Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 33
Economia Aziendale Pag. 1 Economia Aziendale Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Aziendale Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Aziendale Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Aziendale Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Aziendale Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Aziendale Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia Aziendale Pag. 31
1 su 33
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL BUSINESS

Il Business è un’attività tramite la quale è possibile ottenere utili (o profitti) ideando,

producendo e/o distribuendo un prodotto di qualsiasi specie e volume.

Il Business è un Investimento Economico Produttivo nel quale viene posto a rischio un

capitale per produrre beni da destinare, direttamente o indirettamente, al soddisfacimento

di bisogni e aspirazioni.

Si possono distinguere due tipologie di Business:

- B2B (Business to Business), riguarda la produzione intermedia, ossia quella che

ha per oggetto la produzione di fattori indirizzati alla produzione di altri prodotti.

- B2C (Business to Consumer), riguarda la produzione finale, ossia quella che ha

per oggetto la produzione di prodotti indirizzati al consumatore.

Il Business nasce a seguito di una Business Idea e la sua vita economica coincide con il

ciclo di vita del prodotto. Questo periodo di tempo può essere suddiviso in quattro fasi:

1. Introduzione, in cui i costi saranno maggiori dei ricavi;

2. Crescita o Espansione, in cui i ricavi inizieranno ad aumentare e superare i costi,

creando così un profitto;

3. Maturità, in cui il prodotto inizierà ad avere un mercato stabile e non più in crescita;

4. Declino, in cui la concorrenza delle altre aziende porterà ad un calo di ricavi, profitti

e costi.

La Break-Even Analysis (BEA) 8

La Bea costituisce una forma di calcolo economico del Business: nello specifico, analizza

l’andamento del Risultato Operativo RO di un bene al variare della quantità di prodotto

che viene realizzata e venduta dall’azienda.

La BEA si fonda su tre ipotesi fondamentali:

- Linearità delle funzioni di ricavi, costi e RO: graficamente saranno rappresentate

come rette e non come curve;

- Quantità prodotte = Quantità vendute QP = QV = Q

- Q varia nella Capacità Produttiva: la quantità di prodotto può assumere un valore

che va dallo 0 fino al massimo della Capacità Produttiva.

La formula generale della BEA RO = (mc X QP) – CoF

Ro = risultato operativo mc = margine di contribuzione

QP = volumi di produzione CoF = costi fissi per fattori di struttura

Il Break-Even Point (BEP)

Il BEP, o Punto di Equilibrio, rappresenta il punto di intersezione della curva dei ricavi e

dei costi complessivi.

BEP e Q obiettivo

Q obiettivo: attraverso la formula generale della BEA è possibile calcolare il RO a

seconda di qualsiasi volume di produzione (Q*) posto come obiettivo compreso nella

Capacità Produttiva. RO∗+CoF RO∗+CoF

Q*= =

pP−cv mc

E

BEP: per calcolare la quantità di equilibrio (Q ) alla quale il Business arriva a “pareggio”

tra ricavi totali e costi totali, è necessario porre il RO=0.

CoF CoF

E

Q = =

pP−cv mc

Margine di Sicurezza

Il Margine di Sicurezza MS% rappresenta un altro importante indicatore di performance e

indica in quale misura il Business può sopportare una contrazione della quantità prima di

produrre perdite.

Per calcolare il MS% è sufficiente rapportare l’eccedenza dei ricavi effettivi RP(Q) rispetto

E

al volume dei ricavi di equilibrio RP e alle vendite effettive stesse:

E E

RP−RP QP−Q

MS%= X 100 = X100

RP QP

L’Investimento Finanziario

Un Business è un investimento produttivo che richiede un capitale investito che dovrà

ricoprire i costi fissi dell’investimento e i costi variabili necessari per il conseguimento

dei primi ricavi.

Questi costi possono essere espressi tramite una percentuale (h%) dei costi variabili. 9

Inoltre, l’Investimento Finanziario può avvenire a titolo di equity o di debt e andrà a

formare un Capitale Finanziario conferito “nel” Business o reperito “dal” Business.

Il Business rappresenta quindi un Capital Investment, ovvero la somma tra il Capitale

Produttivo e il Capitale Finanziario.

Indicatori dell’Investimento Finanziario

ROI (Return On Investment) è un indicatore sintetico di efficienza finanziaria che

permette di conoscere quale RO è più efficiente, tenendo conto sia dei risultati RO sia dei

capitali CI. RO

ROI= CI

RO= risultato operativo CI= capitale investito

ROE (Return on Equity) è un indicatore che permette di conoscere quali remunerazioni

sono più efficienti in rapporto con l’Equity e il Risultato Netto.

R

ROE= E

R=risultato netto E= Equity

Il limite minimo dell’equity corrisponde all’ammontare minimo di E necessario per

finanziare CI prima che il risultato netto diventi negativo.

ROD (Return On Debt) è un indicatore che permette di conoscere quali remunerazioni

sono più efficienti in rapporto con il Debt. I

ROD= D

I= interesse D= Debt

Il limite massimo dell’indebitamento corrisponde all’ammontare massimo di D necessario

per finanziare CI prima che R diventi negativo.

DER (Debt Equity Ratio) è il rapporto tra D/E ed indica il numero di volte in cui lo spread

esercita l’effetto di innalzare il ROE.

Il DER, così come il ROI, viene ricordato come leva finanziaria in quanto il suo valore è

fondamentale per determinare il ROE e innalzarlo sopra il ROI, a condizione che lo spread

sia maggiore di 0.

