inizio 2000, 38% delle aziende spettava alle famiglie, il 10% agli azionisti stranieri e il 42% agli
investitori istituzionali.
Patente liti a di investimento attiva = acquisizione titoli società sottostimate e stress management
per creare valore.
Forte influenza del CEO, Chief Executive Officer, sul cda
Sistema che incoraggia le imprese a quoatarsi e favorisce incremento di capitalitazzione ( è lì chi
chiedono e emettono obbligazioni)
2. Categorie di azionisti rilevanti: famiglie e investitori istituzioni più limitata in favor delle altre
industrie. Fam 22,2% in jap e 14,6% in ger, Imprese dall 1,1 usa al 31,2% jap e al 42,1% ted. Aiuti
tra le imprese cape per la massificazione del valore azionario es una banca farà sconti agevolati
all'azienda. Peso forte delle banche. In ger il 1' azionista controlla il 57% contro il 5,4% NYSE e il
9,9% del Nasdaq. The big three: DB, Dresdner B, commerzbank.
3. Capitalismo misto, dominanaza piccola-media impresa familiare, rilievo pubblico, privitazione
imprese, mercato dei capitali in crescita. Consiglia a "tavola". Problematica rispetto alla
successione imprenditoriale, criteri di selezione del cda fortemente pendenti al voler del 1'
azionista. Lenta crescita della figura del consigliere indipendente. Grande pesi dei criteri politici
nella individuazione del cda (es az. pubbliche). Forte impiego dellindebitamento. Ridotto n delle
imprese quotate, basso flottante. Assetto competitivo aziendale
- Prodotto: collegato a un sistema di bisogni, fa riferimento a un “sistema di prodotto” che
comprende i caratteri materiali di questo e anche quelli immateriali (prestigio, eleganza,…), il
servizio pre e post vendita e le condizioni di scambio
- Mercato: ricercato in connessione ai bisogni che i prodotti soddisfano. è in senso geografico,
per tipo di soggetti o per canali vendita
- tecnologia: finalizzata per attivare un certo sistema di P/M
La matrice di P/M serve a:
- individuare le classi o famiglie di beni e servizi che l'impresa produce, di categorie di clienti
o di segmenti di mercato nei quali impresa è presente
- consente di delimitare il territorio in cui I. opera e capirei grado di concentrazione del fatturato
- è il primo passo per capire gli vantaggi e non che I. possedere nei confronti di unità aziendali
operanti in un certo settore
ASA (aree strategiche d’affari) - SBA
- Le ASA sono le unità elementari caratterizzata da un assetto produttivo e commerciale
unitario, operanti in un definito contesto competitivo.
- Dalle matrici P/M alle ASA: ricerca dei fattori che danno coesione particolari insieme di
combinazioni P/M.Individuazione degli stessi riposa su valutazioni soggettive di chi comanda.
- ciascuna ASA è caratt da una profonda unità nonostante la pluralità di elementi dei P/M/T: tale
unità è resa grazie dall’unitarietà dell’idea imprenditiva.
- entro centri limiti, c’è la possibilità di riferire i costi ed i ricavi alle ASA, come fonti generate della
gestione caratteristica.
- collegamenti con la struttura organizzativa aziendale = USA /SBU
- analisi delle ASA, nella loro specifica identità e in un portafoglio di aree
- necessità di recuperare una visione unitaria d’impresa, che non può mai essere assimilata a
un portafoglio di aree (es g. finanziaria non è riferibile al portafoglio ma l’impre