SPREAD indica il differenziale di rendimento tra ROI e ROD ROI – ROD = SPREAD

Inoltre indica di quanto il rendimento del CI differisca dalla remunerazione di D.

Legge generale del Capital Investment

Secondo la legge generale del Capital Investment, nessun capitale (investimento)

finanziario può essere remunerato se i capitali posti a rischio non realizzano un business.

Legge generale dei Rendimenti

Secondo la legge generale dei Rendimenti, in un sistema produttivo generico, ad ogni

apporto di fattori non corrisponde un incremento della produzione.

Lo Spread serve proprio per indicare di quanto il rendimento del CI differisca dalla

remunerazione di D. 10

ROE= [ROI + (SPREAD X DER)](1-tax)

Investimento Pluriciclo

Un Business viene definito pluriciclo quando la sua trasformazione economica (acquisto,

produzione e vendita) viene effettuata più volte consecutivamente.

Supponendo che il Business venga ripetuto N volte nel periodo T e che in ogni ripetizione

venga svolto lo stesso ciclo di acquisto, produzione e vendita, possiamo indicare con CP n

il costo di produzione e con RP il ricavo di vendita delle quantità QP ottenuta in un

n1 n

qualsiasi ciclo.

L’intero Business, caratterizzato dalla somma di tutti i cicli, presenta quindi costi e ricavi in

comune che sono pari alla somma dei costi e dei ricavi di ogni singolo ciclo.

Investimento Pluriprocesso

L’investimento pluriprocesso è formato da M investimenti contemporanei, aventi la stessa

durata, che utilizzano gli stessi fattori produttivi con costi fissi comuni.

Per calcolare il risultato di ciascun processo è necessario ripartire i costi fissi comuni con

un procedimenti di imputazione.

LE AZIENDE

Un’azienda è un’organizzazione durevole in cui si svolgono in forma organizzata attività di

produzione, consumo, scambio, risparmio e investimento della Ricchezza.

Aziende di Produzione

Le aziende di produzione sono organizzazioni permanenti che attuano:

- una trasformazione produttiva, trasformando i fattori produttivi (input) in prodotti

finiti (output).

- una trasformazione monetaria, acquistando i fattori e vendendo i prodotti

- una trasformazione finanziaria, investendo capitali (D+E) e ricevendo

remunerazioni (R+I)

Classificazione di aziende di Produzione e Imprese

A seconda dei suoi destinatari, le aziende di produzione si distinguono in:

- Non- Business Organization: aziende di erogazione

Le aziende di erogazione cedono le loro produzioni (solitamente servizi) a soggetti

esterni all’organizzazione, denominati Utenti. Quest’ultimi non pagano un prezzo

ma una tariffa che ricopre solo in parte il costo di produzione sostenuto

dall’azienda. Se invece non fosse prevista nessuna tariffa, si tratterebbe di Aziende

di Pura Erogazione.

- Business For Profit Organization: imprese

Le imprese cedono le loro produzioni con scambio a un determinato prezzo a

soggetti esterni all’organizzazione, denominati clienti.

Il prezzo si differisce dalla tariffa poiché deve reintegrare il costo di produzione.

- Profit Oganizations.

Le Profit Organizations vengono finanziate da un capitalista che conferisce equity

aspettandosi in cambio la massima redditività: pertanto queste imprese devono

ricercare la massima economicità per rendere il ROE il più alto possibile.

Essendo imprese programmate per sviluppare un portafoglio di business finanziato

da capitali esterni, il loro compito sarà ricercare la massima efficienza produttiva,

economica e finanziaria. 11

- Non-Profit Organizations

Le Non-Profit Organizations tendono a ridurre il divario tra i costi di produzione e i

prezzi di vendita, al fine di conseguire un ROI minimo. Questo può avvenire

aumentando i costi di produzione (favorendo il fornitore) o riducendo i prezzi

(favorendo il consumatore).

Anche il ROE di queste aziende sarà minimo: chi conferisce capitale in Equity lo fa

senza attese di redditività, ma con l’attesa di economicità che otterrà tramite la

vendita delle sue produzioni.

I rischi della Produzione

Per le aziende di produzione i rischi economici, ossia il non vendere, sono di due tipi:

- Rischio della domanda, in quanto un cliente libero può rifiutare l’acquisto del

prodotto;

- Rischio dell’offerta, in quanto possono esserci più azienda a produrre uno stesso

bene.

Esistono anche altri rischi, ossia:

- Rischio tecnico-produttivo, in quanto è possibile non ottenere una produzione;

- Rischio finanziario, in quanto è possibile non possedere un capitale sufficiente.

Le Imprese

Le Imprese si distinguono per una logica operativa ben definita: da un lato le imprese

cercano di incrementare quanto più possibile i volumi di produzione, vendendo le

produzioni al massimo prezzo permesso dalla concorrenza, dall’altro cercano di produrre

al minor costo possibile.

Si può definire pertanto che godono di un’autonomia imprenditoriale organizzativa.

Si definisce Impresa Tipica una Business For Profit Organization che sviluppa un

portafoglio di Capital Business, sopportando i rischi economici e ricercando capitali in

Equity e in Debt e la massima economicità, per garantire il massimo rendimento

finanziario del capitale investito.

A differenza dell’impresa di erogazione, l’impresa tipica deve gestire autonomamente i

rischi economici e finanziari.

Le imprese si possono distinguere tra:

- Profit Sharing to Capital Owners Organizations: il R

Dettagli
A.A. 2016-2017
33 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alice.presti1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Demartini Maria Chiara.